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led zeppelin

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  1. 500 è però nettamente più piccola di questa Ypsilon. Per me la vecchia Ypsilon era al confine tra l'essere una citycar e una vettura di segmento superiore. Con la nuova, questo confine è stato definitivamente superato.
  2. Nel 1965 in Italia non esisteva nemmeno lo statuto dei lavoratori. Per cui, si per carità, non c'era il problema del diritto alla disconnessione ma direi che il quadro complessivo era giusto un tantino più a sfavore dei lavoratori dipendenti .
  3. Sono dimensioni che fino a vent'anni fa avevano le auto di segmento C. Ovvero, quelle che una volta erano chiamate "medie compatte" (oggi più opportunamente sono "medie" e basta). Per me le segmento B di oggi sono "compatte" e basta. Considerati anche i contenuti che offrono. Citycar, come concetto e misure, è qualcosa posizionato più in basso.
  4. Suggerisco anch'io Swift 4x4. O volendo rimanere su auto più compatte, i10/Picanto con motore 1.2 (hanno un po' più schiena rispetto al 1.0 e decisamente più della tua vecchia auto).
  5. Onestamente a giudicare dai colossi asiatici, non me la sentirei di dire che non producano innovazione. E questo vale ugualmente per colossi europei, tra i quali tedeschi. Vedere, solo a titolo esemplificativo, il numero di brevetti che depositano ogni anno.
  6. Si ma queste attività remunerative non sono (o se lo sono, solo in parte compatibili con piccole e medie aziende, e difficilmente con quelle artigianali di cui scrivi. Per fronteggiare la concorrenza globale, necessitano di capitale economico oltre che umano, in parole povere, dei soliti grandi gruppi agglomerati industriali.
  7. Più che altro, una delle chiavi del boom economico (tedesco e non solo) del Dopoguerra è stata la storica forza dei grandi gruppi industriali. Le piccole medie aziende del manifatturiero hanno sempre rappresentato una parte necessaria e importante del tessuto economico, ma cronicamente strutturalmente debole. E come tali in difficoltà ad offrire condizioni competitive con le grandi. Senza nulla togliere che anche i grandi gruppi industriali, corrono sempre il rischio di tramutarsi in strutture elefantiache fini a loro stesse e alla lunga andare in crisi.
  8. Sulla carta, eccellente motore. All'atto pratico ricordo che diede più di qualche problema di affidabilità, a differenza dei benzina praticamente indistruttibili. Diciamo che il binomio diesel/Giappone è sempre stato un po' critico.
  9. Perfetto. Ma se fino ad oggi le persone in questione hanno preferito lavorare per le grosse aziende ora in crisi e non per le piccole e medie aziende artigiane, forse qualche motivo ce lo hanno avuto. Con ogni probabilità, qualche differenza in termini di stipendio, welfare di vario genere, c'era.
  10. Per carità, c'è solo da augurarsi che tutte queste persone riescano a passare da un settore all'altro senza troppi intoppi e salti temporali. Ma bisogna capire 1. Se ci sono e quali sono queste aree dell'economia, senza dover cambiare Stato se non Continente, possibilmente. 2. Se le conoscenze/competenze necessarie per lavorarci sono facilmente mutuabili dall'aver lavorato (magari per anni se non decenni) nell'industria dell'indotto auto.
  11. Ricordo 😄. Che ti posso dire... Sul 1.4 credo che non si possa aggiungere altro. Vero però che era la motorizzazione entry level (addirittura i primi anni non andava oltre gli 83 CV 🥶). Ma volendo bastava salire al 1.8 da 140 che aveva ben altra verve. Sull'affidabilità....anche dal Giappone (anzi, pardon, dal Regno Unito) ogni tanto arrivano le ciambelle senza il buco. Quella dei miei, 1.8 del 2008 con quasi 200mila km va ancora come un orologio, cruscotto digitale a parte che fa un po le bizze. Ma è l'auto finora durata più a lungo in casa e che si macina migliaia di km ogni estate.
  12. No le Civic con ponte torcente posteriore furono la VIII e la IX. VII ancora con sospensioni posteriori indipendenti. Fu oggetto di scandalo all'epoca tra gli appassionati (agli occhi dei quali, la VII rimaneva tecnicamente superiore). Prezzo necessario da pagare perché la VIII e la IX avevano un baule (soprattutto il baule....una caverna) e un'abitabilità posteriore, in rapporto alle dimensioni esterne, semplicemente senza rivali. Basti pensare che per riuscire sulla X a garantire stessi spazi interni E sospensioni posteriori indipendenti, hanno dovuto allungare la macchina di oltre 20 cm 😄.
  13. Anche a me sembrava una 147 squadrata/monovolumeggiante (parliamo di metà anni 2000...le monovolume andavano ancora alla grande, Qashqai sarebbe arrivata solo un paio di anni dopo, e il resto della storia sono i giorni nostri). Una Leon mkII che ce l'aveva fatta 😄. Solo che a livello di numeri, dopo i primi anni, scomparve dal radar. Civic IX fu a mio avviso un grosso passo in avanti per alcune cose (qualità percepita migliorata, motore diesel adatto al mercato europeo, versione station wagon), un clamoroso passo indietro sotto altri (chiara erede della VIII, ma decisamente più banale, soprattutto negli interni).
  14. Diciamo che a mio avviso quella Civic (che è rigorosamente un modello europeo, prodotta solo a Swindon, UK, quindi pensata e progettata esclusivamente per il vecchio continente), confrontata anche con la concorrenza giapponese coeva (butto li le prime che mi vengono in mente: Mz3 MK1 Toyota Auris mk I Subaru Impreza), Sembra provenire da un altro pianeta. Non ha alcunché in comune, a livello estetico, e manco per manco gli interni, che trasudavano di design e qualità che andava ben oltre il plasticume che imperversava nel segmento C dell'epoca, giapponese ma anche europeo (ricordo le Focus e Astra coeve sulle quali ebbi modo di salire). In un suo modo del tutto peculiare, sembrava più europea che non giapponese. E aveva anche qualche anelito di voler proporsi con un allure superiore alla media generalista dell'epoca (anche se non dichiaratamente premium). Per me l'auto più vicina come immagine (e allo stesso tempo opposta) era la Volvo C30. Sfiziosa sofisticata, di nicchia, a suo modo raffinata ma diversa da tutto il resto del panorama automobilistico dell'epoca.
  15. led zeppelin

    [RETROSPETTIVA] Honda Civic

    La Civic VIII, un'auto troppo sottovalutata e in realtà avantissimo con i tempi. Soprattutto gli interni, manca il tablettone di ordinanza di oggi, ma per tutto il resto, non sembra minimamente un'auto di 20 anni fa tanto era futuristica. Per contro, la successiva IX (che pure derivava strettamente dalla VIII) è invecchiata molto precocemente.
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