toh, mai mi seri immaginato di condividere fini:
RAINEWS24
Referendum. Fini: diseducativo spingere all'astensione.
Roma, 8 giugno 2005
E' sempre più acceso il dibattito sul referendum sulla procreazione assistita, previsto per il 12 e 13 giugno. Il vicepremier, Gianfranco Fini, in una intervista al Corriere della Sera, ha detto di essere cattolico e rispettare la Chiesa, ma di ritenere diseducativo spingere i cittadini all'astensione, poichè la legge in discussione appartiene a uno stato laico. I premi nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini sperano in un esito positivo della consultazione. E a sostegno del sì hanno firmato un documento insieme a 130 fra i maggiori esperti europei di ricerca sulle cellule staminali.
L'intervista a Fini
"Non c'è contraddizione tra il sostegno espresso in Parlamento alla legge 40 e la volontà di modificarla" perché "è una legge andava approvata per porre fine al Far West". Il vice premier e leader di An, Gianfranco Fini, in una intervista al Corriere della Sera, difende la sua scelta sui referendum: quella dei 'tre sì e un no' che ha spiazzato il suo partito, riempiendo di meraviglia anche le gerarchie ecclesiali.
Fini ribadisce la sua scelta sulla fecondazione assistita e sui quesiti referendari. Per il leader di An è "falsa la tesi secondo cui se vincessero i sì torneremmo all'assenza di regole o peggio apriremmo la via all'eugenetica. In realtà - dice - le regole permangono, evitano pratiche come l'utero in affitto, o che ci siano altre nonne-mamme".
Fini sostiene, inoltre, di essersi sentito 'al pari di tanti altri vittima di attacchi. E denigrare posizioni diverse dalla propria con argomentazioni che prescindono dal merito, offende. Invece di discutere - aggiunge - si è usata la clava. Proprio su un tema in cui i politici avrebbero dovuto fare un passo indietro
è accaduto il contrario. La furia degli opposti estremismi non ha risparmiato nemmeno il Pontefice, strumentalizzato dai pasdaran di entrambi gli schieramenti. I favorevoli al referendum lo hanno accusato insieme al cardinale Camillo Ruini di essere un capo-partito. I contrari sono arrivati, senza vergogna, a pubblicare dei volantini con su scritto 'Benedetto chi si astiene'".
"Quando Rocco Buttiglione e Marco Follini dicono di non voler cambiare la legge sull'aborto - prosegue il vice premier - io ci credo, rispetto la loro posizione. Mentre se io annuncio di votare sì al quesito sulla ricerca, vengo tacciato di essere un seguace di Mengele. Mi chiedo perché. E allo stesso tempo me lo chiedo, per esempio, quando i radicali annunciano di voler denunciare i preti che invitano all'astensione".
"Io ho sempre avuto rispetto verso la Chiesa - continua nell'intervista Fini - né intendo polemizzare con chi, nel nome dei valori in cui crede, cerca di indirizzare le coscienza dei cattolici. Ma nello stesso momento in cui esistono contraddizioni così palesi, o si segue l'insegnamento della Chiesa di vietare l'aborto e la pillola del giorno dopo, oppure si deve intervenire. E noi stiamo parlando della legge di uno Stato laico".
da rai.it