Posto questo piccolo trafiletto da motorbox......sottolineo solo il passaggio della coppia massima ottenuta per 600 giri (da 2000 a 2600) ...mi piacerebbe avere commenti da utenti di vetture diesel medie su questa caratteristica...e anche su alcune altre del d4d...
da MOTORBOX:
INIEZIONE DI POTENZA Il D-4D 2.2 non si limita a crescere di cilindrata ma segna un’evoluzione profonda del due litri, con un monoblocco in alluminio e un rapporto di compressione particolarmente basso. Ciò, abbinato a una miglior vaporizzazione del carburante e all’efficienza della turbina a geometria variabile, assicura prestazioni di tutto rispetto. Il picco di 136 cv viene raggiunto a soli 3.600 giri mentre la coppia massima di 310 Nm è disponibile stabilmente tra i 2.000 e i 2.800 giri. La Corolla Verso D-4D 2.2 può toccare i 100 km/h in 10 secondi netti e raggiungere i 195 km/h di punta, con un consumo medio di 6,3 litri ogni 100 km.
FIORE ALL’OCCHIELLO Il fiore all’occhiello della Toyota è però il D-CAT, che segna il nuovo record di potenza della categoria con 177 cv, erogati tra l’altro ancora al tranquillissimo regime di 3.600 giri. In questo caso la coppia massima è di 400 Nm tondi tondi, costanti nell’intervallo tra i 2.000 e i 2.600 giri. La pratica 0-100 km/h viene liquidata in 9 secondi mentre insistendo con l’acceleratore la Corolla Verso D-CAT infrange la barriera dei 200 km/h, toccando quota 205. Prestazioni così brillanti non incidono più di tanto sui consumi, che si attestano mediamente attorno ai 6,6 litri ogni 100 km.
FA PIAZZA PULITA Oltre che performante, questo turbodiesel si dimostra anche rispettoso dell’ambiente, come è lecito aspettarsi da un motore la cui sigla sta per Diesel-Clean Advanced Technology. Numerosi e raffinati i suoi "segreti". Iniettori piezoelettrici sparano ad altissima velocità il gasolio nella camera di scoppio, caratterizzata da un rapporto di compressione molto contenuto, pari a 15,8:1. Le iniezioni possono essere anche cinque per ciclo con un’attenta calibratura di quella pilota, fondamentale per l’abbattimento anche del rumore. Candelette ceramiche ottimizzano le partenze a freddo, mentre a far piazza pulita del particolato (PM) e degli ossidi d’azoto (NOx) provvede un esclusivo catalizzatore a quattro vie DPNR, impietoso anche con monossido di carbonio (CO) e idrocarburi incombusti (HC).
ALLEGRO CON BRIO Su strada i due nuovi turbodiesel nipponici confermano che i toni trionfalistici usati dai vertici a tre ellissi sono giustificati. Il 2.2 D-4D è docile e trattabile sin dai regimi più bassi. Con una progressione da buon mezzofondista allunga il passo, cambiando ritmo attorno a quota 1.800 e distendendosi poi con autorevolezza. Anche se ci si dimentica inserita una marcia lunga, la notevole elasticità permette di riprendere con un certo brio. La silenziosità è buona; a voler essere pignoli si può avvertire ancora una leggera ruvidità ma per lamentarsi bisogna avere un bel coraggio.
10 E LODE Come accennato anche in occasione della recente prova dell’Hilux, il D-CAT rappresenta a oggi lo stato dell’arte tra i turbodiesel a quattro cilindri. Discreto sin dall’avviamento, guadagna giri con una rapidità sorprendente e con un rombo grintoso. Infischiandosene di quanto scritto nella scheda tecnica, allunga con veemenza ben oltre il regime di potenza massima. Anche a 4.500 giri dispone ancora di una certa spinta.