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copco

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  1. copco

    Il crac delle coop rosse

    Fra le cooperative e gli altri tipi di società credo che ci siano differenze abissali, prescindendo dalle dimensioni. Basti pensare solamente alla proprietà.
  2. copco

    Il crac delle coop rosse

    E' comprensibile che per questioni di simpatie o di ideologie si possa avere un'avversione verso le cooperative troppo colorate politicamente; molto meno che si possa avere un'avversione verso la cooperazione in sè e per sè. Chi è piccolo e debole si riunisce in cooperativa per cercare di contare di più. Mi sembra più che legittimo. La cooperazione crea organizzazione, cultura, sviluppo, benessere e progresso; è per questo che lo Stato la incentiva ed è per questo che la cooperazione è materia di studio nelle università. Riuscire ad intravedere degli inghippi nella cooperazione lo trovo assolutamente fuori luogo. Che poi ci possano essere dei casi di incapacita o di degenerazione, se non di delinquenza, è insito in tutte le attività umane, ma questa cosa non ha un colore solo, e comunque non basta per fare di tutta l'erba un fascio.
  3. Oggi al centro commerciale della Coop c'erano in esposizione una splendida Gpunto due porte multijet rossa (l'anteriore, guardato da una certa angolazione, richiama davvero una Maserati) ed una Ypsilon beige. Erano una accanto all'altra. Beh, nonostante che diciamo tutti che la Gpunto è decisamente più grande della vecchia Punto, accanto alla Ypsilon sembrava piccola. Sta Ypsilon è davvero massiccia. E' solo una mia impressione?
  4. Ah, beh! Mi pareva strano! Ma sai, siccome la realtà supera spesso la fantasia..... Davvero allucinante l'episodio che hai riportato!
  5. Hai cambiato nuovamente il tuo sito? Da quando ti conosco stai per comprarti 327 modelli diversi di auto ed hai cambiato il sito 458 volte! Eccheppalle! Giuro che prima o poi smetterò di mandarti Terminator e verrò a menarti io direttamente in qualità di capo supremo del governo intergalattico! Terminator a te ti fa una sega ti fa! Carogna! Ora comincio ad averne le palle piene per davvero!
  6. Fammi capire! Tu quando vai al cinema leggi i messaggi di questo forum sul tuo cellulare?
  7. ................................ Mirror On-Line One: Veramente, se siete pronti ad eliminare i segni del passato potreste portare avanti alcuni dettagli costruttivi. Quando potrebbe esser nuovamente tempo per Alfa di riavere la trazione posteriore? Kalbfell: Ne abbiamo una: la 159. Solo che ha ancora anche la trazione anteriore. Ma in tutta onestà non si può rinunciare a questa sull’onda nostalgica della trazione posteriore. Si chieda se in sé e per sé essa mostra di essere il concetto migliore. Ma mi creda: sulla base della mia esperienza questo è molto improbabile. Quando nel 1982 le auto a trazione posteriore entrarono nel campionato automobilistico britannico gli sfidanti erano tutti a trazione anteriore. All’inizio ci fu un gran daffare con le zavorre per eguagliare il presunto vantaggio. Dopo due anni i competitori avevano già realizzato che la zavorra non era più necessaria. Mirror On-Line One: Ciononostante BMW fa buoni affari con le auto, anche perché ha la trazione posteriore. Kalbfell: BMW fa buoni affari anche con la Mini, che non ha la trazione posteriore. Io ho la 159 costantemente in gestione nella nostra squadra corse a Torino, ed è perfettamente ispirata. Maneggevolezza, precisione di guida, freni. Non ho lasciato la trazione posteriore per seconda. Questo è perché la struttura della 159 ha una rigidezza torsionale come nessun’altra carrozzeria Alfa ha avuto prima. La provi, per quanto mi riguarda con pregiudizi: spariranno subito dopo. .................................. Quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba. Senza nulla togliere alla 159 che è comunque una gran bella macchina Fiat-Alfa Romeo. La verità rimane che buttare nel cesso il know-how Alfa Romeo fu un grave errore dopo il quale non riescono a risollevarsi senza portare il prezzo delle Alfa Romeo a livelli Maserati. Punto.
  8. Se va con gli ommini sono kazzi di certo! Smettetela con questi discorsi, sennò scherza scherzando vi ammalate. Vi potreste buscare una ricchionite acuta, di quelle che cronicizzano frequentemente e portano la gente ad osannare el Ricchionero Cuccazero. Il primo che s'inkazza me l'in****!
  9. Lo so che non sei razzista, ci mancherebbe! Sta storia delle bollette delle utenze mi suona strana.
  10. Kenzo, l'acredine nasce dall'acredine e a volte si amplifica a dismisura. La migliore cosa è provare a non farci caso come cerchi di fare tu. Comunque, a proposito di esser trattati più o meno bene, è capitato personalmente a me di sentirmi chiedere due euro per un bicchiere di acqua in un bar di Treviso. E chiudo quà. Motivo? Appena ho aperto bocca ho svelato la mia origine meridionale. Condivido la tua visione dei meridionali come eccessivamente piagnoni. Ce ne sono decisamente troppi. E' una cosa deplorevole e sono consapevole di esserlo spesso anch'io. E' un fatto un pò atavico che naturalmente affonda le sue radici nella storia e quindi nella cultura. Ma nessuno è perfetto. Bisognerebbe cercare di individuare ed esaltare i lati positivi della gente invece di incaponirsi sui difetti e basta. Il discorso sul carovita ci porta inevitabilmente alla questione della giustizia sociale e dello sviluppo: a mio avviso non si devono amplificare le differenze Nord-Sud avallandole istituzionalmente attraverso una differenziazione dei salari. Sarebbe un grave errore. La tendenza dovrebbe essere quella dell'equiparazione, la sola che può poi portare a medio-lungo termine ad un affievolimento delle differenze del tenore di vita su tutto il territorio. Se il caffè di Torino costa di più di quello di Potenza vuol dire che a Torino c'è qualcuno che sul caffè guadagna un pò troppo (col rischio che rubi) oppure che a Potenza c'è qualcuno che sul caffè guadagna un pò troppo poco (col rischio che ci perda). Potremmo migliorare il salario dell'operaio di Mirafiori abbassando il prezzo del caffè di Torino. Potremmo migliorare il profitto del barista di Potenza aumentando il salario dell'operaio di Melfi. Ci vorrebbe una bacchetta magica per governare il mercato, visto che il nostro governo invece di guadagnarsi lo stipendio governando ha sbolognato il governo del mercato alle massaie. Governo ladro! Eh sì! Sono proprio un meridionale.
  11. Non mi basta! Sapevo già che avrei avuto in risposta questa cosa. Devi dirmi perchè l'insalata pulita in busta costa di meno a Melfi! Forse dietro a questa storia scopriamo qualcosa di sorprendente.
  12. Touché. Francamente vorrei capire meglio su quali basi c'è questa diffusa convinzione. Non vorrei scoprire che la vita in Basilicata costa di meno perchè i lucani debbono accontentarsi di un tenore di vita inferiore. Gli affitti a Melfi costano talmente poco che gli operai preferiscono farsi 400 km al giorno fra andata e ritorno per fare i pendolari. Per carità! Sono convinto anch'io che per l'operaio di Mirafiori la vita sia duretta. Sono altresì convinto che l'operaio di Melfi debba avere esattamente lo stesso stipendio di quello di Mirafiori, perchè se fossimo in grado di analizzare a fondo la situazione credo che la vita a Melfi costi esattamente quanto a Torino.
  13. Se io fossi della Brianza, di Lambrate o di Arese scenderei giù in Basilicata armato fino ai denti e farei un kulo accussì ai lucani. Sti bastardi che prima rubavano il lavoro ai Lombardi andando a lavorare in Lombardia ed ora rubano il lavoro ai Lombardi standosene comodamente a casa loro giù in Terronia. Maledetti! Sono delle zecche difficili da estirpare sti parassiti! Ma come si permettono di vivere? Il caso pietoso dell’operaio di Desio suicidatosi è deplorevole. Quello del 22nne lucano che ha sputato sulla catena di montaggio si vede che aveva di meglio da fare. Guarda che non è che in Basilicata hanno tutti l’assoluta necessità di fare gli operai! Non vedo dov’è il problema. Gug, credi che la conflittualità esista solo a Melfi? Come al solito si parla di Melfi perché le dimensioni della SATA non sono esattamente quelle di un pastificio della Barilla o di una fabbrica della Polti. Quanto agli stipendi: beh provate voi a fare gli operai a Melf! Solo così potrete dire che il costo della vita a Melfi è inferiore a quello di Torino. A meno che non sperate che l’operaio di Melfi debba continuare a campare sulla misera pensione della nonna. Oppure pensate che quei quattro terruncielli sono sottosviluppati e tali devono rimanere? Oppure pensate che l’Italia è giusto che debba continuare ad essere divisa in due? Oppure pensate che l’operaio di Melfi paga le mele o il jeans di meno di quanto non faccia quello di Torino? O quello di Melfi ha lo sconto su luce, acqua e gas? Ma no: la verità è che il modello di vita dell’operaio di Melfi deve continuare ad essere di basso profilo. Una bistecca è normale per quello di Torino ma quello di Melfi deve optare per un piatto di fagioli. Quello di Torino ci ha da andare a teatro mentre quello di Melfi preferisce starsene a casa a lume di candela. Potrei continuare per altre quattro pagine. Ma mi faccia il piaciere mi faccia!
  14. Gug, ora sono indaffarato. Ma non ti preokkupare: ti spiezzerò in due stasera. :D Se Dio lo vorrà. A presto.
  15. copco

    Le palle dei topi

    Com'è noto il mouse dei computer si chiama in francese "souris", in spagnolo "raton", in tedesco "maus" e solo noi, invece di chiamarlo "topo", lo chiamiamo "mouse". Gli americani della IBM non lo sapevano e hanno tradotto un po' troppo letteralmente un loro manuale di istruzioni distribuito in tutte le filiali del mondo, tra cui quella italiana.... Il seguente è un memorandum, realmente distribuito agli impiegati di tutte le filiali statunitensi IBM. Nelle intenzioni di chi lo ha scritto è assolutamente serio, la traduzione è stata fatta dagli americani per gli impiegati della IBM Italia: [...] Le palle dei topi sono oggi disponibili come parti di ricambio. Se il vostro topo ha difficoltà a funzionare correttamente, o funziona a scatti, è possibile che esso abbia bisogno di una palla di ricambio. A causa della delicata natura della procedura di sostituzione delle palle, è sempre consigliabile che essa sia eseguita da personale esperto. Prima di procedere, determinare di che tipo di palle ha bisogno il vostro topo. Per fare ciò basta esaminare la sua parte inferiore. Le palle dei topi americani sono normalmente più grandi e più dure di quelle dei topi d'oltreoceano. La procedura di rimozione di una palla varia a seconda della marca del topo. La protezione delle palle dei Topi d'oltreoceano può essere semplicemente fatta saltare via con un fermacarte, mentre sulla protezione delle palle dei topi americani deve essere prima esercitata una torsione in senso orario o antiorario. Normalmente le Palle dei topi non si caricano di elettricità static a ma è bene comunque trattarle con cautela, così da evitare scariche impreviste. Una volta effettuata la sostituzione, il topo può essere utilizzato immediatamente. Si raccomanda al personale esperto di portare costantemente con sé un paio di palle di riserva, così da garantire sempre la massima soddisfazione dei clienti. Nel caso in cui le palle di ricambio scarseggino, è possibile inviare richiesta alla distribuzione centrale utilizzando i seguenti codici: PIN 33F8462 - Palle per topi americani PIN 33F8461 - Palle per topi stranieri
  16. copco

    L'incerto futuro dello Shuttle.

    Quelli che vengono recuperati e riusati sono i due boosters a combustibile solido. Il serbatoio enorme dell'idrogeno e dell'ossigeno viene sganciato troppo tardi, quando il veicolo ha oramai raggiunto oltre cento chilometri di altitudine, e si disintegra e brucia per l'attrito con l'atmosfera quando rientra sull'Oceano Indiano.
  17. copco

    I pacs

    Vespino, io credo che a volte sconfini un pò nel vittimismo. Forse dovresti smetterla di vedere la Chiesa necessariamente come nemica. Tu hai le tue convinzioni, la Chiesa ha le sue. Ognuno deve essere libero di esprimersi, ma nel rispetto reciproco e senza invani, se non deleteri, tentativi di coercizione da parte di nessuno. Inutile farsi il sangue acido solo perchè si ha la sensazione di non essere compresi: in misura più o meno accentuata capita un pò a tutti. Se ti guardi poco poco in giro puoi anche trovare dei modelli di brillante successo (in antitesi col tuo vittimismo) da cui potresti forse trarre ispirazione. Uno per tutti: Nichi Vendola. Comunista e gay, eppure cattolico. Non capisco questa ricerca del muro contro muro a tutti i costi. Ti consiglio di studiarti il pensiero di Nichi Vendola: una chiara dimostrazione di come si possa essere gay e nello stesso tempo una brava persona impegnata che non si fa distruggere dalla società nè dai sensi di colpa che, secondo l'opinione più diffusa, una Chiesa arcigna e mefistofelica tenta di infliggere ai gay. La Chiesa non è nè arcigna nè mefistofelica se dal suo indottrinamento sbucano personaggi come Vendola e se sotto l'arcigno e mefistofelico indottrinamento dei Gesuiti sbucano dei personaggi come Piero Fassino. Questa storia di Fassino poi non mi meraviglia affatto. Se la storia di Nichi Vendola poteva anche apparire come un'eccezione pittoresca a conferma della regola, la storia di Fassino appare come il primo vero fendente contro l'atavico tabù del dichiararsi credenti da parte di una buona fetta della sinistra italiana. Probabilmente Rutelli (forse genuino, visto che sti arcigni di Gesuiti furono capaci di sfornare anche dei radicali), ha aperto gli occhi ai DS, che solo di fronte a Rutelli stanno realizzando quanto assurdo sia il loro tabù. E' da quando vivo in Toscana che mi chiedo come mai molti DS vanno in Chiesa e prendono anche l'Eucarestia ma non lo confessano a nessuno come se fosse un qualcosa di cui vergognarsi. Pare giunto finalmente il momento: laddove non ha potuto l'insegnamento cristiano di gridare alto e forte la propria fede ha forse potuto l'insegnamento di Rutelli.
  18. Il mio era un conto grossolano. Te lo rifaccio in maniera leggermente più precisa. Per le leggi dei gas una mole di gas occupa 22,414 litri. Il peso molecolare dell’idrogeno è 2. Una mole di idrogeno pesa quindi due grammi ed occupa 22,414 litri. Due chili di idrogeno occupano quindi 22414 litri, da cui si evince che un chilo di idrogeno occupa 11207 litri. La benzina ha un potere calorifico inferiore di 10.350 kcal/kg, ma dato che un litro di benzina pesa 740 g allora il potere calorifico della benzina è 7659 kcal/litro. L’idrogeno ha un potere calorifico inferiore di 28.660 kcal/kg. Un kg di idrogeno occupa un volume di 11207 litri, quindi il suo potere calorifico è di 2,55733 kcal/litro. Mille litri di idrogeno contengono perciò 2557,33 kcal. Se mille litri di idrogeno contengono 2557,33 kcal e un litro di benzina contiene 7659 kcal allora mille litri di idrogeno corrispondono energeticamente a 2557,33/7659 litri di benzina, ossia mille litri di idrogeno corrispondono a 0,3339 litri di benzina. Spero di essere stato semplice.
  19. copco

    Sonia.

    NEW DELHI - Sonia Khatun era una ragazzina indiana di 12 anni. Viveva a Malda, un villaggio a 200 chilometri da Calcutta. Si è uccisa perché sua madre non aveva da darle una rupia per comprarsi la merenda a scuola. Sonia e la madre abitavano in una tenda di juta, una delle tante che il governo comunista del West Bengala, lo stato che ha per capitale la città di Madre Teresa, dà ai poveri per ripararsi. Le due donne non avevano mai avuto una casa e vivevano da sole. L'ultimo giorno di Sonia è cominciato come tanti altri. Niente da mangiare e prepararsi per andare a scuola. La fame si fa sentire e la ragazzina, che non tocca cibo da giorni, chiede alla madre una moneta per comprarsi qualcosa. La donna, rimasta vedova e senza lavoro, non ha nulla e non può darle neppure una rupia. Cerca di consolare la sorda amarezza di Sonia, di convincerla ad andare a scuola dove, forse, le daranno qualcosa da mettere sotto i denti. La bambina apparentemente accetta. Prende i suoi quaderni e si avvia verso la scuola. Per la strada, però, l'amarezza e l'angosca hano il sopravvento. Sonia abbandona il suo percorso, raggiunge un edificio in costruzione e s'impicca a una struttura di bambù che serve da impalcatura nei lavori edili. La scuola pubblica in India, in diversi stati dell'Unione, offre agli scolari un pasto al giorno, ma per Sonia e per gli altri disperati del suo villaggio evidentemente non è stato così. Secondo uno studio del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, nonostante l'impressioniante crescita economica dell'India, metà dei suoi bambini sono malnutriti. (24 settembre 2005) http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/esteri/bimbaindia/bimbaindia/bimbaindia.html
  20. Linda, perchè non ci racconti come va la tua Prius rossa? Ma soprattutto: visto che molta gente pensa che i consumi bassi di Prius siano una leggenda metropolitana, perchè non ci fai un resoconto dei consumi della tua Prius? Ma dicci pure qualcosa sulle prestazioni, se puoi.
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