Vai al contenuto

Phormula

Utente Registrato
  • Numero contenuti pubblicati

    1685
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    5

Tutti i contenuti di Phormula

  1. Beh, hanno preso un marchio che non si filava nessuno (almeno da questo lato dell'Europa) e lo hanno reso significativo. Poi, è chiaro, se alzano i livelli e salgono i costi, rischiano di fare come VW con Skoda o Seat, si alza la qualità, sale l'immagine ma salgono i costi e il prodotto diventa meno appetibile per la fascia di clientela che può/vuole spendere meno. E ad un certo punto si rischia di cannibalizzare le vendite di Renault e Nissan, se il cliente comincia a pensare che la differenza non sia poi così tanta. Vedremo cosa decideranno di fare.
  2. Sono gli aspetti derivanti dall'aver tagliato i costi di sviluppo. E se le vendite non fossero andate oltre le più rosee previsioni, probabilmente non sarebbero intervenuti.
  3. In realtà le vetture che hanno sistemi automatici di rilevamento dei segnali stradali e altre amenità di guida semiautonoma, la telecamera integrata ce l'hanno già. Si tratterebbe solo di registrare le immagini su un supporto di memoria piazzato in un punto dell'auto dove sia abbastanza facile da raggiungere per accedere alle immagini ma non così facile da consentire ad un ladro di impossessarsene in pochi secondi, per evitare i furti, ad esempio dalle vetture di persone famose.
  4. Il grosso del risparmio in Dacia lo hanno fatto in sede di progettazione, anche a costo di qualche problematica di gioventù. Il fatto di usare componenti collaudate ha fatto saltare molti collaudi e anche per i crash test si sono usate simulazioni computerizzate, non dovendo inseguire la quinta stella. Il costo industriale è il 30-40% circa del prezzo di vendita di una vettura moderna, anche pelando il costo industriale di un 10%, l'impatto sul prezzo di vendita è minimo. Probabilmente incide molto di più il mancato ammortamento derivante dall'utilizzo di componentistica di altri modelli Renault per la quale gli investimenti in attrezzature sono già stati ammortizzati, ad esempio gli stampi per i componenti in materiale plastico. IMHO Duster, più che Logan e Sandero, ha sdoganato il marchio Dacia in Europa Occidentale. Oltre a confermare che il mercato chiede SUV, ha confermato che nella vita reale per molti automobilisti è sufficiente che la vettura sia ragionevolmente affidabile, abbia prestazioni decenti e non cappotti da sola in parcheggio. Oltre ad essere un SUV.
  5. No, le assicurazioni non fanno tanti soldi con la RC auto, troppa concorrenza e risarcimenti troppo elevati per i danni fisici. Guadagnano principalmente sulle garanzie accessorie (furto, incendio, cristalli, ...)
  6. Si, mi ricorda le Ford e le Opel degli anni '70, che avevano i contachilometri con il fondo scala a 200 km/h, e noi ragazzini, abituati alle Fiat 500, 850 e 127 che avevano il contachilometri con il fondo scala 15-20 km sopra la velocità massima: "vedi, fa i 180 all'ora". Peccato che sotto il cofano ci fossero tranquilli 1100 o 1300 che le facevano arrivare si e no a 150 km/h. Da una parte condivido questa economia di scala, dall'altra preferirei un contachilometri con una maggiore visibilità del range fino a 100 km/h, dal momento che è dove si viaggia più spesso e una distrazione può costarti una multa.
  7. Anche il fondo scala del contachilometri a 240 km/h quando la versione base equipaggiata con il mille arriverà a 160 km/h comunque è segno di un certo ottimismo.
  8. Perchè non hai fatto caso alla palpebra antiriflesso sulla strumentazione, che sembra aggiunta all'ultimo momento. L'avesse fatto un altro costruttore, uno tedesco a caso, con la sede dalle parti di Hannover, i commenti si sarebbero sprecati
  9. Fosse quello, io ho visto gente provarci con un furgone utiizzato per farci i mercati tipo un 242 o uno dei primi Ducato, senza un centimetro di lamiera sana.
  10. Alla sfrontatezza non c'è mai limite. C'è stato anche chi faceva l'artigiano e voleva assicurare come storico il furgone da usare tutti i giorni per lavoro.
  11. Io faccio parte di un club di auto storiche. La domanda più frequente che riceviamo è appunto se la tal vettura (storica) sia utilizzabile per uso quotidiano e se abbiamo una assicurazione convenzionata. Seguita dal neopatentato preso da immenso amore per la vettura storica... Persone che una macchina vale l'altra nella misura in cui possono usarla tutti i giorni ed assicurarla per un tozzo di pane.
  12. OT Il problema delle tre porte è che sulle utilitarie i costruttori hanno pelato sulle dotazioni eliminando la funzione memoria sui sedili. Il risultato è che ogni volta che ribalti i sedili per far salire qualcuno dietro o mettere qualcosa sul sedile, devi regolarlo di nuovo. E' fastidiosissimo e anche un po' pericoloso, mi è capitata una C1 prima serie così e mi ero fermato un attimo per far scendere i passeggeri, bloccando il traffico. Una cosa di pochi secondi, mi sono trovato con il sedile completamente avanti e lo schienale verticale e sono dovuto ripartire così, incastrato tra il sedile e il volante, per non bloccare ulteriormente l'autobus che era arrivato nel frattempo. Tornando in topic, io resto dell'idea che la mia macchina è, appunto, la mia macchina. Commenti e suggerimenti sono bene accetti, ma sono solo io che so cosa mi piace vedere la mattina quando sollevo il basculante del box.
  13. In realtà le assicurazioni hanno preso la palla al balzo. Ci sono un sacco di vetture con 20-30 anni che non disdegnano l'uso quotidiano, come le Fiat Uno o Panda seconda serie (quella del 1986). In alcune regioni d'Italia era partita la corsa, soprattutto da parte dei neopatentati alla ricerca di queste vetture da far figurare come storiche ed assicurare di conseguenza, in modo tale da risparmiare sulla polizza.
  14. In realtà tutti noi abbiamo una scatola nera che ci segue continuamente, si chiama cellulare o smartphone. L'unico modo per renderla resistente ai furti è integrarla nella vettura.
  15. Sarebbe sufficiente che al sistema fosse data base legale, come prova nel contenzioso. A quel punto in tanti avrebbero convenienza ad averlo.
  16. Dipende. A parte il fatto che in un sistema del genere le immagini sarebbero usate solo in caso di incidente, io ho imparato che la leva economica può tutto. Se la legge dovesse attribuire la prevenzione di colpevolezza in mancanza della dascam e le assicurazioni di conseguenza far scattare tariffe differenziate per i clienti che la rifiutano, in nome del portafogli sparirebbero le remore. Anche perché una cosa del genere sarebbe utile nel caso, per esempio, di un pedone che attraversa senza guardare o di un ciclista che svolta senza segnalare. Situazioni in cui oggi un automobilista fatica a dimostrare la sua innocenza.
  17. si sarebbe un deterrente fortissimo. Basterebbe un sistema con una scatola nera che registra le ultime tot ore, poi le sovrascrive e che viene letta solo dalle assicurazioni o dalle forze dell'ordine in caso di incidente.
  18. No, guarda se avessi una dashcam riempirei youtube di filmati di gente che fa le manovre più assurde con un telefono in mano. Infatti io renderei la dashcam obbligatoria con la ripresa contemporanea di strada ed abitacolo. In caso di incidente sarebbe molto più facile attribuire le responsabilità e sparirebbero truffe e testimoni di comodo.
  19. Non hai idea di quanta gente taglia curve e incroci perchè ha una mano occupata dal cellulare e non riesce a girare abbastanza il volante con una mano sola.
  20. Potresti calcolare il bollo con una formula matematica che moltiplichi la potenza del motore per il peso a vuoto da libretto. Si ottiene un totale che andrebbe diviso per un coefficiente da stabilire per avere l'importo in Euro.
  21. In tempi non sospetti (una decina di anni fa) incontrai in vacanza un professionista che si vantava di come il suo gippone (allora non si parlava di SUV) di una nota marca britannica gli avesse permesso di saltare una precedenza per distrazione e centrare in pieno un'altra vettura i cui occupanti si erano fatti malissimo mentre lui e suo figlio non si erano fatti un graffio. E, possono venirmi a dire quello che vogliono, la sensazione di essere maggiormente protetti rispetto agli occupanti di una utilitaria seduti 10-20 cm più in basso, ad altezza di paraurti, è una delle motivazioni non espresse che spinge molti automobilisti a comprare un SUV invece che una automobile tradizionale.
  22. Da una parte si dovrebbe rivedere il bollo per tenere conto della massa oltre che della potenza, in modo da favorire l'alleggerimento dei veicoli, dall'altra sarebbe il caso che l'EURO NCAP incominciasse a tenere conto anche della compatibilità con il resto del parco circolante, come si fa con i pedoni. Questo aiuterebbe a rendere le vetture, soprattutto quelle più grandi e pesanti, meno aggressive nei confronti delle utilitarie, che nel nostro paese costituiscono la maggior parte del parco circolante.
  23. A parte il fatto che si, Euro NCAP ha rivisto i parametri, ma è altrettanto vero che oggi entrano nel conto anche cose come la spia che ti segnala di allacciare le cinture... il punto è proprio questo. Se un genitore dovesse ragionare sull'incolumità del proprio figlio, passato l'anno sabbatico dovrebbe mettergli in mano un SUV di fascia alta da due tonnellate perchè anche se il figlio è scellerato e passa con il rosso, se dall'altra parte arriva una utilitaria, saranno quelli dell'utilitaria ad avere la peggio. E quando tutti avranno il SUV da due tonnellate, ci sarà chi avrà quello da tre tonnellate, che sarà ancora più sicuro. Perchè è inutile fare tanti discorsi, in caso di urto tra due corpi di massa diversa, quello più pesante subisce la decelerazione inferiore. Lo aveva dimostrato una rivista tedesca organizzando il frontale tra un Q7 e una Fiat 500. Nonostante la 500 avesse le sue cinque stelle del tempo, contro il Q7 era spacciata. Così come sarebbe stato spacciato il Q7 contro un autotreno a pieno carico, 10 volte più pesante. Ricordo (con molto rispetto) un ingegnere della Fiat che negli anni '80 disse che quando realizzarono la Thema/Croma, tennero in considerazione il fatto che in Italia circolassero più utilitarie rispetto al resto d'Europa, e quindi si sentirono obbligati a fare il possibile per renderle compatibili con il parco circolante italiano. Oggi la compatibilità con il resto del parco circolante credo non la valuti più nessuno, altrimenti non si spiegherebbero certi musi da locomotiva che se entrano nella fiancata di una utilitaria sono dei veri e propri arieti.
  24. Secondo me si sta estremizzando. Se è vero che la Seicento aveva prestazioni di crash test penose (unica vettura a prendere una stella), ci sono decine di vetture che possono essere guidate da un neopatentato e nei crash test se la sono cavata molto ma molto meglio. A cominciare dalla imperitura Punto, ma anche le coetanee Polo, Fiesta, Clio, ... forse avranno qualche airbag in meno ma non credo che si sbriciolassero all'impatto con un criceto. Così come se il problema è far sparire le vetture poco sicure, allora non vale solo per i giovani. Non dimentichiamo che la capacità del corpo umano di resistere alle sollecitazioni derivanti da un impatto diminuisce con l'età. Infatti i parametri dell'Euro NCAP sono riferiti ad un adulto giovane, quindi ad una situazione ideale.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.