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Questa è la transizione, mi meraviglio sempre che non si tenga bene a mente questo e si parli come fosse una realtà consolidata. Se esamini in modo ravvicinato quali sono i problemi di EV EU, EV US e EV cinesi, non troverai altro che il problema di prodotti transitori per i quali già si sà quali sono le soluzioni, ma ci vogliono un numero variabile di anni per risolverli, da poco a molto. Le Tesla è un discorso a parte, e non a caso sono le meno influenzate anche nelle vendite. Infatti il problema delle Tesla è costruttivo e manageriale, per le scelte di Musk, e affligge la loro qualità, che è discorso totalmente diverso. Tesla è stata l'unica a impostare correttamente la produzione EV, innanzitutto con la cura di scegliersi sempre (e lo fa ancora) le migliori batterie che offre il mercato, con una scivolata singola, LG chem, sulle quali però ha saputo minimizzare i rischi. Infatti anche in Cina reggono la concorrenza, cosa che un EV europeo non potrebbe fare. Ma il progresso Tesla si è fermato perchè il boss si è annoiato ed è andato a cercare altri stimoli, anche per Tesla il futuro è impegnativo.
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Indubbiamente. E aggiungerei anche un'altra cosa. Non sono scemi a non riconoscere i loro limiti. Sono andati a fare shopping di car designer europei famosi a tutta forza, e gli assetti se li fanno curare da esperti europei di racing. Ovvero si sono anche comprati quello che di buono poteva restarci.
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Mi permetto di dissentire, non so se hai letto il richiamo per incendio di Taycan e e-tron. Non è che solo BEV è un suicidio, è un suicidio solo le loro BEV, tutte quelle del gruppo VW, sono pessime, non gli funzionano bene nemmeno i navigatori, figurati il software di gestione elettrico e vanno a fuoco e gli stanno costando una fucilata solo per i richiami e gli update. Lo preciso perchè sembra che la colpa sia del mercato che sta perdendo interesse in ottimi prodotti EV, mentre il mercato l'interesse lo sta perdendo perchè le EV EU sono mediamente dei fallimenti, chi più, chi meno.
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Cerco di parlare solo di ciò di cui ho più o meno un quadro. In questo momento potrei dire solo che non mi è pervenuto niente di Honda, se non il suo continuo contrarsi e ritirarsi dai mercati e nessuna notizia di innovazioni, ma potrei essere poco informato. (Parliamo di preparazione per lo scontro col titano cinese). Il gruppo Hyundai ha fatto una bella partenza e si è divincolato dalla sòla LG Chem, ma i suoi prodotti sono costosi, non vendono tanto e in qualche caso sono un flop, come la banana sciolta Ioniq 6 EV, o esteticamente controverse come le Genesis. Di notevole da dire è che il gruppo Hyundai ha le migliori NMC del mercato SK Innovatione e CATL e anche se non sono la soluzione del futuro, almeno non portano danni alle finanza della casa e agli utenti e in transizione se la cavano. Ma di strategie sul lungo periodo e possibilità di competere con i cinesi, non ho notizie. Vedo solo che i loro prezzi alti li tengono stretti in una realtà limitata. Non a caso è così anche per il valore in borsa del gruppo, sono secoli che pascola sempre lì, nè infamia nè lode. Galleggia. In quest'ultimo periodo che si è ripreso, vale quanto il 2014.
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Ho seguito piu da vicino Toyota, di cui sono cliente dal 2003. Credo che Toyota abbia avuto una fortuna e una sfortuna contemporaneamente: il suo presidente Ayko Toyoda. Toyoda, non piu presidente, è un feroce petrolhead e corridore da corsa, che senza vergogna dichiarava di amare il rumore e la puzza dei motori a benzina e di odiare le elettriche. Di conseguenza, e con la cultura servile e subordinata imperiale giapponese, nessuno aveva il potere di cambiare la strategia. Se questa è stata la radice di un enorme ritardo di Toyota sull'elettrico, che sicuramente pagherà caro, è anche stato una salvezza rispetto ai costuttori EU che si sono buttati sull'elettrico con investimenti su auto EV rovinose e inadeguate e con batterie problematiche. Per come la vedo, è questo che ammazzerà l'industria auto EU, improvvidi e affrettati investimenti. Toyota invece diceva che le batterie ancora non erano mature e aveva ragione, le batterie buone ce l'avevano e ce l'hanno solo i cinesi. Probabilmente era una scusa perchè il freno era Mr. Toyoda, ma in realtà era proprio così, può darsi che ci abbiano visto giusto. Quindi in conclusione, Toyota come gli europei non ha i prodotti che passeranno il test del mercato e dei cinesi, ma rispetto agli europei non ha fatto investimenti a perdere, anzi non li ha fatti proprio vedendo il paio di penosissimi prodotti EV che ha fatto, prestazionalmente i peggiori del mercato perchè estremamente cautelativi nei riguardi di usura e pericoli delle batterie (NMC). Quindi possiamo dire che Toyota è a zero, e gli EU a -10. Dove andrà Toyota? Qualche EV decente l'ha fatta, con motori e batterie BYD, e le vende solo in Cina. Con la Cina vicina, può salvarsi con collaborazioni, visto che è anche il colosso mondiale. Ma oltre alla megapresentazione dell'aria fritta di qualche anno fa, quando Toyoda si dimise dicendo che non era adatto per la transizione elettrica, non si è visto ancora niente. Prego per loro. Hai capito? E dal momento che non credo sia pazzo, credo sia un segnale forte.
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https://www.automoto.it/news/ford-il-boss-jim-farley-guida-una-xiaomi-su7-e-non-vuole-scendere.html In una recente intervista, Farley ha rivelato di utilizzare la Xiaomi SU7, una berlina elettrica cinese, per i suoi spostamenti quotidiani, descrivendola come un’auto "fantastica". Nonostante l’ampia gamma di veicoli elettrici Ford, Farley ha spiegato di preferire Xiaomi per la sua qualità e innovazione: "Vado in giro per Chicago con una Xiaomi SU7 importata da sei mesi ormai. Non la cambierei", ha dichiarato. Farley ha definito Xiaomi come una epifania che dovrebbe guidare anche l’evoluzione di Ford: “Tutti parlano dell’Apple Car, ma Xiaomi è già qui”.
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Non posso che essere d'accordo, se vedo i fatti. Abbiamo seguito la faticosa lotta Tesla che ci ha messo 10 anni per consolidarsi, col pericolo di fallire un giorno si e un giorno no, con una penosa progressione di crescita della capacità produttiva e dell'evoluzione tecnologica, gridando al miracolo ogni nuovi 30 km di autonomia in più che si otteneva, e guardando a quel risultato come una rivoluzione ottenuta in tempi brevissimi e per la quale i legacy erano restati terribilmente indietro e in ritardo. Poi arriva da un giorno all'altro un produttore cinese di cellulari e aspirapolveri che non ha mai fatto un'auto, ne fa una fantastica ai vertici tecnologici, a prezzo contenuto e dopo solo 7 mesi di inizio produzione della sua prima fabbrica, ne produce e vende 20,000 al mese e fa il record sul Nurburgring che Porsche e Tesla si sono contesi per 5 anni, bruciandoli. Allora capisci che il tempo dell'industria EU è finito, non ora, ma anni e anni fa. Credo rimanga l'unica modalità di sopravvivenza possibile: se non puoi combattere il nemico, alleati. Ma non so in che modo potrebbe sostanziarsi. Il nemico dovrebbe avere dei vantaggi, bisogna vedere cosa l'industria EU può offrire.
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Lo ha già fatto BYD con la SEAL, costa quanto la Model 3. Ma la cosa più interessante, che vedo pochi hanno letto, e che ho postato tempo fa e non so nemmeno dove, è che i bassi prezzi cinesi in Cina sono realmente vicinissimi a quello che potrebbero costare in EU, aggiunto il trasporto. Quello che succede è un VOLONTARIO raddoppio dei prezzi delle case cinesi per le auto in vendita in Europa. I margini che realizzano con i prezzi EU sono ALTISSIMI, e PER SCELTA e per loro ammissione. Vedo se trovo l'articolo. E non crediate che questa scelta sia solo per guadagnare molto, ma anche, alla orientale, per non impattare violentemente sul mercato e provocare forti reazioni nei costruttori europei, quando la loro presenza non è ancora consolidata e le loro reti di vendita non ancora sviluppate, e alcune nazioni europeee nemmeno ancora coperte. Hanno cercato di non sollevare polveroni, e mantengono un profilo basso perchè hanno bisogno di tempo, ma i dazi EU in arrivo FANNO RIDERE, con i loro margini li possono assorbire mantenendo i prezzi attuali e guadagnandoci ancora molto piu che in Cina. E quando si saranno ben piantati, anche con prodotti importati e dazi, inizieranno la battaglia dei prezzi che non abbiamo ancora visto. E altri come BYD, che in 18 mesi ha pronta la produzione di modelli customizzati per l'EU e costruiti in Ungheria e vuole aprirne un secondo, ce l'ha già detto in faccia, qualcosa del tipo: "Ovviamente a noi non interessano i dazi, facciano pure". https://www.agi.it/economia/news/2024-05-09/byd-valuta-secondo-stabilimento-in-europa-26330767/ 2030, fine della transizione, sono solo da qui a 5 anni. Credo sia corretta la previsione di BYD: "Siamo fiduciosi che potremmo essere in una posizione di leadership entro il 2030"
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Onestamente, non mi aspettavo che nell'automotive, dal punto di vista tecnologico, potessero accadere sorpassi cosi rapidamente e cosi massicciamente come sta succedendo con la Cina. Come tutto ciò si evolverà dal punto di vista commerciale in EU e US, e le sue conseguenze industriali, è una via di mezzo tra un punto interrogativo e un buco nero.
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Non voglio fare cross-posting, ma date un occhio al thread delle batterie Freevoy applicate sui 7 nuovi cinesi EREV Long Range. Queste batterie dedicate agli EREV inaugurano una stagione di EREV Long Range che cambia un po' la situazione rispetto al PHEV. Ok, dai dati cltc va tolto tipo un 30% per arrivare al Wltp, ma se siamo a batterie da 35-40 kWh e percorrenze da oltre 200 km in EV e cariche DC rapidissime, allora fa senso che il consumo in più di un EREV rispetto al PHEV (cosa di cui sono alquanto sicuro) diventa irrilevante. Un range cosi elevato e alta velocità di ricarica porta 1) una semplificazione notevole sul gruppo termico-trasmissione, che può essere limitato perché oer uso emergenziale 2) il poter usare telaio e architettura in comune con quello ottimizzato EV. Quando uscì la Tesla Model S nel 2013, la batteria minima aveva 40 kWh anche se non se ne sono viste molte (o nessuna, ma è stata presentata cosi). Per dire. Penso quindi che il futuro si stabilizzerà cosi, ma solo avendo batterie cosi performanti. Quindi direi che non è il concetto di EREV in assoluto a poter essere giudicato, ma quanto sia vicina a una ottima EV la base e il range di partenza. Se invece pretendessi di avere con la EREV la totale indifferenza di uso come nei PHEV, mi allontanerei dal concetto, perché il termico dell'EREV diventerebbe ingombrante, potente, costoso e con consumi peggiori del phev. Quindi come sempre, un dipende.
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Del resto ha avuto una solida tradizione a riguardo 😁
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- Produzione andata a regime da 20,000 al mese, - il CEO della Ford Jim Farley se n'è portata una a casa dalla Cina e se la guida da 6 mesi e si caga sotto. - andata in vendita la versione Ultra da 1500 cv - stabilito il record per berline 4 porte sul giro del Nurburgring con la Ultra. Così. Fino all'altro ieri smartphone e aspirapolveri. https://cnevpost.com/2024/10/29/xiaomi-su7-ultra-starts-pre-sales-launch-mar-2025/
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Questo è. Dove lincentivazione dovrebbe andare. Ma non credo sarà. Sono fortemente contrario agli incentivi all'acquisto, ma anche assolutamente convinto della opportunità di incentivare in maniera massiccia due aspetti che ci devono portare a questa transizione: primo, l'Europa dovrebbe farsi carico della costruzione di un'infrastruttura di ricarica capillare. Secondo, è assolutamente necessario garantire un supporto alla filiera della componentistica.
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Ecco li metto qui i nuovi Phev cinesi, dove pochi vengono a leggere e cosi non si deprimono per il futuro dell'automotive EU 😄 https://carnewschina.com/2024/10/28/catl-announced-that-7-erevs-have-already-adopted-freevoy-battery/ Le nuove Freevoy sono già disponibili su questi 7 modelli, guardate i numeri: The EREV variant of the Avatr 12 will enter the Chinese market on November 2. The rest cars are already available for purchase. It is worth noting that every car on the list is EREV. Here is the detailed info about those models: Neta L: 43.9 kWh, 310 km EV range, 1300 km mixed range, 30-80% charging in 19 minutes Changan Nevo A07: 28.4 kWh, 230 km EV range, 1330 km mixed range, 30-80% charging in 15 minutes Changan Nevo E07: 39.05 kWh, 230 km EV range, 1130 km mixed range, 30-80% charging in 15 minutes Deepal L07: 35.07 kWh, 300 km EV range, 1400 km mixed range, 30-80% charging in 15 minutes Deepal S07: 31.73 kWh, 285 km range, 1200 km mixed range, 30-80% charging in 15 minutes Avatr 07: 39.05 kWh, 230 km EV range, 1152 km mixed range, 30-80% charging in 15 minutes Avatr 12: 39.05 kWh, 245 km EV range, 1155 km mixed range, 30-80% charging in 15 minutes
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Veramente stavo pensando ai nuovi Phev cinesi, che manco Toyota 😊 Mo li posto sul thread Catl. PS: fatto, andate a farvi del male con le nuove EREV cinesi con batterie dedicate misto Li e Sodio Freevoy 😄
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The New Toyota is arriving. (È come molti chiamano BYD).
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@xtom mi fa venire in mente come per il discorso incentivi, e a chi darli, non si può paragonare la derelitta presenza EV in Italia con quella in altri paesi d'Europa. Ogni paese ha una situazione diversa. E mi fa venire in mente un altro problema, che si trova però anche in altre parti d'Europa: il costo delle ricariche pubbliche slow e/o fast. Una giungla con momenti speculativi estremi che complica molto l'equazione risparmio, che anche in Italia, quando c'erano prezzi bassi, ha spinto le vendite. E che ora è invece uno dei morivi per cui ho visto molte persone abbandonare l'elettrico anche se contente della scelta. La transizione deve essere guidata in questo, ma con un mercato libero che sa solo fare cartello la vedo male. Tutto diverso se la prevalenza è casalinga, altro motivo , e pure di sostanza, per consigliare in Italia l'elettrico solo a chi prevalentemente carica a casa.
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Vero, e li stanno sviluppando e facendoli evolvere in modo interessantissimo. Più tardi aggiungo notizie sul thread delle nuove batterie CATL per Phev. L'uso della Prius Phev mi sta insegnando molto su questa tecnologia di transizione che ritengo possa utilmente durare più di quanto pensavo, se sviluppata. Ma mi sa che solo i cinesi ne hanno capito le potenzialità.
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Era un esempio, non una simulazione dei dettagli. L'effetto Osborne è un principio legato quasi statisticamente ad una logica di mercato: se c'è oggettiva indicazione di cambiamenti sostanziali, e non secondari, sia voluti che imposti, sia gradevoli che sgradevoli, si realizza una contrazione sostanziale delle vendite per periodi anche prolungati. Finito il periodo transitorio cambiamento, i volumi tornano in linea. E qualcuno del vecchio corso fallisce, e qualcuno del nuovo nasce. OSBORNE era una ditta di estremo successo di primi PC degli anni 80 che produceva un pc di successo, l'Executive, 7 ore per assemblarne uno. Un fresco studente assunto progetta un nuovo pc con un sistema modulare per l'assemblaggio, 4 minuti per costruirne uno, molto più economico e performante, il Vixen. Non giusto un nuovo modello come ciclicamente avviene, ma qualcosa che richiedeva anche completa reimpostazione delle linee produttive, almeno un anno di tempo e ingenti capitali Entusiasta il proprietario mostra il prototipo a tutti i dealers e a giornalisti. Ordini e vendite dei Pc Osborne si bloccano completamente, anche e soprattutto per la rapida obsolescenza di chi avesse comprato i prodotti in vendita. Acquisti rimandati. Col crollo delle vendite mancano i soldi per ristrutturare la fabbrica e anche per andare avanti. In un anno la fabbrica finisce in bancarotta pur avendo in mano il prodotto del futuro. Mr. Osborne avrebbe potuto nascondere il prototipo, come fanno molte industrie, fin quando fosse stato pronto. Le case automobilistiche non possono nascondere ché a un auto 2025 euro 6 sarà vietata la circolazione dalle 7 alle 18,30 dei giorni feriali nel 2027 e che dal 2035 non si possono vendere che auto nuove EV. Mercato Osbornizzato. Inutile che state a scendere nei dettagli di chi compra cosa, è un fenomeno qualitativo che rende inevitabile chiusura a breve di fabbriche per sovrapproduzione. Che tra 5-6 anni saranno riaperte. Da chi nel frattempo non sia fallito. Spero di aver reso l'idea.
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Ci sta, anche se qualcuno potrebbe essere messo meglio per situazione super-l9cale, anche io sconsiglio per ora se non si ha punto carica privato. La mia situazione è transitoria, altrimenti non avrei preso un phev. Comprata la Prius quando avevo casa singola con garage e punto prelievo già messo su per la Tesla, ho poi deciso vendita casa e trasferimento residenza. Temporaneo spostamento in appartamento centro cittadino, sto cercando da allora nuova casa singola per riprodurre il vecchio setting anzi con in piu il fotovoltaico. Fortunatamente in questo periodo intermedio con carica da colonnina non pago le ricariche fino a marzo 2026, grazie al regalo Toyota per il preordine della Prius, quanto mai fortunata coincidenza. E se non ho il tempo o le colonnine titte occupate, il Phev permette di fregartene, dio lo salvi. I Phev sono under-rated.
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Questo non c'entra nulla con l'effetto Osborne, e le case automobilistiche non hanno voce in capitolo per fermare o invertire la transizione, ma nemmeno accelerarla o rallentarla, mica dipende solo da loro. Dipende per es anche e molto dalle infrastutture di ricarica pubblica e privata. L'effetto Osborne si è avviato con la prospettiva un po' in tutto il mondo, del passaggio all'elettrico a certe date. Ma anche dai continui abbassamenti dei limiti degli inquinanti che osbornizzano da un pezzo anche gli ICE. Effetto Osborne è rimandare acquisti, qualsivoglia, perché sai che se compri oggi la euro 6, tra un paio d'anni c'è euro 7. Quindi tiri il collo alla euro 5 e ti organizzi. Effetto Osborne è volere oggi una EV ma non trovarne una adeguata alle proprie esigenze e sapere che tra 2 anni ci sarà. Quindi tiri il collo alla euro 5 e ti organizzi Risultato: le vendite complessive di ICE + EV diminuiscono globalmente, la linea gialla. Tra qualche anno, quando ci saranno più EV che non vanno a fuoco, che costano meno e hanno più range, quella euro 5 sarà cambiata e il totale delle vendite crescerà. È un fenomeno qualitativo, i tempi saranno quelli che saranno. Quindi se domattina esce Macan Hybrid euro 6, nel 2027 sarà obsoleta. Quindi probabilmente molti non compreranno né l'una né l'altra, si tengono la vecchia e cambiano tra altri 2 o 3 o 4 anni.
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Avevo trovato un grafico aggiornato al 2024, ma non lo trovo più. Questo è del 2022, ma le cose stanno andando proprio così. Effetto Osborne: periodo di contrazione del totale venduto, la linea gialla, con gli ICE che scendono e i BEV che salgono. Ma la cosa fondamentale è che il mercato globale, in presenza di una transizione, soffre per alcuni anni finchè la transizione non si stabilizza, anche e soprattutto per motivi tecnologici. Non meraviglia quindi che le produzioni devono necessariamente contrarsi, e non di poco, negli anni di transizione. E qualcuno potrebbe rimetterci le penne.
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Trascuriamo le prime EV e Phev prima delle grandi produzioni di massa intorno al 2016. Le LG Chem hanno iniziato a bruciare nel 2017 con Chevy Bolt e non si sono ancora fermate nel 2024. Samsung hanno iniziato a bruciare nel 2019 sulle Ford e BMW, a quello che mi risulta, e gli incendi di Jeep li trovi 2 messaggi fa freschi freschi. Quante auto EV sono nate di recente e con già una chiara situazione su quei due produttori e la loro incapacità di risolvere? Tante. E perché BMW ha continuato da una parte a sfornare sempre nuovi modelli Phev e EV con le Samsung quando già gli continuavano ad andare a fuoco dal 2020 senza risolvere coi richiami? Riguardo la tua domanda penso che dipenda da contratti capestro. Bisogna tener presente che specie alcuni anni fa la domanda superava l'offerta. Il solo caso che ha avuto una soluzione chiara è stato Hyundai (coreana) contro LG (coreana). Quando le Kona EV hanno cominciato ad andare a fuoco e il problema non si risolveva, LG ha dovuto pagare milioni di danni a Hyundai, la quale lo ha cancellato per sempre dalla lista fornitori. Se in altri casi non è andata cosi, non c'è altro che pensare che i contratti erano blindati.
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