Pordenone - Morire a tre anni schiacciata dall'airbag nell'auto della mamma, mentre i giardini sono illuminati dagli alberi di Natale e la letterina con tutti i doni desiderati è già stata spedita. Morire a una manciata di giorni dalla festa nella quale i protagonisti sono proprio i bimbi, con i loro sorrisi e la loro gioia di vivere.
Giovanna Corona è morta l'altra notte, a Brugnera, accanto alla sua mamma. Era seduta sul sedile anteriore e, secondo le prime testimonianze raccolte dalla Polizia stradale di Pordenone, non aveva le cinture allacciate. L'auto, una Audi A3, si è scontrata con una Fiat Punto. Un impatto non particolarmente violento, ma che ha attivato i quattro airbag uno dei quali ha colpito la bimba sullo sterno come fosse un pugno molto violento, un colpo che il piccolo torace non ha potuto sopportare. È accaduto tutto in una manciata di terribili secondi che hanno portato via per sempre dai suoi affetti più cari la piccina. Ci saranno l'inchiesta, l'autopsia, le perizie sulla dinamica dell'incidente. Ci sono già gli indagati per omicidio colposo, la mamma che era al volante dell'Audi e il guidatore della Punto. C'è un immenso dolore che lascia spazio a poche parole.
Cosa è accaduto in quei minuti? Erano da poco trascorse le 22, Giovanna e la sua mamma, Francesca Mellarè, 33 anni, stavano viaggiando da Tamai verso Brugnera, lungo la Provinciale 25, all'incrocio tra le vie Ungaresca e Camolet. Erano state a trovare il nonno di Francesca e bisnonno di Giovanna, l'imprenditore mobiliero Luigi Tomasella che vive poco distante. La Fiat Punto, alla cui guida c'era P.D., 56 anni, di Brugnera, arrivava dalla direzione opposta e ha svoltato a sinistra, verso via Camolet proprio mentre sopraggiungeva l'Audi che non ha potuto evitare lo scontro ed è quindi carambolata su un'altra auto che era ferma allo stop. L'urto ha attivato gli airbag uno dei quali è diventato uno strumento di morte per la piccola Giovanna.
Poi la consuetudine degli incidenti stradali, ovvero l'arrivo dell'ambulanza del 118, degli agenti della Polizia stradale, dei Vigili del fuoco. Pochi lunghissimi minuti durante i quali è apparso subito evidente che la piccina aveva subito un trauma violento e ancora il trasferimento della bimba all'ospedale di Pordenone dove è arrivata già in condizioni gravissime, il disperato tentativo dei medici di salvarla davanti agli occhi spalancati, increduli, attoniti dal tanto dolore della mamma e dei parenti che via via sono giunti al Pronto soccorso. Giovanna è morta accanto alla mamma; se n'è andata tra le lacrime nascoste dei medici e degli infermieri. Non ci si abitua mai a tragedie così grandi.
Il magistrato ha disposto per questa mattina l'autopsia sul corpo della piccina anche per valutare le cause esatte della morte e il tipo di lesioni riportate. Poi un perito già individuato stabilirà la dinamica dell'incidente. Tanti tasselli che dovranno combaciare per fotografare quanto è accaduto in quell'incrocio dove in un attimo è morta una bimba di tre anni.