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Già messo nel conto. Il piano è sostituire le due VW con Astra + Karl. L'accoppiata Tipo + Panda la considero solo se allaTipo daranno una motorizzazione a benzina un po' più prestante. Faccio 5000 km l'anno, principalmente su extraurbano. Un po' più di cavalli e coppia mi fanno comodo.
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Grazie. Io aspetto. Se ci mettono un benzina da 130-140 cavalli, l'anno prossimo ci faccio un pensiero sopra, altrimenti andrò di Astra.
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In che senso soluzioni per abbassare il prezzo?
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Mi par di capire che non avrà un'erede. Noi appassionati di vetture del segmento C a tre porte siamo condannati all'estinzione. Peccato perché speravo in un nuovo modello su base nuova Astra. Si ha un'idea indicativa della data di fine produzione?
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Vista e provata, ne sono rimasto impressionato favorevolmente. Finalmente una tre volumi compatta che non sia una due volumi raffazzonata. Mi metto in coda tra quelli che aspettano una motorizzazione a benzina da 120-140 cavalli, adatto a chi non fa tanta strada ma vuole una macchina che non soffra se c'è da sorpassare un camion su una statale. Se arriva, l'anno prossimo cambierò macchina e prenderò in considerazione la Tipo, altrimenti penso di prendere una Opel Astra 1.4.
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Se la strada è già trafficata, acceleri per portarti alla stessa velocità del traffico e ti inserisci tra due macchine, anche a costo di fare qualche metro di corsia di emergenza. La corsia di accelerazione serve proprio a questo, per immettersi nel traffico senza rallentare tutti. A me è capitato di rischiare la sportellata con cento metri di autostrada vuota davanti e cento dietro...
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Ogni tanto si sbaglia. E' il destino di chi fa qualcosa di diverso. Quando Renault lanciò la prima Espace e la prima Scenic, qualcuno scrisse che i furgoncini travestiti da automobili non interessavano a nessuno. Se la 1007 fosse stata un successo, oggi tutti avrebbero introdotto le porte scorrevoli sulle loro macchine, non è stato così. Pazienza, onore a Peugeot per averci provato.
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Se è libera, sto a destra, magari mi sposto a sinistra in prossimitèà degli autogrill o delle immissioni, per i motivi di cui sopra. All'estero invece riesco a viaggiare tranquillamente in prima corsia anche in situazioni di traffico intenso, ma lì è diverso.
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photoshop Trabant A112
Phormula ha risposto a TONI in Fotoritocchi di Automobili e Proposte di Design
Non mi sembra che abbiano copiato tanto l'A112, quanto rifatto in chiave moderna la Honda N360-N600, che è antecedente di due anni all'A112 e che invece, secondo alcuni, ha ispirato proprio l'A112. File:HondaN360.jpg - Wikipedia, the free encyclopedia -
Io ho guidato 107, Aygo (tanto è uguale) e 500 1.2. Tutte e tre a noleggio. Delle prime due non ho apprezzato certe soluzioni veramente economiche, come il portellone che in pratica è solo il vetro. Secondo me la 500 è la più versatile delle tre, inteso quella che meglio si presta al ruolo sia di citycar che per andarci in vacanza (ovviamente in due-tre, altrimenti i bagagli non ci stanno). Certo, 1000 km si possono fare anche con l'Aygo (c'è stato chi è andato in vacanza in Spagna con la Smart), però la 500 su statale ed autostrada è più guidabile e comoda.
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Infatti, a beneficiare degli incentivi sono, tanto per fare un esempio, anche le case coreane, forti nel segmento delle citycar di primo prezzo. La Matiz ha vissuto una seconda giovinezza grazie agli incentivi. Se Marchionne avesse voluto soldi solo per Fiat, li avrebbe chiesti in ben altro modo e soprattutto senza dirlo ai giornali.
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E soprattutto deve essere una decisione a livello europeo. Quello che Marchionne ha chiesto ad alta voce, quasi certamente lo stanno chiedendo gli AD di tutti i costruttori che hanno vetture incentivabili, solo che lo fanno tramite i loro gruppi di pressione a livello dei loro governi. Marchionne ha avuto il coraggio di parlar chiaro e far sapere a tutti quel che già si sapeva, senza un'altra tornata di incentivi, in questa situazione economica Fiat, e non solo lei, dovrebbero affrontare ristrutturazioni lacrime e sangue. Poi spetterà ai singoli governi valutare se sovvenzionare questo settore (a beneficiare di una campagna di incentivi è l'intero settore, e non una singola casa) o meno.
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Si, la Passat 5 e la Golf IV sono due macchine che stanno invecchiando molto bene, forse perchè al momento di disegnarle si è deciso di non inseguire le mode. Non a caso escono dalla stessa matita.
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Perchè hanno bisogno di aggiornare la gamma ma non possono permettersi di investire nello sviluppo di modelli completamente nuovi.
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E' semplice. In Europa si producono più automobili di quante il mercato ne possa assorbire, e a queste si aggiungono quelle provenienti dai paesi extra-UE. L'automobile è un bene durevole, e per la maggior parte delle famiglie costituisce la spesa più impegnativa dopo la casa. Chiaramente nessuna casa automobilistica è disposta a ridimensionarsi e pur di vendere qualche macchina in più siamo passati a cicli di vita del prodotto ridicoli (ormai una macchina che è sul mercato da due anni è "vecchia"), anzi appena esce il nuovo modello subito si cerca di enfatizzare i miglioramenti rispetto a quello vecchio, come se gli automobilisti che l'hanno comprato sei mesi prima fossero dei fessi. Con il risultato che le macchine sono sempre più complesse e piene di difetti, perchè i tempi di sviluppo si sono ridotti all'osso e bisogna intervenire con garanzie e richiami per risolvere i problemi. Anzi, si cominciano a far circolare i teaser un anno prima, per cercare di rompere le scatole alla concorrenza. Poi, finita la campagna di lancio, si entra nell'era della campagna promozionale irripetibile permanente, la pubblicità delle automobili è diventata una delle principali fonti di guadagno di radio, televisioni e giornali (e finisce per pesare sul prezzo di vendita) e quando tutto questo non basta, per invogliare (e in certi casi "obbligare") la gente a cambiar macchina si ricorre agli incentivi o ai blocchi del traffico. E' il sistema stesso che non regge, prima o poi ci si dovrà arrendere all'evidenza che ormai la macchina ce l'hanno tutti e che non si può pensare di vendere in Italia più di un milione e mezzo di macchine all'anno, la torta è quella e le singole fette sono destinate a ridursi man mano che a bussare da noi arriveranno anche gli altri. Adesso ridiamo dei cinesi, come ridevamo dei giapponesi nel 1970 o dei coreani nel 1990, ma prima o poi arriveranno macchine cinesi a standard ed estetica europei ma a costi inferiori. E allora cosa bisognerà inventare per tenere aperti gli stabilimenti?
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Il problema è uno solo, che una volta caduti nella spirale degli incentivi, diventa difficilissimo uscirne. Gli incentivi fanno vendere più macchine nuove, ma non sono privi di "effetti collaterali". Il primo è che fanno anticipare la sostituzione. Se io ho una macchina di 10 anni e pensavo di cambiarla l'anno prossimo, lo faccio quest'anno per sfruttare gli incentivi ma poi per 10 anni non se ne parla. Il secondo è che uccidono il mercato dell'usato. Molti dei possessori di auto incentivabili sono persone che quella macchina l'hanno acquistata usata e probabilmente l'avrebbero cambiata con un'altra usata. I classici secondi o terzi proprietari di una macchina, quelli che la comprano con 6-7 anni di vita e la tengono per altri 5-6. Oggi gli incentivi spingono queste persone verso il nuovo, facendo crollare la domanda di vetture usate, che infatti ormai vanno sempre più verso il Nord Africa o l'Europa dell'Est, quando non sotto la pressa perchè invendibili. Il crollo delle valutazioni dell'usato fa si che chi amava cambiare macchina spesso, quando si sente dire cosa vale la sua macchina di 2-3-4-5-6 anni, decida di tenerla ancora un po', di fatto non acquistando il nuovo. In tutti gli stati europei che hanno fatto campagne di incentivi è andata così. Le vendite drogate dagli incentivi hanno fatto saltare l'equilibrio del mercato, che una volta terminati gli incentivi è crollato o è stato sostenuto con nuovi incentivi (arriveremo ad incentivare la rottamazione delle Euro 4 con più di due anni in cambio di una Euro 5 nuova?). Per cui più che nuovi incentivi, secondo me servirebbe un piano ragionato a livello europeo per ridurre gradualmente gli incentivi e consentire al mercato di riprendere il suo naturale equilibrio, a meno di non volere un mercato dell'auto in cui diventa conveniente comprare una macchina nuova e tenerla fin che non raggiunge l'età della rottamazione incentivata.
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Non avendo il piede pesante, io sono un grande utilizzatore della corsia più a destra. Tuttavia devo confessare che spesso ho avuto la tentazione di piazzarmi in quella centrale, perchè guidare nella corsia più a destra in Italia (a differenza di molti paesi europei) richiede sangue freddo e concentrazione. L'automobilista italiano è convinto che si entra in autostrada avendo il diritto di precedenza. Ho perso il conto delle volte che me ne stavo tranquillo a 100-110 km sulla corsia di destra e ho dovuto inchiodare per impedire che il pirla di turno mi entrasse nella fiancata. Per non parlare di chi arriva in fondo alla corsia di accelerazione, si ferma e riparte da fermo, con una macchina che arriva a 100 km poche decine di metri dietro. A volte capita che anche chi sta nella corsia di destra abbia la necessità di sorpassare un veicolo più lento. Inserirsi nel serpentone di macchine in seconda corsia in certi casi è una mission impossible, sembra che la gente preferisca fare un incidente piuttosto che lasciar entrare qualcuno. Mi sono capitati automobilisti che hanno accelerato all'improvviso pur di chiudere un varco o gente che rientrava dalla terza corsia lanciata come missili senza guardare se dalla prima si stava immettendo qualcuno. Detto in altre parole, all'estero, quando viaggio nei paesi automobilisticamente civili, uso la prima corsia in modo religioso e con molto senso civico. In Italia devo bilanciare il mio senso civico con la mancanza di senso civico da parte degli altri automobilisti e quindi non sempre riesco a farlo.
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Io ho avuto una Logan berlina a noleggio in un viaggio alle Canarie. Devo dire che ho apprezzato il megabaule, che ci ha permesso di farci stare le valigie di quattro persone senza problemi, e l'altezza da terra, che mi ha permesso di affrontare senza troppi patemi le strade sterrate che portavano alle varie spiagge, mentre altre macchine erano costrette a fermarsi. L'assetto è un po' dondolante per via delle gomme strette e appunto dell'altezza da terra ma considerato che la clientela di questo tipo di macchina non ha velleità sportive, ci si abitua in fretta, anzi mi è sembrata una macchina molto sincera, di quelle che ti avvisano che stai esagerando coricandosi e facendo fischiare le gomme molto prima del limite, anzichè viaggiare sui binari per poi decollare improvvisamente. Guardandola si capisce che si è privilegiata la semplicità e la robustezza alla sensazione di qualità percepita o al design, ma secondo me non è una scelta sbagliata e tutto sommato la trovo più indovinata di molte altre proposte di altri costruttori.
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Nemmeno io, rischierei di trovarmelo di fronte ad un raduno. Per il resto concordo con Daytona, certe macchine non si possono analizzare con il metro della razionalità. Io ho comprato la Beetle nel 2002 convinto di tenerla cinque anni. Sette anni dopo ce l'ho ancora e non ho alcuna intenzione di disfarmene, per l'uso che ne devo fare io, va benissimo e mi dispiacerebbe lasciare una community, quella del New Beetle Club Italia, in cui ho un sacco di amici ed amiche, per non parlare delle persone straniere che ho conosciuto nei vari forum. Non è una macchina, è un catalizzatore di amicizie. E poi non saprei che macchina comprare, le ultime proposte dei vari costruttori non mi esaltano, per carità, ottime vetture, ma niente che mi farebbe spuntare il sorriso tirando su la serranda del box. Paradossalmente se dovessi cambiare la Beetle, potrei finire per comprarne un'altra.