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copco

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  1. Sulla mia l'unica cosa controvento che c'è rimasta è il cofano. Peccato che non basta tirare la levetta interna per aprirlo completamente. Però, con un pò di buona volontà e di acrobazie, uno potrebbe provare ad aprirlo con la vettura in corsa. In caso di bisogno.
  2. Mano sinistra sul volante, mano destra per tenere aperto il tettuccio a mò di paracadute, piede sinistro per tenere completamente aperta la portiera sinistra e piede destro per tenere completamente aperta la portiera destra. Spazio di frenata: direi cento-duecento metri. Meglio di qualsiasi aereo di linea.
  3. Elettronico il primo, a scheda la seconda. Proprio quest'ultima l'ha salvato, sfilandola dalla sede, se fosse stata la "versione da tasca" non avrebbe fermato la macchina. Troppo complicate ste auto, sarebbe meglio fare sistemi "a moduli" e non tutto centralizzato, se va in tilt il computer principale si pianta tutto...
  4. Piccola precisazione: l’acqua satura di cloruro di sodio contiene circa 360 grammi di sale per litro a temperatura ambiente, mentre l’acqua di mare contiene mediamente 10 grammi di cloruro di sodio per litro, quindi l’acqua di mare è tutt’altro che satura di cloruro di sodio, inoltre, se la distilli ottieni acqua distillata che per definizione è priva di sali.
  5. Ma infatti! Per quanto riguarda la sicurezza il problema più grosso che hanno i grandi SUV è il male che fanno agli altri in caso di scontro. Su questo il tizio che vende gli Hummer in Italia non si è soffermato. Poi, magari, buona parte di chi compra un SUV pensa egoisticamente solo in termini di sicurezza personale attiva o passiva fottendosene del prossimo. Io comunque ci andrei cauto con misure anti-SUV troppo discriminanti, perchè su queste cose una volta cominciato non si sa dove si va a finire. Non vorrei che domattina qualcuno si sveglia con l'idea di tassare le auto capaci di superare i 170 Km/h e dopodomani mattina qualcun'altro si alza con l'idea di tassare le auto di colore arancione.
  6. Intervista a Hermes Cavarzan, presidente di Cavauto North American Vehicle Division di VINCENZO BORGOMEO Si chiama Hermes Cavarzan, Presidente di Cavauto North American Vehicle Division, la società che importa ufficialmente per conto della GM gli Hummer in Italia. I più grandi, vistosi e ambiti 4x4 in circolazione, capaci di oscurare una Porsche Cayenne e di arrampicarsi dove un uomo non riesce a stare in piedi. E' lui, Cavarzan, il papà delle Hummer in Italia e del loro strepitoso successo: a poco più di un anno dall'inizio delle vendite in Italia l'H2 ha appena tagliato il traguardo delle 100 vetture vendute. Ossia il 75% delle vendite europee, davanti a mercati come Spagna, Francia, Germania, Inghilterra, Norvegia e Svezia. A lui, abbiamo chiesto lumi su questa crociata anti Suv "Sono attacchi costruiti sul nulla - afferma Cavarzan - perché se allora vogliamo essere onesti allora oltre ai Suv dobbiamo mettere sotto esame anche tutte le altre vetture di quelle dimensioni. E soprattutto i camioncini". Come, i camioncini? "Si, i cosiddetti camion leggeri, tipo Daily per intenderci. Ma lo sa che fra i vari allestimenti possibili ce ne è uno con un cassone largo 2,3 metri? Un vero pericolo per pedoni e ciclisti che magari quando lo vedono arrivare prendono le misure solo sul muso, molto più stretto". Va bene, ma torniamo ai fuoristrada. Perché secondo lei è nata questa crociata? "Lo sa che non ne ho idea? Penso forse per l'invidia di chi non ha la possibilità economica di comprare vetture del genere, non ho davvero idea". Ma ha visto il documento di Legambiente? "Certo, e devo dire che la loro tabella confronto è semplicemente folle. Non si possono paragonare vetture di quella categoria ai Suv". Parliamo degli Hummer... "E' un piacere... I nostri sul fronte ambientalistico hanno una marcia in più: gli stessi che importiamo in Italia sono omologati anche per circolare in California, il Paese al mondo con le norme più restrittive sul fronte dell'inquinamento. Fra le tante cose l'Hummer - per esempio - ha motori modulari, che usano i cilindri a secondo delle esigenze. Così il suo V8 può diventare anche un "semplice" 4 cilindri". Però gli Hummer sono grossi, grossissimi. "Dobbiamo tener presente che chi compra un Hummer non li usa certo tutti i giorni della settimana. Pensi che ho diversi clienti che lo tirano fuori solo per l'inverno. Chi compra un Hummer se abita in città ha anche una Smart, ma normalmente ha altre quattro o cinque auto. Non vedo comunque nessun motivo per cui si debba discriminare questi veicoli. Cosa vorrebbero gli ambientalisti che andassimo tutti in giro con la Panda?" Parliamo di sicurezza. "Ci stavo arrivando. Questo è un elemento centrale. Molti miei clienti hanno avuto incidenti con l'Hummer e sono vivi solo perché erano al volante di una macchina del genere. C'è anche stato chi è sopravvissuto al terribile salto della carreggiata da parte di un altro veicolo. Ma anche mia moglie è salva grazie ai Suv: in autostrada un camion ha perso il carico che è poi finito sulla sua macchina: illesa. Poi c'è l'aspetto visibilità: con la posizione di guida sopraelevata si vedono prima le cose, non si viene abbagliati dai fari delle altre auto e ci si stanca meno. E in ultimo il fattore velocità: con i Suv si va sempre piano. Salvo rare eccezioni, le prestazioni sono per forza di cose limitate". Ma gli ambientalisti contestano che non sia socialmente accettabile parlare di sicurezza a scapito di chi viaggia su vetture più leggere. "Per favore, non facciamo discorsi utopistici. E allora che dovremmo dire dei camion? Pensi a girare sul raccordo anulare con un'utilitaria, o con furgoni che sfrecciano a 160 orari senza nessuna possibilità di fermarsi in spazi di frenata accettabili...". I Suv sono però anche oggetti di gran moda. "Si, non lo metto in dubbio, le sfaccettature sono molte. Ma c'è anche chi li usa per lavoro, chi per andare a sciare. O chi - come le forze dell'ordine - che li usa per una funzione sociale". Ma non sono tutte rose e fiori. Ci sarà pure qualcosa che non va, qualcosa che lei vorrebbe cambiare nel mondo dei fuoristrada. "Assolutamente si. Tanto per cominciare farei di tutto per bloccare la legge che consente di immatricolare I suv come autocarri per scaricare l'IVA. Poi combatterei senza sosta i bull bar non omologati, quelli sì che sono pericolosi. E, infine, se proprio vogliamo bloccare i 4x4, prima facciamo una legge che penalizzi le macchine che inquinano di più. Le sembra giusto poter entrare con un'ammiraglia da 400 cavalli in un centro storico e poi inibire l'accesso a un Suv, magari mosso da un piccolo motore turbodiesel?" E se invece dell'accesso al centro dovessero introdurre una specie di sovrattassa? "Sarebbe una grande ingiustizia, una tassazione iniqua. Io la definirei una 'tassa sulla sicurezza'. Che chi vuole proteggersi pagherà lo stesso". Un'ultima cosa. Come finirà tutta questa vicenda della 'lotta ai Suv'? "Non se ne farà nulla, sono sicuro. Vincerà il buonsenso". (7 ottobre 2004) http://www.repubblica.it/2004/j/motori/ottobre04/cavarzan/cavarzan.html
  7. Mah, francamente sarei contrario ad ogni forma di limitazione della libertà se non fosse che la libertà dei singoli dovrebbe darsi una regolata di fronte alla libertà dei molti. Quindi forse un minimo di indirizzo non guasta, almeno per i veicoli che superano certe cilindrate e certe dimensioni. A parte le questioni riguardanti la sicurezza e l'ecologia dei SUV c'è poi anche la questione delle dimensioni e dell'occupazione del suolo pubblico, molto sentita in città specialmente per i parcheggi. Ma se parliamo di dimensioni occorre anche tener conto che una Kia Sorento o una BMW X5 non occupano più spazio delle normali berline del segmento D ed E. E quì il discorso si allarga e si complica. In ogni caso ci andrei cauto con misure troppo restrittive: una supertassa annuale di 1000 € per i SUV mi sembra una misura troppo severa e discriminante. Come al solito in queste cose c'è troppa faciloneria e troppa tendenza a fare le cose semplicisticamente. Se si vuole dare un indirizzo serio si devono fare le cose per bene e tenere conto di tutto; in particolare della potenza e delle dimensioni dei veicoli, prescindendo se siano o meno dei SUV. Per quanto riguarda i veicoli dotati di bull-bar io semplicemente ne vieterei la circolazione sul suolo pubblico. Circolassero solo nelle fattorie in mezzo alle vacche ed ai tori oppure nei safari in mezzo ai rinoceronti. Le persone non sono nè vacche, nè tori e nè rinoceronti. E le Clio, le 147, le Smart e le Stilo non sono altri carri armati.
  8. Uno che conosco è passato dalla Uno 1.4 benzina alla Panda Multijet. La usa per la famiglia (moglie e due ragazzini). E' stracontento per tutto: maneggevolezza, spaziosità, economia, prestazioni etc. Si lamenta solo del fatto che i suoi due ragazzi, con la Panda, soffrono il mal di macchina, cosa che non si verificava con la Uno. Credo che derivi dalla taratura morbida delle sospensioni che, se da un lato migliora notevolmente il confort sullo sconnesso, dall'altro è responsabile di un eccessivo rollio.
  9. Quella che mi piace di più è la TT. Molto bella.
  10. Otto metri di lunghezza, quattro di larghezza e 20.000 cc di cilindrata vanno bene per un transatlantico. Un coupè da 2+2 posti con simili proporzioni francamente non mi ispira. Ma...IMHO.
  11. Totti è un grande certamente come calciatore, ma a mio avviso lo è ancor di più come uomo. E' stato ed è disposto ad usare la sua fama per amplificare ad arte la propria ignornza mercificandola poi a scopo di beneficenza. E non credo che Totti sia particolarmente ignorante; perlomeno non più dell'italiano medio.
  12. copco

    CTX: il gigante dei SUV

    ..questo termine ricordo che l'avevi usato per la Meriva... Sì, ed in varie altre occasioni. Il mio vocabolario è un pò ristretto.
  13. copco

    CTX: il gigante dei SUV

    Svelato il segreto dopo 33 anni: ecco chi guidava il camion!
  14. copco

    CTX: il gigante dei SUV

    Certo che fra Cayenne e CTX io non avrei dubbi: CTX. Vuoi mettere andare a fare la spesa alla Coop col CTX? La Cayenne appare di colpo incolora, inodora ed insapora. Aspetterò che offrano come incentivo un ranch texano grande almeno quanto il parco Sempione e poi lo comprerò. Poi vorrò guardare negli occhi il vigilante del parcheggio della mia azienda quando arriverò ed occuperò quattro posti macchina in un colpo solo! Sti americani sono davvero sorprendenti. Immagino l'acquolina in bocca di Terminator!
  15. copco

    CTX: il gigante dei SUV

    A fare l'americano.
  16. Frequento ogni tanto ilpistone, e devo dire che lo trovo interessante ed a volte divertente. Personalmente però mi trovo meglio quì. Ovviamente dipende dalla storia che ciascuno di noi ha. La cosa che forse caratterizza Autopareri è che quì c'è una maggiore preoccupazione per il destino dell'auto italiana in quanto si identifica spesso il destino e la fortuna dell'industria nazionale dell'auto col destino e la fortuna dell'Italia stessa; giusto o sbagliato che sia. Da quì ne è derivata, specialmente in passato, tutta una serie di incomprensioni con gli estimatori di marchi stranieri. Mi pare che ultimamente le cose stiano però migliorando e che vi sia maggior tolleranza. Quì noi abbiamo poi l'esempio di Maxsona che pur essendo esterofilo (così mi sembra) evidentemente si è saputo proporre ed ha saputo comunque dialogare con gli italianofili. Mi pare che sia rispettato. Non credo che sia il solo.
  17. Benvenuto Gto Sembri un gran simpaticò Te ne cali quatto quatto Col suffisso ottantaquattro Poi ci dici che ami Lotus La vorresti pel tuo motus Ma faresti grandi feste Per la Centoquarantasette Se facciam gli elementari Tu vorresti una Ferrari Il tuo nick lo dice chiaro Non son io che lo dichiaro Tira e molla, piglia e getta Di gran car faresti incetta Qui potrai sicur trovare Un gran posto per sognare Hai però un’imperfezione Degna certo di menzione Se tu ami il rosso e il nero Mai sarai un uomo intiero Tuttavia, mi sia concesso, Abbi sempre gran successo Così certo comprerai Tutte l’auto che vorrai Sia per te Autopareri Fonte mai di dispiaceri Sol di gran serenità Per la nostra e tua beltà.
  18. Ma fatela finita! L'unica vera fabbrica d'automobili è Fiat. Ne sono innamorato. Tant'è vero che oltre a Scénic ci ho un cinquino.
  19. Questo sarebbe applicabile in un regime comunista con una società di assicurazioni unica e di stato. Altrimenti mi devi spiegare come faresti ad applicare un regime di libero cartello - ehm..... - dicevo, di libera concorrenza.L'unica, vera, democratica maniera di avere tariffe ragionevoli e proporzionate è installare la scatola nera e pagare in base ai km percorsi.
  20. Secondo me il parametro più importante sul quale dovrebbe basarsi il costo della polizza assicurativa è il consumo di carburante. Il consumo di carburante è direttamente proporzionale sia alla percorrenza chilometrica e sia alle caratteristiche dell'auto (potenza, massa e dimensioni). Quanto più carburante si consuma tanto più si guida e/o tanto più potente-ingombrante-pesante è l'auto. Basterebbe togliere di mezzo le polizze attuali ed applicare un'aliquota assicurativa sul prezzo del carburante. In questo modo l'assicurazione verrebbe pagata direttamente alla pompa insieme al carburante che si metterebbe nel serbatoio.
  21. Ringrazio il cielo che è bastato pagare un riscatto per liberarle. Per quanto mi concerne il discorso non cambia.
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