copco

Anche se con gran ritar Tanti auguri allo Quasar Lo suo nick è per davvero Pien di fascino e mistero Questo è quello che m’appare Quell’affar quasi stellare Mi si intriga la mente Quand’è pur radio sorgente Tanti augur pure all’Aymaro Grande, bravo, forte e caro Gran designer di Potenza Di gran tratto e competenza Tanti augur cari ragazzi La fortuna vi strapazzi Anche a quel gran bel ragazzo Ch’è di Toffee l’amorazzo.

Hai perfettamente ragione Desmo. Un paese in cui quelli del Lingotto sono vittime dello strapotere dei sindacati e di Bertinotti non andrà mai da nessuna parte. Per mettere il paese in condizioni di essere competitivo dobbiamo assolutamente ghigliottinare Bertinotti ed i sindacati, solo così potremo diventare competitivi con la Germania, la Francia, il Giappone e la Corea. Ma dirò di più: se liquidassimo Bertinotti ed i sindacati quasi quasi potremmo aspirare a diventare come la Cina! Specialmente per quanto concerne il costo della manodopera ed il livello di benessere! Questi operai da strapazzo di Melfi che dopo ben dieci anni non accettano più di farsi pagare i turni di notte il 40 % in meno di quanto si fanno pagare i nobili operai di Mirafiori sono delle emerite teste di kazzo! Eppure un chilo di banane o una scatoletta di tonno o un chilo di pane o un litro di latte costano esattamente gli stessi euro a Melfi come a Torino! Non posso credere ai miei occhi! Ste teste di kazzo di Melfi vorrebbero smetterla di colpo di sopravvivere sul groppone e sulla pensione del nonno e della nonna! El mondo roverso! Non s'è mai vista una cosa del genere in Italia! Quei gestori del Lingotto sono davvero dei poveracci malcapitati che si ritrovano in balia di una banda di rivoltosi ex pecorai che colpiti dal profumo di uno stipendio da operaio si sono letteralmente montati la testa! Cribbio! Eppure Fiat era stata chiara! Disse: "pecorai, vi piazzo uno fabbrica di automobili solo a patto che voi vi comportiate da schiavetti negri vita natural durante". Non potendo resistere alla gran botta di kulo che gli si presentò, i pecorai accettarono al volo il patto magnanimamente proffertogli da quegli stinchi di santi benefattori del Lingotto. Non capita tutti i giorni di fare il gran salto sociale da pecoraio a schiavetto negro! Ora, di colpo, si scopre che gli ex pecorai non accettano più di essere degli schiavetti negri! Sono dei traditori della patria! Ecco cosa sono! E' proprio vero! Mai dare una mano al prossimo! Finisce che vuole accaparrarsi l'intero braccio! Bastardi!

Sono d'accordo. E' meglio chiudere Termini Imerese e Melfi ed aprire nuovi impianti in Polonia. Quelli del Lingotto non capiscono un kazzo e stanno perdendo solo tempo. In Polonia avranno gente che lavora sodo, che non si lamenta mai e che si accontenta di due lire. Invece quelli del Lingotto insistono inutilmente nel voler trasformare la Basilicata e la Sicilia in una Polonia sotto sovranità sabauda. Allucinante!

Ecco, da questo tipo di cose uno si può fare un'idea di quali siano i sindacati che fanno casino per difendere i lavoratori e quelli che invece se ne strafottono dei lavoratori ed abbandonano il tavolo delle trattative con l'azienda (col naturale beneplacito dell'azienda) perchè da Melfi giunge voce (smentita dalla polizia) che una loro delegata è stata disturbata mentre in un mare di scioperanti si recava tranquillamente al lavoro. Chissà come mai l'agenzia di stampa ha omesso di dire che la delegata è stata insultata dagli scioperanti mentre si recava al lavoro. Comunque l'episodio è stato utile per mettere meglio in luce un sindacato che fa politica pro domo sua invece di lavorare per raggiungere un accordo con l'azienda.

Non ho detto che accetto le speculazioni politiche. Ho detto che non mi scandalizzano perchè ci sono da sempre e sempre ci saranno, e che siccome esistono occorre tenerne conto e discernere nel prendere posizione.

Le strumentalizzazioni politiche dei problemi della società e del lavoro ci sono sempre state e sempre ci saranno: in tutti i sistemi, in tutti i tempi, a tutti i livelli e con tutti i colori. Francamente io non mi scandalizzo. Nelle strumentalizzazioni politiche è insito ovviamente il serio rischio di ingigantire problemi piccoli se non addirittura di creare problemi laddove non ce ne sono, quindi nel prendere posizione occorre certamente discernere i problemi reali da quelli fittizi. Che a Melfi ci possa essere chi cavalca il malumore a scopi politici è una cosa quasi inevitabile che personalmente trovo di secondaria importanza; quello che preferisco chiedermi è se i problemi di Melfi sono reali o sono fittizi.

Quanto guadagna mediamente un operaio della SATA di Melfi? Quanti turni notturni fa un operaio della SATA di Melfi ogni mese? E come sono distribuiti tali turni nell'arco del mese? Che percentuale di precariato c'è alla SATA di Melfi? Ringrazio in anticipo chiunque sia in grado ed abbia voglia di informarmi.

Bel colpo! Complimenti.

All’inizio non era il momento giusto perché la SATA doveva partire, poi non era il momento giusto perché la SATA doveva decollare, poi non era il momento giusto perché Fiat era sul lastrico, ora non è il momento giusto perché Fiat è in corso di rilancio e le richieste dei lavoratori rischiano di ributtare Fiat sul lastrico, poi ora non è il momento giusto perché non lo si fa per difendere i lavoratori ma per fare politica, domani non sarà il momento giusto perché ci saranno le elezioni politiche e sembrerà che i sindacati vorranno fare politica, dopodomani non sarà il momento giusto perché Fiat godrà di una salute di ferro duramente conquistata e nessuno potrà permettersi di mettergliela a rischio…. Insomma non è mai il momento giusto perché dei poveracci rivendichino i loro diritti più elementari. Ma è sempre il momento giusto perché i kazzi cambino ma i kuli rimangano sempre gli stessi. Opinione personale: i problemi ce li hanno tutti, aziende e dipendenti. I problemi c'erano, ci sono e ci saranno sempre. Vanno solo affrontati e non rimandati sempre alle calende greche.

concordo, molte volte i sindacalisti fanno più casino di quando non ce ne sia, questa è una mia idea ed è l'idea che ho sempre avuto nei confronti dei sindacati, troppo spesso sono lì solo a rompere le scatole a creare problemi piuttosto che cercare di risolvere problemi veri in maniera seria, forse è il sistema dei sindacati che sarebbe da rivedere, da strumento di disturbo per il lavoro delle aziende dovrebbero essere un organismo di tutela per i lavoratori, troppo spesso questo viene dimenticato e le questioni vengono affrontate prevalentemente per prendere posizioni contro il Governo o l'azienda. Come dice Silob credo che tutti noi si sia con i lavoratori, ma il modo di agire spesso non è quello corretto, si creano solo muri. Credete che i sindacati si fanno vivi solo quando c'è da fare casino? Non è così! Avevate mai sentito di disordini e scioperi ad oltranza a Melfi? No! E credete che negli scorsi dieci anni a Melfi non c'erano sindacati? I sindacati a Melfi c'erano, e mese dopo mese ed anno dopo anno hanno lavorato insieme all'azienda per stilare contratti ed accordi per far sì che la baracca andasse avanti. Se ora stanno facendo casino non è perchè gli piace fare casino, ma perchè è insito nel loro ruolo fare casino quando è necessario. I sindacati non sono covi di educande. Si tratta invece di organizzazioni che si siedono ad un tavolo e siglano i contratti di lavoro con le aziende. Il loro compito è quello di difendere il lavoro ed i lavoratori. Compito delle aziende è invece quello di difendere gli interessi delle aziende. Nelle situazioni ideali succede che nel difendere il lavoro ed i lavoratori i sindacati difendono anche le aziende, perchè non possono difendere il lavoro ed i lavoratori se lavorano per distruggere le aziende. Sempre in situazioni ideali le aziende difendono anche il lavoro e le condizioni di vita dei lavoratori, perchè un'azienda non può funzionare con lavoratori spremuti, vessati ed esauriti. E' chiaro che quando c'è un'azienda che se ne strafotte della dignità dei propri dipendenti succede quello che sta succedendo a Melfi ed i sindacati, che, ripeto, non sono delle educande, sono costretti a fare casino quando l'azienda è assente oppure fa orecchio da mercante. E' insito nel ruolo dei sindacati rompere le scatole e creare casino e disagio quando è necessario. Poi c'è un'altra questione. Gli scioperi non servono per fare un favore all'azienda, ma per metterla a disagio e costringerla a risolvere i problemi dei lavoratori, e siccome gli scioperi possono essere delle manifestazioni che in alcune occasioni possono far comodo all'azienda piuttosto che dargli noia, i sindacati seri stanno attenti a che ciò non si verifichi. I sindacati seri fanno un casino serio, e non fanno finta di fare casino per fare un favore all'azienda. Ieri Morchio si è seduto al tavolo con i vertici sindacali: finalmente l'azienda si è decisa a cercare di risolvere i problemi. E' successo solo perchè c'è stato un sindacato serio che ha fatto un casino serio.

sì, l'esercito... con i carroarmati? ognuno di noi vive nel proprio mondo, appena ci toccano e ci impediscono di spostarci gridiamo allo scandalo. I lavoratori che scioperano non vengono pagati e se si arriva a determinate situazioni probabilmente il problema non è l'operaio che arriva al punto di rinunciare al proprio stipendio occupando l'autostrada ma è l'azienda che insieme al ministro del lavoro non è stata capace di trattenere un rapporto decente con gli adetti che lei stessa ha assunto!

Autodelta, guarda che su 5000 lavoratori a Melfi i rissosi sono 3000, ossia il 60 %! Cifra probabilmente difettosa dato che l'ho ripresa dal TG1.No! Quando le richieste della maggioranza dei lavoratori sono motivate non è ammissibile una minoranza di altri lavoratori crumiri che avendo la pancia piena si prestano a diventare strumento di spaccatura in mano all'azienda strafottendosene di quelli che hanno la pancia vuota. La cosa è contraria alla solidarietà ed alla dignità umana dei più deboli. Il pugno duro, ossia quello dell'intervento della polizia è una cosa ottocentesca che ogni tanto riemerge, oppure è una cosa da repubblica delle banane. Lo mettono in atto sugli schiavetti negri di Melfi: vorrei vedere cosa succederebbe se lo mettessero in atto sui lavoratori di Mirafiori! Ti faccio presente che delle persone con una dignità e che lottavano per difendere la loro dignità sono state menate perchè impedivano il passaggio di qualche pulman carico di crumiri comprati dall'azienda! L'azienda finora ha dimostrato di essere brava solo a fare una cosa: gli affari suoi. Ossia ad un tavolo delle trattative finto ha soddisfatto richieste finte di sindacati finti sbattendosene altamente di risolvere il problema vero, ossia di trovare un accordo col sindacato vero. Quindi che i cattivi siano quelli della Fiom ho forti dubbi. Sospetto invece che cattiva sia l'azienda, che lungi dal voler rimettere in attività gli stabilimenti usa machiavellicamente il malcontento della maggioranza dei lavoratori per trarre il massimo vantaggio: blocco della produzione, stipendi interrotti e richieste di cassa integrazione. Una vera boccata d'aria. Boccata d'aria cercata inconfessabilmente dall'azienda ma provocata ufficialmente dai cattivi. Un capolavoro di manfrina! Peccato che non tutto fila come sperato dall'azienda, perchè insieme alle produzioni che si volevano fermare si stanno ahimè fermando anche le produzioni che sarebbe invece stato meglio che non si fermassero. Questo non era in programma! Ma non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena! Ed ecco che sul TG1 appaiono come per incanto un Morchio ed un Umbertone piangenti. E' inutile che l'azienda pianga sostenendo che i cattivi stanno facendo regali alla concorrenza! Se l'azienda trovasse davvero conveniente mantenere attiva tutta la produzione sarebbe già scesa a patti con la Fiom, che non chiede nulla di più che un minimo di dignità per i lavoratori. Si tratta di una solfa già vista: l'azienda ha il fiato corto sul piano gestionale e strumentalizza il malcontento dei dipendenti per prendere tempo e fiato, perdendoci il meno possibile.

MILAN (Reuters) -- Police and striking Fiat workers clashed at a car plant in southern Italy on Monday, injuring nine people as a labor dispute halted virtually all of the group's vehicle production in the country. Allucinante! Hanno anche la faccia di kulo di chiedere l'intervento della polizia! Facessero una cosa del genero oggi a Torino o Milano scoppierebbe la rivoluzione!

Ragazzi, come al solito date la colpa agli operai ed ai sindacati. Qualcuno si chieda anche se per caso lo scipero non sia stato programmato a tavolino e voluto dalla casa. Perchè è inutile che ora Fiat gridi allo scandalo come se non avesse previsto il casino che sarebbe scoppiato. Gli scioperi non si fanno perchè qualcuno si alza la mattina col verso storto. Prima degli scioperi ci sono mesi ed a volte anni di richieste insoddisfatte e di trattative fallite. Fiat non ha mosso un dito, e non da ora, per andare incontro alle legittime richieste degli operai di Melfi, i quali pur essendo degli schiavetti negri hanno comunque anche loro un barlume di dignità. E se Fiat non ha mosso un dito negli ultimi mesi vuol dire che quel che sta succedendo oggi l'aveva programmato e sperato. Ma naturalmente la versione ufficiale (deja vue) è che questo scipero butta sul lastrico l'azienda e che i cattivi sono gli operai di Melfi. Li mei cojoni! Vorrei tanto sapere quanti sghei frutterà all'azienda questo scipero! Mentre quelli di Melfi pensano di stare a lottare per difendere i loro interessi! Fankulo!

Ho avuto la Clio 1400. Bella macchina e bel motore. Però non la ricomprerei mai: ho il pessimo difetto di tirare al massimo le auto in autostrada di tanto in tanto. La Clio alle alte velocità è davvero instabile; si ha la sensazione che una minima folata di vento laterale debba farti cappottare. Ma anche uno starnuto che ti faccia muovere un pochettino lo sterzo. Parlo della penultima serie; non so quindi se sull'ultima versione sia stato migliorato l'assetto eccessivamente morbido.

Dai! Sono cose che succedono. L'importante è che non to sei fatta male; al resto ci pensa l'assicurazione.

Maxsona, non dico che mi dispiace per il fatto che le cose in McLaren vadano male, ma certamente non gioisco, perchè per mia natura non giosco mai dei guai altrui. Tu mi incuriosisci. Mi riesce difficile capire la tua passione. Come è nata? E' una questione veramente di cuore oppure c'è dell'altro? E' come se un italiano tifasse per una nazionale straniera invece che per quella italiana.

Scusate l'OT. Provo il nuovo avatar e la nuova firma.

Che sorprese! In certe notti Ci vorrebbero gran botti, Ci vorrebber gran bottiglie Con champagne e gozzoviglie. Qui dobbiamo festeggiar Del Roberto gioia un mar, Del di lui sto grande evento Bello e forte; uno portento! Oh! Mammin che batticuor! Nuovo abbiamo uno dottor, Oggi diventò Ingegner Lo Rober d’Autoparer. Trullallero trullallà, Chè bellezza che c’è qua, Molto bello è lo veder Lo nascer di un ingegner. Nacque senza gran proclami, Studiò tosto per gli esami, Ora è giustamente fiero, Esser può lui oggi altero. Si presenta tutt’un tratto, Dice: huè io non son matto! Voi non ve l’aspettavate, Sò ingegner orsù caudate. Noi lodiamo con fervor Lo Roberto gran dottor, Lo nascer dell’aggeggione Che darà a noi cose buone. Egli molto aggeggerà Con la sua creatività, E di certo ci darà Più progresso e più beltà. Giostrerà con l’elettroni, Col silicio e li fotoni; Huè ragazzi state boni! Non rompetegli i marroni, Dovrà stare lì a pensare, Calcolare ed aggeggiare; Le meningi spremerà E qualcosa produrrà. Gli auguriamo fiduciosi Giorni fulgidi e gloriosi, Ma al di sopra d’ogni cosa Abbia gran vita gioiosa. Complimenti Roberto!

Ho rimesso come avatar la stessa immagine ma con dimensioni più ridotte. Ancora niente. Bah!

No, in questo momento non viene visualizzato neanche sul mio terminale. Quell'avatar è da un mese che fa le bizze. Ieri l'ho reinserito con un link diverso e finalmente veniva visualizzato nuovamente. Poi oggi ha ripreso a fare le bizze. Appena avrò voglia cercherò un link ancora diverso. Non so perchè quell'immagine da dei problemi, ma fra tutte le immagini di Nuvolari che ho trovato in rete è quella che mi piace di più, quindi ci riproverò ancora una volta.