Vorrei dire la mia, e scusate se sarò un pò prolisso.
Ho 32 anni, moglie e (quasi) 2 figli.
Viaggio con una Multipla a metano (febbraio 2007) e con una 145 TS 1600 del '97 (64.000 km).
Anch'io ho avuto 18 anni.
Si andava in giro in comagnia, in 5 per auto, tra Fiesta, Uno 45, Citroen AX 1.0, e la mia Alfa Romeo Giulia Nuova Super 1300 del '74.
Aveva 90 cavalli; da neopatentato, nel '93, non sapevo nemmeno se avrei potuto guidarla perché, coi limiti dell'epoca, era 'troppo potente'.
A 19 anni, con la Fiesta di quel mio amico, ci siamo schiantati in 3 (lui che guidava, io, un'altro amico) contro un muro, perché aveva preso troppo forte la curva sul bagnato, ha bloccato le ruote anteriori, e siamo andati dritti.
Nessuna conseguenza fisica (avevamo le cinture), ma 2.5MLire di danni alla Fiesta.
Anno dopo, stesso amico, ma con la Fiat Uno 60: centra in un rettilineo un palo della luce (che non ha visto) a 120 km/h e trasforma l'auto in una banana da rottamare.
Ancora una volta esce illeso (aveva le cinture).
Oggi, a 32 anni, fa ancora il pirla in macchina (Fiat Punto II 60cv).
Io, invece, non lo faccio più da quando di anni ne avevo 22, in servizio militare presso i Carabinieri, dopo aver visto come si riduce un ubriaco senza cinture spalmato contro un muro.
Non serve a niente (se non far forse aumentare qualche vendita) proporre limitazioni alla potenza delle vetture dei neopatentati.
Per prima cosa occorre lavorare sulle teste della gente; e si comincia alle scuole elementari, quando hai 6 anni e sei bello malleabile.
Ma se poi a 18 anni ti vai a vedere "Fast & Furious", stai tranquillo che ti vien voglia di fare il pirla anche con la 127 della nonna.
Soprattutto appunto se hai 18÷26 anni, con le vetturette preparate a bomba: alla grande in rettilineo, alla prima curva... cronaca nera.
Perché in Italia di leggi ce ne sono, e anche tante.
Solo che vengono applicate poco o male.
Morale: "l'eta della stupidera" (come si dice dalle mie parti) è sempre esistita e sempre esisterà; ma, se si parte bene con l'educazione ANCHE stradale, certe cose si vedrebbero molto meno.
E l'educazione parte dalla famiglia, passa dalla scuola, e continua in televisione.
Spero di essere stato chiaro.