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Phormula

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  1. Il discorso è sempre il solito. Noi in Italia abbiamo due specialità: tagliarci le balle per fare un dispetto a qualcun altro e correre in soccorso dei vincitori. Il primo lo vedo per lavoro a livello europeo. Fatico all'idea che molti nostri rappresentanti nelle istituzioni europee non si facciano problemi a sbandierare le mutande sporche (cioè dire che in Italia c'è qualcosa che non va), pur di fare un dispetto a chi governa oggi in Italia. Poi se questa loro azione mette in moto una procedura di infrazione che si traduce con una condanna del paese, che magari si trova a pagare una multa di decine di migliaia di Euro per ogni giorno di violazione, non gliene può fregar di meno, tanto mica pagano loro. I tedeschi (ma anche i francesi e gli spagnoli) ci pensano non una ma duecento volte prima di andare a raccontare che qualcosa a casa loro non va. Sul Dieselgate i tedeschi si sono mossi compatti, maggioranza ed opposizione, cedendo solo laddove era impossibile negare l'evidenza. Ma prima del Dieselgate erano compatti nel difendere gli attuali cicli di omologazione.
  2. Quoto, e aggiungo che i motori di oggi, soprattutto quelli sportivi, sono estremamente sensibili alla qualità della benzina. Nel senso che sono progettati per funzionare senza problemi con la classica eurosuper da 95 ottani, ma ci sono parecchi casi, soprattutto di vetture tedesche, dove la potenza dichiarata si raggiunge con un carburante da 100 ottani (che in Germania si trova in qualsiasi distributore), che permette alla centralina di adottare mappature più aggressive, non avendo il problema del battito in testa e gestendo un carburante che brucia meglio e più velocemente. Ricordo di avere letto una prova su una rivista tedesca, tanto più il motore è sportivo, tanto maggiore questa differenza.
  3. Io sono convinto che nel giro di qualche anno saranno tutti digitali anche sulle utilitarie. Il motivo è banale, un display pilotato via software costa meno di un blocco strumenti con una serie di indicatori, soprattutto se, come succederà nelle utilitarie, il display non sarà realizzato su misura ma sarà un display industriale di dimensioni predefinite prodotto da una azienda cinese e utilizzato anche per altre applicazioni (domotica, automazione industriale) e dal costo industriale di pochi Euro. Probabilmente nelle utilitarie non ci sarà molta possibilità di personalizzazione, il display mostrerà le stesse informazioni di una strumentazione base. Oggi te lo fanno pagare perché sfruttano la novità.
  4. Infatti io sono convinto che l'automobile non sparirà, ma diventerà uno dei tanti elementi all'interno di un sistema di mobilità. E probabilmente quando sarà a guida autonoma, sarà l'equivalente di un noleggio con conducente, la chiami quando ti serve, ti fai portare dove ti serve e poi la lasci libera per il prossimo utente. Il tutto pagando solo per il servizio.
  5. Se in una casa di 100 metri quadri il 50% dello spazio fosse occupato da un locale con dentro solo il WC, L'automobile è uno strumento di mobilità individuale. Ma non è detto che uno lo strumento debba per forza acquistarselo, spendendo decine di migliaia di Euro per qualcosa che rimane parcheggiato la maggior parte del tempo e che dopo 5-10 anni è obsoleto e vale un decimo di quello che l'hai pagato. Il futuro è la condivisione, da quando a Milano c'è il car sharing, in molti hanno rinunciato alla seconda auto. Meno spese e meno stress. Se per la mia generazione la macchina propria (anche vecchia e scassata) era un traguardo, vedo i figli di amici che non ci pensano nemmeno, usano il car sharing quando gli serve e la macchina dei genitori quelle volte che devono uscire da Milano. Probabilmente in futuro, quando le auto saranno a guida autonoma, il numero di persone che utilizzano vetture condivise anziché proprie crescerà ancora di più, soprattutto se a questo nelle grandi aree urbane dovesse accompagnarsi un piano di disincentivazione dell'auto privata, ad esempio con l'obbligo di avere un box o un posto auto privati, come in Giappone.
  6. Il problema di fondo è che l'automobile è uno spreco. Secondo uno studio che ho visto presentato al Parlamento Europeo una vettura viene usata solo per il 9% del tempo, il restante 81% lo passa ferma, occupando spazio. Inoltre il 50% della superficie urbana è dedicato alle automobili. Paradossalmente in una città moderna dedichiamo più spazio alle nostre automobili che a noi stessi.
  7. Si, è un gas serra circa 28 volte più potente della CO2 e le cui concentrazioni in atmosfera sono in aumento.
  8. Forse sarà perché qui a Milano anche Fiat si fa pagare, ma il costo dei tagliandi della Jazz (fatti tutti presso la rete ufficiale) non mi è sembrato esagerato, oltre al fatto che prendiamo appuntamento e ci ridanno la macchina dopo due-tre ore. L'unica spesa un po' sostenuta è stata la batteria, perché come tutte le giapponesi, ha misure sue e quindi non la puoi comprare al supermercato. Io l'ho presa da un ricambista. Concordo sulla sensazione di vuoto ai bassi regimi, se uno ha fretta deve scalare, altrimenti è lenta a riprendere sotto i 2500-3000 giri ma è regolare.
  9. Il metano ha il problema di essere esso stesso un gas serra, molto più potente della CO2 e le cui concentrazioni in atmosfera stanno aumentando. Quindi una eventuale metanizzazione di massa dei mezzi di trasporto avrebbe come conseguenza un incremento delle emissioni, per le evidenti perdite del sistema. Uno dei problemi che le reti elettriche del futuro dovranno affrontare sarà come convivere con tante fonti puntuali e poco prevedibili. Le fonti rinnovabili hanno la sfortuna di essere intrinsecamente variabili, le pale eoliche producono energia solo se c'è il vento e le celle fotovoltaiche solo se c'è il sole. Conciliare queste fonti intermittenti con la domanda non è facile, perché anche chi si installa le celle sul tetto pretende che ci sia un gestore di rete elettrica che gli prende l'energia in surplus (magari durante il giorno, quando non è in casa) e gliela restituisca la sera quando gli serve. Il guaio è che le centrali tradizionali non si possono accendere e spegnere girando un interruttore ma sono pensate per operare a regime il più possibile costante (chi lavora in una centrale elettrica odia i transienti con tutte le sue forze). Già oggi questo fa si che l'eolico non venga sfruttato e si fermino le pale perché c'è surplus di energia in rete. La soluzione sarà arrivare ad edifici completamente autonomi, che non necessitano di allacciamento alla rete elettrica tradizionale perché sono dotati di sistemi di accumulo.
  10. In Lombardia il riscaldamento a biomassa in pianura è già vietato, o meglio permesso solamente a certe condizioni.
  11. Più che i chilometri conta la manutenzione. Le vetture moderne sono progettate per durare 15 anni o 250 mila km. Da questo punto di vista 100 mila km fatti da un privato che ha fatto la manutenzione regolare sono da preferire ai 30-40 mila km di una ex-noleggio in cui il noleggio spesso ha saltato il tagliando perché tanto la macchina sarebbe stata rivenduta dopo pochi mesi e 10-15 mila km.
  12. L'ESP non serve solo nella guida sportiva, anche perché non può andare oltre i limiti della fisica, se entri in curva troppo veloce e decolli..., non c'è ESP che tenga. E' invece utilissimo in quelle situazioni in cui la dinamica del veicolo viene messa in crisi da una manovra brusca, ad esempio uno sta viaggiando tranquillamente a velocità da codice su una strada urbana quando è costretto a dare un colpo secco di sterzo per schivare una macchina che esce da un parcheggio senza guardare. Le manovre brusche a velocità relativamente basse sono più frequenti di quel che si pensa, e magari a peggiorare le cose l'asfalto è viscido per la pioggia... come tante cose avercelo è una sicurezza in più, anche se si spera che non serva.
  13. Concordo. I sistemi di assistenza alla guida hanno bisogno di una generazione di modelli per migliorare l'affidabilità, in particolare i falsi allarmi, con la vettura che inchioda improvvisamente senza apparente motivo e il rischio di essere tamponati da chi segue (io sono al corrente di almeno un caso). Così come i sistemi multimediali, costano un botto ma mi chiedo se molti di essi saranno ancora utilizzabili fra 8-10 anni, quando la tecnologia del nuovo sarà un paio di generazioni più in là. I fari allo xeno invece sono una tecnologia in via di estinzione, credo che nel giro di pochi anni verranno totalmente soppiantati da quelli a LED.
  14. Concordo. Ne abbiamo una in famiglia e in 100 mila km ha cambiato solo la batteria e un treno di gomme, per il resto ha fatto i tagliandi come previsto dalla casa ma zero manutenzione straordinaria, nemmeno una lampadina fulminata. Anche gli interni hanno retto benissimo, le plastiche sono un po' rigide ma non si graffiano facilmente come altre dall'aspetto più appagante. La sua arma vincente è lo spazio e la sfruttabilità degli interni, grazie alla posizione del serbatoio sotto i sedili anteriori ed alla modularità dei sedili. Da questo punto di vista non ha rivali. Anche i consumi sono molto buoni. Uniche pecche sono il motore un po' pigro sotto i 3000 giri (come tutti i multivalvole aspirati) e l'assetto improntato al comfort ed alla guida turistica, anche perché la gommatura non è esagerata. E' una macchina che può tranquillamente svolgere il ruolo di unica auto da famiglia.
  15. E' una situazione con cui mi sono scontrato anch'io. Il differenziale tra le vetture in promozione e quelle ordinate su misura è molto più alto che per la concorrenza. Se uno acquista a prezzo, spunta buoni sconti o con le km zero o con quel che c'è in rete. Ma appena si vuole aggiungere un accessorio qualificante e la vettura deve essere ordinata e prodotta su misura, ecco che gli sconti calano drasticamente e la vettura non è più così conveniente, anzi spesso è più cara della concorrenza a parità di dotazioni.
  16. Inoltre nel caso del GPL devi mettere in conto due cose: - La disponibilità di distributori (la rete è abbastanza capillare, ma non ci sono distributori ovunque), quindi conviene se hai la possibilità di rifornirti lungo i percorsi che fai abitualmente. - Eventuali spese extra. La qualità del GPL non è standardizzata come per benzina e gasolio, in passato non era un problema, ma nelle vetture moderne un pieno di GPL contaminato può creare danni per migliaia di Euro (è successo a noi con la Bravo aziendale). Quindi devi poterti rifornire da un distributore di cui ti fidi.
  17. Le situazioni vanno valutate nel contesto: tipo di prodotto e di mercato, caratteristiche della clientela... Non sempre il premium è un buon biglietto da visita, dipende da quanto il cliente interpreta la frugalità come un valore.
  18. Dipende da molti fattori: tipo di azienda, prodotto e caratteristiche della clientela. Quando lavoravo nell'altra azienda il nostro venditore francese insisteva per avere una grossa berlina Peugeot o Citroen perché, soprattutto nelle zone rurali, una vettura premium tedesca era interpretata come manifestazione di opulenza e di arroganza. Se gli avessero dato un'Audi per mantenere alcuni clienti avrebbe dovuto aumentare gli sconti (parole sue). Io stesso sono rimasto perplesso nell'affidare un lavoro da fare in casa mia ad una piccola azienda un il cui titolare si è presentato con un SUV nuovo di pacca da 100 mila Euro. Poi il suo preventivo era fuori mercato e il problema non si è posto.
  19. Anche se è meno appagante, un motore aspirato è intrinsecamente più robusto, meno sensibile alla qualità del lubrificante e sopporta meglio gli strapazzi a freddo.
  20. Avendo una citycar ultradecennale da sostituire, mi sono fatto fare qualche preventivo. A parità di dotazione ed a conti fatti (listino - sconto rottamazione) costa meno di una Panda, che era la mia prima scelta, a meno che uno la Panda la prenda in offerta 1.2 con clima e radio. Se la Panda te la fai fare su misura con gli accessori che vuoi, gli sconti si riducono notevolmente e la vettura non è più così conveniente. Provate tutte e due (insieme ad altre utilitarie), dal punto di vista del comportamento stradale, la UP! vince a mani basse. Partito prevenuto, la UP! si è rivelata al di sopra delle aspettative, grandi delusioni la Adam e la Karl. Così così la triade franco-nipponica. Il 1.0 turbo spinge molto bene, l'unica pecca sono le marce mostruosamente lunghe, la quinta è utilizzabile solo sopra gli 80 km/h, il che per una citycar è un assurdo. Avrei preferito un cambio con i rapporti un po' più corti, che l'avrebbe resa ancora più brillante in città, oppure un sei marce, che sarebbe stato perfetto per un motore così. Ho provato la 5 porte, mi piacerebbe sapere se la 3 porte ha i sedili con Easy entry.
  21. Secondo me molti dei problemi di inquinamento dei motori Diesel sono legati al fatto che questo tipo di motore è poco adatto all'impiego automobilistico, soprattutto quando si chiedono potenze elevate. I motori a gasolio sono più efficienti di quelli a benzina ma danno il meglio se vengono fatti lavorare in un regime di rotazione ridotto (e basso), all'interno del quale si può ottimizzare la combustione. Probabilmente i motori Diesel si possono rendere più puliti, ma bisogna ridurre il regime di rotazione (e quindi abbinarli a cambi automatici con 8-9 marce) ed accontentarsi di potenze specifiche come quelle di venti anni fa. E non credo che il mercato accetterebbe un duemila turbodiesel da una novantina di cavalli quando oggi ci siamo abituati ad averne il doppio.
  22. Sino ad ora c'è un solo costruttore che per omologare le proprie vetture ha violato le prescrizioni delle normative. E quello stesso costruttore è riuscito a sistemare una parte delle vetture con un aggiornamento software, mentre per il resto è tutto ancora in alto mare. Il che vuol dire che senza il dispositivo illegale quei modelli non avrebbero passato i test di omologazione. Se, come qualcuno vuole far credere, il software specifico era superfluo, sarebbe bastato riomologare le vetture senza software e tutto finiva in una settimana. Ci sono TANTI altri costruttori che hanno sfruttato gli spazi di manovra consentiti dalla normativa per omologare le proprie vetture, ma non l'hanno violata e quindi sono in regola. E questo non era un mistero, sono anni che si sapeva che la procedura di misurazione dei consumi e delle emissioni lasciava ampi margini di manovra alle case e che le case facevano ampio uso di questi spazi. Questa non è una novità, anche i produttori di elettrodomestici sfruttano gli spazi previsti dalla normativa per certificare in classe A i propri prodotti. Che poi si cerchi di puntare il dito sugli altri per confondere le idee e sperare che finisca tutto a tarallucci e vino, è una strategia di comunicazione nota.
  23. Sperimentato su una Polo. Accesa spia, la gomma non era bucata ma solo un po' sgonfia, circa mezzo bar meno rispetto all'altra sullo stesso assr. Mi sono fermato da un distributore che mi ha gonfiato le gomme alla pressione corretta. Poi ho resettato il sistema, c'è una voce nel menu dell'autoradio. La spia si è spenta e tutto è andato a posto.
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