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Wilhem275

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  1. Mi sa che questa bagnarola è rimasta l'unica della famiglia ad avere proporzioni interessanti... Lei e Clubman mi dicono qualcosa, il resto o sono gonfie o sono devastate dagli sbalzi.
  2. Comunque, a proposito di "fare quadrato", oggi si registra tra i ministri francesi la gara a fare da scudo umano a Renault A confronto i tedeschi gli hanno sputato, a VAG
  3. Basta venderla d'inverno, secondo me la gente non si ricorda di provare il clima
  4. Ciao, ho cambiato il titolo per maggiore chiarezza Appurato che l'auto che hai adesso è un po' 'na sòla, prima di cambiare c'è da capire un po' meglio cosa ti serve, visto che hai tempo prima di decidere. C'è da capire quanto spazio ti serve, che strade ci fai e quanti chilometri fai. Non hai avuto altre auto prima di questa, giusto?
  5. mauxmau, per favore, cerca di fare un solo messaggio raccogliendo tutte le cose che vuoi pubblicare
  6. Occhio però che quello non è un investimento, è pura redistribuzione. E' una decisione politica: voglio che chi ha movimenti inefficienti paghi per l'impatto che ha sugli altri, oppure glielo voglio abbuonare. Al momento la decisione pende dall'altra parte. Chiudo un occhio e faccio pagare di più chi usa poco... e lascio che ci sia chi ha convenienza a farsispedire rondelle metalliche via camion perché una parte dei costi gliela copre la collettività Di per sé il sistema può essere cambiato in tempi relativamente brevi. Tecnicamente la parte lato utenti, per la riscossione, può essere modificata domani mattina senza bisogno di investimenti di sistema. I bolli già hanno i canali di pagamento, i carburanti idem. Per la redistribuzione, lato gestori, serve invece un lavoro di studio, migliaia di microcantieri, e l'allestimento di un sistema di elaborazione centrale. Non costi immani, ma serve il suo tempo. Lato utenti basta decidere una data di transizione. Poniamo che sia il 01/01/2018. Tutti i bolli in scadenza nel 2017, al rinnovo, vengono calcolati così: i giorni dal rinnovo fino al 31/12/2017 calcolati sul vecchio prezziario, i.giorni dal 01/01/2018 fino alla scadenza calcolati col nuovo sistema. Alla mezzanotte del 31/12/2017 tutti i distributori passano automaticamente ai nuovi prezzi. Chiaramente nelle ultime tre ore ci sarà la folla che assalta i distributori portandosi da riempire anche il pitale di nonna pur di fare scorta ho scelto Capodanno perché mi piace l'idea di mischiare taniche di carburante e fuochi d'artificio
  7. Un problema che colpisce parecchio in Germania è il finanziamento troppo lento delle infrastrutture, che genera cantieri infiniti (pagati un tocchetto alla volta) e ricambio più lento dell'invecchiamento delle strutture. Stanno avendo parecchi problemi con i ponti autostradali. A questo si aggiunge comunque una politica/burocrazia tutt'altro che rapida. Non ho capito se noi stiamo ignorando la questione delle manutenzioni o se la facciamo più regolarmente... mi preoccupano soprattutto le gestioni non autostradali.
  8. Io sono sempre molto perplesso a riguardo dei megaprogetti ciclabili... in un territorio è molto più importante avere 1000 segmenti da 500 metri, che un'unica stecca da 500 km. E' la solita contrapposizione tra la ciclabilità vista come scampagnata della domenica e l'usarla come uno strumento realistico di mobilità. La prima sarà pure interessante e godibile ma è svago, non risolve niente di pratico. Quanto alle coperture ci sono due ordini di problemi, e i costi non sono nemmeno il primo Il limite principale è che il grosso delle ciclabili si sviluppa (ed ha utilità) in ambiente urbano, in cui tirare su una copertura continua è impossibile. Percorsi più liberi e continui si possono avere nel collegamento tra più paesi/città, in cui uno si farebbe quei 5-10 km in sede separata e coperta e poi si unirebbe alla rete ciclabile urbana. Ma una cosa del genere si può fare solo dove ci sono separazioni nette città/campagna, altrimenti si trovano troppi ostacoli da incrociare (per dire, in Veneto questa separazione è del tutto assente). Poi, anche individuando un corridoio libero, c'è il problema dei costi: una copertura cambia l'ordine di grandezza dei costi di una ciclabile, e quindi si giustifica solo con un traffico veramente intenso tra i due poli, inteso come migliaia di passaggi al giorno. Quanti sono i poli che abbiano: - dimensioni tali da generare flussi importanti - un tratto di pura campagna tra un confine e l'altro - una distanza totale non superiore a 10-15 km? Il tutto per avere comunque solo una parte del percorso coperto, per il resto sei all'acqua comunque. Gli olandesi hanno risolto...
  9. Dai ragazzi, non diciamo bubbole. Manco a parità di peso un'auto con lo schema e la tecnica di Miata/124 può andare come un cosetto in fibra a motore centrale. Altrimenti 4C... non andrebbe come una 4C Meno pippe...
  10. Io sono diventato un pessimista nel momento in cui uno come Gimmo ha trovato facilmente lavoro. E' evidente che per il mondo non c'è speranza
  11. La questione è proprio quella, contro il ghiaccio vero non esiste di fatto un vero strumento. L'unica per mantenere il controllo è procedere praticamente a passo d'uomo (oppure non procedere affatto). E per fortuna si tratta di pianura, perché in pendenza è un attimo iniziare a scivolare a valle... Forse l'unica è usare le chiodate, ma è una soluzione troppo estrema per essere usata davvero qui (e poi per quanto? Due giorni?). In tutto questo però resta consigliabile dotarsi di gomme invernali da usare tutti gli inverni, perché il loro scopo è funzionare meglio in tutte le condizioni, non solo sulla neve. Lo pneumatico invernale inizia ad essere preferibile all'estivo dai 7 gradi in giù, temperature che sono la norma negli inverni padani. Questo inverno è stato più caldo (per ora...), ma sotto i 7 gradi ci si è comunque stati parecchio, e quindi le invernali sono rimaste convenienti lo stesso.
  12. Ho spostato nella sezione manutenzione la domanda sulla sostituzione del nottolino, per maggiore visibilità:
  13. E nonostante questo... Comincio a sospettare che sia una negazione compulsiva, quasi incontrollabile... Io rimasi basito nel vedere responsabile VW USA mentire in maniera così spudorata davanti alla commissione del Congresso Comunque...
  14. Esattamente il mio pensiero. Ma anche turandosi il naso sulle questioni morali, nell'offerta VW ci sono diverse auto rispettabili rispetto alla concorrenza, ma io in tutta franchezza fatico a capire che punti di forza possa avere Polo. Razionalmente non riesco a trovare un solo campo in cui si distingua, e per il resto... non è che sul piano emotivo se la giochi tanto...
  15. Beh, oddio, qualche garanzia contrattuale ce l'ha anche la controparte... Se il contratto si sciogliesse automaticamente... lo farebbe da ambo le parti, e non gli dovresti più un piffero
  16. E' che la quota di costi fissi è comunque non piccola (è come la questione delle gomme: pesano i km ma pesano anche gli anni). Ma comunque, se si fanno bene i conti, si riesce a tenere sotto controllo questa variazione e a non dover di nuovo pescare da altre tassazioni. Io sono dell'idea che per inceentivare e disincentivare al meglio si dovrebbe dividere la tassazione in una quota sul carburante, a puro consumo, e una fissa dipendente non da potenza e boiate varie, ma dai due fattori che creano danno alla società: peso del veicolo e area occupata a terra. Si può considerare anche la classe di emissioni, ma in realtà dentro al consumo è già nascosto questo parametro... Questo pagamento peso/area lo terrei non una tantum, ma ripetuto ogni anno, perché il danno prodotto da quei due fattori continua per tutto il tempo in cui il veicolo sta in strada (e così incentiva a cambiare in meglio). Poi, la raccolta tasse collegata al consumo è equa lato cittadino, ma la redistribuzione come la si decide? Ho pensato ad un sistema che monitori gli accessi ai vari segmenti di strada. Lato utente ognuno paga la propria quota di consumo tramite carburante (equo e difficile da scansare), lato gestori il controllo degli accessi permette una ripartizione del gettito realistica rispetto all'uso delle infrastrutture. Se poi si riuscisse a integrare nel sistema dei consumi anche i pedaggi autostradali, sarebbe un colpaccio perché permetterebbe di eliminare quelle maledizioni infrastrutturali che sono i caselli. Esempio: un certo tratto di strada/autostrada risulta completamente privo di barriere fisiche, senza pedaggi sul singolo utente, ma il gestore sa quanti veicoli*km hanno impegnato il suo tratto e riceve dall'erario la percentuale esatta rispetto al totale consumato (con magari correttivi come territorio montano e cose simili). Non serve nemmeno monitorare il singolo veicolo, bastano le banali spire per calcolare i flussi in transito attraverso punti fissi. E' molto probabile che un sistema del genere costi parecchio meno dell'attuale, già solo eliminando i costi vivi dei caselli e i vincoli orrendi che si portano dietro. Peraltro l'idea di tassare tramite i consumi mi piace anche perché incamera il principio "il traffico sei tu": se uno si trova a consumare tanto perché fa tanta coda, sta automaticamente pagando pegno per avere generato la sua parte del casino di un luogo e di un orario con traffico eccessivo. Viceversa uno che percorre solo tratti scorrevoli paga meno ed effettivamente sta creando meno danni rispetto all'altro, la cosa è perfettamente equa. A parità di percorso paga meno chi lo impegna in un orario con domanda minore. E' pura pragmatica, non guarda in faccia a nessuno
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