Mi sembrate tutti una manica di invasati forcaioli.
Purtroppo non sono in grado di dire cosa stia succedendo oggi, ma nell’Aprile 2004 lo stipendio medio di un operaio a Melfi era di 800 euro. I lavoratori di Melfi prendevano il 20% in meno di stipendio rispetto a tutti gli altri lavoratori italiani della Fiat, lavorando il 20% in più e dovendo fare il turno di notte per 15 giorni continuativi.
Poi, a parte lo stipendio da fame ed i turni massacranti (per quei soldi) bisogna anche vedere le altre condizioni di lavoro.
Non vorrei che anche a Melfi ci siano situazioni assurde come in altre fabbriche del Sud, dove succede che se hai sete durante l’orario di lavoro non hai neanche la possibilità di dissetarti, o che non sia permesso di allontanarsi dalla catena di montaggio per andare a pisciare perché non è prevista la sostituzione temporanea per questi casi “fisiologici”.
Prima di criticare io ci andrei cauto.
Cercherei almeno di informarmi prima sulle cause del malcontento.
Alcuni sindacati francamente li condanno anch'io, ma non perchè esistono, bensì perchè invece di difendere i lavoratori onestamente ed equamente fanno spesso politica.