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copco

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Tutti i contenuti di copco

  1. copco

    Elezioni 2005

    Questo è vero, ma mica per questo bisogna rinunciare e rassegnarsi. Occorre sognare e darsi da fare per realizzare i sogni. Occorre scrollarsi di dosso l'atavico immobilismo, occorre fare, occorre smetterla di pensare che c'è chi pensa per noi. Io da un pò di tempo sospetto che Toyota abbia messo gli occhi su Termini Imerese proprio perchè Termini Imerese è al centro del Mediterraneo. Forse Toyota vede quello che Fiat, siciliani e calabresi non vedono.
  2. copco

    Elezioni 2005

    Mi hai detto che sono ubriaco. Ti ho risposto cercando di sostenere che l’ubriaco non sono io. Perchè ti offendi? Mi pare che l’offeso dovrei essere io. Mi conosci, e sai che se non metto un pò di peperoncino nei miei discorsi mi addormento. Tutte le volte che senti parlare male della Lega Nord la prendi come un affronto contro la Lombardia, cosa dovrei desumere se non che li ritieni tuoi compari? Mi spiace, comunque, ma se qualcuno tenta di offendermi ho almeno il diritto di controbattere. Io amo la Lombardia ed odio chiunque tenti di farmela odiare, e purtroppo fra questi loschi individui ci sono i leghisti. Non fa niente se dicendo questo mi espongo all’odio di tutti i leghisti che frequentano questo posto. L’odio può fare solo una cosa: generare altro odio. E se permetti io odio un partito che per poter sopravvivere deve cavalcare l’odio razziale, la xenofobia ed i più bassi istinti che trova sulla piazza.
  3. copco

    Elezioni 2005

    Sulle cose serie si fanno accordi seri. Sulle cose fumose spacciate per serie si fanno accordi al puro scopo di romperli non appena diventa conveniente romperli. La devolution è un’aria alla quale si può aggrappare chiunque non abbia idee migliori alle quali dedicare le proprie energie, e come un’aria incolora, inodora ed insapora può essere fatta propria da qualsiasi partito e da qualsiasi movimento. E dato che le idee ed i progetti sono già appannaggio degli altri partiti, alla Lega non rimane altro se non la devolution, della quale fa il proprio cavallo di battaglia manco manco fossimo gli Stati Uniti d’America quando invece siamo un paese microscopico dove la devolution può tuttalpiù risolvere piccoli problemi potendone creare in compenso di più grossi. Quando i padani avranno il loro Stato Padano Indipendente, ottenuto sviluppando ai più eccelsi livelli la devolution leghista, potrebbero anche accorgersi che stavano meglio quando stavano peggio. Perché se è vero che i cazzi cambiano ma i culi sono sempre gli stessi, non sta scritto da nessuna parte che, cambiando, i cazzi debbano diventare necessariamente meno amari. Ai tempi in cui era più in voga “divide et impera” l’Italia (ma anche l’Europa) era diventata un pollaio con troppi galli e poche galline. Ed i galli erano tanto intenti a calibrare fra di loro l’ordine gerarchico di beccata da non accorgersi che dopo la caduta di Costantinopoli la volpe stava penetrando nel pollaio. Fu solo di fronte alla potenza dell’Impero Ottomano che l’Italia cominciò a darsi una regolata ed a ricomporsi in alleanze fra staterelli e signorie smettendola un pò col “divide et impera”. E dopo qualche secolo si arrivò addirittura all’unità d’Italia. Beh, c’è devolution e devolution, ma francamente c’è una devolution che mi puzza un po’: quella che all’orizzonte fa intravedere nuovamente un pollaio i cui galli vogliono mettere alla prova la loro capacità di occupare il grado più alto nella scala gerarchica dell’ordine di beccata. Ciascun gallo potrà essere talmente preso dal prevalere su un altro gallo da dimenticare le volpi che sempre infestano il mondo. La storia dimostra che a lungo andare il “divide et impera” ha il fiato corto; “l’unione fa la forza” è invece un qualcosa di ben altro respiro. Se poi la devolution la si vuol fare per cambiare qualcosa affinché tutto rimanga come prima allora è solo un esercizio innocuo per attuare il quale si possono fare accordi che servono solo a prendersi per il culo reciprocamente quanto serve per poi romperli.
  4. copco

    Elezioni 2005

    Lo zoccolo duro della Lega non sono certo i muratori della bassa bergamasca. Se io fossi un muratore della bassa voterei decisamente a sinistra, ossia per chi storicamente si è assunto il compito di lottare in difesa della mia dignità di uomo prima ancora che per assicurarmi un tozzo di pane al puro scopo tenermi semplicemente a cuccia, ruolo, quest’ultimo, che può essere ben interpretato anche dalla destra. Lo zoccolo duro della Lega è quella fetta di piccoli imprenditori e ceti emergenti che come allocchi trasformano in loro credo l’insegnamento populista della Lega secondo il quale le loro tasse altro non sono se non un tributo di sangue da pagare a Roma ladrona. Il populismo può cavalcare il miope rampantismo di quella fetta di piccoli imprenditori che credono nella gallina dalle uova d’oro, ma come le recenti elezioni hanno dimostrato, non può cavalcare un’intera Nazione. Col populismo ci aveva ultimamente giocherellato anche il Cavaliere; il risultato è stato che ci si è scottato di brutto. Il tentativo di far credere agli italiani di aver abbassato le tasse è stato infatti duramente punito. Evidentemente la maggioranza degli italiani è ancora in grado di guardare al di là del proprio naso.
  5. copco

    Elezioni 2005

    Su questo non sono d'accordo ....infatti voi Milanesi avete umanità da vendere e sapete aiutare i poveri più di ogni altra gente al mondo. Infatti ribadisco ancora che amo il Nord e mi rattrista l'idea che possa separarsi dall'Italia. E se dico che amo il Nord non lo dico per circostanza. Uno dei film a mio avviso più bello di tutti i tempi è "Miracolo a Milano", una poesia che rappresenta un bell'esempio di quanto i milanesi sappiano cos'è la povertà. La mia critica non è certo contro i Milanesi, i lombardi, i padani o i veneti, ma solo contro la Lega ed i suoi capoccioni populisti che venderebbero la loro madre a fettine sottili pur di ottenere e conservare una poltrona nei palazzi di Roma ladrona. E mi dispiace anche che in questa mia generalizzazione debba rientrare qualche raro esempio di brave persone (mi viene in mente Formentini) che si fanno cooptare dal vento fetido leghista. Come diceva Stev66: si rendessero conto che senza coloro pronti a svolgere i lavori che i cittadini di seria A non vogliono fare si diventa tutti cittadini di serie C. Quindi la dignità di chicchessia viene prima di ogni altra cosa (accoglienza, case, sanità, sostegno etc... non odio ed offese).
  6. Mercedes Bresso ha parlato della possibilità di studiare l'impiego di un fantomatico asfalto con proprietà fotovoltaiche che permetterebbe di sfruttare la superficie di strade ed autostrade per produrre energia elettrica pulita. Sogno o son desto? Non ho mai sentito parlare di un materiale simile; qualcuno ne sa qualcosa? O esiste solo nella testa della Bresso?
  7. copco

    Elezioni 2005

    Amo il Nord ma odio la Lega Nord quanto odio il populismo. Ma non ti preoccupare Guglielmo: quando la Lega Nord sarà riuscita a spaccare definitivamente l’Italia in due fondando lo Stato Indipendente della Padania allora smetterò di odiare la Lega Nord. A quel punto guarderò la Padania come guardo la Svizzera o la Bosnia. Ma fintanto questo non si realizzerà io odierò la Lega Nord perché spererò sempre che l’Italia rimanga unita. Sei libero di pensare che la mia passione per l’Italia unita sia dettata da una mia vile volontà di far gozzovigliare l’Italia del Sud sul groppone dell’Italia del Nord. Contro questa tua convinzione posso fare poco, se non forse farti presente che mentre i leghisti della Padania mettono steccati contro l’invasione delle maestrine disabili della terronia, che tolgono posti di lavoro alle maestrine abili del Sacro Padano Impero, quelli di Otranto e Pantelleria, squattrinati e con le pezze al culo come sono, si prodigano per dividere il loro scarso pane con orde di disperati che arrivano d’oltremare. Mentre i tuoi amici parlamentari della Lega Nord, cavalcando i più bassi istinti del popolo padano più ignorante, gozzovigliano sedendo tra gli scranni dell’odiata Roma ladrona e sono in tutt’altre faccende affaccendati, come ad esempio riempire strade e piazze con manifesti come questi: Guglielmo, ho sempre avuto l’impressione che sei una brava persona, e tutto vorrei tranne che offenderti esprimendo le mie opinioni, ma francamente io mi vergognerei a convivere con la più infima feccia che l’umanità abbia mai espresso; feccia che non è l’umanità disperata bensì quell’umanità che essendo benestante trova preoccupante il rischio di dover cedere parte del suo benessere ai diseredati, e che per scongiurare tale rischio è pronta a dividere in due il paese, dimenticando di chiedersi a scapito di chi ha acquisito quel benessere.
  8. Nichi Vendola è laureato in lettere e filosofia, è giornalista ed autore di vari volumi tra cui "Prima della battaglia (Milano, 1983), "Soggetti smarriti" (Roma, 1991) e "Il Mondo capovolto" (Datanews, 1994). E' tra i promotori della Lila, Lega italiana Lotta all'Aids, e dell'ArciGay. Nel 1972 si iscrive alla Fgci di cui è stato membro della segreteria nazionale dal 1985 al 1988. Protagonista della battaglia antinucleare e della lotta per la pace, per la difesa dell'ambiente e per i diritti degli animali. Nel 1990 entra a far parte del Comitato centrale del Partito Comunista Italiano. Dopo lo scioglimento del Pci è tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista e diviene membro della Direzione nazionale. E' stato, in qualità di giornalista professionista, redattore del settimanale "Rinascita" ed è tuttora editorialista del quotidiano "Liberazione". Scrive su riviste e giornali di politica, filosofia, letteratura, costume. Ha svolto missioni internazionali nei punti più incandescenti del globo, dal Tagikistan alla Colombia, dalla Bosnia al Guatemala. Ha operato con costanza nella denuncia delle condizioni di degrado della vita di carcerati, malati psichici, disabili. E' credente, con un percorso di fede che lo ha legato molto all'esperienza di "Pax Cristi". La sua esperienza parlamentare è stata mirata sui temi della lotta alla mafia. Eletto deputato per la terza volta nel 1996, è vicepresidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari, componente della Giunta per il regolamento e componente della XIV Commissione permanente Politiche U. E. Dopo 5 mesi di campagna elettorale, più di 1000 comizi organizzati, oltre 10000 mail scambiate,2 milioni di sigarette fumate, 4 svenimenti, 50000 fac-simile distribuiti, 110000 manifesti affissi, 120 ore di musica, 800 artisti all'opera, 8 siti web creati, 6000 caselle di posta elettronica, 4 milioni 837 mila tazzine di caffè bevute, il 15% del consenso elettorale recuperato rispetto al 2000, 4 ettari di primitivo bevuti, 5 tonnellate di carta riciclati, 20 conferenze stampa, 79 mostre di fotografia, scultura, pittura, 4 treni speciali, 3532 volontari all'opera, 3532 nuove amicizie nate, 102 striscioni, nessuna promessa effettuata, 1086 affissioni notturne, 385 feste, 119 liti personali, 66 liti politiche, 9415 preghiere, 673 suggerimenti per il programma, 172 comitati nati spontaneamente... ...ha vinto il confronto elettorale col potente e bravo avversario Raffaele Fitto, diventando Governatore di una Regione Puglia tradizionale serbatoio di voti del centrodestra. Il fatto che Nichi Vendola sia un gay non deve trarre in inganno: i pugliesi non sono rincoglioniti, ed hanno scelto uno che ha le palle. E l’essere gay o comunisti non significa essere malati; non più che l’essere berlusconiani, leghisti, diessini o eterosessuali. A meno che non si sia contrari ad una società libera, equa, solidale e democratica.
  9. copco

    Elezioni 2005

    Chiunque si allea con la Lega Nord per governare è destinato a soccombere. La cosa è di una ovvietà elementare perché nessun paese può essere governato alleandosi con chi il paese vuole spaccarlo in due, contro il parere degli italiani. L’unico che ancora tarda a capire quest’ovvietà è il cummenda. Questa è la seconda volta che il cavaliere paga duramente la sua alleanza con la Lega. Non ci sarà una terza volta solo se si rimangia la fetta più grossa del suo programma di governo, così come pare intenzionato a fare. Ma se fa questo allora la Lega lo fa cadere. Speriamo che il cavaliere capisca, meglio tardi che mai, che è meglio cadere che portare il paese alla completa rovina.
  10. copco

    Elezioni 2005

    1) Un governo serio avrebbe subito fatto una legge che prevedesse il taglio della mano destra a chiunque vendesse zucchine ad un prezzo superiore ad 1 euro al chilo. 2) Un governo serio avrebbe subito fatto una legge che prevedesse 40 frustate a sangue sulla schiena a chiunque vendesse latte ad un prezzo superiore a 0,8 euro al litro. 3) Un governo serio avrebbe subito fatto una legge che prevedesse l’ergastolo a chiunque vendesse pane ad un prezzo superiore ad 1 euro al chilo. 4) Un governo serio avrebbe subito fatto una legge che prevedesse la pena di morte a chiunque vendesse chianti ad un prezzo superiore a 1,5 euro a bottiglia da 0,75 litri. 5) Un governo serio avrebbe subito fatto una legge che prevedesse di movimentare le forze dell’ordine, i carabinieri, la polizia, l’esercito, la marina, l’aeronautica, gli incursori, i paracadutisti, gli alpini, i guastatori, i vigili del fuoco, le guardie di finanza, le guardie forestali, i servizi segreti, la carboneria, le guardie giurate, le guardie del corpo, la P2, i cavalieri di San Giorgio, la massoneria, i cavalieri di Malta, la Santa Inquisizione, i Templari, il Ku Klux Klan, i testimoni di Geova, le suore di Madre Teresa di Calcutta, l’Opus Dei, San Petronio, San Luigi Conzaga, San Gerardo, Sant’Oronzo, San Gennaro e l’Altissimo Onnipotente Bonsignore per calare nell’altoforno tutti i componenti della sterminata filiera di contrabbandieri, parassiti, mangiapane a tradimento, smidollati, figli di bottana, quaqquaracquà, mafiosi, lacchè, imbroglioni, camorristi, fetentoni, delinquenti, ladri, assassini, azzeccagarbugli, bugiardi, infami, serial killers, grassatori, farabutti, sfruttatori e magnacci che si trovano fra il produttore ed il supermercato che distribuisce al consumatore. 6) Un governo serio avrebbe subito fatto qualcosa per salvaguardare il potere d’acquisto del pensionato che prende 350 euro al mese. Gli strumenti per farlo ce l’ha: sono gli stessi strumenti che usa quando si tratta di portare il prezzo della benzina a 2500 lire del vecchio conio al litro. 7) Un governo serio non scalda le poltrone per riempirsi la pancia e buttare sul lastrico milioni di famiglie e l’intero paese. 8) Un governo serio fa qualcosa per salvaguardare la qualità della vita e la dignità dei suoi cittadini; ne ha facoltà. 9) Un governo serio non si fa seghe mentali per imbrogliare, senza alcuna speranza di poterci riuscire, i governati. 10) Un governo non serio viene punito dai suoi cittadini. I cittadini (evviva!) ne hanno ancora facoltà.
  11. copco

    Elezioni 2005

    Berlusconi ha usato tutto il suo potere mediatico per convincere gli italiani d’essere riuscito ad abbassare le tasse. Quando gli italiani si sono fatti i conti si sono accorti di avere 20 euro all’anno in più in una tasca e 200 in meno nell’altra. Il governo è stato poi completamente assente quando i prezzi sono raddoppiati per colpa dell’euro e la gente è stata costretta a stringere la cinghia selvaggiamente. Quindi gli italiani si sono sentiti traditi sul piano del fisco e completamente abbandonati alle speculazioni selvagge di un mercato impazzito. I continui colpi inferti alla scuola pubblica hanno poi contribuito non poco sulla scelta del voto. Gli italiani hanno punito Berlusconi ed il governo. Giustamente? Io credo si si.
  12. Perfetto! Forte Diabo! E' possibile piazzarci pure un pizzico di gnocca?
  13. Bravo Luxan! Forza Luxan! Ti abbraccio fortemente.
  14. copco

    San Remo.

    A mio parere ciò che fa meritare a Bonolis il successo che ha è un complesso ma riuscito mix fra scuola americana, freschezza e immediatezza; il tutto condito da una cosa che ce lo fa sentire sempre come uno dei nostri: l'emulazione di Totò. Bonolis sembra che Totò ce l'abbia nel sangue.
  15. copco

    San Remo.

    L'avevo detto io che sarebbe stato il più grande di tutti i tempi! E così è stato.
  16. copco

    San Remo.

    Il Festival della Canzone Italiana è cominciato. In maniera emozionante: la sonda Voyager viaggia da un quarto di secolo nello spazio per consegnare all'ignoto le voci ed i suoni di un minuscolo pianeta chiamato Terra sperduto nell'universo. Subito dopo una schitarrata da brivido:l'inno di Mameli. Personalmente l'ho già catalogato ancor prima di sentire e di vedere: sarà il miglior festival di tutti i tempi.
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