Vai al contenuto

copco

Bannato
  • Numero contenuti pubblicati

    4311
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di copco

  1. Davvero molto bella. D-sign, scusa, ma non sei geloso delle tue idee? O lo fai solo per hobby? E' una domanda che rivolgo anche agli altri designers di questo forum.
  2. No e poi no! Lui è cattivo! Voglio la mamma!
  3. Non so perchè ma ci vedo qualcosa della 1900.
  4. Vorrei vedere voi come ve la cavereste a mescolare Clesse E, Ipsylon e Scénic!
  5. D’ACCORD, della 360 SUPERB’altezza La BRAVA 500 non fu per STRADA avvezza Ma fu a tal’ALTO PUNTO la sua nomea Che in FIESTA mise di gente una MAREA Di CORSA lei motò ciascun contado L’ITALA FELICIA fu la sua ELDORADO Da CAPRI, APRILIA alla del PALIO SIENA Fin sopra alla CORTINA vieppiù amena Non meno BRAVO fu per lei il gran credo A CORDOBA, SEVILLE, IBIZA e pur TOLEDO Da MARBELLA al CARNIVAL del De Janeiro RIO Da MONTREAL a SANTA FE l’aggiungo io Lei era AGILA, SMART, MINI e MICRA Ma entrammo in sedici in una color ocra Ci entrò GIULIETTA col suo TOPOLINO E FLAVIA, GIULIA, FABIA, FULVIA e DINO Poi c’era ENZO, OCTAVIA CORRADO e LOLA Ognun portò con sè la sua bestiola Ficcammo dentro la PANDA BIANCHINA Un LUPO, un PUMA e un LEON; mammina! UNO TIPO strano che bevve molta PRINZ Ci mise dentro un MUSTANG EBRO SPRINT Sta 500 sembrava una di Noè BARCHETTA Con la VIPER sul tettuccio nella gabbietta Agganciammo poi di dietro un gran carrello Con dentro TATA, LAGONDA e TAURUS bello Per tutti fu SCENIC il BELVEDERE REKORD INFINITI da raccontar le sere Viaggiammo dalla APPIA al POLO Nord E sorpassammo pur diverse FORD A RITMO di JAZZ e SAMBA che gran sorte Ci mancaron per lo ver le QUATTROPORTE Non ci fermò il gran VENTO di SCIROCCO Neppur la BORA ed il GHIBLI nel Marocco Il tempo PASSAT e m’è calato il sonno Amici CAR li pensier miei riposo vonno.
  6. Faccio notare che c'è un'Europa ed un governo nazionale che caldeggiano la costruzione del ponte sullo stretto. Invece di approfittare del fortuito passaggio di un presidente del consiglio decisionista ci ritroviamo di fronte alla contrarietà dei beneficiari di tale grande opera. Per me significa rinunciare alla realizzazione di un sogno e mi fa venire in mente quegli ergastolani che dopo una vita passata in cella hanno paura di uscire dal carcere dopo aver scontato la pena. Ma non mi meraviglio: siamo in un paese dove alla variante di valico fra Firenze e Bologna si preferiscono gli attuali ingorghi con massacri incorporati.
  7. Magg, quello che ha cominciato a sfottere sei tu. In conclusione mi pare giusto che il maleducato della situazione sia io e che l'ironico della situazione sia tu. Non voglio farti subire alcuna ulteriore onta. Le tue ghiandole che secernono testosterone possono ora riposarsi.
  8. Magg, anche io facevo ironia. Se poi pensi che l'ironia sia una tua esclusiva allora credo che devi darti una calmata. I capelli al vento e le immaginarie arrampicate sui piloni del ponte tienitele per te, visto che poi non sopporti che alla tua divertente ironia si risponda con altra divertente (almeno per me) ironia. Non ti ho insultato; ti ho solo fatto notare che avrei potuto insultarti così come tu hai "vigliaccamente" insultato me. E per evitare che io scenda sull'insulto personale come hai fattu tu, io la pianto quì. Grazie per il "simpaticissimo".
  9. La cosa è forse diù diffusa di quanto si pensi. La mia Scénic è la versione Limited ma che io sappia il nome Limited non è mai apparso sui listini pubblicati dai giornali.
  10. Grazie Desmo. Ho dato un'occhiata ai links che hai proposto. Non credevo che ci fosse un'industria ed un mercato già così esteso. L'articolo che lessi su Automobilismo paragonava il bludiesel (Agip, credo) ad altri diesel, e ne veniva fuori un quadro non eccelso per il bludiesel. Ma il bludiesel, se non erro ha solo una piccola percentuale di biodiesel, ed in ogni caso l'articolo non teneva in considerazione il fatto che la CO2 prodotta dalla combustione del biodiesel non contribuisce all'effetto serra, perchè le piante che producono l'olio consumano la stessa quantità di CO2 che poi viene prodotta durante la combustione. Il che non è davvero un particolare di poco conto. Il biodiesel è una fonte di energia rinnovabile a tutti gli effetti regalataci dal sole in combutta con la fotosintesi clorofilliana. Il costo di produzione del biodiesel è oggi superiore (sembra 2,5 volte di più) rispetto al gasolio fossile prima delle tasse. Il consumo di biodiesel è qundi incentivato dall'Europa e dai governi attraverso la defiscalizzazione. Ma in Germania hanno calcolato che il 70 percento dei mancati introiti fiscali rientrano comunque in cassa attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle coltivazioni di colza ed attraverso l'industria della trasfomazione. Rimane un 30 percento che a mio avviso si può pagare benissimo per avere un'aria più pulita. Senza contare i vantaggi derivanti da una maggiore autonomia in termini di approvvigionamento energetico. Questa storia del biodiesel mi sembra interessante non solo per la questione ambientale, ma anche per il problema della sovraproduzione agricola che affligge i paesi europei. Mi sembra un'occasione buona per convertire una parte dell'agricoltura dalla produzione alimentare alla produzione "di energia".
  11. Ho smesso oramai da alcuni mesi di comprare Quattroruote. Quel giornale è completamente fuori di testa, e se uno vuole informarsi rischia di non capirci più niente. Su una pagina leggi una cosa certissima, poi giri pagina e leggi l'esatto contrario. Sempre certissimo. Oltretutto la banalità ripetitiva e priva di verve e di passione di quel giornale mi ammazza letteralmente. Ottimo giornale per chi soffre di insonnia: si mette a letto, apre il giornale ed il sonno arriva subito come una manna dal cielo.
  12. Una cosa importante che non è ancora stata ancora discussa. La Sicilia si trova al centro del Mediterraneo. Pur essendo una grande regione con cinque milioni di abitanti (un decimo della popolazione italiana) si tratta pur sempre solo di un'isola. Mi chiedo quale sarebbe l'impatto del ponte sul sistema portuale ed aeroportuale siciliano. Io credo che il ponte (ovviamente non solo un'opera che senza il resto sarebbe una cattedrale nel deserto) potrebbe contribuire a trasformare la Sicilia da una regione geograficamente isolata ad una regione di immensi traffici civili e commerciali. Quelli della Società Stretto di Messina non sono scemi e non investono migliaia di miliardi in un'opera destinata a diventare una cattedrale nel deserto. I soldi che investono oggi li rivorranno indietro domani e con gli interessi: si tratta quindi di una società che lavora per fare della Sicilia e della Calabria un posto destinato ad un grande sviluppo.
  13. Beh, prima di chiedere a noi l'utilità di una cosa che non esiste ancora ti conviene chiederti come mai il genere umano costruisce ponti sin da quando è in grado di intendere e di volere. Chiedilo ad esempio ai giapponesi agli scandinavi ed agli statunitensi. Hanno speso un fottìo di quattrini per costruire ponti: forse ne hanno ricavato qualcosa. Tu che dici? A me pare che ci fanno il kulo in parecchi campi perchè noi non abbiamo ancora neanche i ponti. Ti faccio solo un esempio: BMW probabilmente non se ne rende conto, ma forse trae beneficio anche lei dal Golden Gate che è stato costruito ben 70 anni fa, per il semplice motivo che BMW ha impiantato un centro ricerche per l'informatica applicata alle auto a Palo Alto che si trova ad una cinquantina di chilometri a Sud del Golden Gate. La baia di San Francisco rompeva le palle nonostante i numerosi ed efficienti traghetti. I californiani hanno cominciato ad abbatterla 70 anni fa costruendo ponti ed ottenendo due risultati. Primo: la Bay Area di San Francisco è uno dei posti dove nasce buona parte della tecnologia mondiale, soprattutto in campo informatico e biotecnologico. Secondo: la Bay Area di San Francisco è uno dei posti più spettacolari del mondo proprio per i suoi ponti, con grande beneficio dal punto di vista paesaggistico e contrariamente a chi si caga sotto per la chiesetta che deve essere abbattuta o spostata. Non sarebbe una cattiva idea fare dello Stretto di Messina un'area metropolitana (passaggio obbligato di milioni di persone) che avesse come scopo quello di diventare una nuova Strait Area tecnologica mediterranea, grande occasione di riscatto per il Sud Italia a favore del Sud Italia e quindi dell'Italia e dell'Europa.
  14. Hai ragione. Anche a me risulta che i soldi per il ponte verranno fuori in gran parte dai privati. E questa è anche l'informazione che ha Tre_Punte. Speriamo però che in corso d'opera il ponte non si trasformi nel classico pozzo senza fondo che non finisce mai di affondare le mani nelle casse pubbliche. Riguardo alla questione meridionale il Sud è stato considerato alla stregua di una terra di conquista anche dopo l'unità d'Italia, ma ripeto, il peso più importante in tutto ciò ce l'ha avuto anche la storia dei secoli precedenti all'unità ed il retaggio culturale che il Sud ha ereditato da quella storia è ancora vivo. A questa conclusione sono arrivati anche gli studiosi stranieri al di sopra delle parti che si sono occupati della storia e della società italiana. Siamo oramai nell'era dell'alfabetizzazione e della comunicazione di massa, potremmo dire che il Sud non produce più braccia da lavoro da distribuire al Nord ma cervelli da lavoro da distribuire al Nord. Mi pare oramai l'ora di smetterla di aspettare il principe che ci deve dare da mangiare e che ci deve dire cosa dobbiamo fare, altrimenti il principe continuerà a scegliere la strada più facile, ossia quella che ha sempre scelto. La gente che il Sud manda in Parlamento ed in Europa deve essere gente nuova e scelta per bene, gente cioè che si dia da fare per colmare il ritardo di sviluppo del Sud e per chiudere con l'eredità storico culturale negativa, gente che lavori per l'autodeterminazione.
  15. Ella fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, così percossa, attonita la terra al nunzio sta, muta pensando all'ultima corsa dell'auto fatale; né sa quando una simile orma di ruota mortale la sua cruenta polvere a calpestar verrà. Lei folgorante in solio vide il mio genio e tacque; quando, con vece assidua, cadde, risorse e giacque, di mille voci al sonito mista la sua non ha: vergin di servo encomio e di codardo oltraggio, sorge or commosso al sùbito sparir di tanto raggio; e scioglie all'urna un cantico che forse non morrà. Dall'Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, di quella securo il fulmine tenea dietro al baleno; scoppiò da Scilla al Tanai, dall'uno all'altro mar. Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza: nui chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lei del creator suo spirito più vasta orma stampar. La procellosa e trepida gioia d'un gran disegno, l'ansia d'un cor che indocile serve, pensando al regno; e la giunge, e tiene un premio ch'era follia sperar; tutto ella provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo scontro; sol ora nella polvere, da sempre sull'altar. Ella si nomò: competitori, gli un contro l'altri armati, sommessi a lei si volsero, come aspettando il fato; ella fe' silenzio, ed arbitro s'assise in mezzo a lor. E sparve, e i dì nell'ozio chiuse in sì breve sponda, segno d'immensa invidia e di pietà profonda, d'inestinguibil odio e d'indomato amor. Come sul capo al naufrago l'onda s'avvolve e pesa, l'onda su cui della misera, alta pur dianzi e tesa, scorrea la vista a scernere prode remote invan; tal su quell'alma il cumulo delle memorie scese. Oh quante volte ai posteri narrar se stessa imprese, e sull'eterne pagine cadde la stanca man! Oh quante volte, al tacito morir d'un giorno inerte, chinati i rai fulminei, le ruote al suolo immote, stette, e dei dì che furono l'assalse il sovvenir! E ripensò le mobili tende, e i percossi valli, e il lampo de' manipoli, e l'onda dei cavalli, e il concitato imperio e il celere ubbidir. Ahi! forse a tanto strazio cadde lo spirto anelo, e disperò; ma valida venne una man dal cielo, e in più spirabil aere pietosa la trasportò; e l'avvïò, pei floridi sentier della speranza, ai campi eterni, al premio che i desideri avanza, dov'è silenzio e tenebre la gloria che passò. Bella Immortal! benefica Fede ai trïonfi avvezza! Scrivi ancor questo, allegrati; ché più superba altezza al disonor del Gòlgota giammai non si chinò. Tu dalle stanche ceneri sperdi ogni ria parola: il Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola, sulla deserta coltrice accanto a lei posò. Non ho potuto resistere. Ho cambiato pochissime parole. Chiedo perdono al Alessandro il grande ed all'ancor più grande destinatario dei suoi pensieri.
  16. A naso il tuo ragionamento sembra filare per il verso giusto, e sarei tentato di darti ragione. Mi viene in mente però che quando comprai la mia Fiat Tipo nuova non avevo grandi disponibilità finanziarie, i soldi mi servivano per questioni più importanti. Ma io volevo assolutamente comprare una Fiat Tipo, e così scelsi la versine a più basso prezzo che c'era. Oggi sembra assurdo pure a me comprare un'auto nuova priva di climatizzatore, ma questo è quello che sembra a me oggi. Ci può essere un discreto numero di persone che è innamorato della 147 ma che deve grattare il fondo delle sue tasche come feci io quando comprai la Tipo. Queste persone credo che rinunceranno volentieri al climatizzatore pur di acciuffare una 147. Può sembrare assurdo ed illogico, sia per chi la compra che per chi la offre, ma evidentemente la 147 senza clima ha un mercato, per quanto piccolo esso possa essere, e non credo che il blasone ne risenta per questo.
  17. Non so quanto esatta sia, ma la mia percezione è che dal punto di vista qualitativo le Honda siano le migliori. Comunque quelle che mi ispirano di più sono nell'ordine: Impreza, RX8 e Celica.
  18. Su un numero di "Auto" della scorsa primavera è stato pubblicato uno studio condotto sui gasoli da cui risulta una cosa eclatante: non è detto che i diesel coseddetti "ecologici" ed i biodiesel inquinino di meno di un gasolio normale, in compenso costano di più. Comunque, per quanto ne so il biodiesel è oramai abbastanza diffuso ed a vederlo sembra come il latte.
  19. Caro Paco, anch'io sono del Sud. Precisamente della provincia di Lecce. Quasi compaesano di Daytona. Anche se non vivo più in terra d'Otranto oramai da molti anni il mio cuore è lì perchè le mie radici sono lì. Io amo tutta l'Italia, senza distinzioni, ma certamente sono e rimango un terrone della peggior specie. E ne sono orgoglioso. Io credo che il tuo approccio alla questione che si sta dibattendo si basa su uno sfondo storico-culturale di cui non ci si rende conto ma di cui occorre tener conto. La maggioranza della gente del Sud tende ad incolpare il Nord per i suoi mali. Purtroppo non è così. Se il Sud da sempre si è trovato ad inseguire il Nord è per questioni storico-culturali. Certamente le differenze fra Nord e Sud dipendono da questioni di ordine geografico e di vie e facilità di comunicazione. Ma più importante è a mio avviso il peso della storia e la differenziazione che nel corso dei secoli la storia ha operato con precisione chirurgica fra l'indole della gente del Nord e l'indole della gente del Sud. In parole povere e certamente semplificando al massimo diciamo che nella storia del Nord troviamo una miriade di Repubbliche, di Principati e soprattutto di Comuni. Queste strutture hanno abituato la gente del Nord, nel corso dei secoli, a combattere per la propria autonomia ed autodeterminazione. La storia del Sud invece è fatta di invasioni, di dominazioni e di grandi regni. Molti di noi non se ne accorgono, ma da tutto ciò viene fuori che come mentalità la gente del Sud tende ancora a pensare che ci debba essere qualcuno (il Re, il mammasantissima o il Parlamentare di turno) che pensa a procurarci la giustizia ed il benessere di cui abbiamo bisogno. Quelli del Nord hanno invece una mentalità diversa: quando devono risolvere i propri problemi si rimboccano le maniche e si danno da fare con le proprie mani senza aspettare nessuno. Guarda solo come quelli del Friuli hanno ricostruito i loro paesi distrutti dal terremoto e cosa è venuto fuori dal terremoto del Belice in Sicilia, dove c'è quell'imbarazzante distesa di cemento sotto la quale hanno sepolto le macerie spacciando il tutto per un'opera d'arte. Io dico che prima di incolpare quelli del Nord per i nostri mali dobbiamo darci da fare per scrollarci da dosso i negativi miasmi che la storia tende ancora a caricare sul nostro groppone. Anche la gente del Sud dovrebbe imparare ad autodeterminarsi ed a smetterla di pensare che c'è un Re che deve pensare a noi, che il Re è giusto e che il Re farà le cose per bene. Se capissimo finalmente che il Re è spesso nudo magari scopriremmo tante cose; ad esempio potremmo scoprire che la nostra posizione geografica, al centro del Mediterraneo, è una posizione davvero invidiabile che andrebbe valorizzata e trasformata in una grande occasione di sviluppo. E' per questo tipo di cose che sono favorevole al ponte sullo stretto.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.