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Phormula

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  1. Dovendo andare in concessionaria per altre ragioni legate alle mie macchine ed essendoci andato stamattina presto, quando avevano appena aperto, me la sono guardata e guidata. Hanno mandato solo le 1.0 da 65 e 75 cavalli, Diesel e 1.0 TSI non sono ancora disponibili. Diesel ne venderanno poche per via della cilindrata, anche prima vendevano più la 1.2 TDI che la 1.6 TDI. Esteticamente è una VW, può piacere o meno, ma qui siamo nel campo del family feeling del marchio. Internamente è fatta bene ma non benissimo. I tempi in cui la qualità percepita di una VW era due spanne sopra la concorrenza sono un ricordo. Da una parte anche gli altri hanno imparato a rifinire meglio le proprie macchine e dall'altra anche in VW devono star dentro sui costi. Su strada la versione da 65 cavalli è lenta, e questa non è una sorpresa. Fino a 70 orari, quindi in ambito urbano, si tiene il passo del traffico senza patemi, anche senza tirare le marce allo spasimo. Certo, per avere un po' di brio conviene cambiare sui 2500-3000 giri, per non andare sottocoppia. E ovviamente non pensare di ingarellarsi con un turbodiesel automatico. Sopra i 70 guadagnare velocità diventa difficile, a meno di non tenere il motore nella seconda parte del contagiri. Si va, ma non bisogna avere fretta. Io ho provato un breve tratto di superstrada, la ripresa in quinta da 50 km/h è regolare ma letargica, conviene scalare. Per fortuna il cambio è ottimo come manovrabilità e la frizione leggerissima. In definitiva va bene come seconda macchina per chi non ha troppe pretese in termini velocistici e non viaggia molto in autostrada. Per il resto posizione di guida, sedili, comandi, feeling di guida tipicamente VW. Io mi trovo benissimo e non cambierei, ma è questione di gusti. Conosco chi odia i sedili rigidi e il comando separato per la gestione delle luci, per esempio. Non ho provato il sistema multimediale, solo la radio, buona ricezione e suono nella media degli impianti di serie.
  2. Si, la qualità dell'aria complessivamente è migliorata. Pensa che quando la Francia faceva gli esperimenti nucleari in atmosfera nel Sahara, da noi la radioattività nell'aria era altissima, come durante il periodo di Chernobyl. Il problema è che i miglioramenti sono in parte vanificati dal fatto che la domanda di mobilità continua a crescere. Negli anni '60 c'era una macchina per famiglia, oggi abbiamo una macchina per patente o quasi. Alcuni inquinanti come gli HC, NOx e SOx erano vere bestie nere negli anni '80 e ci si preoccupava di quelli perchè, dati alla mano, dopo una crisi di smog si osservava un aumento dei decessi legati a patologie respiratorie. Oggi questi inquinanti fanno meno paura, mentre sono preoccupanti le polveri sottili, l'ozono e lo smog fotochimico, che esistevano anche prima ma non ce ne preoccupavamo appunto perchè stavamo peggio.
  3. Infatti l'ho ben scritto. L'Europa è importatore di gasolio perchè la nostra capacità di raffinazione non basta a soddisfare la domanda. Negli USA, ma anche nei paesi del Medio Oriente, hanno gasolio in eccesso. Ti dirò di più. Nella Germania dell'Est la raffineria di Leuna raffinava il petrolio proveniente dalla Russia attraverso il cosiddetto "oleodotto dell'amicizia". La benzina super veniva venduta all'Ovest per racimolare valuta pregiata e il processo era gestito in maniera totalmente antieconomica. Quei pochi punti percentuali in più di benzina costavano un sacco di energia. Quando Total acquisì l'impianto attraverso le privatizzazioni seguite alla riunificazione della Germania, dovette mettere mano non solo per ridurre le emissioni, ma per rivedere il mix di prodotti in modo da renderlo competitivo sul mercato.
  4. E' sorprendente come la Tipo pesasse meno di una Panda odierna.
  5. Infatti è quello che fanno molte città. Se vuoi andare in centro in macchina, puoi farlo, ma se il parcheggio di interscambio remoto è gratuito, man mano che ti avvicini al centro, parcheggiare gratis diventa impossibile e le tariffe crescono esponenzialmente.
  6. No, sono componenti forniti chiavi in mano alle case da società specializzate. Ad una fiera qualche anno fa c'era una società di componentistica automotive che aveva in mostra un cruscotto tradizionale, nel quale avevano messo un display al posto della strumentazione classica. Mostravano come con lo stesso display fosse possibile avere più tipi di strumentazione diversa. Accanto c'era una pulsantiera con dei tasti: sportiva, berlina da famiglia, utilitaria, veicolo commerciale, veicolo elettrico, ibrida, ... premevi il tasto e la strumentazione cambiava nel tipo di informazioni presentate e il modo in cui venivano raffigurate. Alla fine si tratta di pescare i dati dalle centraline di bordo e raffigurarli.
  7. A parte il fatto che ormai anche gli indicatori tradizionali sono gestiti via software, non c'è più il collegamento meccanico tra il contachilometri e le ruote, il software lo si sviluppa una volta sola. Lo sviluppo di una interfaccia grafica ha costi marginali, soprattutto se lo si fa fare a qualche società di informatica in Cina o India.
  8. Come le strumentazioni digitali, del resto. Un display a colori industriale costa una manciata di Euro e non occorre produrlo in casa. Lo si acquista pronto all'uso dal solito colosso cinese dell'elettronica. Una strumentazione tradizionale a lancette è molto più costosa, oltre che specifica per il modello.
  9. Probabilmente perchè fino ad un certo numero di giri, le curve di coppia sono le stesse. Cambia solo l'allungo, ma non tutti guidano cambiando marcia a 500 giri dal limitatore.
  10. Lo scooter in termini di emissioni non è un toccasana. Anzi, se escludiamo la CO2, gli altri inquinanti sono a livello di una automobile. Il Diesel resterà la soluzione per chi fa tanta strada e per il trasporto pesante. Come in fondo è in tutto il mondo. In questi anni si era diffuso molto anche tra chi di chilometri ne macinava pochi, sull'onda del successo dei SUV e con il fatto che anche le automobili tradizionali sono sempre più grandi e pesanti. La coppia dei turbodiesel, abbinata ad un cambio automatico per non dover gestire frizioni di granito, rende un SUV a gasolio molto più piacevole da guidare rispetto ad uno a benzina con gli stessi cavalli.
  11. Esatto. E' chiaro che ci sarà sempre una percentuale di persone che, o per il lavoro che svolge, o per la posizione/distanza/orari dal luogo di lavoro rispetto a casa non può fare a meno della macchina, ma è altrettanto vero che ce n'è una buona fetta che usa questo come alibi, ammettiamolo, la macchina è una gran comodità, anche quando bisogna affrontare il traffico. E finchè sarà così, scordiamoci mezzi pubblici efficienti, perchè è il classico cane che si morde la coda. Nessuno ha interesse a migliorare il trasporto locale se la gente non lo usa, e la gente non lo usa perchè fa schifo. In molti paesi le aziende sponsorizzano i dipendenti che usano i mezzi pubblici per recarsi al lavoro (a dire il vero anche quella per cui lavoro, ma è un caso più unico che raro), e ci sono aziende che si fanno pagare il posto auto, vuoi venire a lavorare in macchina quando potresti farlo con i mezzi? Paghi.
  12. Chiaramente con Mito si devono accettare le tre porte, dal momento che la versione a cinque non esiste. Viceversa con Peugeot è l'opposto, la Polo serie vecchia era disponibile a tre porte ma non credo di averne vista una.
  13. Negli USA il gasolio è poco diffuso nelle automobili, così come in tantissimi altri paesi. L'Europa è l'eccezione e non la regola. La risposta (I): il gasolio non viene usato solo per autotrazione. Ad esempio negli USA le linee ferroviarie fuori dalle grandi città non sono elettrificate e i treni sono diesel-elettrici, nel senso che il locomotore ha un grosso motore diesel che alimenta un generatore che a sua volta fa funzionare i motori di trazione e i servizi di bordo. Tra parentesi l'assenza della linea aerea permette di far viaggiare i carri merci con due container sovrapposti, anzichè uno solo come da noi. La risposta (II): ce lo vendono, l'Europa importa gasolio ed esporta benzina.
  14. Infatti, dopo anni di campagne rottamazione e blocchi del traffico, certe vetture è già un miracolo trovarle. Pensare di trovarle in condizioni immacolate da qualcuno disposto a prestarle per farci una prova poi... Non sarà la prova perfetta, ma mantiene viva la memoria storica, il segmento C sportivo non è stato solo la Golf GTI. P.S. A me ai tempi piaceva la "suppostona", la Kadett E GSI
  15. Aspirato per aspirato, la MiTo è un 1.4, mentre le altre sono 1.0-1.2 tre cilindri. A fronte di maggiori costi assicurativi per via della cilindrata, guadagni tantissimo in coppia e non hai le vibrazioni al minimo e la ruvidità dei tre cilindri. I consumi d'uso saranno più o meno uguali, perchè quelli dichiarati su vetture del genere lasciano il tempo che trovano, a volte per avere un po' di spunto le devi spremere e chiaramente con un 1.4 che ha il 20% di coppia in più, devi pestare meno per affrontare una salita o una ripresa a pieno carico.
  16. Avuta a noleggio in vacanza, versione ultrabase. Ricordo le vibrazioni al minimo del tre ciclindri, davvero insopportabili e la gommosità del cambio. Appoggiando la mano sulla leva al minimo, si sentivano le vibrazioni del motore. Per il resto i cavalli fanno quello che possono, come tutte le vetture simili, si salva perchè le prime tre marce sono abbastanza corte. Fin che ci si muove sul piano o in ambito urbano, OK. In salita non devi scendere a spingere ma devi tenere il motore su di giri perchè se ti va sottocoppia, c'è da bestemmiare.
  17. Il CX racconta solo metà della storia, perchè la resistenza aerodinamica è data dal prodotto del CX per la sezione frontale. Il CX è un valore assoluto, che va da 0 (nessuna resistenza) a 1 (cubo). Un cubo di 10 centimetri di lato e uno di un metro di lato hanno lo stesso CX ma non hanno la stessa resistenza aerodinamica. Due vetture con lo stesso CX ma con diversa sezione frontale hanno quindi resistenza aerodinamica diversa.
  18. In realtà il gasolio ha un costo di produzione industriale leggermente superiore. Però non se ne può fare a meno, perchè da un barile di petrolio si ottiene un mix di prodotti attraverso la raffinazione. Quantunque si possa cercare, per esempio, di produrre più benzina e meno gasolio, non è che si possa fare come si vuole, qualche percento in più di benzina a scapito del gasolio significa costi di raffinazione che salgono alle stelle.
  19. Tieni presente che rispetto alla up! aumentano tantissimo il peso e la sezione frontale. L'Ibiza nuova è veramente molto larga per essere una segmento B.
  20. Ma anche il listino, ormai per la generazione di internet è superfluo. Ormai tutte le case hanno un configuratore online, con il quale puoi sapere il prezzo della macchina esattamente come la vorresti. Se una rivista dovesse elencare il listino con tutti gli optionals, avrebbe bisogno di 300 pagine solo per quello. Tra parentesi è cambiata anche la modalità di acquisto. Una volta andavi in concessionaria e il venditore era il depositario delle informazioni, per cui Quattroruote aiutava. Io negli ultimi acquisti di famiglia sono andato in concessionaria con la configurazione stampata (in alcuni casi con il codice) e il venditore doveva solo dirmi quanto mi valutava l'usato e quanto mi faceva di sconto. Laddove una volta avrei passato un'ora a vedere gli optional, scegliere la motorizzazione, ... fino al preventivo, me la sono cavata in un quarto d'ora per concessionaria.
  21. Io sto bestemmiando con le vetture a noleggio. I cristalli non sono coperti dall'assicurazione, è difficile trovare piccole crepe da un centimetro o meno e segnalarle, soprattutto quando si ritira la macchina di notte, in un garage poco illuminato o sotto la pioggia. Poi al momento della riconsegna se l'addetto al controllo è particolarmente pignolo e nota la crepa, scatta il danno, se va bene scatta la franchigia, ma capita di vedersi addebitato l'intero costo.
  22. Si, perchè in molti posti gli stalli sono rimasti uguali, e ormai le segmento B/C hanno larghezze da ammiraglie degli anni '70. Poi ci sono vetture progettate senza criterio, ad esempio SUV che hanno lo spigolo basso della portiera fatto apposta per fare il bozzo nella fiancata dell'utilitaria a fianco. Idem lo spigolo superiore (dove finisce la curvatura del parafango) della portiera posteriore di vetture a cinque porte. Insieme a questo va citato lo stillicidio di parabrezza, causato dalle gomme moderne con poche scanalature larghe, fatte apposta per catturare il brecciolino e spararlo indietro, e gli sbalzi posteriori ridotti, con le ruote appena dietro il paraurti, che quindi non offrono alcuna protezione. Vero che, a differenza dei danni in parcheggio, ci si può assicurare, ma alla fine paghiamo comunque noi, perchè le assicurazioni non ci rimettono di sicuro. I paraspruzzi posteriori dovrebbero essere obbligatori.
  23. Anche perchè ormai se sei un costruttore generalista e vuoi avere successo basta avere una gamma con un numero sufficiente di SUV.
  24. C'è da dire che le auto moderne hanno le fiancate piene di nervature, alcune delle quali creano veri e propri spigoli sulla portiera, che, quando urtano quella della macchina vicina, lasciano il bozzo. Poi c'è veramente la maleducazione, quando avevo la Twingo, nel parcheggio di un centro commerciale ho visto il passeggero di un SUV aprire la portiera fino a mandarla a sbattere contro la mia e tenerla aperta in quella posizione mentre scendeva, con il risultato che mi sono trovato un bozzo di qualche centimetro.
  25. Io mi diverto a vedere come le case influenzano il giudizio delle riviste giocando su motorizzazioni, allestimenti ed optional. Sempre a proposito della Fiesta, notato che ha gli interni in materiale pregiato (optional) che su una segmento B non comprano in molti, ma che fanno bella figura nelle foto e spesso sono più curati negli assemblaggi e nelle cuciture dei sedili rispetto ai sedili standard con il rivestimento in tessuto poliestere?
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