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Sandro

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  1. (ricordo che sono ignorante su questioni come queste) Sembra così facile. Allora perché non lo fanno? Forse, perché è troppo facile o colpirebbe a cominciare da loro?
  2. Tutto questo mentre l'Europa ricorda la WWI. Possibile che la storia non insegni mai nulla?
  3. Tengo a precisare che ci capisco tra poco e niente, però questa del Sole24Ore mi sembra un poco pasticciata e un poco... "fantasia contabile": Taglio da 200 miliardi al debito pubblico in tre mosse - Il Sole 24 ORE
  4. La Toyota la scarterei a piè pari: le abbiamo come aziendali per i commerciali, han tagliandi ogni 15.000 km e sbevazzano:8/10 km/l. Altro problema è che la tipologia d'auto che cerchi di solito si trova già sfondata di km. Quindi, idea mia: buttati su Volvo: Auto usate: Volvo, V60, D3 Geartronic Kinetic AutoScout24 pagina di dettaglio Oppure (ma io son di parte ) 159: Auto usate: Alfa Romeo, 159, 2.0 JTDm 136 CV Sportwagon Super AutoScout24 pagina di dettaglio
  5. Ciao, Domanda essenziale: quanti km pensi di fare l'anno e ripartiti in che modo tra urbano, extraurbano, autostrada?
  6. Non so nemmeno se faccia più notizia Bankitalia: aumenta il debito pubblico +100 miliardi in sei mesi, record a giugno - Economia - ANSA.it
  7. E aggiungo: in azienda uso una Chevrolet Spark da 68cv. Complice l'insonorizzazione assente e una tenuta di strada "ballerina", assieme a una frenata patetica... sembra d'andare a 130 all'ora sulle curve quando stai andando a 40 Quindi potrebbe sembrare sportivissima... perché trasmette tutte le sensazioni della strada, manco fossi su una spider
  8. Ciao, Io ho una 159 SW TBi da 200 cavalli, e faccio circa 6000 km annui. Sai a cosa servono 200 cavalli oggi, su un'auto? A fargli fare le partenze dal semaforo senza bloccare la coda Scherzi a parte, le auto di oggi sono diventate pachidermiche e strozzate dalle normative antinquinamento. La mia auto mi permette di viaggiare con estrema calma ma con una grande riserva di potenza, tenuta di strada, capacità frenante, rimanendo asettica in uso autostradale ma permettendo di divertirsi un poco quando è consentito e fattibile. Quindi, la mia proposta è: tieniti la Ford finché ti va bene e poi passa a qualcosa di pepato e abbordabile, come una 500 Abarth.
  9. Sembra che sia l'equivalente del caffè del mattino della gente normale
  10. Questo è il grande problema non solo dei minijob, ma di tutti i lavori pagati il minimo o sottopagati. Perché, il dopodomani che si potrà andare in pensione, si avrà una pensione insufficiente per sopravvivere e, se non si ha avuto in lavoro sufficientemente retribuito, anche una pensione integrativa bassa o nulla.
  11. Tanto per rendere più chiaro il tuo commento, da ANSA: Ucraina: partito convoglio aiuti russi - Europa - ANSA.it L'Ucraina non ha nessuna intenzione di far entrare i camion russi sul suo territorio, ma intende traslare il contenuto dai camion russi a quelli della Croce Rossa. Quindi, ora si aprono due scenari, a seconda del "tifo": 1) i nazisti al potere a Kiev vogliono rubare gli aiuti generosamente offerti dalla Grande Madre Russia alle vittime innocenti di questa guerra; 2) il governo di Kiev vuole assicurarsi che gli aiuti umanitari siano tali e non armi, munizioni e "truppe speciali" (gli equipaggi dei camion) per i separatisti.
  12. Sucida per depressione. Morto Robin Williams. Si è suicidato. Il cinema piange l'attore premio Oscar e ricorda i suoi film - Speciali - ANSA.it Sembra quasi la maledizione di chi, attore che riesce ad essere sempre qualcun altro, dimentichi chi è nella vita reale... Bye bye Robin, e chissà, magari aldilà dei sogni...
  13. Intanto parte da Mosca una colonna di camion con aiuti umanitari: Ucraina orientale, partito da Mosca convoglio di 280 camion con aiuti - Il Sole 24 ORE
  14. IMHO, sempre per quel che vale, no. Perché queste sono tare che ci trasciniamo dietro da 30 anni almeno. Prima le aggrediamo, poi vediamo se riusciamo a diventare un Paese civile moderno, e poi (ma proprio poi) si può pensare di mollare l'euro. Perché altrimenti, passato il lustro, siamo punto a capo.
  15. Se permetti, quelli che tu indichi come "aspetto marginale" sono invece ESSENZIALI. Altrimenti puoi avere il costo del lavoro della Corea del Nord ma nessuno riuscirà comunque a far nulla perché, tra "burocrazia ad ogni piè sospinto" e "comitati del NO a prescindere" con giustizia "ti darem risposta tra qualche decade" non vai. Da nessuna parte. Con Euro, lira, dracma o qualunque cosa tu voglia per moneta.
  16. Ma vuoi mettere quant'e fico fare il cameriere in periferia a Londra piuttosto che a Roma?
  17. Guarda, rimanendo al tema dei rigassificatori, ma anche di altre opere pubbliche primarie, con me sfondi una porta aperta. Perché da noi la "sindrome di Nimby" è fortissima; anche le amministrazioni locali han messo milioni di paletti pur di dire "si, la cosa serve, ma fatela un po' più in là". Così, quando un progetto fallisce, tutti a cantar vittoria, senza contare i posti di lavoro non creati e le figure di palta a livello internazionale. E questi problemi c'erano anche prima dell'euro; un ritorno alla lira non cambierebbe la cosa.
  18. IMHO, questi punti tra tutti quelli da te segnalati si potrebbero fare anche adesso. Basterebbe aver la volontà di farle, ma lassù evidentemente non ne hanno... Per gli altri, a cominciare dalle costruzioni, il problema nr.1 sono i comitati del "NO" a prescindere (di cui l'Italia è piena); vedi alla voce "rigassificatori" Ah, io sono convinto che la prima merce da esportare in Cina et al siano i nostri "sindacazzisti"
  19. La svalutazione di quell'anno non fu una semplice "svalutazione competitiva". Se ricordi, in quegli anni c'era anche una crisi economica e, complice il default evitato per chissà quale santo, la pressione fiscale aumentò. L'inflazione fu semplicemente "sedata" dalla maggiore pressione fiscale e dalla diminuita capacità di acquisto degli italiano, ancora poco avvezzi a far debiti per acquistare qualunque cosa. Chi si ricorda quanto costava una VW Golf allora? Eppoi, guarda anche dov'era l'inflazione nel ventennio precedente, quando le svalutazioni competitive si facevano. IMHO, l'unica svalutazione da farsi sarebbe quella dell'euro, ma dopo le miliardate stampate da USA, GB, Giappone non so quanto effetto avrebbe. O meglio, dato che il petrolio veleggia attorno ai 100$ al barile, un altro aumento dei carburanti
  20. Io invece ricordo che ci fu una prima svalutazione, quindi una "fuga dalla lira" e dai nostri titoli di stato, miliardi di lire in valuta pregiata spesi per cercare di non svalutare ancora, quindi il patatrac: uscita dallo SME, altra svalutazione, conti pubblici in rovina, prelievo forzoso, imposizione dell'ICI... e forse ho dimenticato qualcosa Ah, già: Tangentopoli, gli assassinii eccellenti da parte della mafia, la sua strategia stragistica... sembravamo un paese sull'orlo del collasso, non soltanto finanziario. In compenso avevamo ancora i baby pensionati, prepensionamenti di massa, condoni edilizi, fiscali, tombali... Tutto pur di rimanere i "furbetti del quartierino". E si vede dove siamo finiti. PS: le tasse dovrebbero servire a: 1) redistribuire la ricchezza 2) creare e mantenere le infrastrutture 3) permettere allo Stato di mantenersi, dove per Stato si indica quella cosa che deve presiedere al vivere comune e AGEVOLARE coloro che cercano di creare la ricchezza col proprio lavoro e dei propri eventuali dipendenti di modo da poter tornare ai punti 1 e 2. Dagli anni '70 in poi il punto 3 è stato totalmente stravolto a favore di logiche elettorali e di accaparramento delle risorse pubbliche (LE TASSE CHE PAGHIAMO, sempre più alte e più fantasiose) costringendo a ripetute azioni di svalutazione della moneta nazionale per mantenere la competitività di un sistema paese che arranca sotto il suo stesso peso. Purtroppo per me, un eventuale ritorno alla lira significherebbe solo tornare ai giochini precedenti, con un assioma tipo "(quasi) tutti poveri uguali" (c'è sempre il "più uguale"), continuando a limitarsi a spazzare la polvere sotto il tappeto.
  21. Owluca, Non ho capito cosa intendi dire
  22. Guarda, io di allora ricordo il default (lo chiamavano ancora fallimento) sfiorato e il prelievo forzoso nei conti correnti del governo Amato, fatto di notte. La crisi del 1991 che ancora non era finita e gli strascichi di tangentopoli. Non so, non mi ricordo così tante rose e fiori di quell'epoca
  23. Adesso non stai dicendo: "l'Italia deve uscire dall'Euro", ma "l'Europa deve abolire l'Euro e tornare alle valute nazionali". La cosa ha già un po' più di senso della sola uscita dell'Italia dal sistema; tutti tornano alla propria valuta, conversione 1:1, e poi sarà "il mercato" a regolarle di conseguenza. Il Nuovo Marco s'impennerà rendendo impraticabili le esportazioni tedesche rispetto a quelle francesi ed italiane, le cui valute dovrebbero invece abbassarsi, favorendo le esportazioni dei propri prodotti nel resto del mondo. Come prima dell'introduzione dell'€, dello SME o di che altro dir si voglia. Le materie prime si pagheranno sempre in $ e l'energia in Franchi francesi, svizzeri o moneta slovena. Sarebbe da vedere se poi si riesca a resistere alla tentazione della "svalutazione competitiva" ad ogni lustro o cosa. PS: in questo scenario, il momento più critico arriverà quando la generazione che ha visto/combattuto la II GM verrà a mancare (e non ci manca molto): a quando, quindi, la prossima guerra in Europa?
  24. L'ho scritto anch'io che era un periodo difficile, quindi relax, pace e bene ; magari aggiungi anche qualche faccina per evitare di far sembrare le tue uscite troppo dure o provocatorie. E come ho scritto più sopra, non ho la verità in tasca, che se l'avessi l'avrei già usata; quindi posso solo supporre che sia per ridurre lo stampaggio di moneta o per qualche altro motivo perso nei meandri del tempo.
  25. La "buona vecchia abitudine" è stampare moneta. T'allego questo grafico che indica (almeno credo; così è scritto sul sito dove l'ho trovata) l'inflazione italiana: Il boom inflattivo comincia nel 1973, "annus horribilis" non solo in Italia ma un po' in tutto il mondo, quando praticamente finì la spinta ricostruttiva postbellica che aveva creato il "boom economico" del decennio precedente e comincia a calare solo DOPO il 1980. Ma ti ricordo anche che i titoli di Stato di quegli anni davano anche interessi ENORMI, a doppia cifra, che servivano anche (anzi, direi soprattutto) a finanziare le politiche di spesa pubblica di quegli anni difficili. PS: confrontare il mondo prima del 1981 (ma anche del 1973) con quello attuale trovo comunque che sia poco proponibile.
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