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Phormula

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  1. Infatti con la prima crisi petrolifera del 1973 una delle strategie low cost adottate da molti costruttori per ridurre i consumi fu di rendere l'acceleratore più "pigro", addirittura montando una molla più dura, così che bisognasse pestare più forte per avere spunto.
  2. Come per la nazionale di calcio, in Italia ci sono milioni di persone che hanno la soluzione per rilanciare il marchio Lancia e la FIAT in genere. Però sul ponte di comando c'è qualcuno che ha ricevuto ordini precisi: tenere a galla l'azienda senza che la proprietà ci debba mettere soldi, anzi assicurando un guadagno. Il confronto con VW è impietoso, oltre che fuori luogo. Troppo grande la differenza di risorse, posizionamento di mercato a livello globale e strategia di gestione delle due aziende. Fiat era come Volkswagen negli anni '60, aveva Alfa Romeo, Lancia ed e Innocenti che gli facevano concorrenza in casa (la 125 non sarebbe mai nata se non ci fosse stata la Giulia, nè l'A112 senza la Mini), aveva una gamma completa dalla superutilitaria alla berlina di rappresentanza declinata in numerose varianti e controllava o aveva collaborazioni con Seat in Spagna, Simca in Francia, Fia-Neckar in Germania, Steyr in Austria...
  3. Con una gamma sterminata, le perdite di un modello vengono assorbite dai maggiori guadagni di un altro. Questo permette di far girare le linee anche se le vetture vengono cedute ai noleggi ed alle aziende pubbliche in perdita e permette di gestire meglio il mix di prezzi, evitando di svaccare sul marchio premium. Inoltre il fatto di avere la concorrenza in casa (Ford, Opel, Mercedes e BMW) obbliga a non dormire sugli allori. L'anno che la Kadett D superò le vendite della Golf sul mercato domestico, qualcuno a Wolfsburg passò brutti momenti.
  4. Il gruppo VAG non è confrontabile. Quando Volkswagen ha acquisito Auto Union nel 1964 da Mercedes, non si sono fatti problemi a rispolverare il marchio Audi per segnare la rottura con DKW e le sue utilitarie tre cilindri a miscela. E hanno investito soldi su soldi prima di arrivare a diventare una alternativa credibile a Mercedes. Quando un giovane Piech disse che un giorno Audi sarebbe stata nell'Olimpo delle auto di lusso, ben pochi gli credettero. In tempi più recenti non si sono fatti problemi a tenere in vita Seat nonostante modelli (Ibiza a parte) che vendevano bene solo in "patria". Questo è qualcosa che ho sempre riconosciuto al gruppo VAG: preferiscono fare un modello e fare flop che non farlo per paura di fare flop. Vero che il governo spagnolo ha dato una mano, quando BMW chiese al governo inglese una mano per salvare Rover (che non era proprio un marchio dal passato misero) di fronte al no inglese, risposero che "se non interessava a loro (gli inglesi) perchè avrebbe dovuto interessare a noi (BMW)". E infatti abbiam visto come è finita.
  5. Non mordono e non puzzano, sono semplicemente storia passata. Tutto si può fare, basta metterci i soldi. Ma se non ci sono i soldi per fare una Punto (che in Europa venderebbe più di qualsiasi Lancia) la vedo dura che ci siano per rilanciare Lancia, fosse solo mettendo il calandrone e i sedili di panno su una Tipo fatta in Turchia.
  6. Si, mi sono espresso male io, sono la seconda fonte di entrate da imposte indirette (leggi tassazione sui consumi e non sui redditi) dopo l'IVA. Distinguere tra gasolio per autotrazione e mezzi pesanti aprirebbe la strada alle truffe. In passato avevano tentato di aumentare le accise sul GPL per autotrazione rispetto a quello per cucina/riscaldamento. Il risultato furono un sacco di incidenti perchè la gente faceva il pieno alla macchina travasando il gas dalla bombola. Non credo che l'Unione Europea insista più di tanto, visto che in quasi tutti i paesi europei il gasolio costa meno della benzina e quindi non è un problema solo italiano.
  7. Togliere le accise è possibile, è solo una questione di decidere da quale altra parte devono entrare i soldi (o devono essere tagliate le spese) per compensare il mancato gettito fiscale.
  8. Per rilanciare il marchio Lancia servono soldi, e tanti. Soldi che in questo momento FCA o non ha o non vuole spendere, tant'è che a listino ci sono modelli che hanno ampiamente passato il lustro (e nel caso della Punto il decennio) e le eredi sono ancora lontane o non si vedono proprio all'orizzonte. Che senso avrebbe sviluppare nuovi modelli Lancia per venderli se va bene solo in Italia? Ormai nel resto del mondo Lancia è come Isotta Fraschini, si sa che è esistita e che faceva ottime vetture.
  9. In realtà per modificare la risposta dell'acceleratore bisogna intervenire sulla mappatura della centralina, perchè non è un problema di comando in sè, ma del fatto che ad ogni giro di vite delle norme Euro diminuisce lo spazio di manovra per privilegiare le prestazioni sui consumi. Il fatto che ad esempio oggi i motori aspirati siano più vuoti che in passato non è un problema di acceleratore ma è legato al fatto che non si può più fare quello che in una vecchia macchina a carburatore faceva la pompetta di ripresa, arricchire la miscela in accelerazione per migliorare lo sprint, fregandosene delle emissioni.
  10. Mi associo, dover spegnere la radio quando accendo la macchina è una cosa che non sopporto ogni volta che mi danno una Fiat a noleggio.
  11. Prova a ritoccare (verso l'alto) il prezzo del gasolio e il giorno dopo i camionisti mettono i TIR di traverso su strade ed autostrade. Ritoccare (verso il basso) il prezzo della benzina per allinearla al gasolio invece è impossibile, per qualsiasi governo europeo è la fonte di entrate maggiore dopo l'IVA, significherebbe dover recuperare miliardi di Euro da altre tasse.
  12. Dal punto di vista della sicurezza la rotatoria ha quattro grandi vantaggi: la minore velocità di attraversamento, la geometria degli urti più favorevole, l'eliminazione della svolta a sinistra (causa principale di incidenti mortali negli incroci tradizionali) e la possibilità di fare inversione anche per un mezzo pesante senza bloccare la carreggiata.
  13. Il problema è che se ti trovi un cretino che su una autostrada mediamente trafficata si piazza in terza corsia a 110 km/h e dopo 20 km che gli sfanali, è ancora lì imperterrito, e nel frattempo quelli dietro di te si sono surriscaldati e hanno incominciato a passare a destra facendoti il dito medio, alla fine o ti rassegni a fare i restanti 150 chilometri che ti mancano per arrivare a destinazione attaccato al suo paraurti, o lo passi anche tu a destra. Lo dico perchè a me è successo.
  14. E' il concetto stesso di automobile che ha sempre meno senso. Richiede risorse per essere prodotta, costa un pacco di soldi da comprare e da mantenere, per la maggior parte delle persone è la seconda voce di spesa dopo la casa. Viene usata mediamente per l'8% del tempo (il restante lo passa parcheggiata) e in una città moderna richiede almeno il 50% dello spazio. Deve essere sostituita periodicamente per far girare l'economia e dal rottame si recuperano solo metalli (con i quali si può produrre solo acciaio di bassa qualità) e la plastica dei paraurti (ma ancora per poco). Con la popolazione del pianeta destinata a raggiungere i nove miliardi di persone nel 2050, dei quali molti ambiranno a possederne una, la domanda non è se ibrida, a benzina, elettrica o Diesel, ma se il modello di mobilità individuale a cui siamo abituati oggi sia ancora sostenibile.
  15. Perchè? Io l'ho fatto. Configurazione identica, stesso allestimento e stessi accessori. Unica differenza, la motorizzazione. Sono tornato a casa, ho fatto i miei conti e ho scelto.
  16. Infatti il beneficio ambientale dell'auto elettrica avrebbe senso se il ciclo di vita del veicolo fosse molto lungo (cosa possibile perchè un veicolo elettrico se ben realizzato può durare molto più a lungo di uno tradizionale), oppure se questo fosse molto utilizzato (tipo car sharing) perchè in questo caso l'impatto iniziale del veicolo e della batteria si diluisce su un numero maggiore di chilometri. Inoltre ha senso se la ricarica avviene utilizzando fonti rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico, geotermico, ...) altrimenti più che una riduzione dell'inquinamento, nel caso di uso urbano, si ha un suo spostamento, dalla città al luogo di generazione della corrente.
  17. Se è un ordine su misura, farla a benzina o a gasolio per loro è uguale, lo sconto è lo stesso. Se invece cerchi quello che c'è in rete, difficile trovarne una a benzina perchè la produzione a stock è fatta sulle motorizzazioni ed allestimenti più richiesti, che per la A5 in Italia sono quelli a gasolio. Secondo me ti conviene farti fare qualche preventivo e ragionare sui prezzi reali. Potresti scoprire che tra un Diesel disponibile in rete e un benzina su ordinazione, la differenza di prezzo si riduce notevolmente.
  18. Questo chiede il mercato oggi. Paradossalmente un costruttore potrebbe togliere dal listino le vetture tradizionali e campare benissimo con una gamma composta solo da SUV, dal segmento B all'E.
  19. Infatti una attenta progettazione dovrebbe prevedere uno studio approfondito dei volumi di traffico e l'individuazione della soluzione migliore: incrocio normale, incrocio semaforizzato, rotonda o sottopasso/cavalcavia con svincoli, compatibilmente con lo spazio disponibile. Dove abito io, anni fa hanno sostituito una serie di semafori su una strada di grande traffico con altrettante rotonde. Negli orari di punta la strada è comunque intasata, ma i tempi di percorrenza si sono più che dimezzati rispetto a prima.
  20. Infatti, ci sono società specializzate che fanno proprio questo e, prima di essere travolti, lo facevano anche i nostri carrozzieri, che spesso non si limitavano solo a disegnare la carrozzeria, arrivando in molti casi anche alla produzione in piccola serie. Alla fine non conta tanto chi fa il lavoro, ma se il risultato è valido e coerente con lo spirito del marchio. Anzi, spesso rivolgersi all'esterno aiuta ad affrontare il progetto con una prospettiva diversa da quella interna, che finisce per essere ripetitiva, se il progettista si ostina a voler difendere le proprie idee ed ha paura di rischiare.
  21. Si, li ho visti dal vivo (noleggio di località balneare), sono borchie di plastica su cerchi neri in lamiera. In Svizzera, Austria e Germania rischia di vendere, il mercato per le versioni base dei marchi premium, c'è, eccome.
  22. Nella mia vecchia auto se cambiavi l'autoradio di serie bisognava riprogrammare la centralina, perchè la centralina riconosceva quella particolare autoradio originale della casa con quel numero di serie come installata sulla vettura, infatti cambiando la batteria non serviva reimmettere il codice. Stessa cosa quando ho montato il caricatore da 6 CD, sempre originale. Operazione da pochi minuti, con gli strumenti addatti. Ovviamente montando una radio aftermarket serviva dire alla centralina di ignorare la radio nella diagnostica. Nemmeno io avevo comandi al volante e i sensori di parcheggio erano senza display. Comunque se ti è morto il display, devi cambiarla per forza.
  23. Tagliandi presso la rete ufficiale ed estensione di garanzia. Ho avuto una Volkswagen Lupo che si è rivelata un colabrodo, nei primi 6-7 anni di vita ha avuto bisogno di sostituzione di pezzi importanti, botte da 500 Euro al colpo e in qualche caso (catalizzatore) anche 1000. Tutti passati in garanzia (normale ed estesa prima) e poi in correntezza, avendo fatto la manutenzione presso la rete ufficiale alle scadenze prescritte. Infatti quando l'ho cambiata ho preso subito la garanzia estesa. E anche con l'altra macchina, il cui unico guasto costoso è stato il blocco strumentazione difettoso, il solo ricambio (passato in correntezza) costava 950 Euro. Sull'impianto GPL, meglio ma molto meglio se esce così dalla casa. Oggi l'elettronica in una vettura gestisce persino l'autoradio, se non si integra bene rischi di diventare un fan del carro attrezzi. Per quanto riguarda proposte "tanto spazio a poco prezzo", Tipo e 500 L sono imbattibili (la 500 L poi secondo me è un'auto molto "furba", piccola fuori e grande dentro). Le altre lo possono essere se trovi qualche promozione.
  24. Legale, lo è. I componenti dell'impianto audio non sono soggetti ad omologazione specifica per il tipo di veicolo. E' illegale (oltre che pericoloso) circolare con il volume elevato, tale da impedire la percezione dei segnali acustici degli altri veicoli (leggi clacson e sirene). Oltre che del classico motorino che ti affianca sbucando improvvisamente da dietro mentre stai svoltando, incurante del fatto che hai messo la freccia, e che il più delle volte salvi dall'estinzione perchè lo hai sentito arrivare, non perchè lo hai visto negli specchietti. Prima di cambiare la sorgente, conviene intervenire su amplificatore e casse. Rispetto al passato, le autoradio moderne sono spesso integrate nell'elettronica di bordo e sostituirle con altre universali mette in crisi le centraline. Sempre rispetto al passato, non conviene investire più di tanto se poi quel che si ascolta sono file mp3 compressi a 128 kps o anche meno. Nella mia ho l'impianto audio optional e c'è un abisso tra ascoltare un CD e un file mp3 classico a 128 kps.
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