Vai al contenuto

copco

Bannato
  • Numero contenuti pubblicati

    4311
  • Iscritto il

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di copco

  1. Leach ha sicuramente tenuto Ford sulla cresta dell'onda in Europa. Pensiamo a Focus. Pensiamo ai motori TDCì (ottimi) contrabbandati con successo come i migliori turbodiesel esistenti. Pensiamo a "C'è vero progresso solo quando la tecnologia è per tutti". Ne abbiamo tutti quanti la testa rintronata, tanto che molti di noi si recano (in completa trance da overdose) in concessionaria a mettersi la coscienza a posto comprando una Ford e sentirsi così in linea col trend dominante. Per quanto concerne i vincoli di Leach con Ford io credo che alla fin fine non convenga neanche a Ford tenersi in casa un supermanager che ha deciso a torto o a ragione di approfittare di opportunità migliori che gli si sono presentate. E Fiat Auto è un boccone davvero ghiotto per un supermanager ansioso di successo come Leach, che ricordiamolo ha solo 46 anni e probabilmente sta attraversando quegli anni della propria vita in cui si è in grado di esprimersi al massimo delle proprie capacità.
  2. Quando si fece il referendum per decidere sul nucleare gli italiani, male informati dai peggio informati politicanti, scelsero di rifiutare il nucleare. I peggio informati politicanti, subito dopo aver fregato tutti gli italiani, corsero a comprare l'energia francese prodotta dal nucleare, e così non si capì mai a qual fine i politicanti consigliarono agli italiani di rifiutare il nucleare per poi correre a comprare energia elettrica nucleare. Andata come sia andata, è successo quello che può succedere solo alle repubbliche delle banane: quelli da cui dipendiamo per la fornitura di energia elettrica si sono seccati ed ogni tanto ci tagliano la luce. E' chiaro che vanno cercando qualcosa dal governo italiano, gravemente colpevole di impedirgli di essere rappresentativi nel consiglio di amministrazione di Italenergia. Quelli di EDF sono arrabbiati neri, perchè pur essendo fra i maggiori azionisti di Italenergia contano come il due di briscola nel consiglio di amministrazione. Gli incidenti non sono casuali.
  3. Martin Leach (46 anni) ha strabiliato i giapponesi presentandosi in ufficio alle sei di mattina. Ha risuscitato Mazda, cuccandosi così la nomea di guru del marketing. Ha lavorato ottimamente anche in Germania. La carriera di Leach è stata finora spesa tutta in Ford. Vi è entrato ne 1979, dopo una laurea in ingegneria, occupandosi delle carrozzerie. Nel 1985 è passato ai prodotti curando con profitto la nuova messa in strada di Jaguar. Un bel colpo, ma niente in confronto ai successi mietuti undici anni dopo a Hiroshima, con il mezzo miracolo combinato alla Mazda: una raffica di nuovi modelli, quasi tutti indovinati, hanno fruttato a Leach la gratitudine dei giapponesi e la promozione a numero uno della Ford nel Vecchio Continente. Se Fiat Auto riuscirà a portarselo in casa si spera in un secondo miracolo italiano. Alle voci di possibili attriti fra Morchio e Boschetti ci credo poco. Semplicemente c'è bisogno di aria nuova ed a naso direi che Boschetti non ha niente da rimproverarsi ma è il primo a capire che il suo successore deve essere uno in grado di dare una marcia in più a Fiat Auto.
  4. Beh sì, lo stile delle forme classiche AR è stato recuperato alla grande. E' per questo che sostengo che Fiat sta sfruttando bene il blasone AR in termini di immagine. E non dico che AR non fa ottime macchine a TA. La mia critica deriva solo dall'osservazione che BMW, pur con meccaniche forse risicate, conserva sempre la TP e questo le basta per darle un'immagine di esclusività meccanica che le seppur ottime AR a TA non hanno. Sono convinto che Alfa Romeo sta facendo bene e merita il successo, e capisco quindi i motivi che ti spingono a difenderne l'operato, dico solo che farebbero ancor meglio se si decidessero a ritornare al cambio ed alla trazione posteriori almeno sui modelli del segmento D ed E.
  5. copco

    [risolto] Ma Andiamo!!!

    Devo dire che all'inizio Montoya mi stava simpatico, ma con l'andare del tempo ho cominciato ad odiarlo. Sembra essere cresciuto sulle piste dell'autoscontro ed oggi la sua grinta da macho da strapazzo si è scaricata su Barrichello. Quando arriva lui hai due alternative: o esci fuori di pista con le buone e lo fai passare oppure fuori di pista ti ci butta lui con le cattive. Hai ragione: non è professionale e se continua così difficilmente potrà mai diventare un vero campione.
  6. Sì, hai ragione sui numeri. Per il resto io mi riferisco ovviamente al fatto che Fiat poteva fare benissimo da sola le auto che oggi sta mettendo sotto al marchio AR. L' Alfa GT è concettualmente simile a Fiat Coupè, anche se più bella, moderna e spaziosa e con rivestimenti interni Alfatex. L'unica cosa di Alfa Romeo che Fiat sta sfruttando è il suo blasone, non certo la tradizione ed il know how AR, che anzi ha purtroppo demolito. Fiat avrebbe speso meno a costruire nuovi insediamenti produttivi per sfornare modelli Fiat vitaminizzati, oppure per continuare la tradizione sportiva Lancia (Fulvia HF, Stratos e Delta integrale). Fiat Auto doveva sfruttare Alfa Romeo per ampliare il bacino di utenza del gruppo, mentre ha omologato AR ai canoni meccanici Fiat. Le versioni GTA, seppure brillanti ed a volte competitive, rimangono un palliativo che mai e poi mai impensieriranno BMW.
  7. copco

    Alfa Romeo GT

    Lasciando da parte i sogni della Brera e della 8c Competizione a mio avviso è proprio l’Alfa Romeo GT il modello che potrebbe portare soldi nuovi in tasca al biscione nel breve periodo. Uscirà in Dicembre, è una coupè abbastanza grande (lunghezza 4,48, larghezza 1,76, bagagliaio da berlina) e quindi è qualcosa in più di una semplice 2+2; oltre ad attrarre gli amanti del coupè classico potrebbe far avvicinare al coupè anche chi ha bisogno di un’auto pratica. Il look è accattivante, gli interni sono curati ed ha una buona disponibilità di motorizzazioni (benzina 140 cv, diesel 150 cv, benzina 165 cv, benzina 240 cv). A mio avviso avrà un successo maggiore rispetto alla GTV. Ha un solo difetto: non è un'Alfa Romeo e gli alfisti convertiti a BMW continueranno a comprare BMW.
  8. A proposito di multijet, ho letto su "Auto" la storia dell'incetta di records che Opel ha conquistato montando il piccolo multijet su un'auto derivata dalla speedster. Una media che se non fosse stato per una noia ad un iniettore sarebbe stata sul filo dei 250 Km/h sulle 24 ore! Davvero un qualcosa di spettacolare. Ancora più spettacolare è il fatto che il tutto è stato ottenuto con un motore praticamente di serie a cui è stata applicata una turbina più grande ed è stata fatta la rimappatura. Ovviamente Opel evita di chiamare quel motore "multijet" col rischio che tutti sappiano immediatamente che si tratta di un motore Fiat. Sarà interessante stare a vedere come Opel sfrutterà a sua vantaggio commerciale l'incetta di records (omologati FIA) che ha fatto con un motore Fiat. Italiani brava gente: tutte le volte si fanno soffiare la schedina vincente prima di riscuotere il premio.
  9. Lapo Elkann sembra avere tutte le carte in regola. La carta più importante credo che sia la conoscenza della gente e del mondo "reale"; non è uno che è stato sempre e solo chiuso nei salotti buoni dell'aristocrazia imprenditoriale e finanziaria. Se, come sembra, Martin Leach arriverà davvero in Fiat io credo che Lapo Elkann ne potrà beneficiare molto visto che Leach è considerato un guru del marketing. Lapo sembra essere uno in gamba, ma ha solo 26 anni e certamente avrebbe bisogno di un modello a cui attingere ed a cui ispirarsi. Se ci sarà Leach io credo che Lapo potrebbe avere un grande futuro; glielo auguro.
  10. Francamente non vedo cosa centra 166 e Serie 5 con Thesis.
  11. Lapo Elkann, 26 anni, è da pochi giorni a capo del Marketing operativo di Fiat Auto. E’ nato a New York, ha fatto le scuole francesi, ha vissuto a Parigi, New York e Rio de Janeiro, ha fatto l’università a Londra, l’operaio alla Piaggio sotto falso nome, il militare a Belluno come alpino semplice ed un anno di apprendistato nello studio di consulenza di Henry Kyssinger a Manhattan. Battuta fulminante, eleganza dei modi ereditata dal nonno, quattro lingue, spontaneità americana, buone maniere inglesi e galanteria francese. Al mattino si alza, fa ginnastica, sfoglia i giornali ed entra in ufficio alle otto. Mangia alla mensa aziendale, viaggia molto ed è abituato al jet lag. Cellulare intasato: gli telefonano i collaboratori, i mille amici sparsi per il mondo compresi i colleghi della leva militare, i giornalisti, la ragazza di turno e le aspiranti fidanzate. Non ha propensione per le spese eccessive e se può vola da Roma a Milano con 70 euro. Non butta via i soldi e preferisce comprare per gli altri. E’ un eccentrico con molta voglia di normalità che lo rende simpatico. Non manca nei posti che contano, come il ristorante Sushi Samba a New York ed i ricevimenti alla Casa Bianca insieme all’amico Kissinger. A Lapo è affidato il compito di ringiovanire l’immagine della Fiat. Ha il coraggio delle sue passioni: non manca un’esposizione di design automobilistico o una mostra d’arte moderna. L’imperativo categorico delle sue giornate è: annullare le distanze col mondo.
  12. Giulio, potresti usare un avatar un pò più piccolo?
  13. Taurus, quel "non dimentichi" è diventato quasi un simbolo che ti identifica. Nei contesti in cui lo usi tu non è corretto. Dovresti scrivere "non dimenticare". Te lo dico non perchè mi da fastidio (anzi lo trovo simpatico) ma solo perchè tu sappia che non è corretto.
  14. A parte l'architettura space frame, basta guardare la larghezza della Multipla e l'enorme carreggiata. Anche secondo me Multipla non ha nulla in comune con Bravo-Brava.
  15. La benzina inquina di più rispetto al diesel. Il diesel è però considerato più dannoso per la salute a causa dell'emissione di particolato, problema che la tecnologia sta limitando drasticamente. Se le norme euro4, euro5 etc. verranno rispettate il diesel sarà di gran lunga meno dannoso della benzina.
  16. Su questo sono d'accordo, ma cosa ci possiamo fare se quelle teste di rapa del management Fiat hanno preferito buttare all'aria l'esperienza aquisita? Qualcosa nel nostro piccolo possiamo fare: richiedere il recupero della tradizione AR in qualsiasi occasione, come nel caso di una discussione su un forum. Chissà che qualche sentore delle nostre richieste non arrivi dalle parti del Lingotto. Le scelte del Lingotto, a rigor di logica, dovrebbero basarsi dulle istanze del mercato. Ed il mercato siamo noi. Se poi quelli che richiedono il recupero della tradizione AR sono una netta minoranza, allora questo recupero non ci sarà mai. In tal caso, pazienza. Scusami Abarth03, AR non c'entra in questo topic. Ho fatto confusione.
  17. Su questo sono d'accordo, ma cosa ci possiamo fare se quelle teste di rapa del management Fiat hanno preferito buttare all'aria l'esperienza aquisita? Qualcosa nel nostro piccolo possiamo fare: richiedere il recupero della tradizione AR in qualsiasi occasione, come nel caso di una discussione su un forum. Chissà che qualche sentore delle nostre richieste non arrivi dalle parti del Lingotto. Le scelte del Lingotto, a rigor di logica, dovrebbero basarsi dulle istanze del mercato. Ed il mercato siamo noi. Se poi quelli che richiedono il recupero della tradizione AR sono una netta minoranza, allora questo recupero non ci sarà mai. In tal caso, pazienza.
  18. Eh si guardare almeno 4-5 anni avanti.... Mi associo anch'io al commento di F.Piech. A meno che non voglia essere un SUV derivato da Panda. Bel lavoro comunque.
  19. copco

    A voi il giudizio!

    Gianky, non ti preoccupare, come tu ben sai quello che ti è appena successo rientra nella sana dialettica di un forum, eccezion fatta per l’uscita un po’ infelice e perentoria (ma dove vivi?) di F. Piech (scusami F. Piech, ma potevi almeno contrapporre qualche tua opinione).Meno male che hai specificato più volte che l’attuale Alfa Romeo fa delle ottime macchine, altrimenti quì sarebbe scoppiato un putiferio. Nonostante ciò sei stato additato d’essere un disfattista, cosa che francamente io non ho visto. Hai sostenuto il tuo punto di vista, motivandolo adeguatamente, punto e basta. Uno che sostiene di amare Alfa Romeo e che la critica solo nella speranza che migliori non può essere un disfattista, semmai uno che cerca di fare della critica costruttiva. Qui ci sono tre categorie di individui: 1) Quelli che come te auspicano il ritorno di Alfa Romeo alle antiche glorie meccanicche. Soprattutto allo schema transaxle con cambio e trazione posteriori. Ed io mi annovero tra questi perché come sai sono per un ritorno di Alfa Romeo nel ristretto club delle case che fanno auto a TP, più che altro per permettere a Fiat Auto di avere un marchio di massa che si differenzia nettamente da Fiat e Lancia in modo da poter occupare segmenti di mercato che altrimenti Fiat Auto non riuscirà mai ad occupare. 2) Quelli che come Taurus difendono l’attuale operato e gli attuali orientamenti sostenendo che oggi Alfa Romeo è gestita bene ed è finalmente una casa con molte carte vincenti nel suo mazzo. Il che è vero ed il nervosismo di Taurus nei tuoi confronti deriva più che altro dal fatto che si è giustamente rotto le scatole di motivare per l’ennesima volta la sua posizione. (Detto tra noi, la mia impressione è che nel caso specifico di Taurus, anche lui sotto sotto auspichi il ritorno alla TP). 3) Quelli che sostengono l’assoluta l’infallibilità di Fiat Auto, ossia quelli che non arrossiscono nell’affermare che da quando Alfa Romeo è passata in mano a Fiat non è stato sbagliato un solo colpo e che tutto è stato fatto benissimo, compresa la demolizione totale delle maestranze, della cultura e del know how della gloriosa Alfa Romeo di Milano. Per fortuna in questa categoria ricade forse uno solo elemento, che però essendo un koglione non fa testo. Ciao Gianky, me lo sentivo che al tuo ingresso nelle discussioni avresti contribuito a vivacizzare positivamente l’ambiente. Succede spesso a chi ha le idee abbastanza chiare.
  20. I tre curriculum che i cacciatori di teste parigini della Eric Salmon & Partners presentarono poco tempo fa all’ad Giuseppe Morchio sono quelli di Martin Leach, presidente dimissionario di Ford Europe, Mark Fields, , presidente e ad di Premier Automotive Group (Ford), e Frederic Saint-Geours, direttore generale di Peugeot. Il pedigree di Martin Leach è quello di uno che ha strabiliato i giapponesi presentandosi in ufficio alle sei di mattina quando risuscitò Mazda, cuccandosi così la nomea di gran lavoratore e guru del marketing. Il giovane manager inglese (46 anni), che ha lavorato ottimamente anche in Germania, arriverebbe a Torino (speriamo) col compito prioritario di perfezionare il rilancio Fiat. La carriera di Leach è stata finora spesa tutta in Ford. Vi è entrato ne 1979, dopo una laurea in ingegneria, occupandosi delle carrozzerie. Nel 1985 è passato ai prodotti curando con profitto la nuova messa in strada di Jaguar. Un bel colpo, ma niente in confronto ai successi mietuti undici anni dopo a Hiroshima, con il mezzo miracolo combinato alla Mazda: una raffica di nuovi modelli, quasi tutti indovinati, hanno fruttato a Leach la gratitudine dei giapponesi e la promozione a numero uno della Ford nel Vecchio Continente. Se Fiat Auto riuscirà a portarselo in casa si spera in un secondo miracolo italiano. Ho fatto una sintesi da: http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2003_08_14/economiae.html
  21. copco

    Boschetti prossimo alla partenza?

    Boschetti accettò un incarico incredibile, quello di ristrutturare, ripulire, tagliare, e rilanciare senza avere una lira in tasca. Un incarico davvero ingrato. Ha fatto onestamente il suo lavoro introducendo anche le business units. Mi sorprende che ora vada via addirittura un anno prima del previsto. Spero sia stata solo una sua decisione personale.
  22. La Cayenne non piace neppure a me, ma da una comparazione con tutte le altre fuoristrada è risultata la migliore in assoluto. Ultimo o penultimo 4R, se non erro. Il risultato è relativo alle proprietà meccaniche, dinamiche, di confort e di sicurezza dell'auto, non all'estetica nè al prezzo e nè alla qualità. Se ricordo bene.
  23. Darei più o meno le stesse risposte che ha dato Phormula. Sono poi d'accordo con Velox: il futuro non è facilmente prevedibile per via degli sviluppi che i sistemi alternativi potranno avere. Riguardo al perchè si scelga il Diesel anche in caso di percorrenze annue limitate vorrei sottolineare un ulteriore aspetto che quasi mai viene considerato e che a mio avviso è invece importante: quando si sceglie l'auto piace a tutti riservarsi la potenzialità di non porsi troppi problemi immaginando di fare lunghi viaggi. In altre parole: ci piace pensare che nel caso dovessimo fare lunghi viaggi non ci porremo il problema del costo e del consuno di carburante. E' più una questione psicologica che pratica che spesso spinge persone che viaggiano poco a prendere il Diesel.
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.