La BBurago, fondata nel 1974 a Burano Molgora (MI) dal cavaliere Mario Besana, è entrata - a buon diritto - nell'immaginario non solo italiano per i suoi automodeli die cast (pressofusione) nelle tre principali scale 1/18, 1/24 e 1/43. Modelli sempre molto dettagliati e caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo, con i quali era riuscita a conquistare sia il mercato del giocattolo sia il settore del modellismo.
Purtroppo la forte concorrenza dei mercati asiatici e dissapori interni all'azienda hanno portato alla crisi della società, che registra un'esposizione debitoria di circa cento milioni di euro ed i cui 200 dipendenti sono da giugno senza stipendio.
L'8 luglio 2005 Tribunale di Monza si è pronunciato sull'ammissione dell'azienda (e di tutte le dieci società diverse collegate alla produzione dei modellini) al concordato preventivo: il primo passo verso la vendita a terzi del complesso aziendale. L'atto firmato davanti al giudice dallo stesso Mario Besana, prevede che entro il 23 luglio le società interessate formalizzino la proposta offrendo per tutto il complesso circa 50 milioni di euro.
Le trattative sono in atto. Alcuni colossi internazionali si sono già fatti avanti. Ma il timore è che siano più interessati all'acquisizione del marchio che a mantenere la produzione in Brianza. Se la trattativa, comunque, andasse a buon fine è già stata fissata dal giudice per settembre l'adunzanza dei creditori che voteranno la proposta di concordato. In caso contrario potrebbe avvicinarsi lo spettro del fallimento.
Ora le undici società che fanno capo alla "Bburago" sono state affidate a quattro commissari che dovranno accertare lo stato delle aziende.
I sindacati premono perchè si faccia di tutto per evitare la procedura di fallimento vero e proprio, con la messa all'asta da parte del Tribunale della storica azienda.
Un brutto colpo per i lavoratori ma anche per gli appassionati.