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Phormula

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  1. Per ora l'affidabilità è valutata in chilometri (per quei pochi utenti che hanno accumulato chilometraggi importanti su motori a benzina). Mancano, ed è logico, essendo sul mercato da pochi anni, statistiche di durata nel tempo, su vetture che fanno poca strada e magari vengono trascurate Essendo intrinsecamente più complicati, basta un guasto stupido, ad esempio ad un sensore o ad un attuatore, per creare un danno importante.
  2. Io più che sulle prestazioni ho dei dubbi sull'affidabilità nel lungo periodo. Sono motori intrinsecamente più complessi, e finiscono su vetture che fanno poca strada e quindi vengono usate poco e tenute più a lungo, spesso 10-15 anni. Non vorrei trovarmi nella condizione di avere una macchina con 7-8 anni e 50-80 mila km (tipiche percorrenze da benzina) e scoprire che per un guasto il costo di riparazione supera il valore della macchina.
  3. E' un corso di guida sicura, non un corso di guida sportiva, dedicato a persone che non hanno (e presumibilmente non avranno mai) la sensibilità per spingere una vettura al limite. Quindi i consigli partono dal presupposto che la vettura venga guidata mantenendo un ampio margine rispetto ai limiti di tenuta, per cui se arrivi in curva troppo velocemente o scopri che la curva stringe un po' di più, hai ancora abbastanza margine per fare la manovra di recupero sterzando di più e sollevando il piede.
  4. Io posso parlare per la mia esperienza dei vari corsi di guida sicura che ho fatto per motivi aziendali visto che viaggio per lavoro. Quindi corsi destinati a persone normali che guidano normalmente senza cercare i limiti della vettura. E tutti mi hanno detto che per un guidatore inesperto che non guida al limite una trazione anteriore è più sincera nel comportamento. Se poi mi hanno raccontato frottole, non sono abbastanza preparato per contestarli.
  5. Io per motivi di lavoro ho fatto parecchi corsi di guida sicura (obbligatorio ogni 2 anni). Tutte le volte che ai corsi mi sono trovato a vedere guidatori normali (tra cui il sottoscritto) che affrontavano le prove di sbandata, la gestione del sottosterzo ci è venuta intuitiva, quella del sovrasterzo in molti anche dopo avere ripetuto la prova una decina di volte, continuavano a finire con la macchina di traverso e il motore spento. Se non sei il tipo che nella guida esplora le leggi della fisica, quel che ti può capitare è di entrare in curva troppo veloce o trovarti una curva che stringe un po' di più di quel che avevi pensato e a quel punto la manovra istintiva (sollevo il piede e sterzo un po' di più) è quella giusta.
  6. Il privato che ha in mente una Passat non penserà mai ad una Giulia, ma nemmeno ad una BMW, ma ad una Opel Insigna, una Volvo o una Peugeot 508. Diverso il caso flotte, perchè spesso sono le aziende a decidere, in base al costo del canone di noleggio, tra quali vetture il dipendente può scegliere. E le aziende normalmente guardano in primis i costi ed eventualmente il ritorno in termini di fidelizzazione del dipendente (l'auto è un benefit) e di immagine dell'azienda. Senza trascurare l'uso. Ad un tecnico di assistenza probabilmente preferiranno dare una Passant Variant per ovvie ragioni di bagagliaio rispetto a una Giulia o una Serie 3 berlina. Infatti il Diesel 1.6 sulla Passat ha una ragion d'essere precisa in ottica flotte aziendali, ora che molte aziende hanno messo il tetto di cilindrata alle vetture da dare in uso ai dipendenti.
  7. Dubito. La Passat è un vero e proprio incrociatore da autostrada. Proprio perchè la sportività non è nel suo DNA, i progettisti si sono concentrati nel renderla confortevole nei lunghi viaggi. Essendo una trazione anteriore, risulta più facile isolare l'abitacolo dalla meccanica, anche a costo di un feeling di guida ovattato. E' una macchina con cui sono arrivato a fare anche 1200 km in un giorno, attraversando l'Europa da nord a sud.
  8. E' innegabile che la trazione anteriore abbia i suoi estimatori. Oggi abbiamo l'elettronica a dare una mano, ma una trazione anteriore è intrinsecamente più intuitiva da guidare, essendo tendenzialmente sottosterzante. Se esageri e la macchina sbanda, reagisci istintivamente sollevando il piede dall'acceleratore e sterzando un po' di più Una trazione posteriore è molto più coinvolgente, ma richiede una certa esperienza per essere guidata al limite.
  9. Si sovrappongono come clientela, non come filosofia. La Passat in Europa è la "people mover" per eccellenza. La macchina da flotta aziendale o da famiglia numerosa per chi si ostina a pensare che una automobile debba avere le forme di una automobile e non si è ancora convertito alla religione dei SUV. Una Passat non si compra per il piacere di guida, ma per il fatto che la puoi usare per macinare chilometri, preferibilmente in autostrada, viaggiando comodo anche in cinque con i bagagli al seguito. Ruolo che la vettura tedesca assolve al meglio. Giulia è una macchina che si sceglie perchè la guidi, non perchè ti serve di fare 50 mila km l'anno senza romperti la schiena. Che poi la clientela (flotte aziendali in primis) delle due vetture finisca per sovrapporsi, è inevitabile, ma in termini di filosofia sono agli antipodi.
  10. Dipende da quanto la paghi e da come fai i conti. Se prendi una macchina e la paghi 30 mila Euro e dopo 5 anni te ne danno 10 mila, il valore residuo è il 33%, ma dalle tue tasche sono usciti per sempre 20 mila Euro. Se prendi una macchina e la paghi 20 mila Euro e dopo 5 anni te ne danno 5 mila, il valore residuo è il 25%, ma la perdita per le tue tasche è 15 mila Euro. Confrontare il valore dell'usato con il listino serve a poco, il confronto andrebbe fatto con il prezzo di vendita reale e soprattutto con la disponibilità di km zero, che se offerte in quantità uccidono letteralmente l'usato fresco (1-2 anni), perché il prezzo del nuovo diventa quello del km zero, in quanto per l'acquirente di usato, che non può configurarsi la macchina, la km zero è una opzione tanto quanto l'usato, a differenza dell'acquirente del nuovo, che a volte vuole la macchina di un certo colore e con una certa dotazione. Fino ad ora gli sconti hanno penalizzato la tenuta del valore delle Alfa, perchè il prezzo reale è di molto inferiore al listino e quindi la macchina sembra svalutarsi molto di più. Per il futuro non si può dire, in questo momento VAG sta sostenendo le vendite con sconti che su alcuni modelli ed allestimenti arrivano al 20%.
  11. Ti consiglio di andare al risparmio. Lo standard delle trasmissioni televisive è destinato a cambiare. Non ha senso spendere cifre importanti per qualcosa che è destinato a diventare obsoleto in pochi anni ed utilizzabile solo con un decoder esterno.
  12. Era quello dell'A112 prima serie? In realtà noi associamo i paraurti neri alle "barbon edition", ma credo che oggi alle case costi meno fare un paraurti verniciato, dal momento che ci sbattono dentro plasticaccia riciclata di e non hanno bisogno di aggiungere costosi additivi per proteggere la plastica dai raggi ultravioletti.
  13. A me successe una decina di anni fa. Stavo passando sotto un cavalcavia, quando ho sentito un colpo secco sul parafango, dove c'era una riga e lo specchietto destro è stato tranciato via di netto. Tracce di cemento attorno alla botta. E' andata bene perché la forma dei parafanghi del Beetle ha "sparato" l'oggetto verso l'esterno, con un cofano tradizionale sarebbe stato rilanciato verso il parabrezza. Sono andato a fare la denuncia alla polizia, mi hanno detto di lasciar perdere perché sarebbe stato impossibile avere un risarcimento.
  14. Le vetture a benzina sono spesso utilizzate su tragitti brevi, e per chilometraggi ridotti. Quindi hanno bisogno di meccaniche semplici e robuste, perché non sono come i turbodiesel che viaggiano per ore in autostrada a regime costante. Anch'io sono perplesso da tutta questa complicazione.
  15. La Bild am Sonntag è nota per la scarsa attendibilità delle notizie. Classica lettura domenicale per assicurare la digestione del crauto. Detto questo, che VW sia ben lungi dall'aver risolto il problema, ormai è chiaro a tutti. Gli interventi di bonifica sono ancora in alto mare, negli USA molto probabilmente finirà che si dovrà ricomprare le vetture, che di fatto è l'unica soluzione che metterebbe una pietra tombale sulla cosa. Teoricamente, in Europa, se la casa non riesce ad intervenire in tempi ragionevoli, dovrebbe scattare la revoca dell'omologazione, ma questo significherebbe cause milionarie e il probabile fallimento di VW. Da qualunque parte la si tiri, la coperta è corta: prestazioni, consumi ed emissioni sono intrinsecamente collegati, e per riportare le emissioni nei limiti si rischia che le prestazioni calino e i consumi aumentino, aprendo la porta alle cause legali. In una situazione come questa più si riesce a distrarre l'attenzione, sperando in una soluzione "tana libera tutti", meglio è.
  16. Non deve piacere a noi europei ma ai brasiliani, dal momento che l'importazione in Europa non mi risulta prevista. Il progetto tradisce la necessità di fare economia per contenere il prezzo, ma tutto sommato lo trovo riuscito.
  17. Ma se in sede di revisione passano vetture con la centralina rimappata (leggi "ottimizzata", come amano chiamarla i tuners)... In più il software della centralina della nostra Lupo è stato aggiornato (dalla casa) più volte, quasi ad ogni tagliando. La macchina va a revisione periodicamente, ma non mi risulta che qualcuno si sia preoccupato di verificare il software, fin tanto che le emissioni al minimo e a regime costante rientrano nei parametri.
  18. Si, in Europa cercheranno di "addormentare" la vicenda, perché se sistemano le vetture per farle rientrare nei test con la modalità normale di gestione della centralina con un semplice aggiornamento software che ne modifica la gestione, c'è il rischio che aumentino i consumi o diminuiscano le prestazioni e a quel punto partirebbero le cause di risarcimento. Senza contare che se la variazione fosse significativa, molti utenti si farebbero rimappare la centralina con il software originario, tanto chi controlla il parco circolante? Se poi per rientrare fossero necessarie veramente pesanti modifiche hardware, allora sarebbe tutto più complicato, sia per la casa che per i clienti.
  19. In realtà è il contrario, questo tipo di attività favorisce la vendita del nuovo perché tiene molte persone alla larga dall'usato. Io che faccio poca strada e tengo le macchine a lungo potrei comprare un usato fresco con pochi chilometri e tenerlo una decina d'anni. Semplicemente non mi fido dell'usato.
  20. Il problema di fondo delle luci diurne solo anteriori è che, soprattutto in città, creano l'illusione di avere i fari accesi e quindi può capitare di essere distratti e non accendere gli anabbaglianti. Poi ci sono quelli che vengono da auto con l'accensione automatica delle luci, che non sono più abituati a farlo normalmente quando guidano una vettura priva di questa funzione. Anch'io sono per luci diurne anche posteriori. E' il male minore.
  21. Si, l'espressione "il contatore gira" va intesa in senso figurativo come "si consuma energia", retaggio di quando i contatori erano elettromeccanici ed il consumo si vedeva dalle rotelle che giravano. Un po' come il "pagare bollo auto" (la moderna tassa di possesso della macchina), si continua a chiamare così perché una volta era un vero e proprio sigillo metallico che veniva applicato sul volante, anche se sono decenni che siamo passati al tagliandino cartaceo da esporre prima ed alla ricevuta da conservare poi.
  22. Si, un italiano sarebbe disposto a spendere 10000 Euro pur di guadagnarne 1000 ma avere la soddisfazione di avere fregato il sistema. In realtà la manutenzione in nero, non essendo registrata, svaluta la vettura, perché non risulta. Compreresti una macchina che dichiara 100 mila km e sul Car Pass ha solo le revisioni? Io avrei seri dubbi sulla manutenzione di un veicolo del genere. Paradossalmente è più facile rivendere esemplari con chilometraggi importanti ma che presentano una storia di interventi regolari e un chilometraggio che cresce regolarmente nel tempo che esemplari con meno chilometri ma che in officina ci sono andati poco o che mostrano salti di chilometraggio difficili da giustificare, tipo 15 mila km in pochi mesi intervallati da anni in cui hanno fatto pochissimi chilometri. Come tutti i sistemi, è aggirabile, ma per farlo non basta schilometrare la macchina prima di rivenderla, bisogna farlo progressivamente, prima di mandarla in officina per qualsiasi ragione (anche una lampadina fulminata), e quindi i costi aumentano, perché il certificato deve essere credibile. Inoltre prima di vendere la macchina devi farti fare il certificato portando la vettura presso un centro autorizzato, che se nota qualcosa che non quadra, potrebbe rifiutarsi. Alla fine il gioco non vale la candela. Se vuoi qualche informazione sul sistema, questa è la pagina in inglese: http://www.car-pass.be/en/about-car-pass
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