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Buon senso applicato. Fiat ha acquisito Lancia nel 1969 ma i primi effetti del nuovo corso Fiat si sono visti qualche anno dopo. Le auto non si improvvisano. La Beta e la Gamma sono i primi prodotti della gestione Fiat e, almeno all'inizio, avevano ancora molto del DNA Lancia. Quindi chi ha comprato o guidato a 20 anni una Lancia nuova nel 1970 oggi di anni ne ha 65-66.
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I cerchi da 16 sono perfetti per le flotte aziendali, dove l'imperativo è tenere basso il canone di noleggio per restare competitivi. In giro è pieno di Audi, BMW e Mercedes con i cerchi da 16, a volte in lamiera con la borchia di plastica. L'appassionato danaroso la comprerà con i 19.
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Sono d'accordo. Sarebbe come prendere uno dei tanti marchi gloriosi del passato e farlo ripartire da zero. Ci vogliono almeno 2-3 generazioni di modelli prima di risalire la china. Chi ha guidato una Lancia nuova dell'era pre-Fiat oggi come minimo ha 60-70 anni. Per riportare Audi nel mondo premium rispolverando un marchio dal passato glorioso VW ha avuto bisogno di 20 anni. Il passato conta, ma fino ad un certo punto. L'attuale Skoda cento anni fa era considerata l'alternativa a Rolls Royce nelle scelte di re e capi di stato. Ma dubito che basti un nuovo modello per riportarla ai fasti di allora.
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Guardiamo in faccia la realtà. Fuori dall'Italia Lancia è un marchio morto e sepolto. Quando sono andato all'estero con una Thesis aziendale in Germania mi hanno chiesto se era una nuova marca asiatica. Ed eravamo nel 2008. Da allora sono passati altri 8 anni. Per rilanciarlo servono investimenti e risorse che al momento sono meglio spesi per rilanciare Alfa una volta per tutte e mantenere competitive Fiat e Jeep.
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Può essere. So che una mia conoscente quando ha comprato una macchina con il cambio manuale, ha rifatto l'esame di guida ed aggiornato la patente, almeno così mi ha detto. Non sempre, a volte vogliono l'automatico anche sulle sportive. Soprattutto gli appassionati di spari al semaforo (leggi accelerazioni sul quarto di miglio), dove l'automatico rende tutto più facile, è solo questione di tenere giù il piede. Infatti se leggi le storie in rete, la conversione da manuale ad automatico su vetture sportive usate non è una cosa tanto rara.
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- ginevra
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Solo che in Italia è una scelta che fa lo 0,00001% dei neopatentati. Negli USA leggevo che invece è la prassi, ad impegolarsi con il manuale a scuola guida è una minoranza.
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- ginevra
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Senza contare che negli USA sarebbe stata invendibile al di fuori del circuito degli appassionati, e forse nemmeno in quello. Non vorrei ricordare male, ma negli USA (una volta era così in Australia) è possibile fare l'esame di guida con una vettura automatica e avere una patente che non permette di guidare vetture a cambio manuale.
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- ginevra
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Giorgio, vado OT ma quanto sta succedendo è conseguenza dell'evoluzione del mercato. Fino agli anni '90 le auto tedesche erano progettate nell'ottica della qualità. Significava che gli ingegneri progettavano la macchina perché durasse nel tempo. Poi, sulla base delle scelte tecniche e del margine di guadagno che la casa voleva avere, si faceva il prezzo di vendita. La clientela pagava senza fiatare e la parola "sconto" non esisteva. Davano tutti per assodato che "la qualità si pagava". A riprova di ciò, basta guardare la pubblicità, che insisteva sulle caratteristiche della vettura e quasi mai citava il prezzo di vendita. Oggi anche le case più blasonate devono tenere conto del prezzo di vendita e degli sconti. Perché se non vendi una macchina ad un certo prezzo sei fuori dalle flotte aziendali (per esempio). E nessuno è disposto a pagare il listino senza fiatare, ormai tutti si aspettano sconti e km zero. I tempi in cui la gente si metteva in coda per la Golf IV o la prima A3 (e i concessionari facevano affari vendendo le vetture in pronta consegna a prezzo superiore al listino) sono finiti. A questo punto da qualche parte bisogna pelare per restare entro certi costi. Se ti sei costruito una immagine premium, non puoi tornare indietro, ad esempio rinunciando a plastiche appaganti per gli interni. A quel punto non resta che ridurre i costi risparmiando dove il cliente non vede o riducendo i costi di sviluppo, ad esempio di un nuovo motore o cambio. Io ho sempre più il sospetto che le case tedesche stiano facendo questo, pelare dove il cliente non vede. Altrimenti non mi spiego certe débâcle sulla meccanica, morie di motori e cambi, ma anche guasti relativamente stupidi, sulla Lupo ho avuto problemi perché si sono tranciati dei cavi elettrici nel vano motore per effetto delle vibrazioni. Sarebbe bastato montare cavi di sezione un pelo superiore e non ci sarebbe stato bisogno del carro attrezzi. Per cui se mi fanno una Tipo con le plastiche più dure, sospensioni meno sofisticate ma non risparmiano sui cablaggi elettrici e montano una meccanica collaudata, io apprezzo molto di più una macchina che non mi lascia a piedi (magari a garanzia scaduta) anche se non posso restare seduto ad accarezzare le plastiche morbide mentre aspetto il carro attrezzi.
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Ho un TomTom GO 6000, mappe gratis a vita e traffico in tempo reale senza bisogno della rete dati. Lo uso anche quando conosco la strada perché la funzione di calcolo dell'itinerario dinamica in base al traffico è comodissima, soprattutto per me che mi muovo spesso intorno a grandi aree urbane. La prossima macchina la prenderò senza navigatore. Ho provato a curiosare su eBay ed è pieno di navigatori "usati", soprattutto del gruppo VW. Non voglio trovarmi il vetro spaccato e il cruscotto sventrato. Preferisco continuare con il TomTom che uso sulla mia macchina, su quelle aziendali e su quelle a noleggio. Inoltre la funzione di sincronizzazione con il PC è comodissima, per me che vado spesso in zone industriali senza indirizzi precisi. Individuo il posto comodamente al computer e lo salvo sulla mia lista, che poi sincronizzo con il navigatore.
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Una volta era così. Oggi corri il rischio che su una vettura a fine carriera il costruttore risparmi sulla qualità per tenere bassi i prezzi dal momento che deve venderla con lo sconto.
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O, detto in altre parole, Ford deve rendere il listino virtuale e allargare la manica degli sconti per scendere al livello del listino di Tipo. Quando avremo lo street price della Tipo potremo fare un confronto anche sui prezzi reali.
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- fiat tipo
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Se non ricordo male il motivo per cui le 5 porte arrivarono tardi sulla Renault 5 fu un accordo con Peugeot, la 5 aveva il portellone mentre la 104 le 4 porte e il baule classico. Esteticamente la 5 secondo me è più moderna, meccanicamente la 127 è più avanti.
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La Fiat 850 Spider fu tra le vetture che la Disney prese in considerazione per il ruolo dell'auto nel film Herbie. Tra le vetture venne scelto il Maggiolino, ufficialmente per la maggiore simpatia, ma anche perché era più facile recuperare le vetture da sfasciare e nascondere un guidatore all'interno modificando la parte anteriore.
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Fiat lo aveva detto fin da subito. Con quel muso basso non passerebbe l'urto con il pedone. Ridisegnarlo sarebbe stato troppo costoso considerando i volumi di vendita minimi.
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Io ricordo che ai tempi quei copricerchi in lamiera in tinta carrozzeria erano molto richiesti... dai ladri, che li rivendevano ai mercatini (allora eBay non esisteva) perché si potevano montare su Dyane e 2CV.
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Più Peugeot che Citroën, le sospensioni pneumatiche erano più delicate. Le beline e i pick-up Peugeot erano assemblati localmente fino a tempi recenti. Come i camion OM della serie 40 in Tunisia.
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Girano ancora quelle degli anni '60 e '70. Magari con gli interni raffazzonati e la meccanica rifatta. Come le Peugeot 504. I meccanici africani sono dei maghi nell'aggiustare tutto con poco e queste vetture, spesso usate come taxi, si prestano benissimo.
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Le Mercedes d'annata sono molto richieste in Nord Africa e nei paesi dell'Est. La compagnia di noleggio con conducente da cui mi servo non ha problemi a piazzare esemplari con 10 anni e oltre 500 mila km. Anzi, gli esemplari con 15-20 anni sono molto richiesti perché hanno meno elettronica rispetto alle ultime e quindi sono riparabili anche dalle officine locali.
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Dipende. Non so quali siano gli accordi tra Fiat e TOFAS, quante vetture può sfornare l'impianto e quante destinarne ai mercati occidentali.
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- fiat tipo 2016
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Credo vi manchi all'appello la Neckar Adria.
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Martedí mattina ero in metropolitana a a Bruxelles. Qualche fermata prima della stazione in cui è esplosa la bomba. Posso dire di averla scampata per 10 minuti, forse meno. Conosco abbastanza bene la città per poter dire che il lavoro si fa a livello di intelligence e che i controlli nei luoghi sensibili non servono a nulla. Chi parla di controlli non ha la minima idea della situazione. La fermata di Malbeek serve il Parlamento Europeo. Ogni mattina passano di là tutti quelli che ci lavorano a vario titolo e quelli che devono andare nei vicini palazzi della Commissione Europea. Controllare tutti sarebbe imposdibile. E inutile. Il controllo richiede tempo, crea una coda di persone e il kamikaze non ha che da farsi esplodere mentre è in coda senza attendere di entrare nella stazione. Anzi, cosi ci sarebbero ancora più morti, dal momento che in una coda ci posdono essere decine di persone in pochi metri. Idem in aeroporto. Non serve a niente. Il problema si risolve con il lavoro di intelligence da una parte e con l'inclusione sociale dall'altra. Se i fanatici si fanno strada è perché trovano terreno fertile, soprattutto tra le seconde generazioni di immigrati. Fin tanto che questa gente vive in quartieri ghetto e non ha futuro, diventa facile preda dei fanatici, quelli che si guarfano bene dal farsi saltare in aria ma mettono i soldi per finanziare chi lo fa. E più la gente si sente esclusa, più si isola e cova rabbia. Molenbeek la disoccupazione giovanile è al 65%, due giovani su tre sono disoccupati e senza grandi speranze per il futuro, vista la situazione economica.
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Secondo me il prezzo è corretto. Tra la 3V e questa ci sono 1400 Euro (la 3V di listino viene 14500, con 12500 come prezzo di lancio). Considerato che il costo industriale di una vettura è circa un terzo del prezzo di vendita, sono 500 Euro in più di costo industriale che sono giustificati dai contenuti più europei. Idem per la station. I pochi optional poi non costano tantissimo, a differenza della concorrenza dove se ti fai prendere la mano fai presto a far salire il prezzo di 5-6 mila euro solo per avere la macchina come vuoi tu e non accontentarti degli avanzi in rete. Se poi al lancio dovessero fare una campagna di sconto come per la 3V resterebbe sotto la concorrenza, anche quella a km zero.
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- fiat tipo 2016
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Le finiture della 3V mi ricordano molto quelle delle giapponesi anni '80. Fatte per durare e non per apparire. Sulla SW non mi esprimo, devo ancora vederla dal vivo.
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La versione 1300 era disponibile solo sui mercati particolarmente vessati dal punto di vista assicurativo e fiscale. Ricordo che in quegli anni in Italia i 1300 cc erano una cilindrata importante, da berlina di famiglia.