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copco

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  1. Siamo arrivati alle stesseconclusioni patendo da punti diversi...meglio l'Idea. OT: Copco il tuo ragionamento ti fa onore, ma cerchiamo di non cadere nell'errore che solo MB o BMW sia superfluo. Se ragionassimo sempre come dici tu, anche l'Idea è superflua rispetto ad una Punto. Un maglione del mercato è sempre preferibile a uno firmato e così per tutto...è giusto pendare agli altri, ma la vita è una e a volte concedersi qualche sfizio assolutamente duperfluo non può che far bene (nei limiti...ovvio) Ma dai! Volevo solo esprimere il mio punto di vista, e l'ho fatto in maniera volutamente provocatoria giusto per ravvivare un pò la discussione. Nessuno si senta offeso. Hai ragione comunque.
  2. ma certo qua siamo tutti una manica di deficenti ... ma perchè ci frequentate : Guglielmo, digli a Robert1 che io mi convincerò di essere una manica di deficiente quando qualcuno mi dimostrerà che Classe A rimane in piedi anche quando gli tolgono tutti i dispositivi elettronici di controllo della stabilità. Perchè per me l'elettronica deve essere un ausilio alla sicurezza e non un trucco per rendere stabili le macchine che vengono messe sul mercato senza insegnargli prima a camminare con le proprie gambe e senza elettronica. L'elettronica deve essere cucita addosso a macchine che sono stabili di per sè. Non può essere che si ricamino auto attorno ai sistemi di controllo elettronici.
  3. Hai dimenticato il ventireesimo: i soldi in più li puoi dare a Jaki e Lavinia come regalo di nozze.... Copco, i tuoi ragionamenti hanno alla base idee condivisibili, ma non si può essere demagoghi e pretendere che il mondo vada esattamente secondo la propria visione....ovvero se uno ha voglia di prendersi una Classe A a caro prezzo non è un criminale, non ha assalito una scuola con una cintura di tritolo addosso...magari puoi sostenere che sia immaturo e abbia bisogno di uno status symbol e dimostrare di avercelo più grosso del vicino, ma spesso non è così...magari a uno piace di più l'auto X della Y e per cavarsi la soddisfazione è disposto a comportamenti irrazionali... Ma certamente! Se così non fosse ci ritroveremmo tutti con una Trabant e con la tessera per le razioni della benzina in tasca. Ho solo espresso la mia posizione, nulla di più. Dettata soprattutto dal fatto che siccome... ...allora quelli di Stoccarda possono permettersi di fare auto piccole solo se le fanno così:
  4. Sì, ma non è solo una questione di cloni o non cloni.
  5. Un qualsiasi gruppo automobilistico deve per forza di cose avere una organizzazione centralizzata per quanto concerne la condivisione di pianali e pezzi meccanici. Questo non impedisce che vi siano gruppi come ad esempio PSA i cui marchi sono completamente autonomi per quanto concerne progettazione, sviluppo e commercializzazione dei prodotti. Quelli di Citroen se ne strabattono che Peugeot fa parte di PSA, e quando fanno la C3 lo fanno per fare le scarpe anche alla 206. Lo stesso vale anche per Peugeot. Questo succede perchè si comportano come marchi autonomi. E comportandosi come marchi autonomi riescono a fare prodotti che pur condividendo i pianali hanno una propria personalità caratteristica, e quasi mai succede che fanno dei cloni. In breve: l'indipendenza gli permette di ragionare ciascuno con la sua testa e la conseguenza di questo è che difficilmente fanno dei cloni. Insomma C3 e 206 è lampante che non sono come Idea e Musa.
  6. Fra Musa e Classe A non avrei dubbi: Idea. Il motivo è semplice: non ho mai visto una Musa. Ed anche se l'avessi vista sceglierei comunque Idea: primo perchè è l'originale, secondo perchè i soldi non servono solo per comprare auto, terzo perchè dell'immagine da parvenue me ne strabatto, quarto perchè l'immagine Fiat mi sta bene, quinto perchè Idea è un'assegno circolare, sesto perchè Idea è un'auto che non ha bisogno delle ruotine supplementari per stare in piedi, settimo perchè Mercedes Benz non sa costruire auto piccole, ottavo verchè Fiat sa costruire auto piccole, nono perchè Idea è italiana, decimo perchè se si rompe un chip Classe A è una bara, undicesimo perchè solo i koglioni pensano ancora che l'auto sia uno status symbol, dodicesimo perchè lo status symbol sono i soldi che ti rimangono in tasca, tredicesimo perchè è meglio uno status symbol che non si vede ma che ti lascia dei soldi in tasca che uno status symbol che si vede ma che ti svuota le tasche, quattordicesimo perchè i soldi in più necessari per comprare Classe A preferisco darli a Medici Senza Frontiere, quindicesimo perchè i soldi in più necessari per comprare Classe A preferisco darli ai missionari del Burundi, sedicesimo perchè i soldi in più necessari per comprare Classe A preferisco darli alle suore di Madre Teresa di Calcutta, diciassettesimo perchè i soldi in più necessari per comprare Classe A preferisco darli al mio parroco per comprare qualche mobile da mettere in Casa Francesco in Amazzonia, diciottesimo perchè i soldi in più necessari per comprare Classe A preferisco usarli per adottare a distanza un bimbo Angolano, diciannovesimo perchè i soldi in più necessari per comprare Classe A preferisco darli per rifornire un banco alimentare, ventesimo perchè i soldi in più necessari per comprare Classe A preferisco lavarli con la candeggina ed usarli per pulirmi il kulo: è meno rischioso che investirli in un cesso contrabbandato per macchina come la Classe A. Ventunesimo perchè Idea è una gran macchina. Ventiduesimo ...s'è fatto tardi, chiudo il rubinetto. Non me ne vogliano i tifosi di Stoccarda, ma, se non si fosse capito, io apprezzo gli sforzi che stanno facendo quelli del Lingotto, e quando fanno una buona auto non posso far finta che non abbiano fatto niente.
  7. copco

    Il massacro in Ossezia

    Anch'io. Questo lo trovo invece ingiusto. Io sono nato in una terra che nel corso dei secoli è stata invasa e distrutta ripetutamente dai musulmani, e sarebbe sin troppo facile per me cedere alla tentazione di darti ragione. Ad Otranto c'è una bellissima cattedrale che conserva i resti di ottocento martiri che nel 1480 si rifiutarono di aderire all'islam dell'imperatore ottomano Maometto II. Un monumento incredibile della nostra storia. Ma fare di tutta l'erba un fascio solo perchè hanno una cultura diversa è estremamente ingiusto oltre che deleterio. Fra i musulmani c'è anche tanta brava gente, e fintanto c'è brava gente c'è speranza. In futuro è probabile che ci sarà sempre più una mescolanza di culture e religioni diverse. Dobbiamo sforzarci di capire e tollerare. Dobbiamo imparare a convivere e rispettarci reciprocamente.
  8. copco

    Il massacro in Ossezia

    OK, avevo interpretato male.
  9. Beh, se le case fanno parte di un gruppo è chiaro che almeno a livello industriale deve esserci una ferrea organizzazione centralizzata, altrimenti le sinergie e le economie di scala vanno a farsi benedire. Ma una volta deciso quali pianali e quali i motori vanno condivisi ogni marchio deve essere autonomo nella progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione dei modelli che ritiene opportuno realizzare e portare sul mercato. Ogni marchio deve operare in maniera autonoma ed in competizione col resto del mondo, senza remore e senza dover stare attento a non calpestare i piedi agli altri marchi del proprio gruppo, perché se un modello è pensato per non disturbare i modelli dei marchi parenti finisce che quel modello non disturba neanche i modelli della concorrenza esterna al gruppo. Lo smantellamento delle business units operato da Marchionne invece ho paura che centralizza tutto, e capita che chi prima era responsabile di un marchio si ritrova capo di un servizio come gli acquisti. Insomma, non vorrei sbagliarmi, ma sembra che si debba andare verso quell’annacquamento dei marchi che Boschetti cercò di limitare con la creazione delle BU. Se il problema, come giustamente fai notare tu, risiede anche nell’organizzazione commerciale e distributiva, allora devono lavorare su quello e non certo facendo casino con riarrangiamenti alchimistici dei vertici che o non servono a niente oppure sono addirittura deleteri. Ovviamente, come sempre, aspettiamo di capire meglio come si mettono le cose e che cosa succederà, ma le premesse francamente mi suonano alquanto strane. Spero ovviamente di essere io quello che non capisce un kazzo, cosa assai probabile (dato che non sono un addetto ai lavori e dato che non conosco bene neanche i fatti) e che se si confermasse non mi dispiacerebbe affatto.
  10. Riportando in maniera chiaramente strumentale quel confronto sulle emissioni inquinanti, anche quelli di Infomotori dimostrano di essere totalmente incompetenti. Oppure sono pagati per farlo.
  11. Guglielmo, i modelli Citroen e Peugeot nonostante si basino su un numero di piattaforme assai piccolo, non sembrano affatto cloni. Ed il successo del gruppo PSA deriva proprio da questo. Il gruppo PSA è un esempio perfetto di come debbano essere interpretate le strategie delle sinergie e delle economie di scala. Citroen e Peugeot si rivolgono allo stesso target e quindi per forza di cose devono essere in concorrenza fra loro stesse, ossia si cannibalizzano alla grande, ma nel fare questo riescono a perseguire il loro obiettivo più importante e vero, ossia competere col resto della concorrenza esterna al gruppo PSA. Citroen e Peugeot riescono a stare sulla cresta dell’onda combattendosi vicendevolmente sul mercato. Si combattono fra loro stesse prima ancora che con Renault, Fiat, Volkswagen, Ford, Toyota etc. E per farlo sono strutturate come marchi che pur facendo capo ad un solo gruppo sono completamente indipendenti ed autonomi a livello decisionale e commerciale. Così facendo riescono a fare modelli che tutto sembrano tranne che cloni di marche diverse. Riporto qui un articolo dedicato proprio a PSA apparso su Repubblica qualche tempo fa: Lo strano ménage Peugeot-Citroen I due marchi alleati e concorrenti all'interno del gruppo PSA guidato da Folz. Ecco le strategie di convivenza DANIELE P. M. PELLEGRINI Più che un "gruppo" nella tradizionale accezione del termine, la famiglia PSA rappresenta il caso di "un proprietario e due marchi", Peugeot e Citroen, ciascuno con pari dignità e la libertà di cercarsi il proprio spazio sul mercato. Una specie di alleanza dove si coltivano tutte le possibili sinergie, ma che non pone alcun limite all'indipendenza degli alleati. Si tratta evidentemente di una situazione in contrasto con quanto si vede di solito nelle grandi aggregazioni di marchi, dove il lavoro più delicato è la spartizione delle aree di influenza: il tal marchio fa questo tipo di automobili, quest'altro insegue quella clientela e così via. Per PSA non è così, non c'è una divisione strategica dei compiti ma Peugeot e Citroen sono del tutto libere di muoversi e, se il caso, di scannarsi sul mercato come vere concorrenti; lo si percepisce dalla totale separazione delle reti commerciali, ma anche dall'incredibile concorrenza nel campionato mondiale rally, dove il gruppo PSA è presente con due squadroni avversari, apparentemente più accaniti fra loro che con la concorrenza. Dietro questa particolarissima convivenza c'è però una ferrea organizzazione industriale, assolutamente centralizzata, che impone a entrambi i marchi i motori, i pianali e tutti i componenti di base utili a realizzare le proprie vetture secondo i propri gusti e le proprie opportunità di mercato. Il sistema tende a realizzare evidenti economie di scala concedendo però a ciascuno di sviluppare i progetti senza costrizioni; nel caso della Citroen, per esempio, la tradizione delle sospensioni idrauliche per le vetture di classe superiore continua ad essere portata avanti, pur utilizzando lo stesso pianale delle corrispondenti Peugeot. Una simile politica di alleaticoncorrenti è possibile anche in virtù dell'immagine molto forte dei due marchi, delle loro differenti culture tecniche e della separazione delle rispettive clientele, aspetti che automaticamente generano un diverso approccio, non solo stilistico, al progetto delle nuove vetture. Malgrado i dubbi e le critiche questa strategia, decisa dal presidente Folz e che non sempre è stata condivisa dai responsabili dei due marchi, finora ha funzionato, e i risultati danno ragione a questo originale menage. Quasi a dimostrare che, per evitare discussioni in famiglia, è meglio essere concorrenti che gelosi. martedì 29 giugno 2004 http://www.repubblica.it/auto/supplemento/2004/06/29/20auddere.html
  12. Beh, per esempio la SW che vuole prendere il babbo di Hachiko è una gran bella macchina. Bagagliaio simile a Stilo Multiwagon, qualità simile, prezzi simili, dotazioni simili e qualche motorizzazione in più offerta da Megane. Lunghezza ed altezza uguali, ma Stilo è più alta di ben 10 cm per cui offre una abitabilità leggermente superiore. Ma la Megane SW la trovo esteticamente più riuscita di Stilo MW. La nuova Scénic la trovo invece esteticamente peggiore rispetto alla serie precedente. La Megane berlina normale non mi piace molto per via di quella coda strana.
  13. Mi viene da ridere per la coincidenza, ma compreremo proprio quella del tuo avatar!! Per ora abbiamo ancora la cara vecchia Astra...poverina... :cry: Cmq grazie a tutti per le congratulazioni La Megane? Quale versione? Gran macchina: esclusa la Scènic, che è si una bella macchina comoda ma che trovo sia peggiorata esteticamente rispetto alla vecchia versione.
  14. Se ci dici l'argomento di cui trattava quel tread possiamo forse tentare di sopperire alle ferie di quella bolgia che è il forum di 4R.
  15. Vero Phormula! E non mi metto fuori da questo gioco al massacro. A volte l'ho fatto anch'io sapendo di farlo: per tifo, per ripicca contro qualcuno, per provocare o semplicemente per stimolare una discussione. Sono un pò troppo passionale. E' una cosa che non ho mai visto fare da te: è per questo che ti invidio e ti ammiro nello stesso tempo.
  16. Ma perchè? Hachiko ha un pub? Complimenti Hachiko! Non ti preoccupare, intanto il primo passo è fatto.
  17. Poi mi preoccupa sentir dire che le decisioni verranno prese in una struttura a matrice, ossia una struttura che per quanto ne so ha il vantaggio di far fuori eventuali prime donne ma ha il notevole svantaggio di essere un qualcosa in cui si può fare a scaricabarile con estrema facilità. Non vorrei dire baggianate, ma mi pare che in una struttura a matrice si è responsabili di una funzione o di un servizio ma non si è responsabili di un progetto. Si diventa dei semplici burocrati e dei semplici contabili, ossia si viene spersonalizzati. E Montezemolo parla di far emergere le singole capacità e le singole potenzialità! Lungi dal motivare i managers a darsi da fare e mettere in mostra le singole capacità, la struttura a matrice non motiva nessuno, perché nessuno si sente il solo responsabile delle decisioni prese. E’ una struttura in cui ciascun responsabile farà il minimo indispensabile per salvare la faccia e nulla di più. Forse in Ferrari la cosa funziona, ma Ferrari non è il gruppo Fiat.
  18. Quoto. Non mi emoziona come mi emozionavano le altre due piccole bombe che hai citato. E devo dire che benchè non si possa dire che sia brutta, mi lascia indifferente anche dal punto di vista estetico. A differenza della vecchia mini che invece è simpaticissima.
  19. Mah! Che ci siano motori (nuovi) che richiedono frequenti rabbocchi di olio è una cosa che sento di tanto in tanto. La cosa mi lascia un pò perplesso perchè mi da l'impressione di motori sviluppati alla meno peggio. Forse è una mia fisima personale. Sul mio vecchio cinquino anch'io rabboccavo talmente spesso l'olio che non c'era bisogno di cambiarlo praticamente mai. Il turnover era talmente elevato che l'olio era sempre OK come densità. Ma succedeva solo perchè il motore gocciolava parecchio e quindi si consumava non perchè veniva consumato dal motore ma perchè veniva perso. Da un paio d'anni il fenomeno è stranamente cessato da solo ed il motore non perde più una goccia d'olio (e non sporca dove parcheggio). Non capisco come mai, ma sicccome mi sta bene, mi adeguo.
  20. Monica sucked as a Democrat, now she’ll blow as a Republican. by blacksheep http://www.e-thepeople.org/article/33943/view?viewtype=best
  21. Ma dai cerchiamo di essere seri! Che significa che Cuore Diesel batte Prius o che Smart batte Prius? E' solo un chiaro tentativo di sputare sopra un prodotto (Prius) che fa il kulo a tutta la concorrenza quanto ad emissioni. Si è sempre detto che Prius non è la panacea di tutti i mali da inquinamento, ma che, riguardo all'aspetto ecologico è certamente è un ottimo prodotto dato che essendo praticamente una segmento D consuma ed emette quanto una segmento B. E' chiaro che una microcar come Smart inquina meno di Prius! Hanno scoperto l'acqua calda.
  22. non sono seghe mentali ...sono tecniche ,sono studi ...si chiama marketing come un chirurgo che studia medicina e poi opera .... come un viloinista che studi 20 il violino e impara delle tecniche . e la prima cosa in marketing che ti insegnano è che e sbagliato raggiungere lo stesso target con due prodotti quando si può raggiungere con uno solo. Significa cogliere l'obbiettivo in modo efficente e cioè spendendo meno risorse possibili......nell'altro modo è solo stupido.
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