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Matteo B.

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  1. beh..non saprei...mediamente vedo che l'inglese in giro per il mondo lo parlano. (francesi esclusi, sono pessimi,forse più di noi). sul cinese c'è il discorso "massa" sono tanti e per ora parlano inglese in pochi.
  2. fatti 2 conti siamo 60 mln loro 1 mld in Finlandia (escludiamo le zone ultra rurali e gli over 60) vai in un cazzo di bar qualsiasi e chiedi un caffè in inglese ti rispondono perfettamente e gli puoi domandare dove c'è la fermata dell'autobus più vicina. però la TV di stato manda programmi in lingua originale inglesi/americani coi sottotitoli in finnico, ore e ore al giorno (idem le private). è anche vero che il finlandese lo parlano 5 mln di persone al mondo. fine. si adattano. ovvio che non si possono sapere 100 lingue. la base è l'inglese , più eventuali..ripto c'è gente che sostiene che sapere il cinese diventerà utile, si parla di mandarino e non devi declamare poemi..è chiaro. io non mi ci metto..però è ovvio che anche in Italiaè meglio che ci abituiamo a tenere incontri di lavoro in inglese...(ovvio non se siamo tutti italiani) io sono andato a convegni (roba di regione lombardia..niente di che) dove all'inizio si è annunciato che si lavorava in inglese, a quelli che non lo sapevano è stato dato l'auricolare col traduttore. qualcuno ha pure mugugnato (non davanti a tutti però). ovviamente 90 % di pubblico e relatori ITALIANI. però 'erano un paio di relatori inglesi e facilmente un po' di pubblico straniero..non hanno dato i traduttori a loro ma agli italiani che non sapevano l'inglese. ormai il trend è quello.
  3. e allora impariamo 5 lingue cinesi...è ovvio che si ragioni su UNA lingua e si prenda quella "ufficiale". allora in Canada va saputo anche il francese. in Finlandia lo Svedese (e il russo per l'1% della popolazione).
  4. No, il ragionamento di far scendere Citroen per posizionare sopra a Peugeot il marchio DS concettualmente è giusto. è stato svolto male e con troppi pochi investimenti tecnici. come erano messi prima finivano per in parte cannibalizzarsi.
  5. beh,..tipo/regata e dedra erano la stessa cosa come meccanica, Steve, il disastro Fiat nasce anche li....e comunque qui la condivisione è pure più spinta, siamo d'accordo. ripeto. facevano una piattaforma apposita per DS (ds3 con la meccanica B PSA condivisa la accetto anche) e per me avrebbero avuto risultati migliori.
  6. mi avete sollecitato con Davide Cironi...non pensavo potesse esistere un romanzo come "i Diari della Miura Nera" comunque ,in effetti..millanta.. http://www.abruzzoweb.it/public/blogs/velocitamassima/ cito: n attesa di tornare a Maranello per continuare il mio lavoro di istruttore con Ferrari 458 Italia e F12 Berlinetta, metterò alla frusta qualche bella auto per i lettori di AbruzzoWeb.
  7. secondo me è un progetto "Lancia- fine anni 90 /anni 00-2.0". devono lavorare molto meglio sulle meccaniche dedicate, non solo imbottire le auto di gadget e interni curati e cromature fuori. alla fine sono le stesse piattaforme (con un sacco di vincoli /economie) dove curano di più gli interni e le lucette. non ci siamo. dovrebbero pensare a una piattaforma dedicata (dal C fino quasi all'E come taglia) su cui fare le DS.
  8. il giornalista ha letto il bilancio. lo cita. è in rosso, se poi hanno fatto maneggi per finirci apposta è un'altro discorso. caso strano c'è un cambio al vertice. se le cose vanno bene* (cit. Taurus) perché metterci questo? *io sto parlando di SOLDI, non di prodotto...magari vendono bene, ma a sconti (troppo) grandi..non va bene. fossero profilattici sarebbe lo stesso.
  9. ma tu credi davvero a quello che dice Maglionne se uno lo sollecita su potenziali problemi? minimizzare/negare SEMPRE, fanno quello e basta. una parola sbagliata e le azioni crollano. non minimizzava quando parlava dei problemi di Ferrari in F1 (Monza 2014), diceva che non si poteva andare avanti così. perché c'era da cacciare LCDM. perché adesso va meglio la Ferrari in F1?
  10. chi ha fatto l'articolo si è documentato. dai ragazzi, la Cassa a Grugliasco non era un bel segnale, il bilancio 2015 lo conferma. le due berline Maserati sono partite forte, ma sono già andate in stallo, c'è da riprendere il trend. il prodotto (con gli aggiustamenti dovuti ) c'è. va incrementato la parte commerciale e le politiche nelle varie macro aree. forse Wester non poteva far tutto davvero.
  11. Boh, Taurus...questo (Malan) cita (mi pare che sia evidente che voglia evitare problemi) il "bilancio civilistico di Maserati Spa." questo non è Ciferri eh....è un giornalista economico. si basa su FATTI. mi spiace ma tendo a credere più a lui.
  12. d'accordo ,ma il Capo è lui. e mi sa che sta ben nella manica a Marchionne. detto questo, il suo curriculum parla chiaro, è un bulldozer per vendere. USA e Cina in primis. alla fine in Europa non è andata nemmeno male nel 2015 pessimo per Maserati.
  13. Ray, no...dire 2 battute in italiano (Vettel e Schumi) non è come essere un CEO. Un CEO deve parlar chiaro e farsi capire in un discorso che è da manager, non "forza Ferrari, siamo grandi". Inglese e stop. tra l'altro va imposto anche in azienda. tra di loro intendo.
  14. L'Articolo del Sole (e non di RCS o QR) è abbastanza chiaro. Wester paga i troppi impegni che hanno portato a ritardi e qualche problema di troppo (il segno meno ci sta, è troppo grande in Cina e USA ,non giriamoci intorno) nelle due berline di lusso. Wester non viene "cacciato", ma limitato alla perte tecnica/sviluppo, vogliono un venditore con le "palle" e per mercati USA e Oriente. secondo me deciderà anche su cosa fare ecc ma non penso che arriveremo alla ghibli SRT con le strisce nere e l'airscope sul cofano
  15. Fiat Chrysler cambia il vertice di Alfa Romeo e Maserati in piena fase di lancio della Giulia e del Suv Levante. Harald Wester, da anni alla guda di Alfa Romeo e Maserati oltre che dell'intero settore tecnico del gruppo, viene sostituito con effetto immediato, nei ruoli di responsabile dei due marchi sportivi, dal canadese Reid Bigland. Wester rimane Chief technology officer di Fca. Sia Bigland che Wester continueranno a far parte del Group Executive Council (Gec), il più elevato organo decisionale a livello di management di Fca. «Sono grato ad Harald per il lavoro svolto negli ultimi anni nel creare una solida struttura tecnica per i nostri due marchi premium, lavoro culminato nei recenti lanci del Maserati Levante e dell'Alfa Romeo Giulia. È ora giunto il momento di indirizzare i nostri sforzi verso l'espansione commerciale a livello globale di questi due marchi e sono convinto che Reid sia la persona migliore per portare a termine questa missione» afferma nel comunicato di Fca Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo. Bigland è uno dei manager emergenti di Fca: il 48enne connazionale di Sergio Marchionne è entrato in Chrysler quando l’azienda era ancora controllata dalla Daimler e dopo l’arrivo di Fiat ha scalato i gradini della gerarchia, occupando fra l’altro i ruoli di responsabile delle Vendite di Fca negli Usa e amministratore delegato di Fca in Canada, ruoli che manterrà. Il tedesco Wester, arrivato a Torino nel 2004, è uno dei manager di Fca di origine Fiat e uno dei fedelissimi di Marchionne; era alla guida di Alfa Romeo dal gennaio 2010 e di Maserati dal 2008. L'avvicendamento al vertice dei due marchi sportivi, in un momento decisivo per il rilancio di entrambi, è tutt'altro che normale; Wester paga i ritardi nel lancio della Giulia dovuti a problemi tecnici, lo sviluppo dell’intera piattaforma costato - ha detto di recente Marchionne - molto più del previsto, e per quanto riguarda Maserati la frenata delle vendite che, dopo il boom del 2014, sono scese l'anno scorso e ancora all'inizio di quest'anno, costringendo lo stabilimento di Grugliasco alla Cassa integrazione. Sia Alfa Romeo che Maserati attraversano momenti delicati: la prima sta portando sul mercato la Giulia, a quasi un anno dalla presentazione, e vedrà il debutto del secondo modello del piano di rilancio (il Suv Stelvio) tra la fine di quest’anno e i primi del 2017; il secondo è alle prese con il lancio del Levante che, prodotto a Mirafiori, rappresenta il debutto nel segmento dei Suv e dovrebbe (da piano) spingere le vendite verso quota 75mila. Proprio il bilancio civilistico di Maserati spa, consultato dal Sole 24 Ore, si è chiuso nel 2015 con una perdita netta di quasi 87 milioni di euro contro l’utile di 100 milioni del 2014, su un fatturato sceso da 2,64 a 2,13 miliardi di euro (i ricavi per vendite di auto sono scesi da 2,3 a 1,7 miliardi). Il bilancio consolidato di Fca NV riporta per Maserati un giro d’affari di 2,41 miliardi di euro (da 2,77 miliardi) e un utile operativo (Ebit adjusted) di 105 milioni, in calo dai 275 dell’anno precedente. Nel perimetro della Maserati spa è incluso lo stabilimento di Modena, che produce Granturismo e Grancabrio, ma non quello di Grugliasco da cui escono le berline Ghibli e Quattroporte; Maserati acquista queste ultime dalla capogruppo Fca Italy (l’ex Fiat Auto) e poi le rivende in tutto il mondo tramite una serie di filiali commerciali. Il numero di vetture consegnate nel 2015 è sceso da 40mila a poco più di 29mila (-27%) a causa essenzialmenet del crollo nei due maggiori mercati: gli Usa (-42%) e la Cina (-46%); le consegne in Europa sono invece salite del 5% a 5.300 unità. Ieri il titolo Fca ha recuperato oltre il 3% a 6,215 euro dopo lo scivolone di lunedì seguito alle voci sul dieselgate in Germania. PERDERE, steve..PERDERE. perdi soldi con 2 modelli che hanno 3 anni. sgombrare la scrivania, danke..... EDIT: l'articolo è a firma Andrea Malan.
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