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copco

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  1. E poi hanno un modo di muoversi completamente diverso che da noi. Da noi sembra che scendiamo tutti in pista a gareggiare. Ad ogni sorpasso che subiamo ci facciamo il conto se sia degno oppure no. Se ci sorpassa una supercar siamo disposti a toglierci tanto di cappello, se invece ci sorpassa un furgone turbodiesel a 170 Km/h, che è oramai la norma, siamo colti da improvviso malore e ci pervade il grave sospetto d'aver subito un'onta da lavare col sangue. Se qualcuno si permette di viaggiare regolarmente a 130 Km/h sulla corsia centrale sospettiamo che si sia addormentato e gli facciamo il grosso favore di svegliarlo a botta di segnalazioni luminose se non addirittura sonore. Da noi nessuno, dico "nessuno", può concedersi il lusso di addormentarsi in autostrada: dobbiamo, volenti o nolenti, metterci in competizione con tanto di occhi aperti avanti, dietro, di lato, di sotto (per via delle buche) e di sopra (per via dei sassi che piovono dai cavalcavia). In USA viaggiano invece tutti in parallelo su sei corsie, magari col cruise control inserito. Si muovono tutti all'unisono senza scomporsi per chilometri e chilometri: alla fine si addormentano. Se ti si pianta l'auto e non hai la prontezza di azionare l'hazard il minimo che ti può capitare è di caricare a bordo due o tre ospiti semiaddormentati che da decine di chilometri erano in coda in paziente attesa del lieto evento. Una volta è capitato personalmente a me che mi si piantasse l'auto mentre ero nel bel mezzo di un mostruoso serpentone semovente fatto di centinaia di vetture che si muovevano all'unisono. Azionai subito l'hazard e dopo aver attraversato per inerzia 5 o 6 corsie riuscii a guadagnare quella di emergenza senza caricare a bordo nessuno, mentre il serpentone proseguì per la sua strada non senza qualche mugugno sonoro per il disturbo alla serafica quiete pubblica da me arrecato. Scesi dalla macchina, ringraziai l'Altissimo per lo scampato pericolo e cominciai a fare un pò di ginnastica respiratoria per reintegrare il difetto di ossigeno accumulato: la trasmissione automatica della mia vecchia Honda Civic da 1500 dollari era saltata.
  2. Ragazzi per favore finiamola quì. Comunque questi casini succedono quando si impedisce alle persone di esprimere le sue opinioni e di chiarirle qualora non siano state comprese. Quà dentro c'è gente di tutti i colori politici: occorre imparare a rispettarsi reciprocamente. La chiusura dei topics da parte dei moderatori è una cosa antipatica perchè può dare l'impressione che i moderatori non siano superpartes. Magari loro lo fanno in buona fede, ma non è questa l'idea che poi se ne ha. Penso quindi che i topics debbano essere chiusi solo nei casi davvero disperati di battibecchi inutili, noiosi e sterili. Capisco che i moderatori possano essere mossi solo dalla volontà di mantenere ordine, disciplina e rispetto verso il prossimo, ciò non toglie che possano sbagliere e combinare casini. Può capitare. Detto questo credo che Guglielmo se la prenda un pò troppo a cuore.
  3. Il ponte non collega solo Calabria e Sicilia. Avvicina l'Europa al centro del Mediterraneo, quindi il paragone con Giappone-Corea, Svezia-Finlandia, Spagna-Marocco etc. a ben vedere è più che pertinente. In previsione anche di possibili sviluppi futuri come il tunnel Sicilia-Tunisia.
  4. Speriamo tiri fuori le palle e la spina dorsale anteponendo gli interessi dell'Italia al populismo da bottega. Poi quì diamo per scontato che il csx vincerà. Io se non vedo non credo. Abbiamo avuto l'esempio eclatante della Germania dove alla fine la Merkel, che tutti davano per vincente, è dovuta scendere a compromessi con Schroeder.
  5. Le esigenze di comunicazione e scambio culturale, sociale e commerciale sono impellenti e prorompenti, perché la gente e le merci non smetteranno mai e poi mai di ricercare la via più facile, più comoda e più rapida di spostarsi. Ecco perché il ponte sullo stretto di Messina non può più aspettare le seghe mentali di siciliani, calabresi ed italiani. Ed il ponte va fatto quanto prima perché il mondo non sta ad aspettare le seghe mentali degli italiani. Il ponte sullo stretto ha infatti due grossi competitori: Rotterdam e Gibilterra. L’Europa vuole bypassare il mediterraneo per arrivare in Africa, in Medio Oriente e sul Mar Nero. Per farlo esistono tre corridoi possibili: Gibilterra, Rotterdam e la Sicilia. La Spagna non dorme e sta pensando a come realizzare il tunnel sotto lo stretto di Gibilterra, e lo fa anche coi soldi europei e quindi nostri. Se la Spagna realizza il tunnel di Gibilterra non lo fa per mania di grandezza: lo fa perché così facendo connetterà il tunnel all’immenso asse Lisbona-Kiev che attraversa Portogallo, Spagna, Francia, Italia del Nord e così via fino a Kiev in Ucraina. Come a dire che per andare o in Africa o sul Mar Nero l’Europa può anche fare a meno del Mediterraneo. Praticamente l’intera Europa verrà connessa all’Africa e al Mar Nero attraverso il tunnel di Gibilterra da una parte ed attraverso l’Ucraina dall’altra. Non dorme neanche l’Olanda: uno dei corridoi più importanti, e che l’Europa sostiene di più, è l’asse Rotterdam-Genova. Corridoio che si interseca con quello Lisbona-Kiev. Lo scopo è quello di collegare il grande porto di Rotterdam con l’intera l’Europa e con Genova, ossia con tutti i collegamenti marittimi mediterranei che Genova offre. Poi c’è la Sicilia. Ma come possiamo vedere il mondo se ne può ampiamente strafottere della Sicilia! Il mondo non aspetta di certo che si sblocchi l’atavico immobilismo del Mezzogiorno! Se l’Italia fa il ponte sullo stretto di Messina bene, altrimenti andassero a cagare siciliani, calabresi e Mezzogiorno! Il ponte o lo si fa ora o non lo si farà mai più. Se lo si fa ora allora le infrastrutture europee cresceranno tenendo presente l’asse Berlino-Palermo attraverso il ponte. Se invece si rimanderà allora le infrastrutture europee cresceranno in funzione della disponibilità del tunnel di Gibilterra collegato all'asse Lisbona-Kiev e in funzione dell’asse Rotterdam-Genova, ed a quel punto davvero il ponte sarà meglio non farlo più, perchè potrà essere solo una cattedrale nel deserto che non se la cagherà nessuno. Il mezzogiorno non piangesse poi lacrime di coccodrillo come suo solito. Se invece facciamo subito il ponte allora come conseguenza l’Europa farà ancora in tempo a pianificare e potenziare le sue infrastrutture per passare attraverso l’intera Italia per andare sia in Africa, sia in Medio Oriente e sia verso i paesi che si affacciano sul Mar Nero. Se davvero il miracolo si verificasse allora alla piattaforma portuale siciliana potrà essere sommato un tunnel fra Mazara Del Vallo e Bon, ossia fra Sicilia e Tunisia. Il tunnel sarà lungo 136 chilometri, all’inizio trasporterà solo merci su rotaia, dopodiché potrà trasportare anche persone e traffico su gomma caricato su navette. Sarà alimentato dalla rete elettrica siciliana, dalla rete elettrica tunisina ed eventualmente da generatori elettrici piazzati su quattro isolotti artificiali che verranno costruiti sul tragitto nel Canale di Sicilia, quattro isolotti che sorgeranno su fondali profondi da 25 a 55 metri e che serviranno soprattutto come sfoghi e scambi d’aria per il tunnel. A quel punto l’Europa e l’Africa saranno davvero molto più vicine. Sempre che ci si svegli e si cominci a costruire il ponte sullo stretto. Siamo in gravissimo ritardo, perché mentre noi dobbiamo ancora costruire un ponte che separa per soli tre chilometri due regioni italiane, il mondo ha già costruito un’infinità di tunnels e ponti che uniscono anche intere nazioni, e pensa di costruire tunnels per congiungere Usa e Russia, Estonia e Finlandia, Finlandia e Svezia, Irlanda e Galles, Marocco e Spagna e Giappone e Corea. Dobbiamo scegliere se salvaguardare i traghettatori messinesi ed i rospi degli stagni di Reggio Calabria o stare al passo col mondo.
  6. Allora non avevo afferrato l'ironia. Maledette faccine che non ti funzionano!
  7. Mi dica qual'è l'effetto della deformazione plastica di un materiale elastoplastico sotto una distribuzione di tensione una volta iniziato lo snervamento.
  8. Penso che ci hai azzeccato. L'unica regione del nord che ha città marinare e che ha cambiato colore alle ultime elezioni è la Liguria. Era di cdx ora è di csx. Quindi se quanto riportato da Ax è corretto i bastardi sarebbero quelli di csx. Avere aziende pubbliche in attivo è sempre un miracolo; chiunque metta a rischio tali miracoli per semplici interessi di bottega è un bastardo, di cdx o di csx che sia.
  9. Ora et labora. Minchia che rompicojoni che sono! Sarge, si scherza.
  10. Forse devi abbassare il livello di protezione. Altrimenti chiedi aiuto all'amministratore.
  11. Ma figurati! Il guaio è che sul mortadellone è un pò difficile costruire storielle divertenti. Troppo serio, troppo irreprensibile e troppo casa e Chiesa. Da questo punto di vista è molto più umano e simpatico Banana Rocerduck, con le sue uscite da baretto, le sue gaffes marchiane, le sue debolezze narciciste e i suoi fumi di grandezza e di fratellanza con i grandi della Terra. In genere le barzellette dovrebbero almeno far sorridere. Questa non mi ha fatto sorridere per niente perchè è semplicemente basata su un assunto sbagliato: che i poveri abbiano conti correnti o che paghino tasse su moto di lusso. Di peccati veri, tanto da poter indurre l'Altissimo a voler scendere dalla croce per fargli un kulo accussì, ne avrebbe da confessare molti di più il simpatico Banana Rocerduck.
  12. copco

    Il fumo? Riduce la fertilita' maschile!

    Io fumo da parecchi anni un pacchetto al giorno. Ho due figli. Se non avessi mai fumato ne avrei quindi fino a 3,5. Il 75 % in più. Interessante. Occorre fare una soffiata alla Cina. La smettessero con le angherie sul popolo per ridurre la natalità. Incentivassero il fumo: aiuterebbero l'economia e controllerebbero ugualmente le nascite.
  13. Viviamo in una società malata! Comunque, malata per malata, qualora le scoprissi tienici informati sulle grazie della Grazia, mi raccomando.
  14. So chi è. Spero ritorni presto perchè senza di lui questo posto perde non poco.
  15. Credo che solo la selleria rivestita in pelle li valga da sola. Mi pare una buona macchina, e fra tutte le versioni della civic, che fra l'altro mi pare che oggi sia alla settima edizione, quella del '93 mi sembra una delle meglio riuscite dal punto di vista estetico. In generale le Honda sono macchine solide, rifinite decentemente e tecnologicamente ottime. Si può discutere solo sull'estetica, che può piacere o meno. Sonata ha a mio avviso fatto un buon acquisto anche qualora debba aggiustare qualcosa tipo le sospensioni o la marmitta. Se dice che la macchina è stata ben tenuta ed è in buono stato non vedo dove sia il problema. Che poi per un'auto del '93 si possa spendere anche molto meno è poco ma sicuro, ma ovviamente occorre poi vedere da caso a caso. Inoltre mi pare che lui andasse cercando proprio quel modello e quella marca.
  16. Giù nel Trebbia vuol calarsi per cercare di calmarsi, per cercar di raffreddare kulo, palle e malaffare. Il culetto suo infiammato dice "basta cioccolato". Quattro chili ne ha mangiati, mo sò kazzi un pò arrossati. S'è trovato la ragazza, abusò della sua guazza; s'arrossaron li marroni urgon fresco per star boni. Già! Perchè l'Autodeltin molto è uno biricchin, per la gola e per la gnagna non si nega e non sparagna. Huè mio caro Autodelton vè di stare un pò più bon, se sarai più previdente non avrai più l'accidente. Spero avrai già rinfrescato kulo, palle ed apparato, pè indossar la Fiat felpa tanti auguri all'Autodelta. 'ngordoooo!!! Buon compleanno davvero! :D
  17. Bell'acquisto Sonata! Complimenti. Almeno a vederla in foto sembra valere tutti i soldi che hai speso. O pei le Honda sono auto tecnologicamente valide e di gran qualità. Ancora complimenti
  18. Non so ... se il Mose e il ponte (di Messina, ndr) verranno finalmente realizzati. Posso dirvi tuttavia che negli ultimi trent’anni, mentre noi discutevamo periodicamente dell’utilità di queste opere, la Francia e la Gran Bretagna hanno fatto il tunnel sotto la Manica e costruito il Concorde, la Francia ha costruito una splendida rete di treni ad alta velocità (Tgv) e costretto l’Europa ad avere una politica spaziale, la Francia e la Germania hanno sfidato con l’Airbus la supremazia dell’industria aeronautica americana, i danesi e gli svedesi hanno deciso di unire le loro coste con un ponte, la Germania ha interamente ricostruito e restaurato il centro di Berlino, la Spagna ha realizzato in pochi anni il Tgv Madrid-Siviglia e i cinesi sono andati nello spazio. Da noi invece, in questo campo, poco o niente.Danoi lo sport nazionale preferito consiste nell’affondare qualsiasi progetto sotto una valanga di dubbi. So che i «grandi lavori» possono diventare cattedrali nel deserto, che il tunnel sotto la Manica non è ancora riuscito a decollare economicamente e che il ponte scandinavo sta suscitando molte discussioni. Ma so anche che queste iniziative scuotono le vecchie società dalle fondamenta, mettono in moto la macchina della modernizzazione e presentano uno straordinario vantaggio immateriale: danno al Paese che li realizza una grande, insostituibile, soddisfazione collettiva. Per realizzarli non bastano il denaro, gli architetti, gli ingegneri, le attrezzature. Occorre un ingrediente di cui gli italiani, da qualche tempo, sembrano esse privi: l’ambizione. Sergio Romamo http://www.corriere.it/solferino/romano/05-10-19/01.spm
  19. Io credo che fai confusione, e non poca. I trassporti aerei e marittimi sono una cosa, i ponti sono un'altra. Non c'è assolutamente alcuna possibilità che gli uni siano alternativi agli altri. Servono tutti e tre perchè le esigenze di trasporto e comunicazione sono numerose e le più disparate e di volta in volta occorre avere la possibilità di scegliere il mezzo migliore, ed una cosa è poter scegliere solo fra aereo e nave, altra cosa è poter scegliere fra aereo, nave, ferrovia e trasporto su gomma. Se il discorso che fai tu fosse valido nessuno al mondo si imbarcherebbe nella costruzione dei ponti. A che pro? Per quale motivo l'intera umanità costruisce costosissimi ponti dappertutto quando basta salire su una nave o su un aereo per andare dall'altra parte? Vai a vedere dov'è che sono stati costruiti i più grandi ponti del mondo e poi chiediti se hai ragione tu o se hanno avuto ragione quelli che hanno costruito i ponti. Quando arrivi in quel di Reggio col treno, con l'auto, col furgone, con l'autobus, col camion a rimorchio, col camper, con la moto, con l'autoarticolato, col TIR etc., magari dopo due, cinque, otto o 15 ore di viaggio, un conto è tirare dritto verso Messina ed oltre attraversando un ponte, altro conto è fermarsi per aspettare di potersi imbarcare su un traghetto con tutte le operazioni che la cosa comporta. E non è solo una questione di tempi. E' anche una questione di rotture di palle. Credimi: il ponte è liberazione dalla schiavitù, amicizia, fratellanza, socialità, concordia, unione, industria, artigianato, turismo, spettacolo, cultura, finanza, agricoltura, commercio, comunicazione, ricchezza, sogno, sviluppo, scambio, condivisione, bellezza, emancipazione, economia, immaginazione, progresso, libertà e vita. Se così non fosse gli uomini non costruirebbero ponti. E se gli uomini non costruissero ponti non cotruirebbero manco autostrade, gallerie, bretelle autostradali, varianti di valico, tangenziali e raccordi.
  20. Credo di aver malinteso. Ti chiedo scusa. Credevo che tu non credessi che molti personaggi di csx hanno una fede cristiana. Ma rileggendo la discussione fra te e Riccardo mi sono reso conto che molto probabilmmente ho male inteso io.
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