Io invece ricordo che ci fu una prima svalutazione, quindi una "fuga dalla lira" e dai nostri titoli di stato, miliardi di lire in valuta pregiata spesi per cercare di non svalutare ancora, quindi il patatrac: uscita dallo SME, altra svalutazione, conti pubblici in rovina, prelievo forzoso, imposizione dell'ICI... e forse ho dimenticato qualcosa
Ah, già: Tangentopoli, gli assassinii eccellenti da parte della mafia, la sua strategia stragistica... sembravamo un paese sull'orlo del collasso, non soltanto finanziario. In compenso avevamo ancora i baby pensionati, prepensionamenti di massa, condoni edilizi, fiscali, tombali... Tutto pur di rimanere i "furbetti del quartierino". E si vede dove siamo finiti.
PS: le tasse dovrebbero servire a:
1) redistribuire la ricchezza
2) creare e mantenere le infrastrutture
3) permettere allo Stato di mantenersi, dove per Stato si indica quella cosa che deve presiedere al vivere comune e AGEVOLARE coloro che cercano di creare la ricchezza col proprio lavoro e dei propri eventuali dipendenti di modo da poter tornare ai punti 1 e 2.
Dagli anni '70 in poi il punto 3 è stato totalmente stravolto a favore di logiche elettorali e di accaparramento delle risorse pubbliche (LE TASSE CHE PAGHIAMO, sempre più alte e più fantasiose) costringendo a ripetute azioni di svalutazione della moneta nazionale per mantenere la competitività di un sistema paese che arranca sotto il suo stesso peso.
Purtroppo per me, un eventuale ritorno alla lira significherebbe solo tornare ai giochini precedenti, con un assioma tipo "(quasi) tutti poveri uguali" (c'è sempre il "più uguale"), continuando a limitarsi a spazzare la polvere sotto il tappeto.