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Phormula

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  1. Il governo belga ha deciso che ogni volta che la macchina va in officina per qualsiasi ragione o a revisione, il numero di telaio ed il chilometraggio devono essere trasmessi ad una società indipendente che li archivia in un database. Quindi per ogni veicolo si crea uno storico certificato di date e chilometraghi. Quando vendi la macchina sei obbligato a dare all'acquirente una copia del certificato (si può richiedere online e costa una decina di Euro). Se l'acquirente non si fida può fare la stessa cosa. Non solo puoi stimare il chilometraggio ma vedi anche un esemplare che ha avuto molte soste in officina in un intervallo di tempo relativamente breve. Da quando hanno introdotto questo sistema le truffe sono praticamente sparite e l'usato nazionale vale molto più di quello importato dai paesi vicini.
  2. L'unico sistema che funziona contro questo tipo di truffe è quello belga.
  3. Concordo, solo durante la costruzione dello stabilimento di Pomigliano d'Arco ci fu una serie impressionante di scioperi, alcune fonti parlano di un milione di ore lavorative. Nella seconda metà degli anni '80 l'Alfasud era diventata una vettura affidabile e robusta, con prestazioni brillanti e una gamma molto estesa. Io rimpiango ancora la Sprint.
  4. Io non ci andrei giù così pesante. L'Alfasud aveva una linea moderna per i tempi, l'unico appunto va alle cerniere esterne del baule, che a quanto mi risulta furono modificate per aumentarne la capacità. I problemi della vettura non vengono dal progetto, ma da tutto quello che stava attorno: l'obbligo di investire al sud, conflittualità sindacale elevata: scioperi ed assenteismo, poca o nulla attenzione alla qualità. Tutte cose che si sono rivelate un boomerang, perché non c'è niente come la delusione dei primi clienti per affossare un modello. L'Arna invece è un'altra storia. Nel mondo dell'automobile le cose prima si fanno e poi si annunciano. Altrimenti le vetture nascono già vecchie. L'idea che una vettura, con la carrozzeria identica a quella di una vettura già sul mercato da tempo, e con le foto che giravano sui giornali molto prima della presentazione ufficiale, potesse essere giudicata come una "novità" dal mercato, è una ricetta per il suicidio. Queste operazioni funzionano solo nei paesi in via di sviluppo.
  5. Alfasud era una signora macchina, ai tempi lo riconobbero anche i tedeschi, ricordo una prova comparativa tra medie di una rivista tedesca. Ad affossarla sul mercato fu la scarsa qualità delle finiture e soprattutto il problema della ruggine, che su questo modello era ancora peggiore che su altre vetture italiane contemporanee.
  6. E' lo stesso problema che ho io quando me la prendo comoda e viaggio a 110-120 km/h, trovare gente che viaggia a 110 km/h in corsia centrale e dover decidere se superarli a destra, restando nella mia corsia (con il rischio che qualche idiota si scaraventi a destra senza guardare) oppure passare prima nella corsia centrale e poi in quella di sinistra per sorpassarli. A volte si creano dei veri e propri "trenini" che ti complicano non poco la vita, gente che viaggia in corsia centrale a 110-120 km/h e si accoda alla vettura che precede, senza nessuna intenzione di sorpassarla. Quando li sorpassi vedi che sono 5-6 macchine accodate ad una che viaggia lenta. Quelli che arrivano da dietro si buttano in corsia di sorpasso e per me che sono a destra sorpassare (ad esempio perchè sulla corsia di destra c'è uno che viaggia a 90 km/h) diventa un problema perchè è difficile infilarsi tra una macchina e l'altra. Superato il "trenino" con un allungo a 130 km/h, l'autostrada torna di nuovo libera.
  7. Il miglior modo per sentirsi intelligenti é pensare che gli altri siano stupidi. Per anni questo è stato l'atteggiamento nei confronti di chi comprava straniero, dimenticando che sono i prodotti e non i giudizi sulle persone a fare i clienti. Peccato che gli automobilisti che molti definivano stupidi erano quelli che le case straniere pian piano fidelizzavano. Le case straniere sono state molto più abili a capire cosa volevano gli automobilisti europei e a metterlo a listino.
  8. Scusate, ma il pianale Thema non era lo stesso di Croma, Saab 9000 e Alfa 164, incompatibile con la trazione integrale.
  9. Io ho avuto il parabrezza danneggiato da un sasso sparato dal veicolo che mi precedeva. Pur avendo preso il numero di targa, l'assicurazione mi ha detto che non è possibile farsi risarcire dall'assicurazione del veicolo che me lo ha sparato contro, né dal gestore della strada. La mia unica consolazione è stata "meno male che ero in macchina, fossi stato un ciclista e mi finiva in faccia..."
  10. Sono state due parabole parallele, una ascendente e l'altra discendente. Nel 1965 Audi partiva dal nulla e Lancia era la Mercedes italiana. Oggi Audi è al livello di Mercedes e Lancia il nulla. C'è stato un periodo, a cavallo tra gli anni '80 e '90, che i due marchi erano confrontabili, solo che uno era improntato ad una strategia di crescita verso l'alto (Audi), mentre Lancia stava imboccando il viale del tramonto.
  11. Nei primi 10 anni hanno collezionato una serie di flop pazzeschi, poi hanno incominciato ad ingranare con la 80 clone tre volumi della Passat, si sono stabilizzati con la successiva 100 ed hanno incominciato a differenziarsi con la 100 dalle linee aerodinamiche e con la Quattro. Potevano fermarsi lì e invece hanno continuato a spingere fin che sono arrivati dove sono ora. Nei primi anni sono stati limitati dagli accordi con Mercedes (proprietaria del marchio fino ai primi anni '60), che poneva limiti di peso e cilindrata sulle vetture Auto Union. Lancia ha fatto la parabola inversa. Negli anni '60 era l'Audi (attuale) italiana, alternativa a Mercedes (con le dovute proporzioni in quanto a dimensioni e cilindrate, chi in Italia comprava Lancia in Germania avrebbe comprato Mercedes), poi hanno via via abbassato il tiro fino ad avere un unico modello, che quarant'anni fa si sarebbe chiamato Autobianchi A112.
  12. Per arrivare dove è oggi, Audi è partita nel 1965, con la decisione di rispolverare il marchio Audi ed abbandonare quello DKW, la cui immagine era legata alle utilitarie tre cilindri a miscela. Si è trattato di un piano di lungo corso, durante il quale non sono mancati i flop e le critiche. Nei primi anni '70, quando VW era nella latrina e le Audi modelli dal successo limitato, più di qualcuno sosteneva la necessità di mollare il marchio al suo destino e focalizzarsi su VW. E anche dopo, a cavallo tra i '70 e gli '80, quando le vendite hanno cominciato ad andare bene, c'era chi diceva che andava bene così, che il posizionamento di Audi era fare vetture (le 80 e 100) alternative alle Opel Ascona e Rekord. mentre VW non sarebbe dovuta andare oltre la Passat. Poi sono arrivate le linee aerodinamiche (prese dalla Ro80 di vent'anni prima) ed i successi nei rallyes con la trazione integrale (nata per caso). E soprattutto c'è stata la testardaggine di Ferdinand Piech nel voler fare di Audi un marchio premium. Senza quella, oggi non sarebbero concorrenti di Mercedes e BMW.
  13. Ci saranno anche gli esemplari da rodare per slegarli e poi da dare in pasto alle riviste italiane e straniere per le prove su strada.
  14. Mi fa piacere leggere che ci sono molte persone che compreranno la Giulia "su misura". Questo è solo positivo, non ci sarà bisogno di ricorrere in massa agli sconti. Io per la prossima macchina credo che me la farò configurare come la voglio. Ho 3-4 modelli che mi interessano. Poi valuterò il delta tra quanto mi costa e quanto vengono scontate le vetture km zero e in pronta consegna. Non voglio rimetterci troppi soldi sia come acquisto che come svalutazione immediata solo perché la mia macchina voglio di un certo colore o con un determinato accessorio.
  15. Intervennero anche sulle finiture, noi la Mini, quella originale, con i finestrini laterali scorrevoli, l'abbiamo avuta, e le finiture interne erano veramente penose, roba che la coetanea 850 era premium. Innocenti fece un bellissimo lavoro, riconosciuto anche oltremanica.
  16. Più che piacere a Dio, deve piacere al tuo portafogli. Io se devo spendere il 20% in più solo per poter scegliere il colore o per avere un accessorio da 300 Euro ma che può essere montato solo in fabbrica e sugli esemplari in offerta (km zero, disponibili in rete...) non c'è, cambio marca.
  17. Concordo. Paradossalmente stiamo andando nella direzione in cui il listino è una variabile indipendente e una macchina la prendi in considerazione solo se trovi l'esemplare che ti va bene scontato o a km zero. Se non c'è, vai dalla concorrenza. I tempi in cui uno comprava un'Alfa perché aveva in mente solo un'Alfa e voleva la SUA Alfa sono finiti. E lo stesso, più o meno, vale per qualsiasi marchio.
  18. Da questo punto di vista alcune politiche commerciali sono più furbe di altre. Se sconti gli accessori ne favorisci l'acquisto. Idem il contributo del concessionario. Uno può sempre ordinare la macchina come vuole ed agganciare lo sconto. La politica delle km zero invece tiene alla larga il cliente che avrebbe voluto comprare la macchina allestita in un certo modo perché o la prendi a km zero o la paghi molto di più. Inoltre la macchina che io ho comprato come volevo pagandola di più si svaluta tantissimo perché la presenza di km zero abbassa il valore dell'usato recente. Molto meglio una politica di prezzi più bassi ma chiari, come stanno facendo con Tipo. Vediamo se lo faranno anche con Giulia. P.S. occhio che molte km zero vendute da concessionarie non ufficiali in realtà sono ex noleggio. Agli autonoleggi spesso conviene comprare più macchine di quelle che servono per spuntare prezzi bassi e rivendere quelle che non servono cedendole ad autosaloni che le rivendono come km zero. Ovviamente fuori dalla rete ufficiale.
  19. Si, è vero. Le Mini inglesi erano costose da produrre non tanto per le soluzioni tecniche ma per il costo della manodopera unito all'inefficienza degli impianti. Innocenti fece un bellissimo lavoro di miglioramento delle finiture.
  20. Con questo sistema sono riusciti a mandare in vacca l'immagine di una vettura valida come la Giulietta. Ormai ha la fama di una macchina che si compra solo a km zero perché a prezzo pieno non la vuole nessuno. Basta leggere qui dentro, tutti la consigliano a km zero. Speriamo che non facciano lo stesso con Giulia.
  21. L'importante è che siano prezzi chiari e dopo tre mesi non cominci il balletto degli sconti e delle km zero.
  22. Prospettive passate è un ossimoro. Sarebbe molto meglio parlare di occasioni perse.
  23. In questo Lancia era in buona compagnia, vetture troppo avanzate tecnicamente e quindi costose da produrre. Successe a Panhard, NSU, e rischiava di succedere a Citroen. E, paradossalmente, anche ad Austin/Morris, il margine di guadagno sulla Mini era troppo basso.
  24. La Focus è (quasi) a fine carriera (leggi: sconto), l'Astra è appena arrivata. La Focus con l'ecoboost si muove bene, molto meglio della vecchia con il millesei aspirato. L'Astra dovrebbe consumare meno della precedente, vista la cura dimagrante a cui è stata sottoposta.
  25. Io mi ricordo l'alloggiamento dell'airbag passeggero sulla Punto prima serie. Inguardabile.
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