L'ex calciatore del Torino è stato squalificato per un anno con l'accusa di aver comprato una partita. La sua squadra, il Nania, ha battuto l'Okwahu 31-0 con 29 gol nell'ultima mezzora
Abedì Pelè, 46 anni. Lapresse
Abedì Pelè, 46 anni. Lapresse
MADRID, 18 aprile 2007 - Abedì Pelé è il calciatore ghanese più conosciuto nel mondo. Ha giocato una ventina d'anni all'estero, soprattutto in Europa, lasciando sempre buoni ricordi. Come in Italia, al Torino. Abedì ha vinto anche una coppa dei Campioni. Dal suo piede partì il calcio d'angolo che incontrando la testa di Basile Boli costò al Milan la finale con il Marsiglia. Il Marsiglia di Bernard Tapie. Vincente e condannato.
IL "BISCOTTO" Una volta ritiratosi, Pelé è tornato in Ghana dove ha aperto una scuola calcio e fondato un club, il Nania FC. Il suo grande passato lo ha portato ad essere uno dei testimonial di Sudafrica 2010, il primo Mondiale africano. L'ex giocatore del Torino è stimato e rispettato. Ma è appena stato condannato ad un anno di squalifica, e in Sudafrica stanno riflettendo sull'opportunità di sollevarlo da ogni missione di ambasciatore del Mondiale. L'accusa? Quella di aver comprato una partita. Un enorme "biscotto". Un risultato farcito da 31 gol a favore del suo Nania FC, contro nessuno dell'Okwahu United, l'ultimo avversario che s'interponeva sul cammino della squadra di Pelé verso la promozione nella massima divisione ghanese. Chiusa la fase regolare del campionato, le migliori 12 squadre della B ghanese sono state divise in 3 gironi: le tre prime sarebbero state promosse. Nulla da segnalare nei primi due gruppi, e anche nelle prime due giornate del terzo. All'ultima uscita, la frittata. Piena di uova. Questi i risultati delle due partite del Gruppo 3: Nania FC-Okwahu Utd 31-0, Great Mariners-Tudu Mighty Jets 28-0. Classifica finale del gruppo: Nania e Mariners appaiate con 7 punti, ma i primi avanti in differenza reti: +31 contro +29. La cronaca: entrambe le partite hanno chiuso il primo tempo sull'1-0. Intorno al 60' il Nania vinceva solo 2-0, i Mariners si erano già messi avanti col lavoro, portandosi sul 5-0. Poi il finale pirotecnico. Ben cinque giocatori dell'Okwahu si sono fatti male, compresi i due portieri. Un loro compagno è andato in porta, e l'Okwahu ha continuato, stoicamente, in 7. Un altro infortunio e la partita sarebbe stata sospesa, cosa che avrebbe rovinato tutti i piani. In pratica sembra che il copione fosse questo: gol del Nania, i giocatori dell'Okwahu portavano velocemente la palla a centrocampo e la passavano indietro, rapido inserimento degli avanti del Nania e nuova rete. Una specie di catena di montaggio.
RETROCESSE Il doppio risultato clamoroso ovviamente non è passato inosservato: la federazione ghanese, chiamata ad organizzare la Coppa d'Africa nel gennaio prossimo, è intervenuta con solerzia e mano pesante: le 4 squadre sono state retrocesse in quarta serie e multate per l'equivalente di 15.000 euro. Sedici dirigenti e gran parte dei giocatori coinvolti, 22 in una partita e 24 nell'altra, sono stati squalificati per un anno, con divieto di potersi trasferire ad un'altra squadra (magari all'estero) nel periodo della squalifica. Esentati dalla sanzione tutti i giocatori sostituiti prima del 63'. Pelé sta lottando per dare una ripulita al suo nome. Si è appellato contro la decisione, ha scritto un lunghissimo documento per provare la propria innocenza, ha rilasciato un'intervista alla BBC citando tra le altre cose il 7-1 di Manchester United-Roma. "So che il risultato può essere sospetto, ma non ci sono prove, segnare tanti gol non è una colpa, non significa che la partita è stata venduta". La cosa più bella? Il Nania FC ha anche sbagliato un rigore.
da corriere.it