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copco

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  1. Ecco! Lo sapevo! Con certa gente va sempre a finire così! Si arriva subito alle mani non appena gli tocchi Banana Rocerduck!
  2. Lavorare? Tutte le volte che lavora ci va nel kulo! E' meglio che vada a vedere la Punto. Combina meno danni.
  3. Bella scusa! Ma allora non vale! Ma non era uno e trino? La verità è che quelli del Lingotto se le inventano tutte per fargli fare figuracce di fronte agli italiani. Fra l'altro chissà che kakkio gli mettono nelle macchine che gli danno! Qualcosa ci dev'essere! Visto che continua ancora ad andare in giro con una vecchia carriola krucca a fare la figura del parvenue.
  4. Ti rendi conto! Se tutti quei soldi li regalassero ai paesi poveri.... Non dico tutti, ma almeno il 99,99%!!!
  5. Lo so che hai ragione, ma ho esagerato solo per rendere l'idea. In realtà è chiaro che comunque le banche avevano in garanzia la possibilità di convertire il credito in azioni, cosa che comunque comporta qualche rischio rispetto al modo tradizionale di operare delle banche.
  6. Io credo che in questo affare le banche stanno facendo finalmente le banche. Con quel finanziamento hanno accettato di assumersi un rischio. Le banche devono smetterla di prestare i soldi solo a chi ce l'ha di già. Devono invece anche saper valutare le idee e se le ritengono buone devono sganciare i soldi. Quando Fiat comincerà a fare utili allora le banche saranno ripagate dei soldi che hanno investito. Evidentemente le banche hanno sganciato i soldi perchè hanno creduto nel piano di rilancio di Fiat Auto. In Italia ci siamo sempre lamentati del capitalismo ingessato e delle banche che fungono da semplici salvadanai. L'affare Fiat-banche è finalmente un esempio di dinamismo in cui il Lingotto pur di salvare l'azienda non si è fatto scrupolo di mettere a rischio il suo controllo sulla proprietà, mentre le banche si sono decise a fare da vero volano dell'economia accettando in garanzia delle potenzialità di sviluppo di un'azienda invece delle solite asfittiche certezze rappresentate da immobili & affini. Il fatto che se l'affare andrà a male debba pagare pantalone è probabile, ma anche qualora così fosse, beh, sarebbe una delle tante pessime abitudini italiane da esecrare e correggere, ma certamente non si può paralizzare l'economia per non incappare nelle storture del sistema. Le storture devono essere corrette, ma l'economia e l'Italia devono andare avanti.
  7. A che serve il ruotino? E' un orpello pesante e che toglie spazio; in compenso non serve a niente. Personalmente preferisco correre il rischio infinitesimale di rimanere appiedato piuttosto che continuare a tirarmi dietro un fardello che negli ultimi 18 anni e 300.000 Km percorsi non mi è mai servito. Semmai le case dovrebbero cominciare ad offrire le catene. Quelle sì che sono un oggetto che serve solo se non ce l'hai.
  8. Per motore boxer si intende sempre un motore a cilindri contrapposti a 180 gradi dove entrambi i pistoni di ciascuna coppia di cilindri contrapposti raggiungono contemporaneamente il PMS o il PMI, ossia si allontanano o si avvicinano sempre vicendevolmente controbilanciandosi a vicenda e limitando così le vibrazioni. Si possono così eliminare i contropesi di equilibriatura. Nel motore boxer le vibrazioni primarie si bilanciano col movimento stesso dei pistoni, le vibrazioni che rimangono sono solo quelle di tipo secondario. Ci sono motori a cilindri contrapposti che però non sono boxer. In questi motori i due pistoni contrapposti si muovono in parallelo, cioè i due pistoni salgono o scendono contemporaneamente. In altre parole se nel ciclo Otto i pistoni si allontanano due volte e si avicinano due volte allora si parla di boxer (i pistoni tentano di scazzottarsi) mentre se nelle quattro fasi del ciclo Otto i pistoni si inseguono senza mai avvicinarsi uno all'altro allora si parla di cilindri contrapposti e basta (non boxer).
  9. Cosa ti apetti che dica Pischetsrieder? Lavorare di meno per guadagnare di più?
  10. Chi comanda nel consiglio di amministrazione? Il 32 % può essere più che sufficiente.
  11. Ho visto molto velocemente questa mattina una tre porte nera che un concessionario aveva portato in una piazza del centro storico. Molto bella, da qualsiasi lato la si guardi. Forse l'unico appunto è sulle luci posteriori, dove forse potevano cercare un'estetica migliore. Ho solo sbirciato velocemente l'interno: mi è sembrato spazioso e ben curato.
  12. Esattamente come il rapporto che c'è fra Fiat ed Alfa Romeo e/o Lancia. A dimostrazione che l'idea delle sinergie omologanti ed appiattenti è una sega mentale perdente. Quelli del Lingotto ci hanno messo tre anni per distruggere Alfa Romeo. Peccato che dopo aver riconosciuto il grave errore commesso stiano sperimentando sul loro groppone che ce ne vorranno trenta per porvi riparo.
  13. Beh, io sono di Lecce e conosco anch'io le due situazioni. O sei stato troppo sfortunato al Sud oppure sei stato troppo fortunato al Nord.
  14. Hai descritto una serie di mali che però non vedo come tu possa stabilire che sono tipici del solo Sud. Io conosco il Centro-Nord e ti assicuro che la mentalità di cui parli è parecchio diffusa anche quà. Ed i opeggiori in questo senso non sono certo gli immigrati provenienti dal Sud. Basta coi luoghi comuni.
  15. Mi sembrate tutti una manica di invasati forcaioli. Purtroppo non sono in grado di dire cosa stia succedendo oggi, ma nell’Aprile 2004 lo stipendio medio di un operaio a Melfi era di 800 euro. I lavoratori di Melfi prendevano il 20% in meno di stipendio rispetto a tutti gli altri lavoratori italiani della Fiat, lavorando il 20% in più e dovendo fare il turno di notte per 15 giorni continuativi. Poi, a parte lo stipendio da fame ed i turni massacranti (per quei soldi) bisogna anche vedere le altre condizioni di lavoro. Non vorrei che anche a Melfi ci siano situazioni assurde come in altre fabbriche del Sud, dove succede che se hai sete durante l’orario di lavoro non hai neanche la possibilità di dissetarti, o che non sia permesso di allontanarsi dalla catena di montaggio per andare a pisciare perché non è prevista la sostituzione temporanea per questi casi “fisiologici”. Prima di criticare io ci andrei cauto. Cercherei almeno di informarmi prima sulle cause del malcontento. Alcuni sindacati francamente li condanno anch'io, ma non perchè esistono, bensì perchè invece di difendere i lavoratori onestamente ed equamente fanno spesso politica.
  16. Gug, non facciamone una questione nè di colore e nè di nazionalità. L'odio razziale, lo sterminio, la pulizia etnica o anche il semplice assassinio, non è roba nè di destra, nè di centro e nè di sinistra. E' semplicemente roba da koglioni, e non può esistere neanche il più lontano tentativo di cercare di individuare barlumi di possibili giustificazioni.
  17. Io vedo solo che gli scioperi delle fabbriche del Nord quasi mai scatenano risentimenti di tipo razzista. Mentre quando gli operai del Sud si permettono di alzare la testa.... siamo al solito ritornello corale.
  18. Ragazzi, bisogna vedere perchè a Melfi serpeggia il malcontento tra i lavoratori. Mi sembra di vedere troppa faciloneria e troppi giudizi sommari tutte le volte che si farla delle fabbriche del Sud. Vi ricordo che i lucani sono italiani a tutti gli effetti ed hanno una dignità di italiani da difendere.
  19. Ché bellezza! Erano oramai trent'anni che non assistevo alla performace completa in un colpo solo! Credevo che la gente se ne fosse dimenticata ed invece scopro che resiste ancora qualche fine dicitore. Bravo! Hai recitato il tutto in maniera impeccabile, compresa la classica assenza di ogni riferimento a possibili soluzioni. Rileggere il pezzo dopo tanto tempo mi ha ritemprato lo spirito. Grazie. Non tutto è perduto: il mondo continua ad aver bisogno di gente che non pensa.
  20. Non diciamo idiozie. Zio de che? E comunque era un koglione punto e basta. Da qualsiasi punto di vista.
  21. No, secondo me la cosa è in standby perchè il motore non funziona: congela dopo 500 metri. Il mistero è tutto quì. Le soluzioni necessarie per far funzionare il motore ad aria compressa rendono il concetto non più competitivo. Per farlo funzionare occorrerebbe scaldare il cilindro in cui avviene l'espansione dell'aria compressa, oppure bisognerebbe usare aria completamente priva di umidità per evitare la formazione di brina nella fase diespansine dell'aria.
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