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Ti ringrazio. La cosa mi diverte, ma solo se diverte qualcuno. In effetti il mio lavoro richiede immaginazione e creatività. Ma tutto sono tranne che un artista o un letterato (e si vede). Sono solo uno che gioca con le parole usandole come i pezzi di un puzzle, niente di più. Lavoro in un settore della ricerca scientifica. Buone feste.
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Ahimè che figur brutta feci assai Lo Max settantasei dimenticai Forse perché ei qui scrisse pochetto Poiché mancò per un bello pezzetto Ei da Milan mancò per ben tre mesi Chissà ando cazzo andò? In qual paesi? A nessun qui lui chiese lo permesso Come scolaro fa pe andare al cesso Or che ci penso, minchia! Mo m’incazzo! Sto gran fetente ha certo un intrallazzo S’allontanò, carogna, quatto quatto Per non svelare a noi lo suo misfatto Questa è una casa e non un lupanare Non poi ire e venir quanto ti pare Miseria! Qui non c’è più religione Come se da pagare hai la pigione Io te lo dico ond’evitar quistioni Un’altra fiata espon le tue missioni Stavolta eviterai la pen mortale Ma sol perch’è vicin lo bel Natale. Feci di me impiccion della tua vita Sol per giocar, la cosa sia tacìta Lo caro e grande Max settantasei Molti a Natal di gioia abbia trofei.
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Nella canzon ei fu di già nomato Ma nuovamente lui va salutato Parlo del gran Lorenz ottantadue Giammai le sue parol furòn vacùe Pel suo avatar ei scelse Maserati A ventiquattro fatta gran carati Non una ignota ma la bella Bora Una di quel che un ci si innamora Dalla città ei venne sempiterna La grande bella mamma assai fraterna Li gran romani pieni son d’amore Splendente è del lor cor lo luccicore La tua città ha il banco alimentare Che del volontariato è uno mare Ai poveri volete un grande bene Farà loro il Natal passar le pene Se tutti al mondo fossero romani Avrebbe mai nessun vuote le mani Di Roma caro ottantadue Lorenz Subisca tutto il mondo l’influenz.
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Per la miseria! Lo vero non mi pare Nella canzon non menzionai lo Vare Riparo subito qui la mia mancanza Lo men che posso far per la creanza Nel suo profil non v’è alcuna traccia Di sue notizie né d’altra robaccia Da un primo suo post lo nom lucea Ei salutò qualcun firmando Andrea Se lo suo nick possiam acronimare Potrei io decifrar cosè lo Vare Ei è lo V. Andrea di Reggio Emilia La cosa se ho sbagliato a me umilia L’ammiro lui di certo è appassionato Frequente è in questo posto il suo rifiato Di fatto ha lui di qui una gran nomea Faccio gli auguri al nostro grande Andrea.
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Nella Paleremo e nella gran Sicilia Ci vive e studia un che ci strabilia Paco arrivò e la sua ipsilon dieci Dalla gran terra già che fu dei greci Un giorno disse ragà io cambio car Ipsilon 10 non oltre vo a me nomar Una Panda prenderò, sarò sol Paco Per quella Fiat io cotanto sbraco Poichè nella canzon non l’ebbi incluso Ei disse huei paisà mi sento escluso Ho cosa che nel petto il cor mi spolpa Sentendomi un gran ladro per la colpa La tua città è di Santa Rosalia Perciò per te io ho gran simpatia Io pure nacqui nella Grecia Magna Ma la lasciai e ancor lo cor si lagna Amico scusa per la dimenticanza Salutami Palermo e sua splendanza Un bacio alla tua terra e mia gran radice Un buon Natale e un nuovo anno felice.
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A parte gli errori strategici e gestionali imputabili a Fiat occorre a mio avviso anche tener conto del fatto che Fiat, come tutte le grandi aziende, deve anche tendere costantemente verso la globalizzazione per poter brillantemente attuare le irrinunciabili economie di scala. Solo se Fiat continua nel suo sforzo a globalizzarsi può resistere sui singoli mercati nazionali compreso quello italiano. Ma Fiat ha le sue radici in un paese ed in una cultura che fin dal rinascimento ha fatto della creatività e dell'inventiva individuale il suo maggiore punto di forza. Non a caso si dice che l'Italia è un paese di santi, poeti e navigatori. Io aggiungo anche pittori, scultori e musicisti. E in un tale substrato non è facile oliare un macchinario che si basi sulla modestia e sull'umiltà richieste da una miriade di oscuri compiti, manageriali o meno, che messi insieme costituiscono un gruppo di lavoro efficiente che produce ad esempio un oscuro componente che solo in pochi sanno a cosa serve e su quali modelli e su quali mercati va a finire. La spersonalizzazione non si addice al carattere ed alla cultura italiani, ma in un gruppo di lavoro efficiente di una multinazionale non c'è spazio per gli individualismi ed i voli pindarici. L'italiano da il meglio di sè quando invece può mettere a frutto il suo individualismo e la sua pulsione a primeggiare ed emergere. Lo vediamo nel miracolo della miriade di piccole e medio piccole aziende italiane nel campo dell'artigianato, dell'abbigliamento, dell'alimentazione e della moda; ma anche in fenomeni come la Ferrari dove ogni singolo individuo, dal manager, all'impiegato, dal fattorino all'operaio, danno il meglio di se sapendo che contribuiscono col loro lavoro ad un qualcosa che primeggia nel mondo. I tedeschi ma soprattutto i giapponesi non hanno questo problema col quale misurarsi. I Francesi sono più simili a noi: e guarda cosa tirano fuori anche loro in termini di modelli di auto. Anche loro si ritrovano a volte a prendere delle stecche commerciali come Avantime, a mio avviso una gran macchina, insieme a grandi successi come Scénic.
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Per quanto riguarda motori e trasmissioni sembra esser vero: non si passa dall'oggi al domani allo stesso livello di BMW. Ripeto: non tanto per quanto riguarda la ricerca, quanto per la tecnologia presente sui modelli che i clienti comprano. Ma quì sta il punto. Nel momento in cui affermiamo questa cosa ecco che ammettiamo che Fiat è rimasta indietro, e le critiche a Fiat scaturiscono solo da questa situazione. La rabbia viene fuori pensando ad una Fiat al primo posto in Europa oppure ad una BMW che costruiva macinini. Com'è che confrontando Alfa Romeo GT e BMW 320 Cd dobbiamo avere la spiacevole sensazione che ci ritroviamo ad inseguire BMW? Le critiche vengono fuori solo di fronte a queste cose. E' chiaro che ora dobbiamo solo dare tempo al tempo affinchè il gruppo Fiat aggiusti il tiro. Ma per poter credere che Fiat raggiunga e superi la concorrenza mi occorre un piccolo atto di fede; quello di credere che la concorrenza si distragga e si rilassi. Speriamo che succeda, perchè se Fiat lavora ma lavorano anche i concorrenti le posizioni relative fra Fiat e concorrenza non saranno facilmente invertibili. Tutto ciò non sarebbe successo se Fiat non si fosse distratta e rilassata per un bel pezzo. Le critiche derivano solo da questo. Che non bisogna piangere sul latte versato e che bisogna guardare avanti con sicurezza e fiducia è altresì vero, tanto più quando vediamo una Fiat che sforna modelli e con un fitto programma per il futuro. Ma per quanto mi concerne criticare Fiat non significa denigrare o sminuire quanto semplicemente cercare di capire. Sono anche in prima linea quando Fiat è da difendere osannandone meriti e qualità.
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Allora dimmi se nel ritratto che ti ho fatto c'è qualcosa che non ti torna. Fin sulla vetta d’una torre antica Dal bar salia lo cianciare a fatica Fin già lassù s’annidò lo koglion Per decantare uno mondo più bon Il della Duna gran bel difensor Pianse per chi ne facette fetor E dalla torre lui scese furente E si rivolse inkakkiato alla gente Ma troppo intento a smerdare una Polo Prese una buccia e cascò su uno scolo Pure la Focus anco lei lo tradì E gran beffato in ner fogna sparì Ei si vantò di studiar d’avvocato Ma dallo volgo fu molto cagato Si spacciò pur d’automobil gran dotto Ch’era gran sveglio fu uno suo motto Il rispetto pensava ed anche tantino Gli fosse dovuto per dono divino Sol ei possedea l’arcano concetto Che all’altri potea mancar di rispetto Disse poi pure io sono architetto Tutti dovete portarmi rispetto Rispose qualcuno ma chi se ne fotte Di vino bevuto ne hai una botte Ma nella merda fu visto cascar Ed un gran piscio e gran cacca ingollar E la sua merda lo facea scivolar E gl’impedìa sulla torre a tornar Finchè un bel giorno lui diventò pazzo Disse fate mea culpa che sennò m'incazzo Qualcuno mettendogli in kulo uno pesce Cantò caval campa che quì l'erba cresce Morente di rabbia restò insoddisfatto Si frisse la mente come olio strafatto Facendosi canne per prender rifiato Completo finì nella merda scoppiato Ei fu pur sempre un perdente guerrier Che scambiò merda per grandi pensier Né mai fu sazio di cacca e bastòn Bravo il gran bel competente koglion Orsù tentiam d’una prece cantar Per lo smerdon che ritorni a pensar Se rinsavito riavrem lo koglion Riposerà suo gran bello il kulon.
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Concordo in pieno con la visione di Silob. E' essenzialmente un problema di immagine. E' un prezzo che Lancia doveva pagare, ed il fatto che lo stia pagando è già una buona cosa. Perchè è vero che Thesis vende poco, ma a mio avviso sta svolgendo un buon lavoro in termini di immagine. A nessuno piace spendere un sacco di soldi per comprarsi un modello di una casa sulla quale gira un alone di incertezza. Thesis sta contribuendo all'immagine Lancia, e se sarà un flop commerciale sarà un bel peccato per un modello a mio avviso riuscito, ma non sarà un flop per l'intera Lancia, era un investimento che andava fatto, e lo hanno fatto.
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FANTASTICOOOOO!!!! questa me la devo scrivere... e sarebbe l'ennesima che mi scrivo...
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Guglielmo, non conosco la storia, non conosco niente. Do per scontato che scherzi. E allora scherziamo: Gentil madonna finchè te non torni Sempre saran tediosi li miei sonni Che t’avrò fatto mai io non capisco Del core la tristezza non guarisco Non so se fu per quella volta ingrata Che mi beccasti con la sciagurata Ancor non hai capito che del sesso Le storie custodite van nel cesso Confronto mai ci fu con la tua rosa Pensandoci lo core non riposa L’aggeggio tuo sognando assai sto La speme di riprenderlo io sempre ho La tormentata e sofferente mente E’ sulla tua virtute assai sovente Amor che a nullo amato amar perdona Essendo in specie te cotanto bona Non è per d’ogni cosa farne guazza Ma te sei tanto tu una gran bonazza Rimembro ancor di quando te ci stavi E ardente e pur repente me la davi Non so ancor come successo sia Riuscisti a spegner quella poesia Ti giuro che mi sento tanto becco D’esser così d’allor rimasto a secco A meno che non fu per quella volta Che furia ebbi per te e pure molta Fu solo un’odiosa mia reazione Vedendoti co un altro in affezione La tua beltà e virtute io adoro Dell’altre mai io mi innamoro Sei tanto bella che io esco matto Dell’altre assai io me ne strabatto. Ti prego amore, vedi sto scherzando L’antichi dissapor mettiamo al bando Oggi è il gran bel Santo Natale Tentiamo d’evitar di farci male. Regalagliela il giorno di Natale. Il successo è garantito. Al 50%! Ciao e buone feste.
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Per anni ho satireggiato su Torino immaginandolo come il padrone che, lucerna alla mano, scendeva nottetempo nella stalla a rubare la biada al proprio mulo. La stessa biada che serviva ad ingrassare le meccaniche del mulo. Il risultato è che ora il mulo arranca, ed occorrerà tempo affinchè la biada che hanno deciso di restituire al mulo sortisca i suoi effetti e riporti l'animale al giusto peso. Mi chiedo se i conti che ci facciamo noi (ad es. il confronto fra la GT e la 320 Cd) se li fanno anche quelli di Torino. Se io fossi in loro farei un modello in meno ed una trasmissione in più, perchè se le cose stanno come le ha descritte Artemis (e non può essere che così) siamo messi davvero male. Ed a parte l'affinamento tecnologico si vedono altre cose stranissime: auto senza motori, motori senza trasmissioni e trasmissioni senza pianali. Davvero imbarazzante.
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Dipende da cosa intendi con quel solo.... Ma direi di sì... assolutamente sì... la chat e' un posto come un altro dove incontrare una persona... e come in qualsiasi altro posto, quello che potrà nascere, dipende dalla voglia dei due individui di mettersi in gioco... ...se si cerca solo un'aventura non ci sono molte cose a cui fare attenzione... se non proteggersi.... ...se invece si cerca (o si trova!) qualcosa di più profondo bisognerebbe tenere conto di una cosa: di solito quando si pensa di aver trovato una persona interessante automaticamente proiettiamo su di lei tutta una serie di aspettative, questo avviene anche nella vita di tutti i giorni, ma in un rapporto virtuale questo processo rischia di essere amplificato... quindi attenzione.... poi c'è la componente aspetto fisico, non per tutti in un rapporto conta alla stessa maniera... ma spesso per questo motivo un potenziale amore diventa amicizia... o una potenziale avventura, un semplice incontro... in chat possono nascere amicizie, avventure, amori.... Le piu' facili da trovare sono le seconde... ma questo direi anche nella vita di tutti i gorni.... Se invece il solo significa non incontrarsi mai.... quello che provi potrà sembrarti anche molto profondo e inteso, ma per ovvi motivi, ci sono grosse possibilità che si fondi su qualcosa di poco solido.... ...incontrarsi è sempre la cosa migliore... ciao!..... Sono d'accordo. Innamorarsi è non solo possibile, ma credo anche facile. La cosa potrebbe essere di estrema soddisfazione, e dato che nulla può essere tanto bello quanto quello che ci può regalare la nostra immaginazione, decidere di mantenere solo un rapporto virtuale potrebbe essere una cosa molto intelligente. Ma se si decide di non incontrarsi mai "dal vivo" occorre essere almeno consapevoli che un conto è il sogno ed altro conto è la realtà. Un tale rapporto sarebbe il modo più selvaggio e feroce e nello stesso tempo sublime di tradire la realtà, ma io dico che se la realtà è troppo dura (ad alcuni può capitare) allora merita di essere tradita. Basta esserne consapevoli.
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Non mi ricordo del tuo nick sul sito di 4R, ma sin dal primo tuo post che ho letto quì mi hai ricordato un alfista appassionato (e gran competente di Alfa Romeo) che ho conosciuto su 4R e che già lì combiò nick una volta. Io per alfista appassionato intendo uno che ha il coraggio della propria passione e che tiene e cura almeno un'Alfa Romeo. Altrimenti potrei dichiararmi alfista appassionato anch'io che non ho alcuna Alfa Romeo.
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Minchia! Abbiamo uno scoop!
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Mah, per chi è organizzato con audio e webcam... Ho letto da qualche parte di cene galanti fra coppie i cui due protagonisti distano migliaia di chilometri. Non conoscersi "morfologicamente" può portare a dei grossi casini al momento dell'incontro reale.
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Tu non fosti predicato Non perchè dimenticato Sol lo spazio mi mancava e la mente mia arrancava Or che riposato sono tieni ste due rime in dono Al di Uno Ferrari nome Buone Feste policròme
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Nessuna. C'è qualche valida alternativa nostrale DOCG. Per esempio: Alfa Romeo 156 2400 Multijet Distinctive. Jtd, cinque cilindri, 20 valvole, common rail, 175 cavalli. Cerchi a raggi da 17 pollici. Gomme ribassate. Niente tamarrate. 0-100 in otto secondi. Velocità massima 225 chilometri orari a 4100 giri. 190 Km/h a 3900 giri. Silenziosa a tutti i regimi. Interni in pelle. 32.300 euro. http://autopareri.com/forum/viewtopic.php?t=4030
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Fiat non ha sviluppato cambi per anni, e li ha aggiornati quando serviva senza un minimo di prospettiva futura. Oggi, ovviamente, ci troviamo messi malissimo. la cosa mi disgusta assai.... ciao ciao!! E quà dentro c'è gente che candidamente afferma che Fiat ha sempre fatto quel che doveva fare. Ora, essere fiattari è un conto, e credo di esserlo anch'io, ma avere il prosciutto sugli occhi è un altro.