A mio avviso il gruppo Fiat fa bene a cercare accordi e joint ventures fruttuose con chicchessia, non dimenticando però che l'obiettivo primario è sempre tendere al suo rafforzamento in termini di ricerca, innovazione, tecnologia, creatività, sviluppo, produzione e marketing. In altre parole il gruppo deve usare le JV non per rilassarsi ma giusto per supplire laddove non ha la forza per farcela da sola. Ma in definitiva l'obiettivo primario deve essere sempre una maggiore leadership se non completa autonomia.
Riguardo a Lancia è evidente che i lodevoli sforzi profusi dal gruppo per il suo rilancio non sono sufficienti per farla uscire dal suo ambito pressochè casereccio, e non si può rischiare di penalizzare le altre case (Fiat ed AR) per rafforzare Lancia. Occorrerebbe forse uno sforzo ed un lavoro di fantasia per cercare il coinvolgimento in Lancia di altri investitori Italiani che probabilmente potrebbero essere interessati. Penso a nomi come Benettom, Armani, Valentino, Castagna, Zagato etc.. E poi, possibile che non ci si possa inventare e metter sù qualcosa con la grande distribuzione europea e con i suoi centri commerciali al di là della semplice esposizione occasionale di qualche modello?
Comunque non dimentichiamo che Demel ha sul groppone l'esperienza fatta con Audi, nella quale non mi pare abbia fatto male in Europa.
Ho la sensazione che Demel saprà cosa fare di Lancia. Speriamo di non dover aspettare ancora molto per saperlo.