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Quattro

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  1. La differenza la farà ovviamente il progetto di fusione Chrysler-Fiat Automobiles. In quel caso, a meno che gli Agnelli dovessero effettuare un aumento di capitale, oppure acquistare azioni sul mercato (ma le dichiarazioni sono contrarie), la loro quota (o meglio quella di Exor) verrebbe diluita significativamente e Chrysler - Fiat si trasformerebbe in una pubblic company quotata con sede a Detroit. Ovviamente è fanta economia perchè non sappiamo dove finirà la quota dei sindacati americani e canadesi, quale sarà il concambio e di conseguenza la quota residua di Agnelli etc etc. Sul sole 24 Ore di Domenica è però scritto che John Elkann ha dichiarato un anno fa che la famiglia è disposta a scendere progressivamente nel capitale sociale.... Allora è ovvio che se (e dico se) lo scenario sarà questo, il nuovo gruppo internazionale sarà sempre meno italocentrico, anche come testa pensante e potrà fare a meno dell'Italia e dei suoi stabilimenti, potrà esternalizzare, delocalizzare, chiudere e licenziare progressivamente senza dover sottostare ai diktat della nostra politica, perchè di fatto sarà un'azienda Usa. Gli Agnelli stanno progressivamente abbassando la quota di Fiat nel loro protafoglio, diversificando in tutti i settori anche a mio parere per prepararsi al definitivo (o relativo) sganciamento. A quel punto Marchionne potrà salutare la compagnia e passare il testimone ad un nuovo Ceo Usa, gradito all'amministrazione di turno che considererà l'Italia solo la provincia povera, fannullona e sprecona dell'Impero. Se, se, se ovviamente. Io però continuerò a trovare questa spiegazione come l'unica plausibile per l'immobilismo marchionanno in Italia. Tutte le altre (crisi, contratti, inefficienze, globalizzazioni etc etc) non mi convincono per nulla. Personalmente sono convinto che molto presto la Fiat non sarà più italiana e la cosa mi dispiace moltissimo.
  2. Quando il mercato si riprenderà, avremo un panorama dell'automobile probabilmente abastanza diverso dall'attuale, con le marche Premium ancora più aggressive che punteranno sui volumi con ancora maggior forza, accordi di ogni genere per ridurre i costi e probabilmente qualche stabilimento in meno ed una rete di vendita più efficiente, costruita su grandi gruppi commerciali, anche internazionali. Resta da capire, dove vorrà stare a quel punto Fiat. Oggi come oggi, a detta di diversi concessionari, il dealer Fiat Group è uno dei ruoli più difficili e meno appetibili di tutto il panorama automotive, tanto che sta passando tutto molto velocemente in mano ai grossi gruppi che comunque faticano assai, per mancanza di modelli, per pressioni commerciali notevoli, scarsezza di promozioni e mancanza di modelli premium remunerativi (magari adesso con Jeep qualcosa cambierà). Il rischio è svegliarsi fra due anni ai margini delle vendite Europee, con quote di emrcato bassissime, fuori dai mercati principali e con dealer esangui, tanto da rendere sempre più difficile e meno appetibile investire in Europa, con il rischio di instaurare un circolo vizioso, tale da rendere conveniente solo la rimarchiatura di modelli Usa e Cina. Uno scenario certamente pessimistico e probabilmente non plausibile, ma che estremizzato può rendere assai pericolosa l'attuale politica di Marchionne, almeno che non sia quello che veramente si vuol fare. Certo è che se aumenta il peso relativo di Chrysler, si riduce la quota Agnelli, si sposta la direzione operativa e legale in Usa, come quasi certamente accadrà, lo scenario più credibile fra qualche anno è che Fiat sia stata di fatto comprata dagli americani e che il peso Europeo si ridimensionerà sempre più, trasformando il marchio Fiat in quello per i paesi emergenti e riducendo utleriormente la produzione Italiana, che potrebbe diventare solo un fornitore di componenti o produttore di auto di nicchia. Sicuri che questa sia fanta/economia e non un obiettivo di medio/lungo di MArchionne? Spigherebbe tutto, perchè altrimenti, la sua politica non me la spigo minimamente.
  3. Tutte le grandi aziende del settore automotive (tranne ovviamente quelle che seri problemi) hanno molta liquidità, è una questione di flussi finanziari. In sostanza ti indebiti a medio lungo che rappresenta una fonte certa, mediamente a condizioni meno onerose rispetto al breve termine, per procedere poi al finanziamento della gestione corrente (entrate ed uscite nel breve termine) e soprattutto agli investimenti che sono oneri pluriennali ma che vengono effettuati in un arco temporale mediamente lungo (cfr stabilimento in serbia). Non solo: questa logica consente di approviggionarsi sui mercati finanziari nei momenti più propizi, magari chiudendo vecchi finanziamenti particolarmente onerosi. PEr Fiat, per esempio, sarebbe stato particolarmente complesso approvigionarsi sui mercati europei a fine 2011 ed anche adesso. Con questi volumi di liquidità teoricamente non ne ha bisogno.
  4. Il problema è sempre lo stesso, è nato prima l'uovo o prima la gallina? Lasciando perdere per un attimo i francesi (che poi è solo PSA) e Opel, non si capisce se Fiat in Europa stia perdendo soldi a causa dei mancati investimenti che non generano profitti e fanno perdere quote di mercato (mi riferisco a nuova 159, mancanza di Suv, nuova Punto etc etc), oppure i nuovi investimenti avrebbero aggravato una situazione senza via di uscita? Ovviamente io propendo per la prima, ma non avremo mai la controprova. Mi piacerebbe solo vedere che numeri avrebbe fatto Chrysler in Usa se fosse stata lasciata al suo destino senza nuovi modelli come è stato fatto per Fiat. Oggi avremmo crescite a due cifre? al solito, manca la controprova... Certo è che Marchionne non aggiunge nulla di nuovo, con il solito ricatto alle associazioni sindacali, la conferma che si vuole scaricare l'Europa , almeno nel breve e lo sviscerato amore per gli States (peraltro condivisibile) e per tutto ciò che non è Italia. Inoltre il personaggio sostiene che ha deciso (il pluralismo in questo caso è fuori luogo) nel 2008 di mollare l'Europa per il resto del mondo, quando proprio nel 2009 per mesi si è fatto in quattro per rilevare la disastrata Opel che per fortuna (loro) è rimasta in mano a GM. Mi piacerebbe proprio vedere cosa avrebbe detto oggi il Sig. Marchionne se avesse comprato la Opel. Forse che il recupero dell'europa era dietro l'angolo ed era stato lungimirante ad acquistare (che poi doveva essere un regalo)? Anche in questo caso niente controprova, quindi.... Comunque è molto interessante l'articolo del Sole 24 Ore di Domenica a Pag. 21 che riporta il bilancio di tutte le aziende di Fiat auto. Interessante vedere che gli investimenti di fiat Group Automobiles (esclusa Chrysler, maserati e ferrari) siano saliti da 1.600 mil. a 2.300 mil nel corso del 2011 ed anche gli investimenti in ricerca e sviluppo sono passati da 722 mil di euro a 771 mil di euro e Maserati da 62 a 113, pari quasi a Ferrari. Numeri che farebbero intendere che qualcosa bolle in pentola anche in casa Fiat (oltre che Maserati), anche se poi bisogna vedere se questi investimenti non hanno fnanziato i modelli cinesi, indiani, russi, brasiliani e non quelli italiani. Chrysler nello stesso periodo ha investito 764 mil di euro. Vedremo
  5. Su, su non te la prendere abbiamo un sacco di altri modelli in gamma che pososno soddisfare tute l le esigenze, che bisogno c'è di Giulia? Vuoi mettere con una bella Dart, fresca ed affascinante?
  6. Peccato, mi piacevano le Jeep, soprattutto il grand Cherokee...
  7. Purtroppo sono stati questi approcci da parte di Fiat, sia con 155 che con 156 ed alla fine con 159 che hanno prostrato Alfa. A mio parere prima di tutto bisognerebbe capire dove si vuole piazzare a livello di marchio Alfa. Credo Che Bmw (quella più indicata per storia e tradizione) sia irraggiungibile nel breve periodo, ma può essere l'obiettivo finale nel lungo. Allo stesso modo, imho, certamente non si può stare sotto Vw, pena il rischio di doppioni Fiat e Dodge, dal successo relativo e dai listini lacrime e sangue. Ci vuole cioè un semi-premium (che a mio parere volvo ancora non è). Primo obiettivo deve quindi essere senza alcun dubbio la qualità, poi le versioni sportive ed infine il riposizionamento del marchio con le competizioni. Inutile pensare ad un'Alfa Romeo dalle pretese sportive dotato di motori Chrysler o da 2.000 turbodiesel che le prendono dalle Citroen. Se tutto funziona, con la dovuta pazienza e soldi, un po' di pianali in comune e qualche modello davvero azzeccato forse non sarà nè Vw, nè Volvo, nè Bmw, sarà solo Alfa. facile a dirsi, difficilissimo a farsi, ma se non ci si crede fino in fondo allora potrebbe davvero valere la pena di cedere a Vw. A questo punto o dentro o fuori. Se fuori, vendere e magari con il ricavato si potrebbe rilanciare seriamente Lancia.
  8. I dati di T-Max e Bmw R 1200 Gs sono impressionanti. Il primo soprattutto per il suo costo, per certi versi proibitivo, la seconda perchè è una moto a fine carriera che tutti sanno sarà sostituita a fine anno. Poi è da notare che sono quasi completamente sparite le naked nelle quali emerge la StreetFighetr 848, un gran successo
  9. Come non quotarti... questa situazione deve finire. Non si capisce proprio perchè la Panda può essere prodotta remunerativamente a Pomigliano (e non a Tichy) e la 500L deve necessariamente essere prodotta in Serbia. Incredibile come tutto ciò che racconta Marchionne sia per tutti oro colato, proprio come Monti, stessa pasta...
  10. Mi sono perso la nuova Bravo Crossover, dov'è finita? E' rientrata anche quella?
  11. Io non parlerei di sinergie con Audi, se non molto limitate, ma di diversificazione in un settore che ha ancora parecchi margini di sviluppo, soprattutto sui mercati oggi non maturi e non saturi. Alla fine quest'operazione fa male a tutti gli appassionati italiani perchè perdiamo uno dei pezzi più prestiogiosi della nostra industria nazionale. Ducati negli ultimi anni ha fatto dei veri e propri miracoli in termini di prodotti ed anche sportivi, un'icona davvero unica per tutta l'Italia, tanto che è da sempre considerata la Ferrari delle due ruote, romagnola, rossa, sportivissima, ipertecnologica etc etc Però bisogna anche dire che forse Audi è il partner più giusto, avremo semplicemente la LAmborghini delle due ruote. I fatti, proprio con la casa di sant'Agata, hanno dimostrato che Audi mantiene stabilimenti, occupazione, know how locale ed investe parecchio con benefici a tutti i livelli. Avrei preferito rimanesse l'attuale proprietà, ma forse forse non è proprio una sciagura. Comunque fonti molto vicine al management confermerebbero che è già tutto fatto, manca solo l'annuncio.
  12. A me invece non piacciono proprio gli interni, troppo poveri e squadrati. Comunque è un'auto che ho tenuto in considerazione e che complessivamente mi piace, anche e soprattutto in questo restyling, ma alla fine non ce la si fa proprio a comprarla. Anche perchè si trovano troppo scontate, quindi bisogna ipotizzare un forte calo del valore dell'usato, contrariamente a X3 e soprattutto Q5. Per quanto riguarda il pre-restyling ha pagato a carissimo prezzo gli enormi problemi agli iniettori che ha avuto tutta la produzione del primo anno. Problemi bestiali ed in qualche caso irresolubili, tanto che Mercedes è arrivata addirittura alla sostituzione dell'auto in qualche caso di fronte a clienti irriducibili ed armati di avvocato.
  13. Le concorrenti di Fiat ce l'hanno le C, ma perdono valanghe di vendite e soprattutto di soldi, a partire da Peugeot, Opel e Ford, proprio i diretti concorrenti. Questo perchè non puoi far percepire un value for money, entri nella massa e devi supportare il prodotto solo a colpi di sconti ed incentivi con i risultati che tutti vediamo. Dobbiamo tornare al solito discorso trito e ritrito del mondo che è cambiato e che le case automobilistiche devono velocemente adattarsi perchè non esistono più rendite di posizione, a parte proprio Golf che però funziona proprio perchè è percepita come Near Premium, un po' come Giulietta. La Focus o la Bravo, station o no, da agente di commercio (con tutta il rispetto per la categoria, ovviamente), la vogliono davvero in pochi. Comprano Astra sognando A3. Invece l'esempio più calzante è proprio in casa Fiat. Croma non vendeva quasi più nulla, nonostante restyling e promozioni, mentre Freemont, senza nulla di speciale se non un buon prezzo e le ruote alte stravende. Secondo me Fiat fa bene a replicare il giochino e lasciare segmento C ad Alfa e Lancia, near premium.
  14. Il crossover ha una serie di vantaggi non trascurabili a mio modo di vedere: prima di tutto, e credo sia il più importante, non ti confronti direttamente con Golf, rispetto alla quale, marchio alla mano, sei sempre perdente. Poi si tratta di un prodotto diverso che appaga la voglia di altezza e si differenzia dalle C generaliste di massa che ormai non attirano più e vengono percepite come cheap rispetto a monovolumi e Suv (cfr nuova Focus e C-Max). Infine, per queste ragioni puoi vere uno straccio di value for money che può coprie velocemente gli investimenti. Condivido la scelta di Fiat, la nuova Bravo non avrebbe alcuna possibilità come tutte le precedenti seg C di Fiat peraltro
  15. Io mi gioco dieci centesimi su Suzuki che ha una gamma molto lacunosa da complementare e motori da rifornire, ma con fabbriche ed una rete di vendita in oriente enorme, laddove Fiat è molto debole. D'altra parte Vw non può avere alcun interesse a mantenere a lungo il braccio di ferro con Suzuki se non per rompere le uova nel paniere proprio a Marchionne che sotto sotto sono convinto che veda come una minaccia seria, nel lungo periodo. Per Opel, peugeot, Bmw, Ford e via cantante non vedo nessunissimo vantaggio se non qualche pianale che si può condividere comunque (Ka-500, Corsa-Punto etc) e qualche fabbrichetta (ma anche li ce ne sono in abbondanza).
  16. Per me è nettametne la più bella ed io ho la Serie 5 F11. Non so come cosa vale in termini di rivendibilità, ma a mio parere è una grandissima alternativa alla triade. Anzi....
  17. Eh, scelta mica facile. Soprattutto perchè se prendi Giulietta ti toccheranno tutti i pipponi per il bagagliaio piccolo in cui non ci sta il passeggino ed il poco spazio dietro per allacciare il seggiolino etc etc. A me Giulietta piace molto, ma considerato anche l'allestimento del Qq, io forse mi orienterei su quello, mi sentirei decisamente più tranquillo. Per l'alternativa non disdegnerei la Mercedes Classe B, secondo me te la cavi con poco più. So che con 30m euro hai 180d navigatore e fari allo xeno, probabilmente fra sconti ed accessori puoi arrivare poco sopra i 27m, però da verificare!
  18. mea culpa . Anche se la parte di Chevrolet coreana ha molti punti di contatto con Opel e Gm che a sua volta... ehm ehm
  19. Continuo con il mio OT: qualcuno sa quanti lavoratori ha mediamente in cassa integrazione la Fiat? Sto parlando di media del pollo ovviamente. E poi facciamo due conti di quanti impiegati ci saranno in Serbia per produrre 500L che avrebbe potuto essere benissimo costruita a mirafiori, magari con un bel contributo da parte della regione Piemonte per la conversione dell'impianto e considerato che ormai c'è il nuovo contratto, tanto voluto da Marchionne. Non sarebbe costato meno socialmente, ma forse anche economicamente? teniamo conto che il costo del lavoro influenza i costi di produzione solo in parte, visto che ci sono quelli fissi, la logistica etc etc Adesso andiamo in Russia, com'è ovvio visti i dazi all'importazione, ma mi sembra di capire che i costi di produzione laggiù siano altissimi. Speriamo ne valga la pena.
  20. Oggi non sono riuscito a leggere bene l'inserto del Corriere. Ma mi pare che sid esse per molto probabile l'acquisto di opel da parte di fiat, ma ripeto, ho letto solo superficialmente
  21. A mio parere il problema di Bravo è che non è mai stata spinta adeguatamente da Fiat, con pubblicità, versioni sportive, Sw, versioni speciali, promozioni ad hoc. Negli stessi anni in cui la Punto ha avuto due restyling pesanti e la Croma uno, la Bravo è rimasta completamente nel dimenticatoio, abbandonata a se stessa, forse con l'obiettivo di spingere e rivitalizzare i due marchi "Premium" prima Lancia con la Delta e poi Alfa con Giulietta. Fiat può sopravvivere benissimo anche senza Bravo potrebbe essere la logica, Lancia e Alfa no. Alla fine credo che l'acquirente tipo non la prenda nemmeno in considerazione, facendosi piuttosto abbagliare dalla Golf United o dall'Astra piuttosto che da una Bravo accessoriata allo stesso prezzo. La cosa che mi impressiona è che Golf che è uscita un anno e mezzo dopo Bravo sarà sostituita a fine anno, per la Fiat, invece, si dovrà attendere ancora parecchio...
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