copco

Condivido. Per il resto sembra una bella macchina.

L'avevo notato anch'io. Tutto a un tratto Lupino di aggira da queste parti! Tu che dici? Ce l'avrà la lupara in spalla? E la coppola nera?

Ti dico solo che l'Italia pur essendo uno dei paesi più industrializzati investe pochissimo in ricerca. Se non vogliamo diventare l'ultima ruota del carro dobbiamo aumentare gli investimenti in ricerca, compreso il settore delle biotecnologie. Giusto per darti un'idea ti dico che nella sola Bay Area di San Francisco, nel 1993 c'erano 180 società di biotecnologie, da quelle composte da sole cinque persone che si limitavano a sintetizzare peptidi o oligonucleotidi sino a quelle con migliaia di dipendenti. Noi siamo quindi molto indietro e dobbiamo recuperare. Se sceglierai questo settore, a naso direi che dovresti avere un futuro, specialmente se sarai disposta a muoverti e non pretenderai di trovare lavoro a Lodi.

Uffà, odio prendere posizione per una in particolare. Non sopporto l'idea che le altre possano rimanerci male. Tutte hanno dei pro. I contro non riesco mai a vederli. Come cacchio posso votare? Dobbiamo votare solo in base alla bellezza? Allora occorrono molte più immagini. Le foto del volto non ci bastano: vogliamo quelle in bikini. E poi mi servono le misure: altezze, pesi, circonferenze, dentature, miopie, etc.

Mah, probabilmente hai ragione, ma spero che la Turchia si dia da fare per mettersi in linea quanto prima con i requisiti necessari per entrare in Europa. Ed ovviamente spero che l'Europa sia ferma nel chiedergli non solo requisiti economici ma soprattutto il rispetto dei diritti umani ed una democrazia vera dove le etnie presenti sul suo territorio siano rappresentate adeguatamente in parlamento. Taurus, io non ho certezze, ho solo espresso quello che penso. Certamente è impressionante notare che Bush è un Texano legato profondamente al petrolio (Harken), Dick Cheney dicono che è della Hulliburton, Condoleeza Rice della Chevron, e Rumsfeld della Occidentale. Le famigerate armi di distruzione di massa non sono state mai trovate ed effettivamente mi sa che prove concrete e tangibili di uno stretto legame fra Al Qaeda e l'ex regime di Saddam non sono mai venute fuori, quindi tutto depone a favore della tua visione delle cose. Ma se davvero la motivazione vera e principale della guerra è solo il petrolio su cui galleggia l'Irak allora anch'io sono vittima della disinformazione imperante e la realtà supera la fantasia. E' dura ammettere che chi appoggia gli USA, tra cui l'Italia, si sia semplicemente appiattito sugli interessi del Texano e della sua lobby petrolifera. Significherebbe ammettere che noi siamo lì solo per sperare di poter acchiappare qualche briciola di quel mare di petrolio. Mi sembra una cosa troppo meschina.

Condivido ma sono terrorizzato da un'europa superpotenza .....mi sa che il nostro primato nei diritti umani se ne va al diavolo. Ciao Ciao Se non hai il peso e l'influenza necessari per promuoverli allora i diritti umani rischiano di rimanere solo nelle intenzioni. Intendevo superpotenza in quel senso.

L’interesse USA è quello di potenziare la copertura NATO dell’Europa tentando di fargli occupare il ruolo che invece spetterà alla futura difesa comune europea, e per fare questo ogni strategia è buona per ritardare la creazione di una difesa europea. Sta agli europei aprire gli occhi. Condivido quindi la visione di un’America che pinta per l’entrata della Turchia in Europa perché questo rende la NATO più presente e più forte in Europa. Tuttavia io non vedrei l’ingresso della Turchia in Europa solo sotto questo aspetto. Il requisito principale che l’Europa chiede alla Turchia è la sua revisione e la sua correzione in tema di diritti umani. Se la Turchia vuole la sua piena integrazione europea deve porre fine al suo esecrabile comportamento in tema di diritti umani. E’ vero, è esecrabile il fatto che gli USA non abbiano condannato seriemente la Turchia per i suoi misfatti, bisogna però notare che la Turchia non ha mai mandato bande di terroristi in giro per il mondo ad abbattere aerei, treni e grattacieli. L’Irak era invece un paese che offriva protezione al terrorismo islamico antioccidentale. Che poi un forte contributo alla decisine dell’intervento sia stato dato dalla lobby petrolifera che ha portato alla Casa Bianca un presidente texano, anch’esso con le mani imbrattate di petrolio, è altresì vero. Quanto all’Europa divisa sull’intervento in Irak non sono certissimo del ruolo giocato dagli USA e dall’Inghilterra al riguardo, semmai io credo che gli USA avrebbero desiderato un appoggio più compatto. Io credo che l’Europa divisa dipenda essenzialmente dalla sua incompiutezza, dove i singoli paesi possono ancora privilegiare i loro interessi particolari anteponendoli a quelli della comunità. L’Europa deve ancora fare molta strada, e non si può imputare agli USA la sua incompiutezza. Ricordiamoci che ad esempio la Francia non partecipa all’intervento in Irak perché la società petrolifera francese Total aveva interessi sterminati in Irak. La Total ha perso tutte le concessioni petrolifere in Irak, e la Francia è stata addirittura sospettata di sostegno occulto a Saddam. Io dico che è vero, occorre aprire gli occhi e guardarsi da un eccessivo vassallaggio agli USA, ma bisogna anche aprire gli occhi su chi in nome dei suoi interessi particolari è disposto a dividere ed ad infrangere equilibri ed alleanze. Se diciamo che la Francia ha fatto bene a non partecipare all’intervento perché aveva da difendere i suoi interessi allora non possiamo parlare in favore dell’Europa unita. Ma ripeto, a mio avviso all’interesse riguardante il petrolio vanno anteposte questioni più importanti come quella della sicurezza. Condivido ovviamente in pieno la visione di un’Europa che molto più degli USA ha il diritto e la storia per aspirare a diventare una superpotenza campione sul piano dei diritti umani. Per farlo, non solo a botta di proclami e parole, deve purtroppo ancora fare molta strada sul piano dell’integrazione e della costituzione per arrivare alla compiutezza. Certamente occorrerà tanto lavoro per affrancarsi dall’influenza USA.

Era un'Alfa Romeo. I dirigenti dell'azienda privata dove cominciai a lavorare io usavano solo quella. Ne vedo ancora un sacco in giro. Un anno fà credo di averne salvata una. Una tipa che conosco voleva rottamarla perchè consumava troppo olio. Gli dissi: "ma sei matta? Aggiustala! E' l'ultima vera Alfa Romeo e credo che quanti più anni passeranno più valore prenderà". Ce l'ha ancora.

Si spera in un mondo migliore, ma nell’attuale mondo ci sono solo vari sistemi ciascuno dei quali tenta di promuovere i propri interessi a scapito degli altri. L’Italia fa parte di uno di questi sistemi ed in accordo con la sua storia recente si ritrova accanto agli americani. Si dice che gli americani sono andati in Irak per il petrolio e per altri interessi strategici. In questa diceria c’è del vero. Credo però anche ad un’altra diceria, ossia che gli americani siano andati in Irak per abbattere un regime sanguinario minaccioso, per portarvi la democrazia, ma soprattutto per cancellare uno di quei sistemi che proteggono il terrorismo islamico che troppo dolore e troppo caos ha generato nel mondo intero, Irak compreso. Se si riuscirà a fare tutto questo allora forse avremo un mondo un po’ più sicuro di cui ne trarranno beneficio gli americani in primis, gli irakeni ed il resto del mondo poi. Chi sostiene che il governo democratico che si vuole impiantare in Irak sarà un governo fantoccio in mano agli americani sostiene il vero. Si dice che Italia, Spagna ed Inghilterra sono dei semplici zerbini degli USA, ossia altri governi fantoccio già in mano agli americani. Vero. Altrettanto vero è che gli USA sono un governo fantoccio in mano al resto dei paesi occidentali. Gli USA senza il resto dell’occidente e comunque senza il resto degli altri paesi ad economia capitalista sono meno di zero. Conclusione: tutti i governi della coalizione capitalista sono dei governi ciascuno fantoccio degli altri. Fantocci o non fantocci devono stare tutti insieme per proteggere i loro interessi. Se non lo faranno dovranno accettare di doversi preparare a soccombere agli interessi ed ai ricatti dei sistemi antagonisti. In tutta questa storia io vedo paesi come USA, Spagna, Inghilterra e Italia che tentano di fare qualcosa per difendersi e per opporsi al terrorismo islamico e agli interessi di regimi sanguinari totalitari e di pazzi criminali come Bin Laden. Poi vedo paesi come Germania e Francia che pensando al loro piatto economico e politico hanno concluso di non doversi accodare agli USA; hanno deciso che sarebbe stato meglio stare a guardare chi avrebbe lavorato anche per loro. E l’Irak? Se l’America ed i suoi alleati riusciranno a debellare le bande mafioso-terroristico-islamico-feudali che oggi più che mai terrorizzano il popolo irakeno, il mondo arabo ed il resto del mondo allora di colpo il popolo irakeno si sentirà più libero. Il giorno prima della caduta del regime fascista la stragrande maggioranza degli italiani era fascista sotto il terrore. Il giorno dopo la caduta del regime fascista la stragrande maggioranza degli italiani diventò di colpo antifascista. E il petrolio dell’Irak? A mio avviso arricchirà gli irakeni (il popolo) più di quanto abbia mai fatto nella storia dell’Irak. Molto probabilmente arricchirà anche gli americani ed i suoi alleati. Arricchirà di meno gli sceicchi di discendenza feudo-divina. Ma la posta in gioco più importante non è il petrolio; è la difesa del mondo intero da pochissimi uomini che aborriscono la democrazia e che per tradizione secolare vorrebbero continuare a comandare, e magari vorrebbero anche dominare il mondo, continuando ad usare la religione per costruire strumenti micidiali di potere come il fanatismo e il terrorismo religiosi che sfociano in regimi che massacrano interi popoli e in episodi come quello delle ex Twin Towers, del Pentagono, dei treni spagnoli e della strage di italiani a Nassirya fino all’esecuzione efferata e filmata di un ragazzo italiano a scopo ricattatorio. Poi possiamo parlare all’infinito circa torti, ragioni, bassezze e miserie che sicuramente ci sono da tutte le parti. Ma qui ci sono dei sistemi a confronto: si tratta di scegliere da quale parte stare o semplicemente di stare a guardare la storia che si compie e che passa sulle nostre teste senza vederci. A proposito del termine “mercenari” usato con accezione dispregiativa circa gli ostaggi italiani vorrei invitare a riflettere che siamo tutti in qualche modo mercenari.

No se n'haie mancu 'ncorta de u favore ca l'hai fattu. Le corne soi!

Per me è una strategia perdente in partenza. Se il gruppo Fiat non riuscirà a competere e ad espandersi nel mercato ricco europeo non avrà mai una base sicura per potersi espandere altrove. Demel comincia a deludermi. In Cina ci sbarchi se hai delle palle accussì con la certezza assoluta di sfondare e competere con gli altri. In Cina non ci vai facendo affidamento su una botta di kulo per aver fortuna. Giusto per fare un esempio. La strategia che il gruppo Fiat sta scegliendo è quella dispersione e della conseguente dissoluzione. A mio avviso Fiat dovrebbe pensare di diventare forte in Europa ed ancora più forte in Brasile, ossia in quei mercati in cui è già presente seriamente ma in cui deve ancora darsi da fare molto. Solo quando in questi mercati avrà la certezza di poterli controllare e gestire potrà concedersi il lusso di sbarcare seriamente in nuovi mercati. Insomma, la mia impressione è che con la strategia che stanno pensando di attuare non combineranno niente di buono nè nei mercati in cui sono già presenti e nè nei mercati che intendono conquistare; non ne avranno la forza.

Se qualcuno non si decide a mandarmi a quel paese la mia posizione peggiorerà sempre di più: oramai mi arrogo il diritto di deformare le parole, vedi "Vodafonio" e "picciono". Grazie comunque.

Bravo Autodelta: ognuno convive con le sue paure, gioie, angosce, idiosincrsie, amori, passioni, dolori, orgogli e scheletri nell'armadio. Ed ognuno sceglie il modello da inseguire secondo la sua natura e le sue aspirazioni: inutile oltre che impossibile giudicare, e superfluo presentare modelli di presunta normalità.

Vien da Lazzar sullo Ionio Lo neoiscritto Vodafonio Non si sa se è calabrese Né se è siculo o pugliese Del mistero la passione Sembra abbia Vodafone Lui conosce Castelbuono Lo cagò di lì un picciono Non sappiam la geografia Né di Lazzaro la via Col mistero lui comincia Non ci svela la provincia Siam costretti a usar la rete Per carpir cose indiscrete Lazzaro è uno calabrese Sul mar Ionio bel paese Bello mare e bel passeggio Di Calabria terra Reggio Co un fiatante Vodafone Non avremmo noi passione Caro amico Vodafone Stai attento allo piccione Ei potrebbe pur cagar Anco a Lazzaro sul mar Scusa questa impertinenza Non è per irriverenza Solo per giocare un poco E movimentar sto topo Troverai su Autopareri Tanti e belli amici veri Troverai qui cose buone Benvenuto o Vodafone.

Si Touareg, quando poi ti vorrai decidere a dirci come ti trovi con la tua GTA non sarà mai troppo tardi, grazie.

Ah, già! Dev'essere Castelbuono. Scusa il ritardo.

Touareg, che è sta roba? Molto bella! Castello? Masseria?

Eh, sì, lavoro davvero ingrato quello del moderatore. Come la fai la sbagli. E' per questo che personalmente non mi ci sono mai proposto, ma per lo stesso motivo sono disposto a chiudere un occhio sull'operato di chi il moderatore lo fa.

Mah, anche secondo me si stava svolgendo un confronto abbastanza civile fra punti di vista anche diametralmente opposti. Certo qualche frase un pò pesantuccia è volata, ma non mi sembrava il caso di chiudere i topic. Capisco tuttavia la posizione scomoda del moderatore, che come ha detto Artemis è anche sotto la pressione dei messaggi privati che riceve, e che sotto tale pressione potrebbe anche prendere decisioni un pò avventate non essendo il moderatore dotato di infallibilità divina. A questo proposito devo dire che francamente non condivido il comportamente di quanti si rivolgono al moderatore in privato, come farebbero con la mamma, per chiedere una loro personale giustizia. Queste persone, che non ho idea di chi possano essere nè di quante possano essere, farebbero a mio avviso meglio ad esporre le loro lagnanze direttamente e civilmente nel forum in modo tale che se ne possa discutere pubblicamente. In questo modo potrebbero dare un contributo utile alle discussioni e lascerebbero anche più in pace i moderatori senza caricarli di ulteriori carichi di lavoro e responsabilità. Quanto ad Alfaomega mi dispiacerebbe davvero se decidesse di mollare, credo che sia una di quelle persone dotate di spirito di osservazione e di capacità critica preziose per un forum come il nostro. Caro Alfaomega permettimi di farti notare che se ciascuno di noi decidesse di mollare baracca e burattini ogni qual volta gli va storto qualcosa allora questo forum chiuderebbe battenti nel giro di un mese.

Leggi bene cosa ha detto..nella farse ripercorrere il cammino fatto con alfa...e poi è risaputo che aveva chiesto a cantarella la direzione fiat...e il torinese gli ha detto che finchè vivrà lei nn si schioderà dall'alfa..... Ripeto alla fiat alfa mancono uomini immagine come Desilva. Troppo tardi l'ho calato nell'altoforno! E ne sto pagando care le conseguenze, compreso il regalo di De' Silva alla concorrenza. Mumble.

Amy, spero che queste si vedano:

50 Quanti punti ho perso?