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Sandro

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  1. MODE ISPETTORE BLOCH ON "É dall'87 che vedo come la vogliono sfruttare" MODE ISPETTORE BLOCH OFF
  2. Mi andrebbe bene (per Fiat) che il piano di dismissione di quei "qualcosa" servano a far cassa per preparare NUOVI PRODOTTI, convincenti ed appetibili. Ma a sentir ACS, sembra che quei soldini (se ci saranno) serviranno per i dividendi...
  3. IMHO: qua non è solo la fine del D/E made in Italy. Qua ci avviamo alla FINE dell'industria meccanica in Italia. Resisteranno, per qualche anno almeno, quelli qualitativamente/tecnologicamente più avanzati. Almeno finché tutti gl'ingegneri che stanno sfornando in Cina in questi anni non riusciranno a fotterci anche lì.
  4. Va che non puoi lanciare il sasso e nascondere la mano, neh! Anche se qualcosa s'immagina, di qualcosa in più: chi sarebbe l'altro scriba?
  5. Scusa, Stev, ma ci dicono che AR resterà solo con Mito e Giulietta in Fiat. Questo non è futuro; è morte. VAG, invece, in questo momento dà la speranza di un futuro migliore di quello con Fiat.
  6. Il problema cambia: la proprietà non sarà più italiana, gli Agnelli scappano (con la cassa?), e il nuovo padrone di Fiat Auto chiude tutti gli stabilimenti italiani perché antieconomici; resta solo la Ferrari (forse). Ho dimenticato qualcosa?
  7. ... e che, estrapolando dai discorsi letti qua dentro, non è nemmeno sulla carta e tantomeno sugli hard disks. Anche perché quella prossima ventura è un pesante restyling dell'attuale. Giusto?
  8. Preferisco parafrasare il titolo di una trasmissione televisiva RAI: "la notte della grande industria italiana". Anche se sarebbe da allargarsi all'Italia tutta.
  9. Credo di capire le "ambizioni" Fiat: Fiat fa i segmenti A - B - C con ricarrozzamenti a basso costo Alfa e Lancia/Chrysler; in Usa, Chrysler produce dal D in su e vende rebadge Lancia per i segmenti inferiori. Uau, che ambizioni.
  10. Propongo di rinchiuderli tutti al forte di Fenestrelle. Per chi non sa di cosa si tratta, cercatelo...
  11. A questo punto, potremmo allargare il campo e dichiarare il topic "Marchionne e il futuro della FIAT Auto". Perché tutte le notizie lette o intraviste tra le righe danno l'idea di una Fiat sull'orlo del baratro, altro che. Quindi, altra domanda: a chi deve rispondere Marchionne adesso? Agli Agnelli (che vogliono i dividendi) o alle banche (vedi sopra)?
  12. Mi sembrano domande fatte da Emilio Fede a Silvio Berlusconi. Ma cos'è, han selezionato le meno scottanti?
  13. Lo spezzatino industriale da vendersi all'asta ai migliori offerenti? Sembra che in Fiat la situazione sia così fluida (o sciolta?) che mandan sempre fuori un modello alla volta, per marchio, e poi aspettano sempre i risultati per decidere cosa fare. E visto che un'auto non la idei - progetti - industrializzi - produci in 2 giorni come fosse una scatola della Lego, ci si trova sempre con una gamma da far piangere i concessionari, ridere la concorrenza, strapparsi le vesti i talìb.
  14. Sintetizzando il discorso di molti altri che condivido e che non quoto per evitare di cercare tutti i singoli commenti, credo che il mercato si stia polarizzando: da una parte le "auto elettrodomestico" vendute a prezzo/servizio; dall'altra i marchi "premium" in grado di vendere a prezzi superiori e con immagine ormai consolidata, salvo gravi scossoni. Tutti quelli in mezzo, i marchi "wannabe" (e, guarda un pò, mi sembrano quasi tutti marchi con un glorioso passato alle spalle)... bye bye.
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