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copco

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  1. Guarda, io ho sempre ammirato le AR ma per motivi complessi e lunghi da spiegare non ne ho mai avuta una. Certamente oggi non comprerei una finta Alfa Romeo per un motivo semplice: ad una finta Alfa Romeo preferisco una Fiat originale o una Renault originale (non si offenda nessuno). Se dovessi spendere di più per avere un'auto particolare, ed oggi grazie al cielo sarei nelle condizioni di poterlo fare, allora vorrei un'auto particolare e non un suo surrogato. Certo, la 8c Competizione sarà una favola di macchina e meccanicamente potrà definirsi un'Alfa Romeo. Ma c'è ancora un ma! Per essere una Alfa Romeo al 100% gli manca una sola cosa: il prezzo abbordabile. Una volta c'era una moltitudine di professionisti amanti di motori e macchine che compravano Alfa Romeo esibendone con orgoglio anche il favoloso rombo. Credo che di professionisti amanti di motori e macchine ce ne siano molti ancora oggi, ma solo un'esigua minoranza di questi potrà permettersi auto come 8c Competizione o Brera, il resto si divide un due parti, una parte continuerà a concedersi BMW ed un'altra parte comprerà le Alfa Romeo Fiat perchè più sportive delle Fiat e perchè affezionati al blasone. 8c Competizione è un segnale importante che mi piace interpretare come l'inizio del grande ritorno, ma mi sa che i tempi sono biblici. Demel si è dichiarato Alfista senza remore. Lo ha fatto in tempi non sospetti. Speriamo che tiri fuori le palle e sottragga Alfa Romeo ai deleteri miasmi di Fiat per incensarla con altri tipi di sinergie che paradossalmente esistono all'interno dello stesso gruppo ed hanno solo bisogno di essere sviluppate ed implementate. Guarda, ora abbiamo Demel che è un alfista e Morchio che è un milanese: la mia opinione è che se non ci sarà il recupero di Alfa Romeo nei prossimi 3 o 4 anni allora non ci sarà mai più. Rimarremo con un'Alfa Romeo che sperabilmente continuerà a fare belle auto che però avranno il gravoso ed ingrato compito di arrampicarsi sugli specchi per non cannibalizzare Fiat o Lancia (ammesso che insisteranno con l'idea di far rinascere Lancia).
  2. Senti Velox, vedi di darti una calmata! Dove credi di essere? Al baretto dello sport? Quì c'è gente seria e perbene, non fondi di lupanari pompeiani! Vedi di darti una calmata, altrimenti la prossima volta userò le forbici senza pietà!
  3. Da alcune battute venute fuori in in questi lidi in combutta con Taurus sono venuti fuori poco tempo fa alcuni nomi utili per fare il kulo ai transalpini di Renault. Visto che si sono spaventati davanti al nome Gingo chiameremo i futuri modelli fiat nel seguente modo: Erede di Doblò: Cangù. Erede di Ulysse: Espazio. Nuova monovolume Fiat: Shenic. Erede di Stilo: MeganeGale. Aggiungo che fra 7-8 anni chiamerei "Gringo" l'erede della Panda. Con la storia di Gingo i transalpini pensano d'aver vinto una battaglia. Lasciamoglielo credere. In realtà noi non ci eravamo spaventati per le rimostranze dei francesi, semplicemente ci conveniva di più, per ora, il nome Panda.
  4. Affinchè quelli di Torino si decidano a tornare in pieno alla grande Alfa Romeo è necessario che ci sia qualcuno che la vuole, altrimenti quelli faranno solo finta di fare le Alfa Romeo.
  5. Il veicolo terrestre più simile al Concorde è questo: E' il Thurst SSC, primo veicolo terrestre che ha superato la velocità del suono.
  6. Le prestazioni sono notevoli: da 0 a 160 km/h in 4 secondi, da 0 a 1000 km/h in 16 secondi; peccato che i consumi siano un po' alti (18,18 litri al secondo) e che non esista un cric capace di sollevarla nel malaugurato caso che si buchi una gomma visto che pesa 10 tonnellate. La macchina più veloce del mondo si chiama Thrust SSC, ma sarebbe più appropriato il termine jet su ruote o razzo orizzontale. Con questo mostro di 110 mila cavalli, 145 volte più potente di un'auto di Formula 1, Andy Greene ha battuto il record di velocità su terra raggiungendo sulla distanza di un miglio i 1227,9 km/h. La performance è stata realizzata nel Black Rock Desert del Nevada il 15 ottobre del 1997. Oltre ad aver polverizzato il record precedente di 200 km/h, il Thurst SSC è stato il primo veicolo terrestre ad abbattere la barriera del suono. Ci è riuscito grazie alla spinta di due motori turbojet Rolls-Royce, del tipo di quelli montati sui caccia supersonici Phantom. E non è un caso che a guidare questa "utilitaria" non sia stato Schumacher, ma un pilota della RAF abituato a manovrare la cloche dei Tornado più che il volante di una Formula 1. Per fermare la corsa del razzo che ha raggiunto la massima velocità in 30 secondi sono stati utilizzati dei paracaduti speciali, ma la fase di decellerazione ha richiesto comunque 6 km di pista. Le ruote, costruite in una speciale lega di allumimio per resistere ad attriti supersonici, rischiavano di essere danneggiate dalle pietre sparse sulla sabbia del deserto del Nevada. Per ovviare a questo problema è stato necessario raccogliere a mano ogni sassolino su ognuna delle 17 piste predisposte per il record. Ogni pista misurava 16 km di lunghezza e 15 metri di larghezza. Alla fine comunque l'obbiettivo è stato centrato: per la prima volta un mezzo terrestre ha superato il muro del suono. A chi gli chiedeva come apparisse il mondo a quella velocità Andy Greene, il pilota, ha dato una risposta disarmante: "Uguale a quando sei fermo, ma più veloce". Affermazione banale, quasi cretina o sottilmente zen? Lasciamo a voi il giudizio. http://www.clarence.com/contents/sport/speciali/011206faster/terra.html
  7. Ciclo mestruale nei paesi di lingua portoghese o spagnola. O mi sbaglio?
  8. Eppure FIAT è sulla cresta dell'onda da più di un secolo nonostante in alcuni paesi ci si ironizzi sopra con Fix It Again Tony, ossia, ispirandosi ad una celebre frase di Humphrey Bogart: aggiustala ancora Tony.
  9. Pur non conoscendo quali e quanti possano essere i criteri per stabilire il prezzo di un'auto (penso sia una questione alquanto complicata) immagino che una delle voci più importanti debba essere la domanda del mercato. Ma la reale conoscenza della domanda del mercato la si può conoscere solo quando il modello è sul mercato, mentre gli studi di marketing mirati a prevedere quanto il modello sarà richiesto possono essere fallaci e quindi estremamente rischiosi. In mancanza di certezze sulla reale accoglienza da parte del mercato condivido il tuo punto di vista: il prezzo deve essere rapportato al "brand image" e deve essere calcolato solo per far rientrare i costi e generare onesti profitti. Tuttavia se il modello non è pensato per i grandi numeri e se lo si vuole usare per creare immagine allora dovrebbero metter su una strategia per giustificare delle variazioni anche notevoli di prezzo, in modo tale da assicurarsi la possibilità di farlo lievitare qualora, in corso d'opera, la domanda dovesse superare notevolmente la capacità di produzione. E' un comportamento che alcune case, come ad es. VW, sono riuscite ad attuare in alcuni mercati con modelli dai grandi numeri come Golf. In Italia ci sono stati periodi in cui la gente aspettava quattro mesi per ottenere la sua Golf e per pagarla poi profumatamente assicurando al produttore non solo alti profitti immediati ma anche notevoli introiti dilazionati in termini di immagine.
  10. Per linea di cintura si intende generalmente quella linea che passa sulla base della vetratura. La Multipla ha una linea di cintura bassa per via della notevole estensione in altezza dei vetri laterali. Il piano di seduta non centra.
  11. Osserviamo una fiancata omogenea genialmente movimentata dai raggi sporgenti dei cerchi di grande diametro concepiti per aggangiarsi e solcare l'asfalto nelle curva veloci allo scopo di prevenire pericolose derapate. La mirabile omogeneità del disegno è inoltre sapientemente rotta dalla quarta luce laterale a forma di delta armonicamente capovolto. Il tratto più originale è conferito da un inaspettato movimento posteriore che sbuca fuori di colpo dall'intera volumetria rompendo selvaggiamente l'omogeneità del disegno a scapito dell'armonia del volume ma a chiaro vantaggio della sicurezza in caso di tamponamento. Dal punto di vista emozionale difficilmente ci si può esimere dall'esclamare: ammazza che kulo!
  12. Sono state svelate nella mattinata di oggi le prime informazioni ufficiali sull'erede della Ferrari 456 GT. Il nuovo modello è stato battezzato 612 Scaglietti in onore di Sergio Scaglietti, carrozziere a Modena negli anni degli inizi della straordinaria avventura di Enzo Ferrari e creatore di alcune delle più belle vetture di Maranello. La linea non poteva che essere firmata da Sergio Pininfarina, il motore è uno splendido 12 cilindri, mentre il corpo vettura è completamente in alluminio; proprio grazie all'impiego di questo metallo nobile, i progettisti sono riusciti a dimagrire l'auto di 60 kg, rispetto alla massa a vuoto della 456. Cio' ha consentito di migliorare del 60% l'efficienza della scocca completa (rapporto rigidezza/peso) e la protezione degli occupanti in caso di urto. Per quanto riguarda l'architettura dell'auto, il motore è anteriore centrale (collocato dietro l’assale anteriore) con il cambio in blocco con il differenziale posteriore, per il massimo arretramento ed abbassamento del baricentro. Prestazioni evidentemente mozzafiato con un'accelerazione 0-100 km/h in 4,2 secondi (circa 315 km/h di velocità massima). L'ottimale ripartizione dei pesi (46% anteriore, 54% posteriore) è completata dall’assetto a smorzamento controllato e dal sistema CST (controllo stabilità e trazione) introdotto per la prima volta su una Ferrari. Come anticipato il motore è un 12 cilindri a V di 65° (la cui cilindrata di 5748 cc, arrotondata, compare nella sigla numerica della vettura). Grazie ad ulteriori sviluppi tecnici su aspirazione, scarico e fluidodinamica, raggiunge la potenza massima di 540 CV a 7250 giri. La trasmissione meccanica a 6 marce è prevista sia con comando manuale che, soprattutto, con un comando elettroattuato di nuova generazione, denominato F1A, pensato per conciliare al meglio la velocità di cambiata nell’uso manuale con il comfort nell’utilizzo automatico. Il disegno di Pininfarina è caratterizzato dal tradizionale sguscio concavo sulle fiancate (reminiscenza della celebre 375 MM Rossellini-Bergman) e si rivela elegante e dinamico allo stesso tempo. Rispetto alla 456 è stata migliorata l'abitabilità dell'auto: l’ingresso in vettura per tutti e quattro i passeggeri è ancora piu' agevole mentre segnaliamo un notevole spazio longitudinale favorito dall’allungamento vettura di 139 mm a beneficio soprattutto dei passeggeri posteriori (in termini di spazio alle teste ed ergonomia di seduta). Discreta (ma vista la tipologia di auto non si puo' pretendere molto in quest'ambito) è la capacità baule di 240 litri, incrementata del 25% rispetto alla 456M, e in grado di alloggiare un set valigie di 5 pezzi oppure due sacche da golf. La qualità di vita a bordo degli occupanti è completata da dotazioni di nuova generazione a garanzia di comfort ed ergonomia (dal gruppo strumentazione e comandi-volante a disposizione del pilota, al climatizzatore bi-zonale, fino all’impianto Hi-End Bose sviluppato specificatamente per la 612 Scaglietti), nel contesto di un ambiente caratterizzato da alluminio a vista e pelle, completamente personalizzabile a richiesta del cliente. La nuova 612 Scaglietti sarà disponibile per l'inizio del 2004; il listino non è stato ancora comunicato ma si aggirerà sui 210-215 mila euro. 23/10/2003 Servizio tratto da www.omniauto.it
  13. Già, è proprio bella. Ma come dici giustamente tu, sarebbe un'operazione di immagine-commerciale. E proprio qui sta il nocciolo della questione, secondo me. Tali operazioni sono rischiose, perché non sempre riescono: se è riuscita per Mini, non vuol dire che riesca per chiunque (in Europa ad es. Beetle è un quasi flop, e non ha certamente entusiasmato). Fiat con questa operazione certamente coraggiosa, vuole riproporre un'auto del passato in versione moderna; ma queste operazioni, sempre a mio parere, proprio perché rischiose, dovrebbero essere fatte da costruttori che si trovano in una situazione tale (economicamente) che se lo possono permettere; e non mi sembra che Fiat rientri in questa categoria. Ripeto, la proposta è bella e stimolante, ma io la vedo rischiosa. Stev61, condivido le tue preoccupazioni. Se io fossi Fiat cercherei piuttosto di fare la microcar alternativa a Smart ben prima della 500. La 500 secondo me sarebbe un successo, ma non ci metterei la mano sul fuoco. Non vedo perchè si vogliano imbarcare nel progetto 500 prima di imbarcarsi in quello della microcar, considerando anche che il gruppo ha di già non solo la Ypsilon ma anche la Panda. Voglio dire che la microcar è un buco nella gamma Fiat mentre la 500, così come la vogliono fare, no. Mi suona davvero strano che non pensino prima a mettere sul mercato una microcar.
  14. Hai ragione Taurus, secondo me Panda ha male interpretato il tuo intervento, tutto quì. Tuttavia ho notato anch'io una pessima predisposizione di alcune persone nei tuoi confronti. Mi dispiace, capisco che deve essere davvero poco piacevole, specialmente se non se ne conoscono le cause.
  15. Bialbero, non ti preoccupare, quì ti conosciamo benissimo in tanti ed in tanti siamo in sintonia con quanto affermi da tempo immemorabile. Oltretutto i tuoi interventi da appassionato competente sono sempre piacevoli da leggere. Ma da parte mia c'è oramai nei tuoi confronti una sorta di silenzio assenzo, perchè trovo noioso ripetermi. Spero che tu ne sia consapevole.
  16. Davvero originale: Alfa Romeo completerà il recupero della sua immagine solo quando la compreranno i bauscia. E se per caso i burini ed i terruncielli decidessero di continuare a comprarla? Sì, il tuo ragionamento è superficiale, ignorante e razzista. Se per caso capiti ad Oakland, sul corso delle prostitute, potrai vedere con i tuoi occhi i magnacci che scorrazzano avanti ed indietro a bordo delle loro Rolls Royce con l'impianto stereo a tutto volume. Date le proprietà taumaturgiche dei bauscia, anche la dovrebbero correre una manciata di bauscia pulentòn per comprare qualche Rolls Royce al puro scopo di risollevarne l'immagine!
  17. Riporto una vecchia Ansa che conservavo sull'HD. (ANSA) - SACRAMENTO (CALIFORNIA), 16 SET 2003 - A ottobre entra in pista la 600 della Fiat a idrogeno. Si tratta di un prototipo che verrà presentato a Milano dal ministero dell'Ambiente e dalla casa torinese. Una vettura di tipo avanzato rispetto alla 'primogenita' del febbraio 2001. Quattro posti anziché due, stesse prestazioni di una vettura normale, più veloce e più autonoma della prima. L'annuncio è arrivato da Sacramento, in California, città che ha tenuto a battesimo la joint venture Italia-Usa nel campo della ricerca e delle tecnologie per proteggere il clima. Città che è anche il 'cuore' per la ricerca sulle vetture a idrogeno grazie al Fuel Cell Partenship cui aderiscono le maggiori case costruttrici. Per la 600 a idrogeno sono "virtualmente nulle le emissioni inquinanti e anche sul fronte rumore l'inquinamento acustico è praticamente pari a zero - ha spiegato il capo progetto per le applicazioni automobilistiche delle celle a combustibile del Centro ricerche Fiat, Paolo Delzanno - senza contare che è facile da guidare e le prestazioni sono molto vicine a una vettura normale". Il prototipo, realizzato in grigio metallizzato, consente di raggiungere una velocità massima di 130 km orari mentre nel ciclo urbano permette un'autonomia di 210-220 km. Caratteristiche tecniche molto più adatte ai palati più raffinati se si pensa che il primo modello poteva raggiungere 60 km orari di velocità massima e consentiva un'autonomia di 110 km. Per quanto riguarda il pieno, il prototipo 2003 contiene 1,6 kg di idrogeno. La ricerca in questi due anni e mezzo ha consentito anche di ottimizzare lo spazio dedicato all'impianto e nel modello che verrà presentato a Milano i posti si sono raddoppiati passando dai due del prototipo 2001 a quattro. Passi avanti anche per quanto riguarda il fattore 'scarti': la vettura è dotata infatti di un impianto di stoccaggio di idrogeno a bordo con serbatoi particolari realizzati da un'azienda che produce componenti spaziali. "Certo - ha sottolineato Delzanno - questa non è una vettura per tutti i giorni, cioé dedicata all'acquisto di massa. Il prototipo infatti non è stato sottoposto a nessun tipo di studio per quanto concerne l'uso comune, come i test di incendio , urto, ribaltamento". Capitolo a parte ma fondamentale, quello dei costi, ancora molto elevati che toccano il sistema, la costruzione e la gestione. Per questa vettura sono stati investiti 500mila euro ma c'é da considerare però che, ha sottolineato Delzanno, manca anche tutta una rete di distribuzione per la quale occorre stabilire una sinergia con altri Paesi. Questo delle vetture con batteria azionata a idrogeno sembra essere un fronte di tutto rispetto per la sfida agli inquinanti responsabili dell'effetto serra, primo tra tutti l'anidride carbonica. La Fiat ha investito 10 milioni di euro per la ricerca sulle vetture a idrogeno. Ci crede anche il ministero dell'Ambiente che sul progetto idrogeno ha concesso finanziamenti per due milioni di euro. Una scommessa in cui la Fiat non è sola. Al California Fuel Cell Partenship si lavora a pieno ritmo per 'accelerare' il combattimento alle emissioni nocive su questo nuovo fronte. Tanto che, ha riferito Delzanno, ad aderire al centro californiano sono case costruttrici del calibro di Honda, G.M., Toyota, Drymmler, Nissan e Hyundai. (ANSA).
  18. Aspetta un poco e vedrai che ci sarà ben presto la possibilità... No dico! Stiamo scherzando? Ma lo vedi che razza di elementi si aggirano in questo posto? Io una prova, pur non approfondita, come quella fatta da Phormula la trovo molto più interessante ed attendibile di una prova approfondita pubblicata su giornali da 5 euro. Il motivo è semplice: Phormula è uno di noi, ha problemi simili a quelli della maggior parte di noi, e guarda l'auto come uno di noi e non come un professionista pagato. Ma troverei interessante e da leggere con attenzione qualsiasi impressione, di guida e non, fatta da qualsiasi iscritto a questo posto, fosse anche il più scalcagnato di noi. Mi suona strano che non ci si sia pensato prima. E' anche vero che spezzoni delle impressioni sulle auto le troviamo sparse un pò in tutti i topics, ma dedicare una sezione specifica mi pare un'ottima idea.
  19. Il fatto di essere controcorrente non significa necessariamente cercare la polemica. Potrebbe significare invece, più civilmente, cercare un sano confronto. Phormula è uno che ragionando ed osservando espone la sua visione delle cose, se poi questa visione è controcorrente non deve essere intesa come volontà di polemica. Tutto nasce dal fatto che in questo posto c’è una maggioranza di oltranzisti, alcuni anche rispettabili, che vedono le critiche a Fiat Auto come distruttive se non come provocazioni. La cosa capita spesso anche al sottoscritto, che proprio per essere favorevole al prodotto nazionale non risparmia critiche allo stesso quando pensa che si debbano fare. L’intento non è disfattista ma costruttivo, perché solo denunciando quelli che pensiamo possano essere i difetti e gli sbagli è possibile sottoporli all’attenzione ed è possibile quindi che qualcuno possa pensare di porvi riparo. E’ chiaro che a volte si possa sbagliare e che possa succedere di avere una visione distorta delle cose, ma il forum, caro Phormula, è un posto dove le proprie idee vanno dichiarate sempre e comunque proprio per sottoporle all’esame degli altri, per confrontarle con l’opinione altrui e verificare quindi quanto possano essere accettabili o meno. Poi possono esservi delle semplici incomprensioni, come in questo caso specifico fra te e Taurus. Ma se per evitare questo tipo di cose ci tenessimo per noi le nostre opinioni allora questo posto potrebbe chiudere battenti. Io dico che non devono esserci remore nell’espressione di quel che ciascuno pensa, a meno che non si sia terrorizzati dal fatto che qualcuno possa dimostrarci d’avere torto. Ma chiunque partecipi a questi forums non può avere simili paure altrimenti significherebbe che ha sbagliato posto. Occorre esprimersi e confrontarsi, insistendo sulle proprie posizioni quando si pensa d’aver ragione e desistendo quando qualcuno ci dimostra che sbagliamo. L’importante è evitare le cadute di stile (per usare le tue parole) e di scendere sul personale. Parola di uno che predica bene ma a volte, ahimè, razzola male. Ma come si dice? Basta il pensiero no?
  20. Cribbio! Se ripenso alla storia del carbone del Sulcis mi ci arrabbio ancora oggi! Il primo tentativo di calare Frescolino nell'altoforno fallì miseramente a causa della qualità scadente del carbone che non permise all'altoforno di raggiungere la temperatura necessaria per fondere un terminator del suo calibro. Mi passa tutto quando ripenso all'esilarante scena del robot Staurus6 che entrò in tilt quando vide una segretaria con una minigonna grande quanto una cravatta.
  21. Fulvio, praticamente la vediamo allo stesso modo. Grazie Lanciaboxer per la storia della Gamma. Davvero un bel casino ed un peccato enorme. E' incredibile come qualche errore in fase di progettazione e sviluppo può risultare davvero fatale per il destino commerciale del modello. Ma appunto, nel caso della Gamma ci furono anche altre contingenze. L'auto è bellissima.
  22. scusa ,non credo che sia l'orario ,o la stanchezza ma non riesco a capire cosa centrano gli altoforni e il carbone. mi spieghi perchè mi trovo in difficoltà E' una storia che si protrae sin dai tempi più bui della recente storia Fiat. La parte più importante (e per me divertentissima) è stata scritta sui topics di 4R riguardanti la crisi Fiat, col contributo determinante di vari altri brutti ceffi come Danco, Carmine, Phormula, e molti altri. Invece di stare a piangere sui mali di Fiat cominciammo a fare della satira su vari pesrsonaggi che secondo noi avevano delle gravi colpe ed andavano calati nell'altoforno. Se la cosa ti incuriosisce puoi provare a fare una ricerca nell'archivio del sito di 4R usando le parole chiave altoforno, terminator, terminatore, carbone, commando, pallottoliere, casio, umbertone, copco, spedizione, danco, phormula etc. Ma era solo un gioco: nulla di importante.
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