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copco

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  1. Taurus, d'accordo per i motori, per i queli evinco che metti 156 al primo posto. Ma come la mettiamo col resto della meccanica? BMW ha la TP.
  2. copco

    [RISOLTO] Uomini:pregi e difetti

    EEEEEHHHHHHH??? Indifesa? Sgrunt!!!
  3. Silob, condivido buona parte di quanto sostieni. Ma permettimi di ritornare solo su Fiat, altrimenti dovremmo scrivere un trattato. Se un paese è civile ha gli ammortizzatori sociali; su questo non ci piove, ed io sono contento di pagare le tasse anche per questo. Il punto è che pianificare la costruzione di un impero economico-industriale usando come strumento di crescita l’esistenza degli ammortizzatori sociali (e non solo) è una cosa che fanno gli imprenditori malati, non quelli sani. Questo è il capolavoro che è riuscito a realizzare la casa sabauda. Hanno costruito un impero mandando in crisi Fiat Auto di tanto in tanto. Gli imprenditori sani pianificano il loro sviluppo reinvestendo buona parte dei loro utili nel loro core business in primo luogo, e non in settori di cui non hanno né competenza e né tradizione sapendo che tanto se il core business va male possono affondare le mani nelle casse dello stato. Fiat Auto ci ha sistematicamente ricattati: “ho decine di migliaia di dipendenti, se non pagate quando non mi servono li butto fuori”. Con questo ricatto ha costruito l'impero. E’ ammissibile un ricorso fisiologico agli ammortizzatori sociali, non un ricorso patologico per non dire banditesco. Intendiamoci: non è solo responsabilità Fiat. Il sistema era bacato. Nel territorio della repubblica delle banane sono state concesse fin troppe scorribande alla real casa sabauda. E non mi si venga ad obiettare con la banalità che siamo diventati la sesta potenza economico-industriale del pianeta. Perchè controbatto che se siamo cresciuti 100 avremmo potuto banalmente crescere 200. Io dico: meno male che in Italia abbiamo avuto la grande Fiat, specialmente quella che ad un certo punto era arrivata ad occupare il primo posto in Europa nel settore auto. Semplicemente sarei stato più contento se la grande mamma Fiat fosse riuscita a costruire un impero creando ricchezza in Italia invece di distruggere ricchezza in Italia. Perché a questo punto io mi chiedo se per caso l’Italia non si ritroverebbe ad essere più ricca se invece di avere in casa il gruppo Fiat avesse avuto in casa degli impianti produttivi Toyota, Ford, Volkswagen, Mercedes Benz, Opel, Honda etc. No! Abbiamo avuto in casa una Fiat che non solo ha impedito gli investimenti stranieri in Italia nel settore della mobilità, ma ha anche fatto tabula rasa di tutto, omologando l’incredibile varietà di knowhow che avevamo (Lancia ed Alfa Romeo in primis) ai suoi standard, impoverendo il paese anche dal punto di vista della tecnologia, della competizione, della creatività, dell’economia, etc. Quindi non si tratta più solo di aver sottratto ricchezza all’Italia sfruttando le crisi nazionali dell’auto per ingrandirsi all’estero e diventare una multinazionale con interessi nei campi più disparati. Il discorso si espande a macchia d’olio. Come ha già accennato il Fusi, la vicenda Alfa Romeo è stato un affare davvero fallimentare per lo stato italiano. Lo stato praticamente regalò Alfa Romeo a Fiat, invece di venderla a Ford. Lo fece in cambio di tutta una serie di garanzie nessuna delle quali è stata rispettata. Non solo: Fiat ha sfruttato il regalo ricevuto per sottrarre ulteriori soldi alle nostre tasche. Sarei stato contento di un’Alfa Romeo in mano Fiat se Fiat avesse saputo cosa fare di Alfa Romeo. Così non è stato, anche se ora, finalmente, comincia ad intravedersi sul lontano orizzonte qualche barlume di Alfa Romeo. Non parliamo poi della triste vicenda di Melfi e di come in una repubblica delle banane possa succedere che una regione si dissangui per offrire su un piatto d’argento degli impianti di produzione e delle infrastrutture ad un’azienda privata al puro scopo di collocarvi un po’ di manodopera locale a prezzi da saldi di fine stagione. Fulgido esempio di come, per espandersi, il fiore all’occhiello dell’imprenditoria privata italiana non abbia avuto remore a cavalcare la disperazione delle aree economicamente più depresse del paese. Ancora una volta qualcosa che non quadra: va benissimo cercare di creare sviluppo in un’area che ne ha bisogno; non va bene che questo lo faccia un’azienda privata con i soldi pubblici. Arrivo alla stessa conclusione di prima: quando il vero motore di un’impresa è la nostra tasca allora bisognerebbe licenziare i padroni. Non ne abbiamo bisogno. In tutto ciò intravedo un’assoluta incapacità, oramai decennale, della nostra classe dirigente di assumersi delle responsabilità; si preferisce delegare al settore privato e si paga profumatamente quel settore privato in cambio di un pessimo servigio. Un siffatto sistema-paese non potrà mai funzionare, perché non puoi offrire un agnello ad un leone chiedendogli di crescertelo amorevolmente e restituirtelo quando l’agnello è diventato una pecora gravida; inevitabilmente succede che il leone si pappa l’agnello e festa finita.
  4. Complimenti Frasc! Gran macchina! Ma soprattutto gran motore per una Punto; a patto che tu faccia percorrenze annue di almeno 15.000 Km.
  5. copco

    [RISOLTO] Uomini:pregi e difetti

    . energy level 95 % . bip . new bug detected . . inform kubbatian security supreme council . bip . . unfold gun . load pallets . . prepare to terminate .
  6. Il Fusi, è vero, ci conosciamo oramai da molto tempo e conosco il tuo pensiero. Ho sempre condiviso le tue idee ed infatti non mi sorprende che tu condivida le mie. Fra l'altro mi pare che sull'argomento in oggetto ci confrontammo sul forum di 4R quando ti facevi chiamare cvx e forse ancor prima. In un mondo oramai completamente prono alla dottrina del "privato è bello e pubblico è brutto" mi fa piacere vedere che c'è ancora qualcuno dotato di capacità critiche, che usa la propria testa e che non si è ancora fatto indottrinare. Con questo non voglio assolutamente dire che solo "pubblico è bello"; semplicemente io credo che una cosa è il pubblico ed altra cosa è il privato, e che quando fra le due cose c'è commistione nascono dei mostri. Sono dell’avviso che sia il pubblico che il privato possono funzionare bene. Ma pare che, se parliamo di grandi imprese, tra il 1986 e il 2001, la Fiat ha distrutto ricchezza per 27 mila miliardi di lire, la Montedison per 9 mila, Olivetti per 14 mila e Pirelli per 4 mila. Invece, contrariamente ai pregiudizi, nello stesso periodo l’Eni ha creato ricchezza per 36 mila miliardi, l’Enel per 22 mila e Telecom per 94 mila miliardi di lire. Nel privato si salva ovviamente Silvio Berlusconi: ha avuto le palle per riuscire a scalare il paese, ma ahimè, ha prodotto ancora una volta un’altra anomalia italiana. Sembra proprio che l’Italia non sia un terreno fertile per una grande impresa privata che sia sana. Quand’ero a San Francisco scendevo giù al minimarket del residence per comprare il Pomì Parmalat e preparare poi il sugo per due spaghi da condividere con qualche amico di tanto in tanto. Potevo vantarmi sfoggiando spaghetti De Cecco conditi col sugo fatto con la passata di pomodoro prodotta dalla Parmalat, e spiegavo con orgoglio che la Parmalat era una grande impresa multinazionale con casa madre italiana. Che figuracce che ho fatto!
  7. Avevo già aperto un topic sull'affidabilità. http://autopareri.com/forum/viewtopic.php?t=5718&start=0 Ripeto qui le classifiche che avevo riportato in quel topic. Ecco i risultati condotti dall’associazione di consumatori Altroconsumo insieme ad altre associazioni simili di Francia, Spagna, Belgio e Portogallo su 22.000 automobilisti: 1 Toyota 2 Honda 3 Mitsubishi 4 Saab 5 Mazda 6 Nissan 7 Mercedes 8 Hyundai 9 BMW 10 Suzuki 11 Volvo 12 Skoda 13 Jeep 14 Audi 15 Citroen 16 Volkswagen 17 Peugeot 18 Ford 19 Renault 20 Seat 21 Alfa Romeo 22 Daewoo 23 Rover 24 Opel 25 Fiat 26 Land Rover 27 Lancia 28 Chrysler Ecco i risultati ottenuti dall’ADAC (Automobil Club tedesco) su 38.000 associati: 1 Toyota 2 Subaru 3 Honda 4 Mazda 5 Nissan 6 Mitsubishi 7 Suzuki 8 Porsche 9 Saab 10 Hyundai 11 BMW 12 Daihatu 13 Volvo 14 Jaguar 15 Citroen 16 Kia 17 Skoda 18 Lancia 19 Daewoo 20 Peugeot 21 Ford 22 Seat 23 Renault 24 Alfa Romeo 25 Rover 26 Audi 27 Opel 28 Chrysler 29 Smart 30 Fiat 31 Volkswagen 32 Mercedes 33 Land Rover Ecco le classifiche 2003 stilate da JD Power su 25 mila interviste ad altrettanti proprietari inglesi di auto. Purtroppo in queste classifiche delle migliori non compare nessuna italiana. LE TOP TEN 1 Honda Logo 2 Toyota Yaris 3 Lexus IS200 3 Jaguar Xj 5 Smart 6 Toyota Corolla 7 Skoda Octavia 7 Toyota Rav4 9 Bmw Serie 3 10 Bmw Serie 5 10 Skoda Fabia CITY CAR 1 Honda Logo 2 Toyota Yaris 3 Smart 4 Skoda Fabia 5 Daihatsu Sirion COMPATTE 1 Toyota Corolla 2 Honda Civic 3 Mazda 323 4 Ford Focus 5 Audi A3 MEDIE 1 Skoda Octavia 2 Subaru Legacy 3 Mazda 626 4 Toyota Avensis 5 Mitsubishi Galant EXECUTIVE 1 Lexus IS200 2 Jaguar XJ8 3 Bmw Serie 3 4 Bmw Serie 5 5 Saab 9-5 COUPE'/SPIDER 1 Toyota MR2 2 Toyota Celica 3 Mercedes SLK 4 Mercedes CLK 5 Mazda MX-5 MONOVOLUME 1 Mazda Premacy 2 Audi A2 3 Nissan Tino 4 Opel Zafira 5 Renault Scénic FUORISTRADA 1 Toyota RAV4 2 Subaru Forester 3 Honda CR-V 4 Honda HR-V 5 Mitsubishi Pajero
  8. Avevo già aperto un topic appropriato in “Mondo della’Auto": http://autopareri.com/forum/viewtopic.php?t=5718&start=0 Ripeto qui le classifiche che avevo riportato in quel topic. Ecco i risultati condotti dall’associazione di consumatori Altroconsumo insieme ad altre associazioni simili di Francia, Spagna, Belgio e Portogallo su 22.000 automobilisti: 1 Toyota 2 Honda 3 Mitsubishi 4 Saab 5 Mazda 6 Nissan 7 Mercedes 8 Hyundai 9 BMW 10 Suzuki 11 Volvo 12 Skoda 13 Jeep 14 Audi 15 Citroen 16 Volkswagen 17 Peugeot 18 Ford 19 Renault 20 Seat 21 Alfa Romeo 22 Daewoo 23 Rover 24 Opel 25 Fiat 26 Land Rover 27 Lancia 28 Chrysler Ecco i risultati ottenuti dall’ADAC (Automobil Club tedesco) su 38.000 associati: 1 Toyota 2 Subaru 3 Honda 4 Mazda 5 Nissan 6 Mitsubishi 7 Suzuki 8 Porsche 9 Saab 10 Hyundai 11 BMW 12 Daihatu 13 Volvo 14 Jaguar 15 Citroen 16 Kia 17 Skoda 18 Lancia 19 Daewoo 20 Peugeot 21 Ford 22 Seat 23 Renault 24 Alfa Romeo 25 Rover 26 Audi 27 Opel 28 Chrysler 29 Smart 30 Fiat 31 Volkswagen 32 Mercedes 33 Land Rover Ecco le classifiche 2003 stilate da JD Power su 25 mila interviste ad altrettanti proprietari inglesi di auto. Purtroppo in queste classifiche delle migliori non compare nessuna italiana. LE TOP TEN 1 Honda Logo 2 Toyota Yaris 3 Lexus IS200 3 Jaguar Xj 5 Smart 6 Toyota Corolla 7 Skoda Octavia 7 Toyota Rav4 9 Bmw Serie 3 10 Bmw Serie 5 10 Skoda Fabia CITY CAR 1 Honda Logo 2 Toyota Yaris 3 Smart 4 Skoda Fabia 5 Daihatsu Sirion COMPATTE 1 Toyota Corolla 2 Honda Civic 3 Mazda 323 4 Ford Focus 5 Audi A3 MEDIE 1 Skoda Octavia 2 Subaru Legacy 3 Mazda 626 4 Toyota Avensis 5 Mitsubishi Galant EXECUTIVE 1 Lexus IS200 2 Jaguar XJ8 3 Bmw Serie 3 4 Bmw Serie 5 5 Saab 9-5 COUPE'/SPIDER 1 Toyota MR2 2 Toyota Celica 3 Mercedes SLK 4 Mercedes CLK 5 Mazda MX-5 MONOVOLUME 1 Mazda Premacy 2 Audi A2 3 Nissan Tino 4 Opel Zafira 5 Renault Scénic FUORISTRADA 1 Toyota RAV4 2 Subaru Forester 3 Honda CR-V 4 Honda HR-V 5 Mitsubishi Pajero
  9. L'unica cosa buona di Audi è la tecnologia dell'integrale, ma è una tecnologia di cui Maserati può fare benissimo a meno. Il transaxle basta e avanza. Non si può neanche sperare che Maserati possa trarre alcun vantaggio in termini commerciali dato che il target Maserati è (e deve essere) agli antipodi di quello Audi. Io l'ho pensato sin dal primo momento: alla fine fregheranno Maserati inserendo Lamborghini nella sua rete di dealers. Il vero obiettivo di VAG si sta finalmente cominciando a profilare. Trovo il tutto abbastanza allucinante. Ma quali sinergie? Se vogliono applicare il teorema delle sinergie hanno un campo sconfinato in casa propria nel quale sbizzarrirsi: cominciassero a trasferire il transaxle in casa Alfa Romeo. Quando avranno trasferito il transaxle in Alfa Romeo allora l'integrale Audi può anche andare a farsi fottere. Si stanno ingegnando per perdere tempo e quattrini. Davvero allucinante! Tirassero fuori le palle per fare da soli. Evitino di tentare di bypassare le montagne attraverso collaborazioni impossibili che faranno perdere solo tempo e soldi ed al massimo potrebbero partorire un topolino. Tanto più quando le montagne se le creano nella loro mente bacata. Toyota non insegna proprio niente.
  10. Jaquesvilleneuve, il frazionato non ti può rispondere. E' in gita scolastica a Praga.
  11. Di te non mi stupisco mai, carissima... sei una professionista Meglio che ci sentiamo oggi pomeriggio... torno verso metà pomeriggio. Se leggi questo messaggio prima mandami un essemmesse... Se sei menata con il credito (come al solito del resto) mandalo da quello di piè... :D ciao ciao! Artemis, ti sei dimenticato di dirgli di calare la pasta verso le19 e 45. (Siete esilaranti. Uno spasso).
  12. Se te lo spiego io scoppia un putiferio. Qualcosa l'ha detta Guglielmo. Guarda, usa Google; rovista un pochettino e trai le tue conclusioni.
  13. http://www.edidomus.it/auto/mondoauto/attualita/visualizza_articolo.cfm?Codice=26233&Tipo=1
  14. Se te lo spiego io scoppia un putiferio. Qualcosa l'ha detta Guglielmo. Guarda, usa Google; rovista un pochettino e trai le tue conclusioni.
  15. copco

    Rifiuti: scacco matto in tre mosse.

    Io credo che costruire megainceneritori sia sbagliato, soprattutto perchè questo implica il trasporto dei rifiuti su lunghe distanze. Non va bene neanche costruire inceneritori piccolissimi che sarebbero inefficienti nella riconversione energetica. La soluzione migliore sarebbe quella dei consorzi fra comuni limitrofi che costruiscono un inceneritore di media grandezza. Il lavoro più grosso consiste nel mettersi d'accordo. A sud di Lecce, dopo un ventennio di discussioni, dibattiti, scontri, litigi etc. è decollato, oramai da qualche anno, un consorzio fra una trentina di comuni.
  16. Purtroppo privarsi di un marchio che produce perdite fa anche risparmiare un sacco di soldi. E' questo che fa brillare la lampadina nella testa di quelli di Torino! Una lampadina che per ora si accende e si spegne ad intermittenza, ma che potrebbe ad un certo punto rimanere accesa. E quanto più la lampadina rimane accesa in quelle teste tanto più acceca il possibile sviluppo di nuove idee e nuova fantasia per rilanciare Lancia. Per rilanciare Lancia e guadagnare soldi facendole produrre utili occorre lavorare di cervello, di fantasia e di braccia. Siccome non hanno nè fantasia e nè palle potrebbe essere molto più facile chiudere Lancia stoppando così le perdite e riconvertendo gli impianti per produrre Fiat o Alfa Romeo.
  17. Mi associo a quanto espresso da Frallog. Incondizionatamente.
  18. ma scusa non proprio compito del marketing ,mettere in fila queste cose e farti avere la botte piena (di Chianti) e la moglie ubriaca (di Vernaccia). Ciao Sì, certo! Spesso il marketing ti fa avere la botte piena di chianti e la moglie ubriaca di vernaccia. In questo modo puoi soddisfare la moglie bevitrice senza svuotare la botte del chianti. Un capolavoro! Il marketing è stato bravo e ti ha messo in grado di poter contrabbandare vernaccia (Fiat Idea) per chianti (Lancia Musa). Il guaio sorge in quei casi, non rari, in cui la moglie ha la puzza sotto il naso. Se si accorge che gli cali vernaccia per chianti scoppia una tragedia. A quel punto non ti basterà più essere un contrabbandiere; non saprai più dove nasconderti, ti toccherà fare un corso accelerato di tattiche militari di difesa e nel frattempo pianificare il contrattacco.
  19. Guglielmo! Non sobillare il popolo! Non puoi dire la verità impunemente! Lasciaci dormire in santa pace.
  20. Parere personalissimo...non so se esista veramente un criterio stilistico oggettivo...io so solo che alla gente comune non gliene frega un emerita ceppa dell'oggettività. Sono due modelli premiati dal mercato. Questo a me (che mi occupo di Marketing) basta e avanza pure tanto
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