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copco

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  1. copco

    [RISOLTO] La Golf è sempre la Golf

    Oltre a commentar non vò meglio rimaner in topò van soltanto ringraziati quei che qui m’hanno osannato. Grazie Abarth zero tre, vieppiù meglio sei di me; non tu fossi in questo posto sarem peggio messi e tosto. Grazie poi dico a Voltaire per lo suo gran savoir-faire, non sarò mai lo più grande se Voltaire è in queste lande. A Patriottico e v Arco il mio grazie pur rimarco, mai sarò io senatore, solo un vostro ammiratore.
  2. Beh, allora dividiamo il mondo in due: da una parte mettiamo quelli che non sono perseguibili penalmente per infrazioni alla morale e rubano, stuprano, incestano, sodomizzano e giocano con gli embrioni umani, dall’altra mettiamo quelli che se si permettono di giocare con gli embrioni umani gli facciamo un kulo accussì. I principi etici scaturiscono da millenni di storia dell’umanità, con le sue miserie, le sue sconfitte, le sue vittorie, il suo pensiero, i suoi errori ed i suoi splendori; non è che uno si alza la mattina e se li inventa. E la distinzione fra cittadini e sudditi riguardo ai principi etici mi piace molto poco, perché tende a mettere i cittadini in serie A ed i sudditi in serie B, quando invece tutti godiamo di pari dignità, per il semplice motivo che la donna delle pulizie che il Martedì mattina lava le scale del tuo condominio ha esattamente la stessa dignità del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, e non è detto che i principi morali ai quali, secondo la tua visione, è costretta, siano peggiori di quelli del Presidente del Consiglio della repubblica Italiana, semplicemente la donna delle pulizie ha avuto meno kulo nella vita, e nonostante ciò contribuisce nel suo piccolo a mantenere in piedi il baraccone, perché se nessuno si abbassasse a pulire mai le scale del tuo condominio potremmo trovarci un domani a vedere il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana che lava le scale del tuo condominio.
  3. Io parlavo dell'articolo su Carmelo Porcu che Desmo ha riportato.
  4. copco

    [RISOLTO] La Golf è sempre la Golf

    O Blueyes, mio amico, il mio cuore rendi ardito; a me basta di giocar, gloria van non vò a cercar. Queste rime sibilline nascon solo con un fine: li miei amici sollazzar, quei cui voglio bene un mar. Nascon per quei che conosco da molti anni in questo posto, sol codesta umanità sprona la creatività. Un disegno preordinato guida questo scalcagnato, quando men lui se l’aspetta vien la Musa che a lui detta; detta cose a volte strane, brutte, nobili od arcane, e una cosa ha sol da far: ascoltarla e digitar.
  5. copco

    [RISOLTO] La Golf è sempre la Golf

    Bel bambino, complimenti! Non avrai da lui tormenti. Non sta ben sulla patacca, starìa meglio su una vacca. Non t’offender, sto scherzando, bello è ridere esecrando, Emeccì e zero sei nonché pur settantasei. Sei settanta, sei pur sei, abbi tu cotanti sghei: quella golf potrai buttare la Ferrar potrai comprare. Il bambino crescerà, esterofil ti vedrà, con te lui s’inkakkierà non avendo da mangià. Sì, facciamo pur le corna, abbia molta lui leccornia, e di certo lui l’avrà sol se compri nazionà. Il bambino è bello assai, non avrà sfortune mai; da lui ancor più gioie avrai se un doman gli preparerai. Medita zero, medita sei, medita ‘ccì e settantasei, butta in mare i tuoi golfisti, fonda un club di fiattisti.
  6. Splendido articolo Desmo! Complimenti! Dovrebbe leggerlo il tanto decantato Prof. Coglionesi con la speranza che si vergognasse di tutti i suoi misfatti ed omissioni, speculando sui quali è diventato l'idolo degli allocchi. Chi lo conosce me ne ha raccontate davvero delle brutte sul suo conto.
  7. Da come ho inteso io la legge, tutti gli embrioni creati vanno impiantati, perchè la legge vieta espressamente la selezione eugenetica, ossia non puoi scartare un embrione anche se sai che non è sano. Il punto sulle ricerche a fini diagnostici e terapeutici è molto poco chiaro: in pratica non dice un bel niente ed io l'ho interpretato che si può fare solo una diagnosi morfologica non invasiva (ossia non si possono sacrificare cellule embrionali per fare ricerche diagnostiche) della salute dell'embrione, e la coppia ha il diritto, se lo richiede, di conoscerne i risultati, ma non può scegliere se eseguire l'impianto oppure no. Sembra assurdo, ma stando alla legge sembrerebbe che sia così. Questo è proprio il punto che personalmente non condivido affatto, perchè la conseguenza è che si preferisce rischiare l'aborto piuttosto che evitare l'impianto di embrioni non sani. Fosse per me permetterei l'analisi genetica almeno sulle malattie genetiche più comuni, come la beta-talassemia , e qualora l'embrione risultasse malato darei la possibilità alla coppia di non impiantarlo. Questo per evitare il rischio che la madre dovesse decidere di abortire in corso di gravidanza. Fermo restando che la coppia (e quindi il feto) avrebbe tutto il diritto di portare a termine la gravidanza pur sapendo che il bambino nascerebbe malato.
  8. Riassumo qui i passi più importanti della legge 40, dalla quale ho eliminato tutti gli aspetti economico-finanziari, logistici e di gestione delle strutture deputate ad eseguire la fecondazione assistita. Al fine di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana è consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo le modalità previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito. Il ricorso alla procreazione medicalmente assistita è consentito qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilità o infertilità. Il Ministro della salute può promuovere ricerche sulle cause patologiche, psicologiche, ambientali e sociali dei fenomeni della sterilità e della infertilità e favorire gli interventi necessari per rimuoverle nonché per ridurne l'incidenza, può incentivare gli studi e le ricerche sulle tecniche di crioconservazione dei gameti e può altresí promuovere campagne di informazione e di prevenzione dei fenomeni della sterilità e della infertilità. Il ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita è consentito solo quando sia accertata l'impossibilità di rimuovere altrimenti le cause impeditive della procreazione ed è comunque circoscritto ai casi di sterilità o di infertilità inspiegate documentate da atto medico nonché ai casi di sterilità o di infertilità da causa accertata e certificata da atto medico. Le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono applicate in base ai seguenti princípi: a) gradualità, al fine di evitare il ricorso ad interventi aventi un grado di invasività tecnico e psicologico più gravoso per i destinatari, ispirandosi al principio della minore invasività; consenso informato È vietato il ricorso a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo.. Possono accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita coppie (strili o infertili) di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi. Prima del ricorso ed in ogni fase di applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita il medico informa in maniera dettagliata i soggetti (su tutti gli aspetti fisici, psicologici, economici, sociali etc.) Alla coppia deve essere prospettata la possibilità di ricorrere a procedure di adozione o di affidamento ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni, come alternativa alla procreazione medicalmente assistita. I nati a seguito dell'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita hanno lostato di figli legittimi o di figli riconosciuti della coppia che ha espresso la volontà di ricorrere alle tecniche medesime. Qualora si ricorra a tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo in violazione del divieto, il coniuge o il convivente non può esercitare l'azione di disconoscimento della paternità. La madre del nato a seguito dell'applicazione di tecniche di procreazione medicalmente assistita non può dichiarare la volontà di non essere nominata (madre). In caso di applicazione di tecniche di tipo eterologo in violazione del divieto, il donatore di gameti non acquisisce alcuna relazione giuridica parentale con il nato e non può far valere nei suoi confronti alcun diritto né essere titolare di obblighi. Chiunque a qualsiasi titolo utilizza a fini procreativi gameti di soggetti estranei alla coppia Richiedente è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 300.000 a 600.000 euro. Chiunque a qualsiasi titolo, in violazione dell'articolo 5, applica tecniche di procreazione medicalmente assistita a coppie i cui componenti non siano entrambi viventi o uno dei cui componenti sia minorenne ovvero che siano composte da soggetti dello stesso sesso o non coniugati o non conviventi è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 200.000 a 400.000 euro. Chiunque applica tecniche di procreazione medicalmente assistita senza avere raccolto il consenso è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro. Chiunque a qualsiasi titolo applica tecniche di procreazione medicalmente assistita in strutture diverse da quelle di cui all'articolo 10 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da100.000 a 300.000 euro. Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Chiunque realizza un processo volto ad ottenere un essere umano discendente da un'unica cellula di partenza, eventualmente identico, quanto al patrimonio genetico nucleare, ad un altro essere umano in vita o morto, è punito con la reclusione da dieci a venti anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Il medico è punito, altresí, con l'interdizione perpetua dall'esercizio della professione. È vietata qualsiasi sperimentazione su ciascun embrione umano. La ricerca clinica e sperimentale su ciascun embrione umano è consentita a condizione che si perseguano finalità esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa collegate volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell'embrione stesso, e qualora non siano disponibili metodologie alternative. Sono, comunque, vietati: a) la produzione di embrioni umani a fini di ricerca o di sperimentazione o comunque a fini diversi da quello previsto dalla presente legge; ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni e dei gameti ovvero interventi che, attraverso tecniche di selezione, di manipolazione o comunque tramite procedimenti artificiali, siano diretti ad alterare il patrimonio genetico dell'embrione o del gamete ovvero a predeterminarne caratteristiche genetiche, ad eccezione degli interventi aventi finalità diagnostiche e terapeutiche. c) interventi di clonazione mediante trasferimento di nucleo o di scissione precoce dell'embrione o di ectogenesi sia a fini procreativi sia di ricerca; d) la fecondazione di un gamete umano con un gamete di specie diversa e la produzione di ibridi o di chimere. 4. La violazione dei divieti di cui al comma 1 è punita con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 50.000 a 150.000 euro. In caso di violazione di uno dei divieti di cui al comma 3 la pena è aumentata. 5. È disposta la sospensione da uno a tre anni dall'esercizio professionale nei confronti dell'esercente una professione sanitaria condannato per uno degli illeciti di cui al presente articolo. È vietata la crioconservazione e la soppressione di embrioni, fermo restando quanto previsto dalla legge 22 maggio 1978, n. 194. Le tecniche di produzione degli embrioni, tenuto conto dell'evoluzione tecnico-scientifica e di quanto previsto dall'articolo 7, comma 3, non devono creare un numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre. Qualora il trasferimento nell'utero degli embrioni non risulti possibile per grave e documentata causa di forza maggiore relativa allo stato di salute della donna non prevedibile al momento della fecondazione è consentita la crioconservazione degli embrioni stessi fino alla data del trasferimento, da realizzare non appena possibile. Ai fini della presente legge sulla procreazione medicalmente assistita è vietata la riduzione embrionaria di gravidanze plurime, salvo nei casi previsti dalla legge 22 maggio 1978, n. 194. I soggetti sono informati sul numero e, su loro richiesta, sullo stato di salute degli embrioni prodotti e da trasferire nell'utero. La violazione di uno dei divieti e degli obblighi di cui ai commi precedenti è punita con la reclusione fino a tre anni e con la multa da 50.000 a 150.000 euro. È disposta la sospensione fino ad un anno dall'esercizio professionale nei confronti dell'esercente una professione sanitaria condannato per uno dei reati di cui al presente articolo. È consentita la crioconservazione dei gameti maschile e femminile, previo consenso informato e scritto. La violazione delle disposizioni di cui al comma 8 è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 50.000 euro.
  9. OK, ho fatto l'editing. Secondo me il discorso che fai tu ti fa molto onore sul piano dei pricipi ma purtroppo non regge dal punto di vista pratico perchè non si può chiedere a chicchessia di salvarsi andandosi a buttare in un baratro.
  10. Ottimo! Non l'avevo ancora realizzato.
  11. Albizzie, è semplice: i comitati per l'astensione altro non sono che comitati per i no. Non sono i comitati per l'astensione che sbagliano: quello che è ipocrita è questo sistema referendario abrogativo, la farsa del quorum sul quale si gioca la questione, e soprattutto a sbagliare sono stati i promotori del referendum, perchè sapevano benissimo che la materia è molto complessa e che non ci sarebbe stata informazione sufficiente a spiegare tutti i termini delle questioni all'elettorato. I promotori del referendum hanno a mio avviso sbagliato, perchè non hanno voluto sollevare una questione veramente civile, per poter decidere sulla quale la gente deve poter capire bene i termini della questione, quindi se hanno promosso questo referendum lo hanno fatto per questioni politiche, non civili! Questo è a mio avviso un errore! Non quello di chi non sapendo che pesci prendere è costretto a non votare affidandosi a quel che gli dice la Chiesa o a votare affidandosi a quel che gli dice il partito. Ma allora la battaglia andava fatta nel parlamento, proponendo leggi, rompendo le scatole, facendo chiasso con chi è in grado di controbattere, coinvolgendo gli intellettuali, coinvolgendo gli scienziati, facendo petizioni etc. Non si può fare una battaglia referendaria su argomenti complicati sapendo benissimo che la stragrande maggioranza dell'elettorato non può decidere con coscienza perchè non è in grado di capire i termini scientifici della questione! I promotori del referendum ora pretendono di far vincere i sì a botta di slogan, riducendo una materia complessa e delicata a quattro chiacchiere tra tifosi al bar. Anche qualora si raggiunga il quorum e vincano i sì oppure i no, dove sarà il valore civile di questa messinscena visto che se la gente voterà la stragrande maggioranza voterà senza aver capito bene che cosa avrà votato? Ti ricordo solo una cosa: solo per tentare di capire cosa si può fare veramente con le cellule staminali embrionali non basta una laurea in materie sceintifiche. Come puoi pretendere di far sceglere all'elettorato se sia giusto o meno fare ricerca scientifica producendo embrioni da cui ricavare cellule staminali sulle quali fare della ricerca? Nè può essere accettabile semplicemente imitare quello che fa la Francia, l'Inghilterra o gli USA. L'unica cosa accettabile è sapere quello che si fa, altrimenti è meglio starsene a casa e non fare niente invece di rischiare di combinare guai. Un governo serio, su queste questioni, fa delle leggi serie dopo aver interpellato le migliori competenze scientifiche ed etiche nazionali ed internazionali. E a livello propositivo, un'opposizione seria fa esattamente la stessa cosa; di certo non propone una materia così intricata e difficile ad un elettorato la cui stragrande maggioranza non è in grado di decifrare i termini delle questioni.
  12. Esatto Diabo! Anche questo tuo punto di vista è rispettabilissimo. Io ci ho pensato molto ed alla fine, pur rispettando le motivazioni di chi andrà a votare no, ho deciso che, se andrò a votare, su questo punto voterò sì e sugli altri tre quesiti voterò no. Mi rendo conto che se tutti votassero come me ne verrebbe fuori un casino, ma qui occorre che il legislatore si faccia il culo e si decida a tirare fuori le palle per fare le cose fatte per bene e chiare, invece di fare leggi incomplete o sottoporre quesiti referendari assurdi e contraddittori. Ma rimaniamo al quesito referendario numero due. Mi dispiace andare contro i consigli basati sull'etica cattolica consigliati dalla Chiesa, ma riguardo alla diagnosi prenatale sull'embrione, se voterò, voterò sì, ossia voterò sì all'abrogazione della norma che vieta la diagnosi prenatale eseguita sull'embrione. Se lo farò, lo farò molto ma molto malvolentieri perchè il quesito è posto malissimo: votando sì allo scopo di permettere la diagnosi prenatale in vitro si finisce per votare sì anche all'abrogazione del limite di un massimo di tre embrioni che si possono produrre, cosa che invece evirerei volentieri in quanto sono assolutamente contrario alla produzione illimitata di embrioni. Ma purtroppo, se voterò, voterò sì, perché così facendo mi sembra di scegliere il male minore. Peccato anche che se andrò a votare contribuirò certamente anche alla vittoria indiscriminata di tutti i sì. Vedi in che razza di trappola sono capaci di metterci i nostri amati legislatori! Vorrei spiegare bene perchè avrei deciso di votare sì al quesito numero due, e se qualcuno pensa che ho interpretato male qualche questione è vivamente pregato di farmelo notare: gliene sarei molto grato. Sulla fecondazione assistita la legge 40 consente in ogni caso la produzione di tre embrioni da impiantare. Una coppia i cui componenti siano entrambi portatori sani di talassemia avrebbe una probabilità su quattro che un eventuale figlio nascesse ammalato di talassemia major, ossia gravemente ammalato di talassemia. Se una tale coppia è fertile non ha accesso alla fecondazione assistita, quindi in questo caso non si pone alcun problema: la coppia sa a cosa va incontro e può decidere due cose: 1) di avere un figlio e portare a termine la gravidanza in ogni caso sapendo che può nascere un figlio malato. 2) di avere un figlio e fare la diagnosi prenatale in corso di gravidanza (amniocentesi) e decidere quindi se abortire oppure no in caso di figlio malato. Se invece la coppia ha problemi di fertilità ha accesso alla fecondazione assistita regolata dalla legge 40. In questo caso può esservi la necessità di fare la fecondazione in vitro per generare fino ad un massimo di tre embrioni da impiantare poi simultameamente in utero. Anche in questo caso le probabilità sono di una su quattro che ciascun embrione sia affetto da talassemia major. Ma la legge 40 vieta qualsiasi tipo di selezione eugenetica degli embrioni e quindi vieta di prelevare cellule embrionali allo scopo di fare una ricerca genetica per vedere se gli embrioni sono omozigoti o eterozigoti relativamente alla talassemia, ossia di vedere se l’embrione è portatore sano di talassemia (eterozigote) oppure è affetto da talassemia major (omozigote per i geni difettosi dell’emoglobina beta). Questo è il punto della legge che non condivido, perché si è costretti ad impiantare gli embrioni senza potersi accertare se sono o meno affetti da talassemia major. Le leggi consentono però poi di diagnosticare la talassemia major attraverso l’amniocentesi in corso di gravidanza e di abortire nel caso il feto sia malato. A che pro? Non è una contraddizione? Per quale arcano motivo si deve sottoporre la coppia, ed in particolare la madre, ad una gravidanza prima di poter fare la diagnosi della malattia? E’ chiaro che le coppie che vogliono a tutti i costi evitare di avere un figlio malato sarebbero costrette all’aborto, quando invece, nel caso che ho descritto, potrebbero semplicemente fare diagnosi preimpianto ed evitare di impiantare l’embrione malato. Ripeto: il quesito numero due è posto malissimo, perché se si vota per dire sì alla diagnosi prenatale sull’embrione si vota sì anche per permettere la produzione di un numero illimitato di embrioni, per cui occorre scegliere se votare sì per permettere la diagnosi genetica di talassemia sull’embrione permettendo così anche una produzione illimitata di embrioni, oppure votare no per impedire una produzione illimitata di embrioni ma impedendo così anche di diagnosticare direttamente sull’embrione una gravissima malattia come la beta-talassemia. Se si va a votare, sul quesito numero due a me sembra un male minore votare sì, perché a fronte di una produzione illimitata di embrioni che non mi piace affatto si evita alla madre il rischio di doversi sottoporre all’enorme trauma psicologico e fisico di un aborto. Forse non andrò a votare affatto, col rischio però di pentirmene poi amaramente, perché a me sembra che caricherei sulla mia coscienza la responsabilità di quegli aborti che sarebbero provocati in futuro se legge 40 rimanesse invariata. D’altro canto però se andrò a votare sì al quesito numero due contribuirò a due cose che non mi ispirano affatto: alla produzione illimitata di embrioni ed alla vittoria indiscriminata dei sì su tutti e quattro i quesiti. Questo referendum è a dir poco allucinante! Siamo in mano ad una manica di incompetenti di prim’ordine!
  13. Beh, prova ad immaginare: se tu fossi un talassemico saresti gravemente ammalato e sopravviveresti solo grazie alle cure ed alle trasfusioni. Un vero tormento. Ma comunque vivresti e potresti essere felicissimo di vivere anche in condizioni così disagiate. Che effetto ti farebbe sapere che in seguito a diagnosi prenatale qualcuno avrebbe potuto decidere di non farti nascere? Quindi chi si asterrà o voterà no alla diagnosi prenatale sull'embrione è degno di tutto il rispetto, così come degno di rispetto è invece chi voterà sì. Di motivazioni valide per il si o per il no ce ne sono e dipendendo dai punti di vista sono sempre rispettabili.
  14. Di coglioni ce ne sono sempre e di tutti i colori, ma nessun sano di mente gode nel vedere l'Italia andare a rotoli, prescindendo se sia governata dal centrodestra o dal centrosinistra. Siamo messi molto ma molto male: questo governo ha oramai ampiamente dimostrato di non essere all'altezza della situazione, ma non è che nel centrosinistra io intraveda una valida alternativa; così come è ora è solo un pollaio pieno di galline starnazzanti che non andrà da nessuna parte. Non fintanto non trovano un gallo vero dotato di autorevolezza e di palle in sostituzione del gallo finto e di comodo a forma di mortadella, mortadella che se verrà eletta lo sarà solo in attesa che qualcuno di scarso respiro gli faccia le scarpe come il passato insegna. Ma coi tempi che corrono, senza rispetto per niente e per nessuno, e dove qualsiasi cane e qualsiasi porco si sente in diritto di dettar legge, nessuno ha voglia di autoescludersi riconoscendo l'autorevolezza vera di qualcun'altro, e nessuno ha voglia di mettere in gioco la sua eventuale autorevolezza ben sapendo che così facendo verrebbe massacrato seduta stante. E così finisce che chiunque sia dotato di una qualche autorevolezza preferisce starsene buono buono a cuccia in attesa di tempi migliori. Nell'aria sembra alitare un certo nichilismo e che non ci sia alcuna speranza di potersi risollevare senza aver prima toccato il fondo. Io sicuramente voterò contro il burattinaio, ma mi rendo pure conto che il peggior disastro che oggi come oggi possa capitare al centrosinistra è quello di vincere davvero le prossime elezioni: colerebbe a picco portandosi dietro il paese, perchè un pollaio pieno di galline starnazzanti e inconcludenti altro non potrà fare. In bocca al lupo per la tua attività imprenditoriale e speriamo che si creino le condizioni affinchè tu possa portarla un giorno a casa tua.
  15. Sulla base dei calcoli dell’Ocse, fatto 100 il il costo del lavoro per unità di prodotto (clup) nel settore manifatturiero nel 2000, l’indicatore è aumentato fino a 123 per l’Italia nel 2004, mentre, nello stesso periodo, è aumentato a 102 per il Regno Unito e la Francia, a 107 per la Germania, a 109 per la Spagna ed è diminuito ad 89 per gli Stati Uniti. Nel corso del tempo, il clup per le imprese inglesi è dunque rimasto pressappoco lo stesso, mentre è diminuito di circa 11 punti percentuali per gli Usa ed è aumentato di 27 per l'Italia. L'Italia è quindi di fronte ad una crisi pazzesca di competitività: i salari aumentano in misura proporzionale al ritmo di inflazione programmata, a fronte di un calo vertiginoso di produttività. Occorrerebbe capire perchè non si riesce ad essere produttivi: è colpa della mancata innovazione? E' colpa del fatto che produciamo di meno perchè nessuno vuole i nostri prodotti? E' colpa del fatto che non riusciamo ad internazionalizzarci a sufficienza? E' colpa del fatto che non riusciamo ad abbattere le burocrazie? E' colpa di una carenza e/o inefficienza dei finanziamenti? E' colpa delle banche? E' colpa delle ifrastrutture? E' colpa dei sindacati? E' colpa degli imprenditori? E' colpa degli italiani sfaticati? E' colpa dei cinesi? E' colpa dell'euro? E' colpa delle massaie? Difficile dire dove esattamente stanno le colpe e chi ne ha di più. Io credo però che quando arriviamo a sospettare colpe dappertutto vuol dire che c'è un'anarchia derivante da una carenza gestionale del sistema. E il gestore primario del sistema è il governo. Quando chi ci governa ci porta in recessione vuol dire che ha sbagliato qualcosa in barba al suo tanto decantato efficientismo e decisionismo. Poi ovviamente possiamo giustificare il governo dando la colpa delle sventure alle contingenze internazionali o meteorologiche: l'11 Settembre, la guerra in Irak, la Cina, le gelate, le siccità, la tropicalizzazione del clima e l'orso marsicano in via di estinzione. A mio avviso l'euro non ha colpe (esiste anche in Francia, Germania e Spagna). Chi ci governa sostiene che la colpa del raddoppio dei prezzi delle zucchine è delle massaie che non sanno fare la spesa. Maledette massaie! Ma il governo deve essere assolto anche per un'altra cruciale questione: non ha nessuna colpa se la gente ha subito identificato l'euro con le mille lire del vecchio conio. Viva il governo dunque! Ed abbasso le massaie ed il popolino distratto. Quanto a LCDM: si allineasse al governo invece di remargli contro portando il paese alla rovina. A parte l'ironia e il sarcasmo: la recessione è la naturale conseguenza in un paese dove il sistema è costretto giornalmente a chiedere al suo governo di governare e di farla finita con la perenne campagna elettorale. Se poi chi controlla l'intera informazione pubblica e privata nazionale la smettesse di dichiararsi pateticamente vittima dell'informazione ci eviterebbe almeno di farci piangere tutti i giorni.
  16. Il sistema italiano è accartocciato su sè stesso: si vuole la gente preparata, perchè la gente preparata è portatrice di nuove idee, ma poi si scopre che la preparazione conta relativamente, perchè la preparazione non ha un gran valore se sulle idee non si trova un cane disposto ad investire. E' per questo che fenomeni come Microsoft possono easplodere in Usa ma non in Italia. Sì, occorre tirare fuori le palle. Ma la gente comune tira fuori le palle quotidianamente. Infatti il baraccone traballante si regge tutto sommato in piedi. Dovrebbe tirare fuori le palle anche la nostra classe dirigente, solo così possiamo andare da qualche parte, altrimenti resteremo al palo nonostante gli eroi oscuri che mantengono in piedi il baraccone. Lo sapevi che nel mentre si discute (da tre anni) se concedere un aumento di 90 euro agli statali i nostri parlamentari si sono aumentati lo stipendio aggiungendo al loro già lauto stipendio una cifra pari allo stipendio di un operaio? Scommetto che non lo sa quasi nessuno. Infatti nessuno si incazza e continuiamo a colare a picco. Questo è quello che la nostra classe dirigente (senza distinzione di colore) sa fare. E questo significa l'informazione addomesticata.
  17. ... a Milano. Ora. Due grandi. Sento parlare di Tibet. Emozionante. Ma ancor più emozionante è sentir parlare di Ucraina, un grande paese attraverso cui Roma si trasferì da Costantinopoli a Mosca.
  18. Andare in USA può pagare solo se si decide di diventare americani. Se si va in USA con l'idea di fare un'esperienza da mettere a frutto al rientro in Italia si prende solo una travata pazzesca. Conosco molti ricercatori che tentano inutilmente di rientrare in Italia. Nessuno li considera, perchè il comune sentire è che chi ha un curriculum troppo competitivo ha anche aspettative troppo elevate, e si finisce per non volerne sapere affatto ed andare avanti come s'è sempre fatto. Io stesso ho fatto un'esperienza di un anno in USA: quando sono tornato ho dovuto ricominciare esattamente da dove avevo lasciato, mentre i miei colleghi in quell'anno erano stati tutti promossi di grado. Diciamo che a me è servito certamente come esperienza di vita, ma dal punto di vista professionale quel soggiorno mi ha addirittura penalizzato. Questa è l'Italia. Le idee nuove spaventano. Il rischio spaventa, e l'avventura pure. Espressione tipica di questa italianità è il sistema bancario nazionale. Per ottenere un prestito devi dimostrare di non averne bisogno. Ossia ottieni i soldi solo se dimostri che hai degli immobili da impegnare. Se chiedi sei soldi in cambio di idee ti buttano fuori a pedate. In USA è diverso: finanziano le idee. Se su 100 idee finanziate 90 vanno a male e 10 vanno bene le banche perdono molti soldi sulle 90 idee andate a male ma ne guadagnano moltissimi sulle 10 idee andate bene. Questa è solo una delle cose che spesso permette agli USA di volare ed all'Italia di spesso restare al palo.
  19. Ho sentito l'opinione di Dulbecco poco fa su Rai3. Ha detto una grande verità, ossia che la vita non comincia ma fluisce. Ciò che comincia è l'individuo. Esattamente quello che ho sostenuto in un mio precedente post. Quando gli hanno chiesto quand'è che nasce un nuovo individuo ha detto che esso nasce quando, dieci giorni dopo la fecondazione, si ha l'impianto nella mucosa uterina, perchè è da quel momento che inizia la possibilità di sviluppo con successo del nuovo individuo. Poi però non si è fatto remore nel sostenere la ricerca sugli embrioni. Il suo punto di vista di scienziato è che la scienza deve poter lavorare, sottintendendo così che è favorevole all'abolizione della legge 40. Francamente io la penso diversamente: la ricerca deve poter lavorare, ma occorre anche chiedersi come lavorare. Anche gli scienziati nazisti che lavoravano usando come cavie gli esseri umani dei campi di concentramento facevano ricerca. Se non ci si pone alcun limite etico si possono fare le cose più turpi che l'umanità possa fare, e farle in nome della scienza o della ricerca non è una valida giustificazione.
  20. Amico mio, la fase dell'incazzatura anti-Fiat in questo forum l'abbiamo superata oramai da un bel pezzo. Forse non ti accorgi che le cose si evolgono e progrediscono. Fiat ha fatto e sta facendo tutto ciò che chi crede nell'auto deve fare, e comincia a tirare fuori le macchine che chiedi anche tu. Non sappiamo ancora se Fiat Auto ce la farà, ma continuare a sputare su Fiat è oramai fuori luogo, perchè stanno cercando di fare quello che ci aspettiamo che facciano. Idea, Ipsilon, Croma, Quattroporte, 147, etc. etc. mi paiono oramai dei buoni prodotti che nulla hanno da invidiare alle tue tedesche, sia come meccanica che come qualità, semmai è oramai il contrario. Montezemolo fa il lavoro che gli compete e che deve fare. Non ti aspettare che si sgoli affinchè gli italiani comprino macchine straniere. Di cosa ti meravigli? Forse che quelli di Wolfsburg, visto che VW è nella merda, invitano i tedeschi a comprare italiano? Goditi la tua Golf, ma non sputare su chi sta facendo il suo lavoro onestamente oramai da un pezzo per risalire la china.
  21. Sarei tentato di fare lo stesso, ma non ho ancora deciso. Certamente se andrò a votare non voterò nè quattro sì e nè quattro no. Per ora ho deciso che sono contrario all'uso degli embrioni per ricavarne cellule staminali a scopo di ricerca. La ricerca è assolutamente necessaria ma si può fare altrettanto bene sulle cellule staminali ottenute per altre vie. E poi rimangono anche altre vie che non prevedono affatto l'uso di cellule staminali. E queste altre vie sono più difficili am più serie, perchè tentano di capire a fondo cosa si andrà a combinare, mentre l'uso delle cellule staminali permette certamente di ottenere delle cure ma non permette di capire a livello molecolare come curare le anomalie. Si demanda alle cellule staminali il compito di curare, senza sapere come esse lo fanno. Poi c'è una questione di non poco conto: dietro a questa faccenda allucinante della fecondazione in vitro per ricavarne embrioni in eccesso da cui a loro volta ricavarne cellule staminali c'è una lobby di veri e propri criminali animati soprattutto dalla volontà di arricchirsi e che della ricerca se ne strafottono ampiamente.
  22. Le Province hanno i seguenti compiti: 1) difesa del suolo, tutela, valorizzazione dell'ambiente, e prevenzione delle calamità; 2) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche; 3) valorizzazione dei beni culturali; 4) viabilità e trasporti; 5) protezione della flora e della fauna, parchi e riserve naturali; 6) caccia e pesca nelle acque interne; 7) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore; 8) servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; 9) compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale. Non vedo alcun compito che non possa essere svolto dai Comuni e/o dalle Regioni. Di alcuni compiti se ne occupano di già i Comuni, e sicuramente meglio. Laddove fosse necessario un coordinamento potrebbero benissimo subentrare le Regioni. Mi risulta poi che le Province si occupano anche di piani di formazione che impiegano fondi statali. regionali o comunitari. Io credo che questo compito potrebbe essere meglio svolto dalle Regioni. Le entrate che attualmento vanno alle Province (RCAuto, addizionale Enel e IPT, risorse provenienti da Stato, Regioni e organismi comunitari, proventi per i servizi pubblici o da beni provinciali, utili provenienti da aziende e società) potrebbero benissimo andare a Regioni e Comuni, limitando così un enorme lavoro decisionale sui trasferimenti reciproci fra Regioni, Province e Comuni. Eliminare le Province sarebbe a mio avviso fattibile: a fronte di qualche impiegato in più a livello regionale e dei grossi Comuni si eliminerebbero le amministrazioni provinciali con relativi Consigli e Giunte provinciali che cambiano ogni 5 anni sostituendo gente incompetente di amministrazione con altra gente incompetente di amministrazione. Il ruolo di direzione politica delle Province è solo un esatto doppione di quello regionale, quindi è completamente inutile. Rimane il ruolo amministrativo, per il quale servono tecnici e non politici incompetenti di amministrazione. Francamente io vedo l’immane esercito di gente che compone i Consigli e le Giunte provinciali come un branco di parassiti che dobbiamo mantenere coi soldi delle nostre tasche, soldi che potrebbero essere meglio impiegati per rendere più efficiente l’intero baraccone burocratico nazionale a livello statale, regionale e comunale. Si dovrebbe dare più autonomia e quindi più dignità ai Comuni, i quali veramente si fanno un discreto culo per gestire trasporti urbani, distribuzione acqua, luce, gas, gestione del traffico, manutenzione di strade comunali, assistenza ad anziani, portatori di handicap, immigrati, persone a basso reddito, asili nido e scuole materne, servizi scolastici, edilizia di scuole primarie e secondarie, trasporto scolari, mense scolastiche, supporto a studenti portatori di handicap, diritto allo studio (es. libri gratuiti per studenti poveri), anagrafe, gestione del servizio elettorale, controllo del territorio attraverso la polizia municipale, disciplina edilizia e pianificazione territoriale, riqualificazione urbana, autorizzazioni per l'uso delle aree pubbliche, autorizzazione di locali pubblici (ristoranti, bar, discoteche) e vigilanza sulle attività commerciali, autorizzazione di attività sportive che occupano suolo pubblico, concessioni su beni demaniali, gestione dello sportello unico per le imprese, per l'erogazione di autorizzazioni per le attività economiche, partecipazione ad accordi di programma per lo sviluppo economico del territorio, servizi culturali: fruibilità di biblioteche, musei, gallerie, teatri, partecipazione ad enti di gestione di parchi e riserve naturali, protezione civile a livello Comunale, gestione dei canili, dei cimiteri etc. Alle Regioni spetterebbe l’importante compito di coordinamento etc. Insomma, per quanto riguarda l’amministrazione, le Provice rubano il lavoro in realtà svolto dai Comuni, per quanto riguarda il coordinamento, sono inutili lo stesso perché quel ruolo sarebbe meglio svolto dalle Regioni. Buttiamo nell’altoforno il parassitismo immondo delle Province; come già sottolineato mi riferisco più che altro ai politici che vengono attualmete eletti nei consigli e giunte provinciali al solo scopo di cuccarsi lauti stipendi e prebende senza fare un emerito …nulla (stavo per dire cazzo).
  23. Disapprovo totalmente la visione dell'OMS che hai citato. E' davvero ridicolo stabilire che al 13° giorno l'embrione non si possa considerare vita umana mentre al 14° giorno sì. Occorre semplicemente avere ben chiara in mente la distinzione fra vita ed individuo. La vita è presente negli esseri umani, negli animali, negli alberi, nel plasmodio della malaria, nei batteri, negli spermatozoi, negli ovociti etc.. Non esiste mai un momento preciso in cui nasce una nuova vita. Esiste invece sempre un momento preciso in cui nasce un individuo, sia esso un uomo, una pianta, un protozoo, un'alga o un batterio. La vita non nasce mai, per il semplice fatto che è nata una volta sola e da allora si è semplicemente propagata fino a colonizzare l'intero nostro pianeta. La vita è nata una sola volta dal brodo primordiale (chiamiamolo così per semplificare) miliardi di anni fa e da allora non si è più fermata ma si è evoluta in vario modo, diversificando le forme attraverso cui si manifesta, fino ad arrivare alle migliaia di specie viventi oggi note (e moltissime ancora ignote). Un uomo ed una donna che si accoppiano e generano un figlio non creano affatto una nuova vita, ma semplicemente fanno fluire la loro vita nella vita del figlio, propagano ed amplificano la vita preesistente che è in loro, ma non generano una nuova vita, generano invece un nuovo individuo dotato della stessa vita di cui erano dotati i loro genitori. La novità consiste in un nuovo individuo portatore di vita, non in una nuova vita, perchè la vita è sempre la stessa, cambia l'individuo che ne è portatore visto che ora ce n'è uno nuovo che si distingue dai suoi genitori. In tutto c'è la stessa vita: nell'uomo, negli animali, nelle piante, nelle alghe, nei batteri e nei virus. Tutto ciò che contiene un genoma a base di DNA contiene potenziale vita. Se voglio posso prendere un pelo di un mammuth della Siberia, recuperare un pò dei suoi geni e farli rivivere in provetta facendogli svolgere in vitro le funzioni che svolgevano nel mammuth, ossia posso ricreare in vitro dei frammenti di vita del mammuth, e chissà se fra mille anni non saremo davvero capaci di creare dei giurassic park. Questa è la vita e la sua manipolazione. Per quanto riguarda l'uomo c'è una sola vita nei genitori e nei figli, vita che fluisce e si propaga dai genitori ai figli attraverso i gamenti ed il processo di fecondazione, gravidanza e parto della donna. Per non incorrere in errori e seghe mentali, se non mistificazioni, occorre solo considerare che genitori, gameti e figli contengono la stessa vita, e tutti insieme non sono assolutamente in grado di originare nuova vita, che, ripeto, è nata una sola volta miliardi di anni fa. I genitori possono solo creare un nuovo individuo portatore di stravecchia vita (altro che nuova, come comunemente si crede!). La domanda che comunemente la gente si pone è: quando si può parlare di nuova vità? Dopo la fecondazione dell'uovo? Al 13° giorno? Al 14° giorno? Dopo qualche settimana? Al passaggio dell'embrione dallo stadio di morula allo stadio di blastula? Allo stadio di feto? Alla nascita? E' un bel canaio! E' assolutamente impossibile rispondere! E perche? Il motivo di tutta questa confusione è semplice: la domanda di partenza è totalmente sballata! Non ci si può assolutamente chiedere quand'è che nasce una nuova vita, perchè la vita non nasce. La vita semplicemente fluisce dai genitori ai figli. Ciò che nasce non è la vita ma un nuovo individuo che ne è portatore. E quando cazzo è che nasce un nuovo individuo? Questa sì che è una domanda corretta che possiamo porci. La risposta non può dare adito a dubbi: quando uno spermatozoo feconda un uovo abbiamo un nuovo individuo potenziale. Dopodichè, tutte le elucubrazioni che faremo sono solo seghe mentali. Perchè lo spermatozoo ha solo metà del patrimonio genetico necessario a creare un nuovo individuo umano, lo stesso dicasi per l'uovo. Quando lo spermatozoo feconda l'uovo i due emi-genomi si uniscono per dare un genoma completo necessario e sufficiente per definire l'uovo fecondato un potenziale nuovo individuo. Ora facciamoci un pò di seghe mentali: Ma l'uovo fecondato si impianta nell'utero? Se sì è un nuovo individuo, se no è spazzatura, Ma l'embrione si sviluppa in feto? Se sì è un nuovo individuo, se no è spazzatura. Ma l'embrione ha un'anima? Se sì è un nuovo individuo, se no è spazzatura. Ma l'embrione è sano o è ammalato? Se sì è un nuovo individuo, se no è spazzatura. Ma il feto è sano o è affetto da trisomia 21? Se è sano è un nuovo individuo, se è mongoloide è spazzatura. Etc. etc. etc....
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