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copco

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  1. l'importante è che non venga assegnato di nuovo l'incarico alla società che aveva inventato il nome GINGO, sono soldi buttati, meglio investirli in R&D e miglioramento professionalità venditori. A me personalmente piacciono nomi di origine astronomica, non so se ci sono esempi in campo automobilistico (a parte la Punto Sole). ad es: Lancia Marte, Venere, Stella, Aurora, Luna, Orione, Cometa ecc. oppure Galileo, Urano o Plutone pr un Van Fiat. 8) Cosa ne pensate? Altre proposte? Quasar.
  2. Caro Blu Pitti, la foto del tuo avatar è splendida ma rende illeggibili le pagine se non hai uno schermo di 32 pollici. Potresti cortesemente cambiarla?
  3. Copio dall'archivio di 4R ed incollo un vecchio mess autore: copco data: 30/03/2002 16:32:10 Ho letto l'articolo riguardante Eolo. I dubbi che avevo ne escono più forti e più belli ché pria! L'auto non funziona! Quattroruote non ha stroncato Eolo, nè poteva farlo, dovendo tentare di stare al di sopra delle parti. Io però sapevo e so una sola cosa: le leggi della termodinamica non possono essere cambiate per far funzionare l'idea di Guy Negre. Puoi comprimere con calma (10 ore, a dir poco, con 2-3 KW/h!) i 100 chili di aria necessari per dare un'autonomia di 200 Km ad un'auto che pesa 8 quintali. Il calore prodotto durante la compressione ha tutto il tempo per essere dissipato. Quando però metti in moto e parti, l'aria deve passare da 300 bar (nella bombola) ad una atmosfera (dopo il motore). Durante l'abbassamento della pressione l'aria si espande assorbendo grandi quantità di calore dall'ambiente. L'espansione dell'aria provoca un congelamento dei condotti e del motore. Dopo poca strada il sistema di propulsione si blocca se non si fornisce il calore necessario all'espansione dell'aria. Per funzionare, l'auto avrebbe bisogno di un impianto di scambio freddo/caldo voluminoso e pesante. Inoltre c'è un'aggravante di non poco conto: l'aria compressa contiene umidità, con conseguente formazione di brina nelle camere di espansione ed intasamento delle stesse. L'auto può essere usata solo da un postino, che in città si ferma per 30-60 secondi ogni 50 metri. Se a qualcuno saltasse in mente di andare da Milano a Gallarate si troverebbe in panne ancor prima di uscire da Milano, con l'auto congelata e con l'urgenza di entrare nel primo bar dei paraggi per chiedere un ponche bollente di 60 gradi alcoolici! Dopo 7-8 tappe ed altrettanti ponches forse arriverà sano e salvo a Gallarate (palloncino permettendo)! Se non si travassero bar in qualcuna delle tappe, l'assideramento sarebbe garantito.
  4. In effetti ancora fino a quando AR faceva Giulia BMW faceva delle caffettiere. Oggi però le cose non stanno così. Ho letto anch'io che Fiat vuole riacquistare la quota Ferrari.
  5. Chissà perchè ma ultimamente la cenerentola Lybra comincia a piacermi. La SW, come auto da famiglia credo davvero che non sia male. Velox, ci stai facendo un pensierino?
  6. Scusa il Fusi, ma credi d'aver detto qualcosa di nuovo? Senza offesa, ma è arcinoto a tutti anche quello che hai detto tu, ma mi guardo bene dal sostenere che è aria fritta. Se tu hai letto dei libri sei certamente molto informato su come andarono le cose ma non mi pare che hai detto nulla di nuovo che cambia la sostanza delle cose.
  7. Non ho capito se ti rivolgi a me oppure no. Se così fosse: prova a sintetizzare in poche righe i motivi che hanno condotto a vendere Alfa Romeo. Le malefatte di Fiat sono ben peggiori di quelle accadute nell'Alfa Romeo IRI; non per questo si può giustificare la gestione allegra che ad un certo punto prese il sopravvento nell'IRI, che sia stata colpa dei politici oppure no. IRI = schifo e Fiat = panacea sono assiomi che non mi competono, così come non mi compete il detto a mal comune mezzo gaudio. Io non sono nè statalista nè antistatalista: sono per le cose che funzionano.
  8. La put option venne accettata da GM quando GM pensava che Fiat sarebbe caduta. GM è infatti specialista nell'acquisire cadaveri, pagandoli due lire e resuscitandoli omologandoli ai suoi standards. GM è un avvoltoio. Per questo quelli di GM si sono inkazzati quando Fiat ha venduto Fidis reqalizzando così liquidità preziosa per il rilancio. Quelli di Detroit sostengono che la vendita di Fidis ha invalidato il contratto con Fiat e che quindi l'opzione put non è più valida. Insomma i signori di Detroit avevano si accettato l'opzione put, ma a patto che Fiat fallisse per potersela cuccare per due lire. Ora pare che Fiat è invece in grado di sopravvivere alla grande e di poter ricominciare in un futuro non lontano a fare utili. Quanto più Fiat riacquista salute tanto più il suo prezzo aumenta in maniera esponenziale e tanto più GM si spaventa della put option. Tuttavia quel che realmente c'è sotto lo sanno solo i contraenti. Fiat ha tutto l'interesse a mantenere la put option. Primo: perchè può decidere di mollare il settore auto (ma veramente non credo sia una cosa verosimile, o se lo è non potranno certo farlo esercitando il put, cioè non credo che veramente GM sarebbe costretta a comprarsi Fiat se non è in condizioni di farlo). Secondo: la put option è una garanzia per le banche creditrici di Fiat. In teoria le banche possono dire ai mercati: guardate che se non recuperiamo i debiti da Fiat allora li recupereremo da GM quando Fiat eserciterà il put vendendo a GM. Ma ovviamente anche quì nessuno sa quanto si tratti di realtà o quanto si tratti di una questione che mira a mantenere in piedi il sistema di equilibri col mercato.
  9. Sembra davvero inverosimile che possa stare in piedi. Una vettura stretta ed alta potrebbe anche essere costruita per avere il baricentro piuttosto basso, ma non sembra proprio questo il caso. Ammettendo pure che la maggior parte del peso si trovi alla base della vettura, la notevole altezza alla quale si trova il pilota rivela comunque un baricentro molto alto. Questa Tango cappotterebbe in curva anche a 30 Km orari. Che un oggetto simile possa raggiungere i 190 Km orari non mi meraviglia: lo può fare su una pista di decollo asciutta in un giorno che non tira il ben che minimo alito di vento. Tuttavia il concetto di una microcar a due posti in tandem (uno dietro l'altro) credo che avrà un futuro: è l'unico modo per avere una vettura sicura senza allargarla troppo.
  10. No, con Danco eravamo grandi amici. Solo qualche divergenza di opinioni di tanto in tanto. Era un tipo che io trovavo parecchio interessante e lui trovava interessante me. Ci divertimmo un mondo con gli altoforni e con le missioni punitive. Danco tenne la pistola puntata alla tempia dell'Umbertone per mesi minacciandolo di premere sul grilletto se non accettava le nostre richieste. Insieme torturammo il koglione per un sacco di tempo. E' vero, quando lo invitai quì mi rispose che questo posto non gli piaceva, tuttavia già da tempo si era allontanato anche dal sito di 4R. Praticamente se ne persero le tracce. Carmine, uno con la testa cul collo ed abbastanza preparato, un giorno disse ciao ciao e mantenne la parola. Non s'è più rivisto.
  11. guarda,meno male che quella filosofia aziendale si vede oggi con il lumicino si perchè ,francamente una filosofia piena di logica statalista e clientelare sarebbe inaccettabile. Meno male che non c'è più quell'Alfa ...meno male Condivido. Questo fu il vero grande male di Alfa Romeo. Ma non perchè si usavano soldi pubblici per creare posti di lavoro, bensì perchè tali soldi si usavano malissimo. L'industria era dello stato e lo stato aveva tutto il diritto, se non il dovere, di investire in Alfa Romeo per farla crescere e per creare posti di lavoro. Il problema fu che si dimenticarono che anche un'industria statale deve essere competitiva e creare profitti. Si diede la preferenza non alla competitività ed all'efficienza di Alfa Romeo, ma si cadde nella trappola delle logiche di clientela e di accaparramento dei consensi. Chiaramente la cosa andò a male e quando Alfa Romeo era oramai ridotta ad un pozzo senza fondo l'unica cosa che si potette fare fu di vendere Alfa Romeo a chi, presumibilmente, sapeva come gestire un'industria automobilistica. Sappiamo poi come è andata.
  12. Il discorso di dire che sarebbe stato meglio non fare la 8c Competizione ed usare quei soldi per fare un'Alfa Romeo a TP non credo sia corretto. A parte tutte le motivazioni di cui ha parlato Taurus e che mi sembrano più che plausibili, se non addirittura entusiasmanti, c'è anche da dire che i soldi che si spendono per creare e sviluppare un modello non credo che siano la voce più grossa in termini di investimenti per portare un modello sul mercato. La voce più grossa dovrebbe essere l'industrializzazione. Un conto è investire in impianti, personale e logistica per costruire la 8c Competizione (il cui assemblaggio probabilmente potrebbe essere affidato a ditte esterne) altro conto è investire in impianti, personale e logistica per un'auto a TP dai grandi numeri. A mio avviso la 8c Competizione è un'auto il cui unico difetto è quello di essere per pochi, ma da quì a dire che Alfa Romeo avrebbe fatto meglio a risparmiare non facendo 8c Competizione per investire quei soldi su una AR erede di Alfetta ce ne passa. Le ragioni per fare la 8c Competizione sono molteplici, valide e potenti, e senz'altro sono quelle che ha spiegato Taurus. Il problema di Alfa Romeo non è questo. Il problema di Alfa Romeo è che le ragioni per fare delle vere Alfa Romeo che ereditino lo spirito di Alfetta, 75, ma anche, perchè no, Giulia, sono anch'esse molteplici, valide e potenti. E su quete seconde ragioni, purtroppo, Alfa Romeo sembra dover sempre rimandare alle calende greche. Io ripeto e dico che fintanto non si fa di Alfa Romeo una società autonoma ed indipendente, possibilmente Milanese, in cui le sinergie da usare col resto di Fiat Auto sono decise da un vertice Alfa Romeo invece che da un vertice Fiat vedremo sempre e solo auto Alfa Romeo che, mettendo da parte dream cars come 8c Competizione, si arrampicheranno sugli specchi per inseguire la concorrenza e per distinguersi da Fiat.
  13. Anche secondo me, la Panda è perfetta così com'è. Le modifiche quì suggerite la renderebbero più anonima e simile ad altri modelli già presenti sul mercato. Se guardo Agila mi sembra un grigorifero con le ruote.
  14. Sì, è quello che se gli stavi a genio ti salutava dicendo "regards", se non gli stavi a genio ti salutava dicendo "senza regards". Un tipo che io trovavo simpatico ma che lui trovava antipatico me. Sì, ho visto ieri che si aggira ancora su zf. Non me la sono sentita di invitarlo quì dato che io gli stavo antipatico.
  15. Quì ogni tanto si discute sull'identitò di Taurus. Io dico che non è nel nostro diritto indagare. Dico anche che se Taurus è veramernte un dirigente Alfa Romeo allora é uno per bene che pinta per una vera Alfa Romeo. Lo si evince spesso da alcuni suoi interventi in cui cerca di imbonire gli alfisti lasciando intravedere che la vera Alfa arriverà. Un Taurus per bene non perchè favorevole sotto sotto agli alfisti nostalgici, ma perchè capisce che un'Alfa Romeo originale porterebbe più soldi in cassa di quanti ne può portare un'Alfa Romeo surrogata, soddisfacendo in questo modo sia le esigenze di Fiat che quelle degli alfisti. Il non plus ultra. No, tu ed il Fusi non fate parte dei kuli; ad ogni vostro intervento si evince che non siete disposti a mettervi acriticamente in riga.
  16. Cari Bialbero ed il Fusi, volete l’Alfa Romeo? Li mei cojoni! Ve la do subito! Ma cercate di ragionare: a voi non serve un’Alfa Romeo come quella che piace a voi, vi serve un’Alfa Romeo come quella che piace a chi ve la vende. Mettetevelo nella zucca e cercate di essere seri! Guardate che siete fortunatissimi! Pensate un po’ se voi voleste un’Innocenti o un’Autobianchi o un’Abarth! Rimarreste a pane ed acqua! Non ci si può opporre all’evoluzione del modello di vita e di costume. Le cose cambiano. Giusto per fare un esempio guardiamo cos’è cambiato nel settore dell’alimentazione dalle origini ad oggi: mangiavamo radici, frutti e cacciagione e ci ritroviamo sempre più spesso a mettere nel forno a micronde una scodellina dal contenuto edulo congelato di dubbia provenienza. In origine impiegavamo l’intera giornata pur procurarci il cibo, mentre oggi in 5 minuti ci prepariamo da mangiare. Molto meglio oggi no? Possiamo comprare cibi precotti. Domani o dopodomani potremo comprare cibi non solo precotti ma anche predigeriti e scremati dalle scorie. Cibi che andranno solo ingoiati ed assimilati. Gli astronauti già li usano. Fra qualche centinaio di anni il nostro apparato digerente avrà perso tre quarti della sua attuale consistenza adattandosi a digerire delle semplici tavolette di pochi grammi che conterranno tutti i nutrienti essenziali di cui avremo bisogno. Le economie di produzione raggiungeranno efficienze incredibili. Pensa che per ottenere gli elementi che comporranno le tavolette alimentari va bene un po’ di tutto, anche i cadaveri che oggi scialacquiamo sotterrandoli ed anche i rifiuti organici che per fortuna oggi cominciamo a riciclare per farne concime. Miracoli delle sinergie e delle economie di scala in combutta con la conoscenza, le comunicazioni e le tecnologie. Tutto cambia. Le cene galanti si cominciano già oggi a fare senza che i partners abbiano la necessità di scollarsi dal loro monitor. Lui sta a Casarano o Baltimora e lei a Sapporo o Gallarate, ciascuno dei due con la candela accesa, il bicchiere pieno di Primitivo di Manduria e la portata di precotti a portata di mano, mangiando, chiacchierando e sbaciucchiandosi tranquillamente online. Non è una bellezza? Fra l’altro eliminando il contatto fisico avremo il non trascurabile vantaggio di evitare di contrarre l’AIDS ed una varietà incredibile di altre malattie infettive. Per definire tutto ciò basta una parola sola: progresso. Smettiamola di essere fuori dal tempo. E se non ti inchini davanti al totem delle sinergie e delle economie di scala sei fuori dal tempo. Il totem suggerisce che l’umanità è un’esecrabile congerie di loschi individui indisciplinati e volubili che se continuano incontrollati a scegliere quel che kazzo gli pare andranno inevitabilmente verso un’anarchia ed un caos chiaramente insostenibili per gli introiti della casta suprema che comanda la nave. I membri della casta non sono scemi: già da tempo hanno iniziato a fare una cernita fra i gusti ed i sogni che liberamente ed indebitamente spopolano nell’umanità, stabilendo con precisione e catalogando quelli di cui l’umanità ha realmente bisogno e buttando il resto nel cesso. Questo avviene in tutti i settori. Il tutto è condotto brillantemente per poter dare alla congerie una ragionevole libertà di sognare scegliendo da un ragionevolmente ampio catalogo di gusti e sogni prestabiliti, standardizzati e confezionati. Si va verso la stesura di un catalogo universale contenente poche migliaia di categorie che copriranno l’intero fabbisogno dell’umanità: dalla casa alla vacanza, dall’automobile ai viaggi, dal frigorifero al computer, dal vino agli stuzzicadenti, dal dentifricio al cesso, dal callifugo al preservativo, dallo scooter alla vaselina, dal pollo arrosto all’uva da tavola neozelandese marchiata Consorzio Uve da Tavola del Metapontino. Per ogni categoria si potrà scegliere fra una ventina di gusti e desideri standard. La legge sarà uguale per tutti. Non solo: per alcuni la legge sarà più uguale, così si eviteranno un pò di mugugni. Ci sarà quindi un’unica eccezione dettata dalla sentita necessità di evitare il mostro dell’appiattimento generale: i più emancipati, raffinati, facoltosi ed esigenti potranno scegliere da un catalogo di gusti e sogni a denominazione di origine controllata e garantita. Le sinergie e le economie di scala porteranno quindi ad un mondo perfetto con molti kuli e pochi kazzi laddove i kazzi cambieranno ma i kuli saranno sempre gli stessi. L’antidoto alla monotonia sarà quindi assicurato dalla variabilità dei kazzi che a turno decideranno quali e quanti kuli mettere in riga e stabiliranno arbitrariamente e senza seghe democratiche in quale direzione dovrà andare il mondo. Il processo di catalogazione dei gusti e dei desideri è oramai iniziato da decenni. Si è cominciato a buttare nel cesso quel che non serviva e siamo in piena epoca di omologazione. Alcune categorie, come i software dei sistemi operativi, l’agricoltura, l’alimentazione e la farmaceutica, sono oramai a metà del cammino. Nella categoria dell’automobile siamo rimasti un po indietro. Certamente si lavora alacremente per omologare e catalogare i sogni ed i desideri più disparati. La nostra Fiat, nel suo piccolo, anche lei si distingue nella nobile pulsione ad arginare le possibilità che sogni e desideri possano espandersi in maniera impunemente incontrollata trovando terreno fertile in una miriade di marchi e di possibilità di fuga per la tangente. Ha quindi di già onorevolmente svolto un lodevole lavoro eliminando Innocenti, Abarth ed Autobianchi, tramortendo Lancia ed omologando Alfa Romeo. Inoltre Fiat sta gettando le basi per agganciare Ferrari e Maserati a ben più pallute case tedesche. Ma il punto sul quale Fiat è in uno stadio più avanzato è quello dell’aggancio alla casa che più di tutte è maestra dell’omologazione a livello globale: General Motors. Vogliamo mettere? In conclusione: la casta che dirige la nave lavora alacremente per superare i problemi e farsi li kazzi sua. Io dico che noi, da bravi cittadini, non dobbiamo sognare quel che ci piace sognare ma quel che la casta ci consiglia di sognare. Diversamente creiamo problemi inutili a noi stessi ma soprattutto all’adorata casta. Chiudo ponendo una questione: cosa succederebbe se la maggioranza dei kuli la facesse finita di mettersi in riga e cominciasse a richiedere i sogni che gli piace sognare? Io dico che la casta sarebbe costretta a tirar fuori i sogni preferiti dalla gente ed il tasso di kuli ad uso e consumo dei kazzi calerebbe vistosamente. La manfrina di cui sopra è intesa sì a sdrammatizzare, ma anche a far inkazzare e far riflettere chi, in questo posto, è prono a giustificare ed esaudire i sogni di Fiat piuttosto che giustificare ed esaudire i propri. Non è Fiat che deve decidere cosa vogliamo, siamo noi che dobbiamo decidere che cosa Fiat ci deve dare. La cosa è elementare ma viene troppo spesso dimenticata. Cerco d’esser serio: proprio in questi giorni tutti spergiurano che il famigerato put non verrà esercitato da Fiat e tutti spergiurano che il put è aborrito da GM in quanto elemento abominevole. Dice che Moody’s e Standard & Poors spezzeranno il kulo a GM se GM molla anche solo un’altra lira per accaparrarsi altra Fiat. Poi dice che Moody’s e Standard & Poors spezzeranno il kulo a Fiat se Fiat decidesse di eliminare l’opzione del put. Contraddizioni del sistema. Nessuno sa che pesci prendere. I kuli, sangue agli occhi, comprano e vendono azioni a seconda dei venti non sapendo bene su quali kazzi puntare. Quanto più si giura e si spergiura sulla questione del put tanto più cresce lo scetticismo sull’attendibilità delle dichiarazioni ufficiali.
  17. La prossima Lupo verrà prodotta in Brasile. Sarà più economica di quella attuale ed arriverà in Europa ai primi del 2005.
  18. copco

    Mercedes Benz SLK...

    ............mumble.......... .....ltissimo onnipotente bonsignore! Se quel bastardo non si decide a lasciare la California ed a venirsene quì da me sono rovinato! Necessito urgentemente del miglior terminator esistente sulla piazza. Ci sono fiattari ben più dannosi degli anti-fiattari. Necessito di un radicale repulist....aiuto! Mi sento male! La coramina! Presto! Datemi la coramin.........
  19. Ho idea che sull'abbinamento fra modello di auto e tipologia di utenti si potrebbe scrivere un libro, anche divertente, ma probabilmente senza arrivare a conclusioni certe. Personalmente l'unica costante che mi sentirei di poter dire d'aver osservato è che la marca più usata dalle ditte di pompe funebri è Mercedes Benz. Le station wagon, che oggi sono molto richieste, una volta avevano un mercato molto limitato. Quand'ero un ragazzo mi ricordo che le gente non comprava le pur pratiche station wagon perchè assomigliavano alle auto delle pompe funebri.
  20. Ti ringrazio per le puntualizzazioni sul rombo dei motori. Sapevo che in AR lavoravano molto anche sul rombo ma dopo averti letto mi son ricordato anch’io che quel che avevo letto da qualche parte circa i brevetti riguardava Harley Davidson e non AR. Non credo che la tipologia di automobilisti che una volta comprava Giulia-Alfetta-75 oggi compra RS6, Boxter, M3 etc. L’Alfa alla quale penso io non è quella dei pochi che compravano Montreal. Detto questo benvenga la splendida Brera se serve per competere alla grande con RS6, Boxster, TT 225cv, M3, su questo non discuto.
  21. Indubbiamente Idea è un'auto che andava fatta. Non vorrei sembrare disfattista, ma personalmente non mi entusiasma la linea. Mi convince solo il nuovo family feeling della vista frontale. Per il resto mi sembra un po anonima.
  22. Sì, quel che m'importa è il concetto ed è per questo che semplifico nominando solo BMW, che sicuramente è il miglior termine di paragone per AR. Si auspica un ritorno alle peculiarità meccaniche Alfa Romeo per avere non solo un'auto migliore di BMW (che dal punto di vista prestazionale l'attuale AR è forse abbastanza competitiva) ma anche diversa incontrovertibilmente rispetto a Fiat e Lancia. La 8c Competizione anche secondo me hanno fatto bene a farla anche secondo me, dicevo solo che non è quella l'AR che uno come me (nè la maggior parte degli amanti AR) può comprare. Ma è vero che il rombo di alcuni motori è stato addirittura brevettato?
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