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Matteo B.

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  1. per me la storia non era finita, riguarda il secondo film di Craig e lo capirai. L'idea era buona ma è stata realizzata "non bene". tutto qui.
  2. io ho buona memoria. al prossimo giro di tentativo di riforma del pubblico (una cosa qualsiasi) posto e ti cito. (sul forum eh...)
  3. quindi è giusto pagarli per non fare un cazzo. non fa una piega.
  4. nessuno ha mai fatto nulla...perchè? è la stessa cosa per la riforma della Scuola o altro. i Sindacati ti rompono il culo . Italia.
  5. meno noto questo, invece. Polizia, troppi comandi e pochi agenti in strada Ma nessuno ha il coraggio di fare una riforma - l'Espresso al solito i sindacati viaggiano di "benaltrismo". 60% dietro una scrivania tutti impegnatissimi nella lotta al Terrore e alla MAfia cito: Come è lontana l’Europa. La Germania e la Francia, più popolose, hanno rispettivamente meno uomini (243 mila e 206 mila), mentre la Gran Bretagna - dove le statistiche indicano livelli di sicurezza per noi lunari - ha quasi la metà dei nostri poliziotti. Così, se in Italia si contano 453 agenti ogni 100mila abitanti, in Francia scendono a 356, in Germania a 300, in Inghilterra a 259. La Norvegia, addirittura, appena 159. Una classifica confermata anche dall’altro studio di riferimento del settore, l’“European sourcebook of crime and criminal justice statistics”, secondo cui in Italia ci sarebbero addirittura 535 agenti ogni 100mila abitanti.
  6. la Hyperstrada secondo loro fa da mini-Multistrada (e personalmente la vedo "presa per i capelli") poi, a mio modo di vedere rincorrono troppo i listini alti. la Diavel X , mi dicono, sarà oltre i 20.000 di un bel po'. ok, a livello globale di sicuro pensano di venderle, ma il boom l'hanno fatto con la Scrambler. per conto mio hanno seri problemi di "value for money" nella fascia 10-14 k euro. li hanno poca roba infatti.
  7. beh, Arabia Saudita e Israele non esistono da ieri...io penso più a collassi nel sistema di potere in Medio Oriente in cui si sono infilati questi (e chi li finanzia). Colpe anche nostre (soprattutto angloamericani ,ma anche EU e Russia)
  8. leggi l'articolo di Cremonesi che ho postato sopra. spiega bene e fa un punto serio senza toni da Apocalisse inutili in questi momenti.
  9. affido il mio pensiero a questa analisi pubblicata su corriere.it. io la penso così. meglio di 1000 post. L’analisiUn mostro che ha due teste (ma che si può battere...) L’Isis — spiega il nostro inviato, che in Medio Oriente ha trascorso lustri — ha due espressioni: gli jihadisti europei, mossi da frustrazione e voglia di emulazione. E quelli mediorentali, mossi invece dalla voglia di rivalsa sunnita. Sono i primi il vero pericolo, perché possono seminare facilmente terrore e morte nelle nostre strade. Gli altri, invece, si possono battere sul campo di battaglia: sta già succedendo... di Lorenzo Cremonesi L’Isis non è affatto imbattibile. Nonostante le stragi di Parigi. Nonostante le immagini terrificanti che la macchina della propaganda jihadista da Siria e Iraq convogliano ad arte per terrorizzare l’Occidente. In verità l’Isis, o Daesh o Califfato che dir si voglia, è un’organizzazione strutturalmente abbastanza debole, minata da fortissime contraddizioni interne. Ha infatti due anime potenzialmente in conflitto tra loro, con militanti che lottano per obbiettivi differenti. I volontari della jihad... Da una parte i volontari della Jihad. Sono i figli di Al Qaeda, hanno militato nelle brigate internazionali islamiche in Afghanistan, arrivano da Algeria, Tunisia, Sudan, Palestina. In Francia sono cresciuti nelle banlieue. La loro rabbia, il loro risentimento, il loro fanatismo religioso sono accresciuti dalle frustrazioni locali, si sono nutriti a pane e Corano secondo l’interpretazione fanatica degli imam locali. Sono figli di situazioni disagiate, emarginate, povere. Nell’Islam hanno trovato risposte che non trovavano altrove. Si parlano via internet e con i social media. Sono pronti al «martirio» e amano la guerra. In molti casi sono i figli di un’Europa che ha dimenticato gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, nuove generazioni non più vaccinate contro la violenza. Per loro Jihadi John resta un’icona da adorare. I suoi filmati delle decapitazioni degli ostaggi occidentali sono «classici» da imitare. ...figli dell’Europa La loro cultura è nata nell’Europa laica e secolarizzata, delle basiliche vuote, ma si è evoluta (meglio dire involuta) alla ricerca di una nuova religiosità identitaria, tribale. È sufficiente un rapido tour delle banlieue parigine per comprendere ciò di cui stiamo parlando. Si fanno la guerra tra bande per controlli territoriali che ricordano quelli della giungla. Di notte neppure la polizia osa addentrarsi, se non con centinaia di agenti in assetto di guerra. Ci si combatte strada per strada per futili motivi. I nuovi adoratori dell’Islam distorto nelle sue versioni più fanaticamente violente diventano in quei contesti veri eroi. Già adesso ci saranno tanti giovani che guardano ai «martiri» dell’Isis nelle ultime ore come modelli da seguire. Perché il vero pericolo sono loro È questa «testa» di Isis che deve farci più paura. È nata è cresciuta in casa nostra. Non rappresenta un vero pericolo militare. Non è in grado di fare la guerra agli Stati. Ma può incutere terrore, compiere massacri, imporre cambiamenti fondamentali ai nostri stili di vita. La sua capacità militare è estremamente limitata. La sua forza è il terrorismo contro obbiettivi civili disarmati. Non necessita di addestramenti particolari o armi troppo sofisticate per sortire effetti terrificanti. Non dovremmo mai dimenticare ciò che circa 300 terroristi armati delle Brigate Rosse riuscirono a fare in Italia. Erano pochi, sostenuti da meno di un migliaio di basisti, eppure in pochi anni ridussero il Paese quasi in ginocchio. Solo più tardi capimmo i loro grandi limiti strutturali. L’altra testa: i sunniti mediorentali La seconda «testa» di Isis è invece tipicamente mediorientale. I suoi militanti sono i sunniti locali in lotta fratricida con gli sciiti e loro governi. In Iraq sono i sunniti emarginati da dopo l’invasione americana del 2003 e la defenestrazione del regime di Saddam Hussein. Sono gli ex baathisti che accettano i volontari arrivati dall’estero come utili alleati con cui combattere le milizie sciite, l’Iran, il governo centrale a Baghdad. E pensano che si libereranno facilmente di questi alleati utili ma imbarazzanti una volta che si saranno ripresi il controllo sullo Stato. Lo stesso vale per i sunniti siriani, divisi in centinaia di brigate diverse, confusi nella violenza e nella brutalizzazione cresciute dopo le rivolte del 2011. Anche in questo contesto l’Isis approfitta della debolezza dello Stato centrale per imporsi sui vari gruppi dell’opposizione. La vulnerabilità militare del «mostro» Eppure le vicende degli ultimi giorni fanno cogliere i limiti delle capacità militari jihadiste. Da quando la Russia è scesa saldamente in campo nel sostenere l’esercito di Bashar Assad, i miliziani dello Stato islamico sono sulla difensiva in Siria. Negli ultimi giorni l’esercito lealista si è posizionato addirittura per riprendere Aleppo. In Iraq i curdi sostenuti dagli americani hanno liberato la città yazida di Sinjar. Ciò significa che ora possono accerchiare Mosul. La lezione da trarre nei due Paesi è la stessa: l’Isis nasce e cresce di fronte al collasso dello Stato centrale, si alimenta del caos interno. Addirittura è in grado di costruire una parvenza di propria amministrazione che in modo primitivo riesce a rispondere alle esigenze primarie degli abitanti residenti nei territori sotto il suo controllo. Ma se lo Stato centrale riprende forza, se un esercito strutturato risponde per le rime alle azioni dei jihadisti, allora l’Isis entra in crisi, si sbanda, rischia il collasso (nella foto Afp sopra il titolo, un combattente curdo fa il segno della vittoria dopo la riconquista di Sinjar, ieri; nella foto Getty che apre l’articolo, profughi yazidi festeggiano la notizia della liberazione della città).
  10. fonzino, in 6 mesi in zona di guerra impari ad uccidere a sangue freddo. nessuno dice che sono dilettanti, ma in un combattimento con una truppa speciale addestrata non hanno speranze. prova ne è che entrano in bar ,ristoranti e sale concerti. a me fa più paura l'attrezzatura che importano, li ci vogliono soldi e logistica.
  11. il punto grosso è questo. questi qua (che non sono ,come ho letto, supersoldati..solo invasati con addestramento di pochi mesi mandati ad immolarsi in operazioni come queste) hanno un mare di soldi che provengono al 90% dagli stati del Golfo e Arabia Saudita. con quello ci finanziano queste operazioni. C'è la Guerra dei Sunniti con gli Sciiti (Iran e alcune popolazioni del M.O. in posti come Iraq, Siria, Libano) L'errore dell'Occidente (+Russia) è di non fare fronte comune ma perseguire interessi particolari. fossimo tutti uniti in 3 mesi il Califfato(?) è smantellato.
  12. se farla o meno per me sono 6 o 7 anni che è sul tavolo. il concept è del 2012 e che la fanno DI SICURO è notizia pubblica questa primavera.
  13. Perché si usa come argomento di discussione strettamente filosofico/etico la scienza. secondo me è un'errore.
  14. Argomento per Etica e/o Filosofia , non certo per la Scienza. Noto che in questi argomenti la si vuol tirare dentro per forza, anche se non c'entra.
  15. non entro nel merito della discussione ,ma io sono tra quelli che ritiene la Psicologia quantomeno una "scienza debole".
  16. come "i cambi interni non giustificano il ritardo"? giustifica eccome, io magari avrei più da ridire sul fatto che pensavano di fare una Maserati da 100.000 euro su base GC ...ecco la critica è quella. ma se hanno rivisto l'intero piano di sviluppo Maserati basandolo su un'architettura apposta, una fabbrica rifatta da cima a fondo e un posizionamento più in alto, beh... io non ho nulla da dire su ritardi ..valuterò il prodotto per me è sempre meglio fare meno, fare con calma ma fare BENE. la storia di Fiat e marchi italiani in generale è il contrario IMHO. avere il Levante un'anno prima e fatto male era un'errore IMHO
  17. i fatti sono che hanno 4 mesi di ritardo da quanto stabilito nel piano industriale del 2014. le opinioni lasciamole fuori. i FATTI sono questi. se poi vuoi raccontare che sono in ritardo sul Levante a base GC, va bene..sono indietrissimo, nemmeno girano i muli . non puoi accusare di ritardo un'azienda che rivede totalmente un progetto* dalla base, al limite accusali di ripensamento. *all'interno di un piano industriale completamente cambiato (quello di Maserati)
  18. vai a fare il mazziere al Casinò, come cambi le carte in tavola tu non lo fa nessuno per me la 250 diesel (che in italia ci sarà DI SICURO) costerà qualcosa di più di 70.000 euro. (fino a 75k ) forse 2000-4000 euro in più di una Cayenne..ad occhio , ma sicuramente con più dotazione. ci rivediamo al lancio ,Taurus...
  19. l'unica Maserati "SUV" possibile IMHO. farla sul GC comunque era un'idea da delinquenti, in retrospettiva.... comunque sull'ibrido insistono (come dichiarazioni) eh...arriva e in ben più di un modello. solo plug in ad occhio.
  20. sulla Cayenne sono di serie solo sulla turbo. credo sia così anche per la Triade (x5, GLE, non so il Q7 nuovo) dal discovery? ah, cambierebbe TUTTO, intanto la base meccanica è quella di una ghibli /quattroporte e quindi è veramente una macchina rialzata, non un SUV propriamente detto.
  21. in realtà in certi mercati circa 9-10 mesi. EDIT: errore mio, parlavo di settembre 2014, il lancio della macchina in contemporanea....se parliamo della meccanica è vero, più di un'anno.
  22. su base GC (post che questi cosi di off road -anche solo leggero- o non ne fanno o ne fanno poco IMHO) era una cazzata. gli lustrava le scarpe al Cayenne su strada. invece han fatto una Ghibli/QP rialzata e col plus delle pneumatiche. quindi è una Ghibli/QP rialzata ABBASSABILE altra storia..... vedremo la macchina, le dotazioni, i listini e se a Mirafirori riusciranno a dargli qualità di assemblaggio/finiture. quantomeno non hanno ciccato fin dalla base stavolta.
  23. ma poi alcuni post mi hanno fatto venire in mente i piani precedenti* (per carità ...Fiat ha cambiato più volte, verissimo ) ,i piani erano di un levante su base GC...dai,ragazzi..era una chiavica, non giriamoci intorno..far concorrenza a un Cayenne con la base GC....mah... fatta così (leggo di sosp. pneumatiche di SERIE...se le pneumatiche sono fatte bene puoi avere una stradista incredibile, come comfort proprio..a parte le maggiori possibilità off road) è una macchina degna di essere un Maserati. *sempre stati sulla carta, da quando hanno rilevato Bertone e messo i soldi per risistemare la fabbrica e metterci dentro le berline, quelli sono PIANI INDUSTRIALI ..no le slides e gli intenti. da li su Maserati stanno rispettando prodotti numeri e scadenze (ok ,qualche mese e dicono almeno 70k invece di 75 k, ci sta..) vediamo se riescono a non fare cazzate sulle berline ed ad aggiornarle ne modo giusto.
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