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multiplex

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  1. Il nostro amatissimo Walter Vayr ha pubblicato questo post su FB, semplicemente con un "coming soon" A cosa vi fa pensare?
  2. VOLKSWAGEN LUPO - 1998/2005 Credo che sia più giusto dire che la Lupo sia un clone dell'Arosa e non viceversa ma l'impiego di pianale (accorciato) e meccanica della Polo, mi spinge a pensare più alla Casa Madre. La continua crescita della Polo ha indotta la VW a produrre questa citycar per non essere assente nel segmento A. La produzione è terminata nel 2005 perchè non era sufficientemente remunerativa. VOLKSWAGEN LUPO 3L -2000/2005 La Lupo ha avuto il privilegio di essere la prima VW a montare nella versione FSI, l'iniezione diretta di benzina ma a far parlare di più è stata questa versione che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto avere un consumo irrisorio consentendole di percorrere 100km con 3 litri di carburante. Ci riuscì in questa missione? La vettura era stata sottoposta a diverse modifiche soprattutto aerodinamiche.
  3. SEAT AROSA - 1997/2004 Uno degli esempi di rebdaging di casa VAG, la versione spagnola della Lupo, nata per sostituire la vetusta ma best seller, Marbella. Adottando come da consuetudine un nome di città spagnola, Vilagarcía de Arousa, l'Arosa non ha avuto affatto lo stesso successo dell'antenata ed è arrivata in alcune versioni, a costare più della corrispondente versione VW e dell'Ibiza stessa. Questo ha comportato che finita la sua produzione, non ci sia stata un'erede fino all'arrivo della Mii, altro clone Volkswagen, nel 2011. L'opuscolo è relativo alla !° serie
  4. ALFA ROMEO 166 - 1998/2007 L'ultima ammiraglia dell'Alfa, prodotta in 2 serie in circa 100mila esemplari, condividerà pianale e linea di produzione con la sorella Lancia K. Gli ultimi esemplari verranno poi venduti nel 2008 a produzione terminata. Sotto diverse spoglie, sarà prodotta in Cina dalla Gac. Credo sia una vettura che non ha lasciato alcun segno, con un frontale iniziale a mio avviso completamente errato e neanche la successiva 2° serie è riuscita del tutto a miglirare. L'ultima immagina raffigura la versione cinese GAC
  5. ALFA ROMEO ALFASUD - FINALE Nel 1982 inizia il declino dell'Alfasud che sta per essere sostituita dalla 33. Attraverso varie problematiche, era comunque riuscita a essere prodotta in oltre un milioni di esemplari. Con la scomparsa di questa berlina scompare anche il nome Alfasud in quanto la 33 sarà semplicemente ALFA ROMEO a tutti gli effetti.
  6. ALFA ROMEO GTV 2 - 1995/2004 Sicuramente meno diffusa della precedente, con i suoi appena 45mila esemplari prodotti, questa vettura fu disegnata da Enrico Fumia per la Pininfarina e riprese nel frontale, alcuni concetti espressi nel prototipo Proteo. Ci furono 3 serie consecutive e nel 2005 fu sostituita dalla controversa BRERA.
  7. _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ALFA ROMEO GTV - 1 SERIE 1974/1980 - 2° SERIE 1980/1987 Questa è un modello Alfa Romeo che non mi ha mai appassionato fino in fondo. Forse per l'inarrivabilità del prodotto o più semplicemente perchè era una linea che non gradivo. Il pubblico però la pensava, fortuna per l'Alfa, diversamente e nel tempo, ne furono realizzati quasi 200 mila esemplari. Prodotta con più motorizzazioni, offriva un discreto confort per 4 persone con un bagaglio piuttosto ampio.
  8. Al momento non posso dire se mi delude ma forse si. I fari tondi posteriore sembrano esserci, sul frontale non comprendo molto l'andamento
  9. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ALFA ROMEO 1750 VELOCE Nel 1967 le Giulia Sprint GT Veloce diventano 1750 GT Veloce . Cilindrata maggiorata a 1779 cc e potenza aumentata a 118 CV. Carrozzeria modificata con eliminazione del tipico "scalino" La 1750 GT Veloce versione America era dotata di iniezione meccanica SPICA è la versione base da cui vennero derivate le GTAm che dominarono nelle competizioni europee dal 1966 al 1973. Nel 1969 venne presentata la seconda serie della 1750 GT Veloce con alcuni ritocchi, tra cui le luci di posizione anteriori integrate nel frontale, nuovi paraurti e rostri , diverse coppe ruota, fanali posteriori uguali a quelli delle altre GT, diversi sedili e pannelli e pedaliera incernierata in alto.
  10. ALFA ROMEO 156 GTA - 2001/2005 1.973 berline e 1.678 Sportwagon fino all'ottobre 2005 di questa versione derivata che montava il V6 Busso di 3200 cc con 250 cv. Fu costruita fino al giugno del 2005 quando venne presentata la 159.
  11. ======================================================================================================= ALFA ROMEO 2000 - 1971/1977 Negli anni precedenti il modello aveva già subito piccole migliorie tali da far definire la berlina 1750 quasi una seconda serie. E' con questa cilindrata però che avviene il completo cambio di classe. La cilindrata fu portata a 2000 perchè era la cosiddetta cilindrata europea, quella a cui quasi tutti i costruttori si stavano proponendo e affermando. Furono migliorati finiture e confort facendola apparire quasi meno sportiva e più signorile. Purtroppo non fu un'auto fortunata anche se le vendite non furono malvagie (circa 200mila esemplari) ma i moti del 68 prima, la concorrenza interna dell'Alfetta poi e per finire la crisi petrolifera dopo, qualche problema sicuramente lo arrecarono.
  12. Effettivamente guardando le foto (cosa che mi hai costretto a fare 🤣) sembrano normali aperture a compasso. Mi sono lasciato trascinare da Wikipedia che ho riportato pari pari e cioè Un segno molto insolito per un coupé è la presenza dei finestrini posteriori abbassabili. ========================================================================================================== ALFA ROMEO 1750 - 1968/1971 Con questa vettura l'Alfa Romeo abbandonò definitivamente le derivazioni dalla 1900 e sapientemente sfruttò la base Giulia per presentare questa vettura sportiva ed elegante. Bertone seppe conciliare queste esigenze e la vettura, pur ricordando i concetti dell Giuia, aveva un carisma tutto suo. Nel 1971 la cilindrata passò a 2000 cc e quindi muterà anche il nome in Alfa Romeo 2000. Anche le derivate coupe e spider (ennesima variazione sul tema GT e Duetto, si assoggettarono a questa nuova meccanica.
  13. ALFA ROMEO ALFASUD SPRINT - 1976/1989 ALFA ROMEO SPRINT -1983/1989 L'Alfasud coupe nasce già in fase di progetto della berlina e sarà modificata nel nome in contemporanea con l'uscita di produzione della 1,3 Junior. Inconsueta per alcune soluzioni come i vetri posteriori discendenti, bagagliaio con portellone e 4 posti abbastanza comodi, avrà un discreto successo a cui farà eco anche un Trofeo Monomarca di indubbio valore. In varie versioni e cilindrate, fu prodotta in circa 120mila esemplari sempre a Pomigliano d'Arco, utilizzando pianale e meccanica della berlina. Come già detto, nel 1983 diventa solamente ALFA ROMEO SPRINT
  14. SAAB 9000 - 1984/1998 Terzo modello derivato dal Tipo 4 è la versione svedese. Gli ingegneri tennero tantissimo a far notare come la vettura avesse solo apparentemente portiere e parti del frontale uguali alle vetture italiane ma in realtà, barre di sicurezza apposte all'interno delle portiere, secondo loro le rendeva più salde e sicure. Anche il frontale aveva una struttura ben diversa e solo 7 elementi erano intercambiabili con le nostre vetture. Dotata di una carrozzerie a due volumi e messo con portellone, successivamente fu prodotta anche in versione 3 volumi denominata 9000CD. Caratteristica di quest'auto, il blocco d'accensione sul tunnel centrale. Dopo circa mezzo milione di esemplari prodotti , venne sostituita nel 1998 dalla 9-5
  15. ALFA ROMEO 164 -1987/1997 Figlia del Progetto TIPO 4 che aveva generato Lancia Thema, Fiat Croma e Saab 9000, la 164 è a mio giudizio, assolutamente la più bella del lotto. Parere mio personale beninteso ma si distaccava nettamente come estetica, dalle altre 3 a cui Giugiaro aveva dato si una bella linea ma riprendendo in pieno i suoi stilemi. Addirittura, volendo dire forse una bestialità, la pur bellissima Thema poteva quasi sovrapporsi ad una Duna, tante erano le affinità stilistiche. Detto questo che forse può apparire una lesa Maestà, della 164 c'è ben poco da dire. Bellissima, ancora oggi valida esteticamente, ben piantata e rifinita, ha ottenuto un buon successo di vendita che hanno portato alla produzione di quasi 300mila esemplari. La linea firmata da Pininfarina, rimase quasi del tutto inalterata per tutti i 10 anni di produzione, segno inequivocabile di un progetto sano ed efficiente.
  16. TALBOT TAGORA - 1981/1983 Quando nel 1978 il Gruppo PSA acquisì il Gruppo Chrysler Europe, questo progetto era già in uno stato troppo avanzato per cassarlo. Derivata dalla 160/180 ma con parecchi elementi presi a prestito dalla Peugeot, nacque così questa vettura che per qualche tempo fu anche la berlina più potente prodotta in Francia. Purtroppo le sue ambizioni non si sposavano né con l'aspetto ritenuto troppo semplice, né con le finiture assolutamente di scarso livello. Il sogno di farne una vettura Presidenziale si scontrò contro la neonata Renault 25 che invece aveva tutte le carte in regola per esserlo. Così, dopo nemmeno 20mila esemplari prodotti, la carriera della Tagora ebbe termine.
  17. CHRYSLER, SIMCA O TALBOT? 1307/1308/1309 O 1510? SCEGLIETE VOI ( da wikipedia) L'acquisizione della Chrysler Europe da parte del Gruppo PSA ebbe uno sbocco concreto il 10 luglio del 1979, quando tutte le vetture prodotte con marchio Chrysler furono rimarchiate come Talbot. In questo modo, il marchio Simca venne inizialmente abbinato al marchio Talbot, dando luogo al nome Talbot-Simca. Questa rivoluzione si ripercosse nel medesimo modo anche sulla gamma 1307/1308/1309, che venne ribattezzata 1510 indipendentemente dalle motorizzazioni. Contemporaneamente la vettura fu oggetto di un restyling, che interessò il frontale (ridisegnato), i paraurti, i gruppi ottici posteriori, gli interni (ridisegnati) e la strumentazione, resa più moderna ed aerodinamica (il Cx passò da 0.41 a 0.39). Nel 1980 scomparve definitivamente il Marchio Simca e rimase esclusivamente Talbot. In contemporanea fu presenta la versione 3 volumi denominata SOLARA
  18. TALBOT SAMBA - 1982/1986 Il canto del cigno del marchio TALBOT fu questa piccola vettura che, sostituendo la Sunbeam, derivava dalla coeva Peugeot 104 e Citroen LN, modificata però nel passo che era stato allungato. Questa modifica la resa forse più equilibrata. Fu prodotta anche in versione sportiva Rally, anello di congiunzione tra la SunbeamLotus e la futura Peugeot 205 e unica tra le 3, in versione cabrio firmata da Pininfarina. Ebbe un discreto successo anche qui da noi soprattutto in virtù di un Trofeo monomarca a lei dedicato. Con l'uscita di produzione nel 1986, calava inesorabile il sipario sulla TALBOT, anche se nel frattempo c'erano stati altri tentativi di vivacizzarla, con le 1310/1510 e la TAGORA!
  19. HORIZON - 1977/1987 La Horizon è una vettura prodotta dalla Chrysler con il marchio SIMCA dal 1977 al 1979, e dal Gruppo PSA come TALBOT dal 1979 al 1987. A partire dal 1978 e fino al 1990, fu anche costruita e commercializzata dalla Chrysler negli Stati Uniti, attraverso i marchi controllati Plymouth e Dodge, come Plymouth Horizon e Dodge Omni. Anche se si stenta un poco a crederlo, la Horizon fu una delle prime World Car e ottenne un discreto successo di mercato anche in virtù del prezzo accessibile e della quantità di accessori montati già in fabbrica. Devo dire che alcuni miei colleghi l'avevano e si mostrava come una discreta vettura, morbida e comoda. La Pontina sotto le sue ruote, scorreva via veloce.
  20. Noto con moltissimo piacere che quanto posto, Vi appassiona e onestamente non pensavo di avere questo riscontro, anzi. Quindi grazie a Voi per tutto quello che dite o fate sui miei post!
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