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Quattro

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  1. Onestamente non credo che il solo rapporto spazio-prezzo possa spiegare il successo del Freemont. Semplicemente il Freemont piace e parecchio ed infatti vendeva ben più che discretamente anche ai tempi del marchio Dodge. Suv, grosso, americano, accessoriato ad un prezzo accettabile ed anche con un bel restyling Fiat (cerchi, mascherina, bandelle) ed una linea "facile". Alla fine raccoglie consensi come pochissime altre ammiraglie Fiat in passato. Nonostante sia vecchiotto e consumi, piace a grandi e piccini e non sarà facile seconde me da sostituire.
  2. La 500 5 porte è un tentativo, a mio parere corretto, di elevare l'immagine della segmento B di Fiat in una fascia simil-premium qual'è oggi 500 e non è invece minimamente Punto. Quest'ultima è abbastanza sputtanata a tutti i livelli, svenduta (a fatica) sottocosto ed ormai troppo vecchia, per quanto la linea ancor regga il colpo. Una nuova Punto oggi dovrebbe ricominciare praticamente da zero con più rischi che opportunità. Invece il brand e soprattutto l'immagine 500 tirano molto bene come dimostrato dalla stessa 500 e soprattutto da 500L che vende forse al di sopra delle aspettative. Sarebbe un epocale ribaltone che darebbe una chance anche a quei numerosi clienti che non comprano Fiat principalmente per questione di marchio. E' dal 2007 che 500 è già quasi percepita come un sottobrand abbastanza cool ed affascinante. Adesso giustamente Fiat da un segnale importante di discontinuità che potrebbe essere un successo finalmente anche all'estero. PEr quanto riguarda la nuova Bravo credo che ormai si tratti di auto senza alcun futuro. In Italia, mercato d'elezione, nel segmento C non premium si vende solo la Golf e senza particolari entusiasmi, per cui tornare al classico segmento C non ha quasi senso. Per questo ci potrebbe sempre essere la nuova Giulietta e stop. Fiat dovrebbe rimanere nell'ambito di Suv e monovolume in quel segmento, imho.
  3. Ragionare in ottica Lancia è abbastanza poco significativo. Per quanto possa essere bella (e vista cosi si capisce ben poco), senza versione Sw in Italia non si venderà mai. E dubito fortemente che la facciano. Speriamo a questo punto che non la rimarchino neanche.
  4. Concordo, l'anno prossimo cambierà tutto, impossibile qualsiasi previsione. Io un centino su Ferrari ce lo metto
  5. Infatti e non a caso è uscita una notizia su Autosprint secondo cui Santander sembrerebbe disposta a sponsorizzare la Ferrari anche senza Alonso... Strano che esca una notizia del genere proprio adesso. Comunque non credo che Fernando avesse la minima possibilità di cambiare adesso. La McLaren è completamente fuori dai giochi almeno per un paio d'anni (il prossimo con Mercedes clienti ed il primo con Honda), Lotus ha grossi problemi di budget ed incognite enormi circa il progettista, Mercedes e Red Bull sono assolutamente a posto. E probabilmente nessuno è in grado di garantirgli uno stipendio di questo livello
  6. Massa era moribondo ormai dal 2010, andava cambiato già da almeno un paio d'anni. Adesso con le nuove complicatissime regole 2014 ci vuole un buon professionista qual'è Raikkonen che pare fra l'altro abbia saputo dare informazioni preziose per lo sviluppo Lotus e sia stato caldeggiato anche da Allison, almeno cosi scrive Autosprint. Posto che non ho mai creduto per un solo secondo alla regolarità del mondiale 2007, a mio parere chiaramente regalato dalla McLaren per i fatti dello spionaggio, alla fine il finlandese era il miglior secondo di Alonso disponibile oggi sul mercato. Raikkonen è troppo incostante per essere un vero numero uno, capace di fare la differenza sempre in gara con grande continuità. Oppure può fare il numero uno in un team outsider qual'è la Lotus che manca di budget adeguato, non certamente per Red Bull, Mercedes e Ferrari. Alla fine sono personalmente convinto che mediamente le prenderà da Alonso ma saprà mettergli la giusta pressione senza per questo soffrire minimamente eventuali giochini politici in cui lo spagnolo è assoluto maestro. Questa scelta dimostra anche che la Ferrari adesso si sente pronta per il grande salto, complici le nuove regole, la ritrovata importanza che il propulsore avrà sull'aerodinamica ed il ritorno ai test (seppur parziale). Adesso il pacchetto c'è: galleria del vento rifatta, progettisti di grido (ricordo anche Rory Byrne dedicato a tempo pieno alla progettazione), due piloti al top ed un budget 2014 di Ferrari Spa che prevede un forte incremento degli investimenti per la Formula 1, certamente dovuti alle nuove regole ma probabilmente anche alla volontà di tornare davanti. Piuttosto credo che il punto debole della scelta sia dato dal fatto che sia Alonso che Rikkionen non sono molto veloci in prova, o perlomeno non lo sono quanto i mastini Vettel e Hamilton. E temo che questo in futuro potrebbe essere un bel problema
  7. Rimane il problema non banale degli interni complessivamente tristi, soprattutto se non li riempi di pelle in ogni angolo. Troppo cara, soprattutto perchè fra un annetto la vedremo a km 0 con il 20% di sconto. Cosa che peraltro mi fa imbestialire. Giusto per intenderci le concessionarie sono piene di 520d Touring Futura da oltre 60.000 euro a km 0 a 42.000 euro o giù di li.... Ed anche le sr 3 Touring non mancano...
  8. Le Audi NON mi piacciono ma molt probabilmente le comprerei. Alla fine è qualcosa di veramente strano: hanno un'aura rassicurante, ai limite del banale, ricercate nel particolare ai limiti del maniacale, sono sempre avanzate tecnologicamente e non invecchiano. Che fra l'altro è forse la cosa più spettacolare in assoluto delle Audi. Il ripetere sempre lo stesso design di fondo fa si che alcuni modelli non invecchino come la prima A3 o le prime due A4, mentenendo il valore dell'usato grazie anche alla rinuncia alle politiche commerciali dissennate di Audi e MErcedes. Se pensiamo che la prima A3 era contemporanea della serie 3 Compact e della Bravo prima serie abbiamo detto tutto. Alla fine non mi piacciono come design ma il brand ha un potere attrattivo enorme e finora bisogna riconoscere che l'hanno saputo coltivare molto bene. Fossi in loro non cambierei
  9. Questa è la situazione del gruppo Fiat: Fiat Come potete vedere la cassa integrazione riguarda tutti gli stabilimenti. Melfi ha la cassa integrazione straordinaria totale (tutti i 5.600 dipendenti) fino al 31-12-2014, oltre i 24 mesi di legge ma è comunque prorogabile due volte per 12 mesi. Quindi ok. E' in tale situazione (leggo) dal febbraio 2011, un tempo ben lungo per una ristrutturazione che peraltro non è stata fatta in quanto richiede investimenti e quindi la giustificazione è stata trasformata in riorganizzazione (leggi allegato precedenti post). Da varie letture pare che anche la riorganizzazione sia dubbia, poi vedremo se saranno effettuati i sospirati investimenti per i quali almeno ne sarà valsa la pena in ottica ristrutturazione. La sensazione è che qui si faccia un ricorso strutturale alla cassa integrazione da almeno due anni abbondanti, con libera interpretazione dei giustificativi ed il beneplacito di tutti. Certamente ora mi chiederete di addurre dettagliatissima documentazione circa il fatto che la riorganizzazione/ristrutturazione non sia stata effettuata ma il giochino mi ha sinceramente stancato e non ci sto più. Ognuno pensi un po' quello che vuole, ma credo che chiunque si possa rendere conto effettivamente di come stanno le cose e sono il primo a dire che va bene cosi e non ci sono purtroppo alternative. Vorrei sottolineare solo una cosa: che ci crediate o no io sono un fiattaro (lungi da me usare il termine secondo una logica dispregiativa) che si è iscritto agli albori di questo forum dieci anni fa terrorizzato per la fine che stava facendo Fiat. Da dieci anni sono sempre stato critico per le scelte fatte negli anni e purtroppo la situazione è andata sempre più precipitando. Oggi Fiat è una grandissima azienda, eccezionalmente ben gestita, ma non è quasi più un'azienda italiana. Speriamo che torni ad esserlo, ma non ci credo molto francamente.
  10. Loric io non parlo di complotti tesi a rubare soldi all'Inps od alla collettività, ma parlo di fatti abbastanza evidenti che ci devono far uscire dalla logica fiattara per cui tutto quello che fanno è giusto e corretto ed ampiamente entro le regole. Io ho tirato fuori solo pochissimi dei fatti, ma sulla rete ce ne sono molti altri. Mi spieghi allora come sia possibile che ci siano stabilimenti in cui i dipendenti lavorano da anni (ben prima dell'ultima devastante crisi) poche settimane all'anno, come peraltro è accaduto con Pomigliano prima dell'avvento di Panda? Teoricamente per tutta la serie di regole che hai citato e per il buon senso conseguente questo non sarebbe possibile. Come sia possibile che in Italia si producano 500.000 auto contro i 1.800.000 (vi chiedo perdono se le cifre non sono correttissime) di qualche anno fa senza ridurre significativamente la forza lavoro e senza un ricorso selvaggio alla cassa integrazione? Poi i tecnicismi su come facciano li lascio a te che sei molto più esperto di me, ma ti prego di non partire con troppe certezze perchè l'Italia, da sempre, è la patria della libera interpretazione delle regole e del diritto, soprattutto oggi. Fiat a logica e per l'attuale produzione dovrebbe chiudere almeno un paio di stabilimenti, se non lo fa è grazie all'assistenza di stato, cosa che peraltro riguarda molte altre realtà nazionali, non certamente solo Fiat. E come ho già scritto lo stato, il governo o chi per esso, fa pure bene, altrimenti la crisi sarebbe incontrollabile, ma è inevitabile che oggi Fiat abbia il coltello dalla parte del manico e Marchionne non si fa problemi ad usarlo. Quante volte sono stati annunciati gli investimenti a Mirafiori? Devo tirare fuori i link? Adesso torniamo a minacciare di non investire anche per la nuova 500x/Jeep per la faccenda della Fiom o se le parti sociali non accettano in toto i diktat di Marchionne. Per quanto mi riguarda sono convinto abbia ragione lui, ma non mi dire che in questo momento l'Italia non sia in scacco. E la Fiat pesa, eccome se pesa. Primi anni 2000 si era calcolato (ma prendetelo con beneficio d'inventario visto che non ho supporti in tal senso) che Fiat ed indotto potessero pesare quasi un punto di Pil... La fase è critica eprchè Marchionne sa che una volta effettuati gli investimenti, il manico passa dall'altra parte e si vuole cautelare nel miglior modo possibile. Ed il bello è che può tirare la corda quanto vuole, visto che dopotutto l'Italia gli interessa il giusto (zero).
  11. In tutta franchezza non capisco tanto livore ed aggressività, visto che ho semplicemente riportato dei fatti. Sono stato accusato di scrivere delle corbellerie in quanto impossibile che Fiat non rispetti le regole della Cig, quando invece i fatti dimostrano che ci siano comunque delle "irregolarità", soggetti a denunce ancora in corso. Cosi come nello sblocco del problema, l'intervento della politica pare sia stato determinante Termoli.Tv - La web tv del Basso Molise - Sbloccata la cassa integrazione alla Fiat di Termoli: l'Inps avvia le procedure Ed ecco per esempio uno dei tanti giochini che Fiat adotta per far continuare la Cig oltre i limiti di legge ben esplicitati in vari post http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/fiat-fiom-non-firma-nuovo-accordo-su-cassa-integrazione-a-mirafiori/581407/ Finita la ristrutturazione che prevede investimenti, si passa a riorganizzazione e si va avanti con dipendenti in cassa integrazione anche per tre anni consecutivi, in barba a qualsiasi logica assistenzialistica. Fiat, cassa integrazione: la storia di Carmela Abbazia - ECONOMIA E potrei andare avanti per dodici post e non mi pare il caso. Chi ha voglia di farsi un giro sul web potrà trovare migliaia di articoli sull'argolmento per quasi tutti gli stabilimenti Fiat. Adesso addirittura ci sono timori anche per lo stabilimento Maserati di Modena.... Ma non le devo scrivere io queste cose, sono sotto gli occhi di tutti. E secondo me oggi si fa bene a chiudere più di un occhio, come credo di capire si faccia, perchè contrariare Fiat in un momento cosi delicato in cui gli investimenti devono ancora arrivare può essere pericolosissimo e d'altronde chiudere stabilimenti potrebbe avere impatti devastanti in un paese già martoriato.
  12. Credo che non ci sia bisogno di una mia denuncia per uso imporprio della Cig, pare ce ne siano già diverse, o perlomeno è quello che leggo. Giusto per esempio allego uno dei numerosi articoli presenti in rete. Poi la cosa è ovviamente rientrata con l'intervento del governo.... Termoli - Clima incandescente in Fiat: "Sospesi i pagamenti della Cig". 400 € in meno in busta paga - Primonumero.it Comunque ok, messaggio ricevuto, tutto quel che fa Fiat va bene, a noi piace cosi.
  13. Personalmente credo che Fiat stia comunque abusando della CIG con il beneplacito di tutte le forze politiche. Di fatto l'impatto sociale derivante dalla chiusura di uno stabilimento Fiat come Melfi e Mirafiori sarebbe tale, che tutte le parti in causa preferiscono abbozzare e ratificare una costosissima Cig sine die, senza intavolare trattative od avviare adeguate pressioni sulla Fiat. E Marchionne che è tutto fuorchè imbecille, sta approfittando di questa insperata finestra per dilazionare sine die qualsiasi genere di investimenti, nel più totale silenzio di tutti ma con un danno importante in termini di costi e pil per tutto il paese. Mi viene infatti da pensare cosa accadrebbe se il governo cominciasse a dare uno stop, anche parziale o progressivo alla cassa integrazione in uno o più stabilimenti. La risposta, ovvia, è che Marpionne il giorno dopo chiuderebbe lo stabilimento in questione senza battere ciglio spostando la produzione (ma quale poi?) all'estero. A questo punto si scatenerebbe il classico inferno mediatico con pressioni politiche di ogni genere e grado che probabilmente costringerebbero Marchionne a tornare ad investire in Italia, con il classico colpo al cerchio ed alla botte. Chiudo Mirafiori? Si, ok (per modo di dire), ma su Melfi devi investire e cosi via... Invece cosi Marchionne sta mettendo sotto scacco l'Italia, approfittando delle solita decisione di non decidere per spostare tranquillamente la direzione in Michigan o in Olanda e poi avere ancora più il coltello dalla parte del manico per fare un po' quello che gli pare in Italia. Tutti questi annunci, puntualmente non suffragati dai fatti, fanno troppo pensare a tattiche dilatorie piuttosto che vera determinazione del fare. Anche perchè se davvero vogliamo puntare ad un'Alfa nel settore Premium, dove i mercati ancora tirano, perchè questi continui rinvii? Davvero l'obiettivo di Alfa è il mercato italiano? Se cosi fosse l'investimeno non avrebbe alcun senso. Ed allora a fronte di discreto andamento di mercati da sempre benevoli nei confronti dell'Alfa come Germania o Gb e magari anche USa, perchè non tornare ad investire? Spero solo onestamente che queste tattiche dilatorie non abbiano l'obiettivo di smoblizzare ma di ottenere le migliori condizioni possibili dal mondo del lavoro, ma mi illudo sempre meno.
  14. Su questo aspetto non sono d'accordissimo, anzi. Ho la sensazione, invece, che il gruppo Fiat sappia innovare molto meglio di quanto sappia gestire le cosidette linee classiche. Tutta la linea 500, ma anche la Freemont, oppure la stessa Mito in passato sono esempi di innovazione di grande successo, nei limiti di una gamma ridotta ai minimi termini, laddove invece le linee classiche di Bravo, Ypsilon, Giulietta o la stessa PUnto non riescono a confermare il successo delle progenitrici. Poi il discorso sarebbe lungo, ma forse la grande differenza fra Vag da una parte e Bmw, Fiat, Psa, Renault, ma anche Mercedes dall'altra sta proprio nella capacità di innovazione che nel primo caso sembra quasi assente e negli altri notevole. Nel lungo periodo credo possa essere questa la chiave di volta per i rivali per intaccare la leadership dei tedeschi visto che ormai è diventato impossibile utilizzare la leva prezzo, visto che Vag si è ormai adeguata ed in qualche caso ha addirittura la leadership di prezzo. La sensazione è che presto o tardi la fedelissima clientela Vag si stancherà di prodotti sempre uguali negli anni. E qualche segnale in tal senso oggi c'è, come per esempio il calo di Audi rispetto a Bmw in Europa.
  15. Anch'io sono molto perplesso circa il forte livellamento del disegn fra i vari marchi del gruppo Vag, ma anche e soprattutto fra le varie generazioni dei singoli marchi (soprattutto Audi, ma anche Vw e Skoda). Non solo, la sensazione è anche che quando il gruppo ha provato ad innovare (Scirocco, Eos, varie Seat, Maggiolino, ammiraglia Volks, in parte la stessa A1, R8) di fatto abbia riscosso ben poco successo. Sembrerebbe quasi che questo immenso conglomerato sia incapace di governare un'evoluzione di prodotto e tenda ad omologarsi semplicemente su ciò che di positivo è stato fatto in passato. Fra una sega e mentale e l'altra alla fine continuano a fare solo quello che sanno fare bene e punto. Una dinamica che mi ricorda in parte alcune posizioni dominanti di mercato in un settore ancor più competitivo come quello dell'elettronica e che alla lunga sono andati in difficoltà, incapaci di uscire dai propri prodotti e schemi mentali, come Sony, Nokia e per certi versi la stessa Apple in passato e forse in parte anche oggi. Non c'è questo rischio?
  16. Che rimane, però, un'altra cosa. Questa sembra molto più normale. Da rivedere con cerchi adeguati. Vedremo...
  17. Posto che non ho in mano i dati per esprimere un giudizio, ho qualche difficoltà a credere che gli impianti di Melfi siano saturati con l'attuale produzione di Punto che credo ad occhio e croce sia ad un terzo od anche meno dei tempi d'oro. Difficile quindi che la Punto sia in grado di ripagare i costi fissi, per quanto ammortizzati, ma soprattutto difficile che si paghi il costo del lavoro che infatti viene puntualmente scaricato sulla comunità con la solita cassa integrazione ordinaria o straordinaria che sia. Spingere cosi sulla leva prezzo che stritola i margini per l'azienda, per le concessionarie, svaluta l'usato e soprattutto svaluta l'immagine dell'auto e di marca è la tipica strategia di chi ha un prodotto ormai a fine vita, in fase sostitutiva. E ci sta tutto, vale per tutti i settori commerciali. Il problema è che qui non c'è alcun progetto (noto) di sostituzione, mentre la Samsung nel frattempo ha presentato il Galaxi 3 e 4, 4 Mini etcetc. A prima vista, da facili cassandre, il destino è tristemente segnato. Le concessionarie spingeranno sempre meno il prodotto, i volumi scenderanno ulteriormente, scenderanno i prezzi, le valutazioni dell'usato, aumenterà la cassa integrazione, i km 0 etc etc. Ho anche la sensazione che molte di queste auto finiscano nelle flotte delle banche, delle Asl, dei comuni, della Telecom a prezzi ulteriormente scontati. Fra l'altro secondo me il prodotto c'è anche, soprattutto a questi prezzi, ma ha semplicemente stufato in un mercato frenetico, molto aggressivo e pieno di novità. Quando è uscita la Grande Punto la concorrente era la 206...
  18. La verità è che l'attuale Punto è di fatto una low Cost. La stanno letteralmente svendendo (9.000 euro la Street con clima), e probabilmente si continuerà a farlo ancora per parecchi anni visto che non sono noti programmi di sostituzione, ma si vuole comunque andare avanti a produrla. Ad occhio e croce ho l'impressione che la Sandero costi di più, nonostante sia molto più brutta. Ho la sensazione che con Punto Fiat ci stia perdendo dei bei soldi, oppure li stia perdendo la comunità con la cassa integrazione. Oggi Fiat potrebbe avere una ben precisa strategia che semplicemente non intende divulgare, ma ero della stessa idea tre anni fa e nel frattempo non è successo nulla, per cui oggi ho il fondato timore che si stia vivacchiando in attesa di eventi. Che poi è una palese mancanza di strategia.
  19. Comunque alla fine in Fiat c'è spazio solo per il brand 500 e per la Panda, tutto il resto non è noia, semplicemente non esiste. Per carità una strategia ampiamente annunciata, ma non hanno affatto annunciato cosa intendono fare con le varie Punto, Bravo e compagnia cantante. Davvero vogliono ricalcare le orme di Nissan che ha mollato il seg. C per i Suv ma adesso vuole tornarci? La 500X sembrerebbe una strategia in questo senso, sparare su auto cool o presunte tali con un minimo di premium price, ma il mercato non ha voltato ancora le spalle ai segmenti C. E la Bravo è veramente ai minimi termini, non si riesce più neanche a svendere. Spesso mi chiedo come possano guadagnare qualcosa con la Punto Street venduta a 9.000 euro con clima come in questi giorni. Costa molto ma molto di più la PAnda, con il rischio di cannibalizzarsi internamente. E poi Marchionne si lamenta del bumping di Vag.
  20. Quest'auto è quanto di più originale ed affascinante ci sia in produzione. Non si può dire bella, a tutti gli effetti, ma non puo fare a meno di voltarti quando la vedi passare o ti affianca al semaforo. Di converso, oltre ad un prezzo completamente sballato, c'è una plancia che non mi soddisfa completamente, soprattutto lo schermo del navigatore, addirittura imbarazzante se non si prende il Command On Line e si rimane di Becker. Inguardabile. Poco accettabile anche il clima, uguale identico a quello della Classe B di mia moglie, non va...
  21. Sono d'accordo, davvero troppo cara, anche perchè è una trazione anteriore (che per me è pur sempre un difetto) derivata da una segmento C. Alla fine mi piace ma con il pacchetto Amg, che però la fa assai tamarra. Viceversa senza pacchetto mi risulta un po' insignificante e poco sensata. Complessivamente mi piace ma non la comprerei
  22. Da possessore di una F11 rigorosamente 520d, devo dare complessivamente ragione a TonyH. Credo tutto sommato che il vero spartiacque che ha decretato la fine dei 3.000 (ma anche e soprattutto dei mega suv tipo X5, Ml e Cayenne in Italia) sia stato proprio l'aspetto più squisitamente fiscale. Di fatto improvvisamente dal 2011 i 3.000 sono equiparati a refurtiva scottante. Sia per chi ha qualcosa da nascondere (redditi), sia per chi non ha nulla da nascondere ma sa benissimo che si trova in mano una patata bollente rivendibile solo all'estero e dai costi di gestione praticamente proibitivi per redditi che si sono ridotti per tutti. Ma dobbiamo anche aggiungere anche altre ragioni non del tutto trascurabili come il downsizing che ha fatto accettare un 800 cc bicilindrico su una Mito ed allo stesso modo rende più che appetibile un 2.200 su una serie S. E poi il nettissimo miglioramento dei motori tubodiesel e soprattutto dei cambi automatici a otto marce che rendono più guidabile e pastoso un quattro cilindri. Vi garantisco che fra il mio vecchio 2.000 td Bmw 177 cv sei marce autom ed il nuovo 184 cv 8 marce, corre veramente un abisso. Oggi una 530 è assurda quanto lo era un 540 benzina cinque anni fa. I tempi cambiano e ci sta alla grande. Personalmente non mi sognerei mai di prendere una 530, anche se mi costa praticamente come una 520 vista la scontistica che gira, perchè oggi non ha semplicemente senso.
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