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Phormula

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  1. l'auto che coi suo prezzi ha scardinato l'intoccabilità in italia di fiat nel B..fiesta 89....e poi qui odiano ww... E' un vecchio discorso, ma in tanti continuano a ragionare con il paraocchi e guardare solo VW. Sono anni che vado dicendo che prima di pensare a strapprare clienti a VW, Fiat dovrebbe recuperare quelli che ha regalato a Opel, Ford, Renault e Peugeot. La Fiesta dell'89 è stata la macchina che ha infranto una regola non scritta del mercato dell'auto. Fino ad allora il "price leader" sul mercato italiano era Fiat. Gli altri si adeguavano, posizionandosi sopra o sotto, a seconda di quanto puntavano a vendere e dell'immagine che volevano dare al marchio. Nel segmento B i prezzi delle varie Clio-Corsa-Fiesta-106-Polo-Ibiza erano fissati in base al prezzo della Uno. Infatti ogni volta che Fiat rivedeva il listino, gli altri si adeguavano. Nel fissare il prezzo della Fiesta '89, Ford ha infranto questa regola, adottando una politica dei prezzi molto aggressiva in relazione ai contenuti del prodotto. Per carità, la Fiesta '89 avrà avuto anche un sacco di difetti, ma è innegabile che per la prima volta il ruolo di "price leader" sul mercato italiano sia passato nelle mani di un costruttore straniero.
  2. Sul flop Stilo non posso che essere d'accordo. Assurdo che 147 in Italia spesso venda più di Stilo berlina. Come se in Germania A3 vendesse più di Golf. Comunque, tornando alla tua riflessione, secondo me la crisi ha radici più lontane, secondo me bisogna risalire ai primi anni '90. Allora l'azienda andava ancora bene in termini di numero di vetture vendute, ma stava incominciando a perdere colpi sul mercato europeo. Praticamente Fiat si stava chiudendo a riccio sul mercato italiano, rinunciando a competere su quelli esteri. Una strategia che poteva avere senso negli anni '60, quando il mercato domestico era in un certo senso un'oasi protetta, ma che a breva avrebbe mostrato tutti i suoi limiti. E i limiti sono venuti fuori con la prima stagione degli incentivi (1997-98), quando tanta gente che in garage aveva una vecchia Fiat (in molti casi una vecchia Uno) ha deciso di approfittare degli incentivi per cambiar macchina. Molti di questi erano clienti che in assenza di incentivi avrebbero acquistato una vettura usata e che entravano sul mercato del nuovo per la prima volta e molti altri non avevano preferenze particolari di marca ma puntavano al miglior rapporto qualità/prezzo. Risultato: altri costruttori generalisti (in particolare Ford, Opel e Renault) si sono trovati una occasione ghiotta fra le mani. Insomma non è affatto scontato che chi rottamava una Uno comprasse una Punto. Contemporaneamente è bastato "sbagliare" una serie di modelli (Brava, Marea Berlina) o non farli (SUV, monovolume media, erede della Croma), ritardare la sostituzione della Panda, per completare il danno e arrivare al 2001 con l'immagine di un costruttore che vende "a prezzo".
  3. No dai si ferma su ferrari Cmq la 3+1 sarebbe sicuramente L'arma giuista...se la fanno.. Basta guardare quello che é successo a VW negli USA. A metà anni '90 erano nella latrina (per usare le parole di un giornalista), poi nel 1998 hanno tirato fuori il New Beetle, inventato uno slogan pubblicitario che ha fatto presa sulla gente e riconquistato la fiducia degli americani. Concessionarie di nuovo piene e vendite della Passat raddoppiate. La 3+1 ha un vantaggio enorme sulla concorrenza, forse non l'avete capito. Non é copiabile, é una di quelle macchine che non hai bisogno di guardare la mascherina per sapere chi la fa, non hai bisogno di metterci un logo di dieci centimetri per dieci. Basta vedere la sagoma per capire che é una Fiat e non la può fare nessun altro. Sarebbe come se il New Beetle l'avesse fatto Ford o il PT Cruiser Volvo, non sarebbe stata la stessa cosa. Nessun altro può fare quella macchina e dire "le nostre idee sono buone oggi come quarant'anni fa perché le nostre auto hanno un'anima". Sono le vetture che migliorano l'immagine del resto della gamma perché tolgono il costruttore dall'anonimato. Le macchine da tenere nella vetrina della concessionaria, fa niente se poi la gente entra e compra la Punto. Una Punto in vetrina si nota e non si nota, una 3+1 non passa inosservata. E lo stesso vale per la Fulvietta. Cribbio, ma devo mettermi io a dargli lezioni di marketing a quelli là?
  4. Attorno al marchio esiste un clima di generale sfiducia. Nella scelta dell'automobile una grossa fetta della clientela legge il listino di Quattroruote saltando direttamente da Daewoo a Ford. Fiat eve dare un motivo alla gente per andare in concessionaria e prendere contatto con il prodotto, provarlo e rendersi conto di persona, e questo lo si può fare solo con campagne pubblicitarie che facciano colpo, estetica dei prodotti, venditori preparati e prodotti "calamita" come la 3+1.
  5. Su questo non ho dubbi. Così come non ho dubbi sul fatto che l'essere arrivata nel momento più basso della crisi Fiat e l'avere sbagliato completamente la campagna di lancio ha danneggiato irreparabilmente l'immagine del prodotto Stilo. Quello che voglio dire è che se la Stilo (anche la 5 porte) TAL QUALE fosse marchiata Opel e venduta come Astra probabilmente farebbe numeri ben diversi perchè l'immagine del prodotto sarebbe diversa.
  6. Certo che l'ho letto, e ben per questo ho sottolineato la differenza. Sono d'accordo con te nel dire che l'estetica è importante nel decretare il successo di una macchina. Quello che non condivido del tuo ragionamento è la conclusione perchè una macchina non vende in Italia e non piace agli italiani, allora è necessariamente un flop. Io sono e resto dell'idea che una vettura è un flop quando le vendite TOTALI, su tutti i mercati in cui è commercializzata sono state molto al di sotto delle previsioni. Vetture che in Italia hanno venduto poco o niente in altri paesi sono state acquistate ed apprezzate. Per valutare il successo della Opirus dovresti andare a vedere le vendite sui mercati asiatici, ai quali è destinata la quasi totalità della produzione, confrontarle con le previsioni di Kia e trarre le conclusioni, non basarti su quelle che vendono in Italia. Qui in Europa credo l'abbiano importata solo per fare presenza nei listini, ma non credo che l'importatore italiano conti di venderne più di qualche decina in un anno. Tra parentesi, credo che la somiglianza con una nota berlina tedesca sia voluta, anzi che la vettura è stata sviluppata proprio sulla base della vecchia Classe E.
  7. Bè della 3 porte è quel frontale stile tedesco-skoda fine anni 90 che nn va.....cmq dai chi compra italiano e vuole una C sportiva c'è 147...con quello stile anche un auto non malavagia come stilo 3 porte ha poco da fare..soprattuitto finchè offrono 147 a kmo... mmmh.. tanto per chiacchierare.. scommetto che se prendessimo una stilo 3p, gli sostituissimo il logo Fiat sul muso con 4 anelli e analogamente per l'Audi A3, togliessimo i 4 anelli e mettessimo il logo Fiat... (cioè scambiassimo le carrozzerie) beh... secondo me di A3 ne venderebbero il doppio ( rispetto a quelle, tante, che già vendono).. mentre di Stilo ne venderebbero la metà (rispetto a quelle, poche, che già vendono) Sull'estetica, sono d'accordo con te, la Stilo si rifà alla scuola tedesca. E' un design che sta bene su un'Audi ma non si adatta ad una vettura italiana. Però una provocazione come quella che suggerisci non avrebbe molto successo, perchè da una Audi la clientela si aspetta una sensazione di qualità percepita che la Stilo ancora non ha. Forse una operazione del genere avrebbe molto più successo se il logo Fiat fosse rimpiazzato con quello Opel. Più o meno Astra e Stilo sono equivalenti come target di clientela e come aspettative della stessa. A quel punto il marchio Opel servirebbe a vincere la sfiducia cronica degli automobilisti europei verso tutto quello che è marchiato Fiat.
  8. Io la trovo molto simpatica, in linea con lo spirito della vettura. Mi sono piaciuti molto anche gli spot della Panda della serie "don't call me baby". Sono contento che, dopo i disastri del passato, in Fiat abbiano ripreso a fare delle belle pubblicità.
  9. Concordo con te. Io sono rimasto deluso sia dall'assistenza, quando avevo una Fiat (e per fortuna che allora c'erano i meccanici generici...), sia dalla vendita, quando mi sono fatto fare i preventivi per la Stilo (2001) e la Punto (2003). Chiaro che non mi va di rischiare, alla fine un prodotto analogo a quello Fiat lo fanno anche gli altri. Diverso sarebbe il caso se Fiat tirasse fuori un prodotto unico nel suo genere, qualcosa che non puoi comprare da nessun altro costruttore (come è stato per VW il New Beetle, che ha rilanciato l'azienda negli USA) o come potrebbe essere la 3+1-"cinquecento" per Fiat o la Fulvietta per Lancia. Sono prodotti che attirano la gente nelle concessionarie, se non altro per curiosità. Poi sta alla professionalità del concessionario conquistare la fiducia del potenziale cliente, una volta che ce l'ha davanti. Magari uno va in concessionaria per vedere una 3+1, scopre che è troppo piccola per le sue esigenze, ma il concessionario è competente e lo convince a comprare una Panda. Senza la 3+1 probabilmente quel cliente non avrebbe mai messo piede in una concessionaria Fiat. Poi, una volta che il cliente è stato acquisito la prima volta, sta all'assistenza fidelizzarlo, in modo che tenga in considerazione la marca anche per il prossimo acquisto. Dietro l'acquisto della Lupo c'è stato il fatto che in famiglia avevamo già una VW.
  10. Se cominciano a multare sul serio i camionisti, il giorno dopo abbiamo l'Italia bloccata dallo sciopero dei TIR. Non hai visto con quale facilità hanno ottenuto di avere una maggiore dotazione di punti sulla patente. Come se chi guida per lavoro fosse autorizzato a fare un maggior numero di infrazioni. In teoria chi sceglie di fare della guida una professione dovrebbe saper guidare meglio degli altri.
  11. Secondo me ci può stare, l'idea iniziale era di fare una sportiva blasonata ma alla portata di molti, una alternativa italiana alla BMW. Non ricordo le previsioni di vendita, ma se non erro si parlava di 10 mila vetture l'anno. Poi successe quello che successe e la vettura rimase in produzione una decina d'anni, con motori sempre più potenti, diventando in pratica una sportiva di nicchia per appassionati.
  12. Concordo, e aggiungerei: - Alfa 6, una specie di Alfetta che aveva preso gli ormoni, nata già vecchia per via della lunga gestazione del progetto e in piena crisi del petrolio. - Fiat Argenta e Alfa 90. Qui il termine flop forse non è quello giusto. In entrambi i casi si trattava di tentativi di "tirare a campare" limitando gli investimenti e riciclando quanto più possibile della 132 e dell'Alfetta. Non hanno fatto grossi numeri ma forse non era nemmeno previsto che li facessero. - Audi 50. Non era male, era anche l'Audi più venduta nei due anni che venne prodotta, ma il progetto venne cannibalizzato per farci la prima Polo. - Innocenti 3-cilindri - Minitrè - Small... le Mini 90 e 120 avevano avuto un discreto successo, ma pensare di poter riciclare la stessa carrozzeria all'infinito... - Opel Senator. Troppo grossa e troppo anonima per essere un successo. In quella classe di vetture conta tantissimo lo stemma sulla mascherina. - Austin Maestro. Non so come sono andate le vendite in patria, ma in Europa so che sono andate malissimo. Sulla Renault 14 vedo molte analogie tra la compatta francese e la Stilo. Entrambe buone vetture, all'altezza della concorrenza, ma entrambe rifiutate dal mercato per tutta una serie di ragioni che non è il caso di stare a ripetere.
  13. Alcuni flop (secondo me) Flop è la Phaeton, la Volkswagen che nessuno aveva chiesto e che quindi nessuno ha comprato. Flop è stata l'Arna, ma solo la versione Alfa Romeo, perchè mi risulta che la Nissan Cherry, da cui ha preso la carrozzeria, abbia venduto discretamente nel mondo. Flop è la Skoda Superb, perchè il marchio Skoda non è ancora abbastanza "pregiato" da permettersi di fare una grossa berlina, e infatti le vendite sono sotto le previsioni. Flop è stata la Lancia K coupè, con la produzione interrotta quasi subito. Flop è stata la Renault Avantime, perchè la clientela non ha gradito il concetto di monovolume coupè. Flop è stata la Delta II, che non ha saputo ripetere il successo della precedente e se ne è andata senza rimpianti. Flop è la Seat Arosa, che ha venduto ancora meno della Volkswagen Lupo, che a sua volta non è stata un gran successo, anche se in questo caso a frenare le vendite è stato il prezzo troppo alto. Flop è stata la Ford Puma. E' arrivata sul mercato troppo tardi, quando la moda delle piccole coupè (esplosa con la Tigra) si stava sgonfiando.
  14. Anche a me lo stile Audi piace molto di più dell'attuale BMW.
  15. Penso che vogliano più realisticamente fare concorrenza ai vari costruttori generalisti, tipo Opel, Ford e ai giapponesi e coreani di turno.
  16. Secondo me state facendo una gran confusione, classificando come flop vetture che vendono ma non vi soddisfano esteticamente o che hanno venduto poco sul mercato italiano, mentre altrove sono stati dei successi o comunque globalmente hanno venduto nelle previsioni dei rispettivi costruttori. Il fatto che una macchina noi italiani non l'abbiamo comprata, non vuol dire che sia stata un flop a livello mondiale. Flop è una vettura che ha venduto abbondantemente sotto le previsioni, costringendo il costruttore a rivedere i suoi piani, togliendola dal mercato anzitempo. Non si può certo etichettare come flop la Opel Ascona, che magari in Italia non ha venduto tantissimo, ma che nel nord Europa negli anni '70 era tra le berline da famiglia più diffuse ed apprezzate. La stessa cosa vale per tante orientali, che da noi fanno volumi ridicoli, ma che nei loro paesi di origine vendono o hanno venduto benissimo.
  17. Io ne vedo fondamentalmente due: incompletezza della gamma e scarsa professionalità della rete di vendita e di assistenza. La qualità costruttiva è notevolmente migliorata negli ultimi tempi, anche se resta ancora qualcosa da fare a livello di qualità percepita, intesa come quell'insieme di dettagli (coerenza delle finiture, precisione degli assemblaggi) che fanno si che una macchina, oltre ad essere ben fatta, trasmetta a chi si siede a bordo la sensazione di essere ben costruita, e questa è un'arte nella quale i tedeschi sono maestri.
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