Vai al contenuto

Wilhem275

Moderatore (Staff)
  • Numero contenuti pubblicati

    19417
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Massima Popolarità

    31

Tutti i contenuti di Wilhem275

  1. Ma io chiedevo appunto come si fa nel caso di proiezione a parabrezza Già solo ruotando la testa di pochi gradi si è andati fuori prospettiva... e in realtà c'è un problema più grosso, ora che ci penso: il punto di messa a fuoco sul parabrezza è molto più vicino rispetto alla strada, si rischia di avere una visione strabica...
  2. Lo smartparabris è interessante, ma come si pensa di risolvere la variazione di prospettiva causata dal movimento della testa del guidatore?
  3. Le prime due sono valide, e infatti sono l'evoluzione delle due versioni di 147
  4. Finalmente ne ho vista una dal vivo! Topissima La foto è venuta uno schifo ma era un avvistamento da testimoniare con qualsiasi mezzo
  5. E il massimo qual'è, che se ne vadano su un'altra strada? Bisogna cominciare a comprendere che esiste una miriade di situazioni in cui la marcia di una bicicletta non può essere fatta sul margine della strada. Ci sono un sacco di ostacoli puntuali che in auto non si percepiscono (proprio perché in auto non si sta attaccati sulla destra...) e che in bici diventano pericolosi. Pensa anche solo una fila di auto parcheggiate: l'apertura improvvisa di una porta è insignificante per la sicurezza di un'automobilista, si può anche guidare al pelo delle auto ferme; ma diventa letale per un ciclista. Ne consegue che il ciclista deve marciare "a distanza di porta" per non essere a rischio dell'imperizia altrui, vale lasciando un metro vuoto. La reazione dell'automobilista medio è quindi di prendersela con quello che marcia "in mezzo alla strada", senza pensare che non è "in mezzo" ma è "al bordo della fascia di pericolo". Ci sono poi i cosiddetti "pinch points", i restringimenti improvvisi di carreggiata dal bordo destro, che appunto non si percepiscono in auto ma che fanno schiantare il ciclista tra ostacolo e auto in sorpasso. Marciapiedi che rientrano, colonnine elettriche, tombini profondi, bidoni della monnezza. In un mondo sano l'automobilista dovrebbe riconoscere questi punti già da una certa distanza e NON iniziare una manovra di sorpasso, lasciando lo spazio al ciclista per uscire in sicurezza. Nel mondo reale l'automobilista non sa nemmeno di cosa stiamo parlando, e comunque la marcia di una bici a zig-zag tra corsia e ostacoli è pericolosa perché imprevedibile, e quindi l'unica è portarsi per tempo a centro corsia per impedire di iniziare sorpassi in quel punto. Non piace stare dietro ad una bici a lungo dietro una strada stretta? Ci sono delle soluzioni: - cambiare strada - prendersela con chi non ha previsto percorsi protetti - mettersi l'anima in pace perché le due precedenti non sempre possono essere fatte. Prima di dare qualsiasi giudizio, bisogna mettersi sempre nei panni degli altri... altrimenti si scade immediatamente nell'intolleranza che poi diventa prepotenza (so' bboni tutti a fare i forti con due tonnellate di armatura intorno).
  6. Soluzione: razionalizzare a sensazione scendere a 15 km/h per qualche decina di metri sembra un passaggio incredibilmente lento; a cronometro ci balla una decina di secondi a farla grande. Se questa considerazione non basta a stuzzicare la pazienza, si può rincarare aggiungendo che per risparmiare dieci secondi ci si mette nella posizione di rischiare moooolto più tempo e risorse persi.
  7. Oddio, quanti anni... ma solo a me, col senno di poi, ricorda nell'aspetto e nelle espressioni un certo Presidente del Consiglio?
  8. Però per favore finiamola tutti quanti con i riferimenti personali. Già ai tempi delle guerre da forum le "fazioni" erano poco definite, figurarsi adesso che abbiamo tutti sorpassato quelle menate da quindicenni... evitiamo in tronco il "Tu dicevi questo".
  9. Ieri sono stato per pochi km passeggero di questo coso. Fuori è del tutto insignificante, al massimo salta all'occhio perché troppo bozzoso, ma dentro mi ha fatto un'ottima impressione, con la plancia inclinata a scendere sul tunnel. Peccato per il solito volante Peugeot "piattume edizione 1991" che sminchia il tutto, ma il colpo d'occhio è molto buono.
  10. Ma in effetti il consumometro analogico non l'ho mai visto, forse su qualche BMW anni fa. Probabilmente quello è un'indicatore che sta bene a lancetta, tanto lo scopo è massimizzare, non il valore preciso in sé (tanto più che da un'auto all'altra cambia pure l'unità di misura). Stimolato da questa discussione, ultimamente ho fatto più caso ai due tachimetri in auto, e ho capito l'inghippo. Confermo che il valore tramite lancetta è più immediato da vedere, perché appunto basta un'occhiata. Il problema è che, per conoscere il dato, devo... leggere la cifra prossima alla lancetta, e sono punto a capo rispetto a leggere la cifra corrente sul tachimetro digitale Come dicevo, già se il quadrante fosse scalato in maniera furba ci si potrebbe "fidare" molto di più, senza dover ogni volta leggere il numero prossimo all'ago, perché si avrebbe già la mappa mentale per cui data posizione = dato valore. Con un quadrante che ha sei milioni di tacche non c'è speranza. Cito come esempio la prima versione del quadro di W203: Aveva il solito difetto di essere inutile per metà, ma aveva il pregio di essere estremamente "geometrico" nel rappresentare V=130
  11. Ma io ci credo sul fatto che la lancetta sia più immediata da leggere però bisogna capirsi per che scopo. Se è per capire se sono a 80 o 100, è ottima; tra 80 e 82 inizia a chiedere un impegno non trascurabile. Il problema è che, di tanti valori che il guidatore deve conoscere, la velocità è l'unico con una soglia on/off. Tutti gli altri sono molto più progressivi. Nell'esempio dell'indicatore temperatura: se il radiatore fosse fatto per funzionare bene fino a 94 gradi e poi a 95 esplodere senza preavviso, l'indicatore con la lancetta generica non mi starebbe affatto bene e lo vorrei digitale. OPPURE Benissimo la lancetta, ma con il suo bel semicerchio scalato da 92 a 96° e con le tacchette a rischio disegnate in rosso Il problema è appunto che, per ora, un tachimetro a quadrante non ha idea dei limiti e quindi sì la lancetta è veloce da vedere, ma è in mezzo ad un mucchio di tacchette bianche in cui una vale l'altra. VW disegnerà pure le tacche rosse, peccato che siano sul 30 (che mi è del tutto inutile) e sul 50 che pure è inutile perché per tenere quella velocità vera la lancetta deve ballare direttamente sulla tacca del 60 Il giorno che il tachimetro a quadrante diventerà intelligente e si adatterà a mostrare il limite e rappresentare graficamente la soglia in dettaglio, non avrò problemi a dire che è più funzionale di un numero cangiante, ne sono convinto Per il momento non mi dice niente di utile. Poi, già parte dell'utilità potrebbe essere recuperata finendola di scalare tachimetri a 280 km/h quando al massimo me ne serve meno della metà, così magari le singole tacche iniziano a signficare "10" invece di "20"
  12. Direi che la discussione può tranquillamente confluire in quella generale del modello... che stava lì apposta
  13. Bingo! E' proprio questo il problema che giustifica, nella mia guida, l'esistenza del tachimetro. Non fosse per il limite legale io farei anche direttamente a meno del tachimetro in auto. E non lo dico per spacconeria corsaiola, eh; semplicemente sono la strada, i suoi utenti e la macchina a dirmi se devo andare di più o di meno. Ad oggi il mio uso del tachimetro è per: - tenermi sotto la soglia multabile - mantenere la velocità costante non avendo il cruise (e tra due mesi anche questo problema sarà eliminato) Perciò il mio unico interesse è di sapere in dettaglio quel chilometro in più o in meno. E infatti trovo odioso che questi strumenti siano starati apposta (su Passat in particolare). Non metto in discussione la bontà delle ricerche sulla comprensione delle informazioni. Magari la lancetta è molto più immediata da leggere; ma comunque non mi dice niente di utile. Poi, come ho detto più volte, il tachimetro in km/h è uno strumento che mi dà un'indicazione su una scala del tutto arbitraria rispetto alle mie percezioni immediate. La marcia di un'auto può cambiare sensibilmente di metro in metro e di secondo in secondo. Che mi sta a significare sapere che, se mantengo quella velocità, tra un'ora sarò a 73 km da lì... se tanto dopo venti secondi sono fermo ad un semaforo e comunque tra 6 km sono arrivato se fosse in "giri del mondo alla settimana" mi sarebbe utile tanto quanto, tanto basta la proporzione Non mi serve sapere circa dove arriverò, mi serve evitare di schiantarmi. Ergo il riferimento esterno preferisco averlo in m/s, almeno mi regolo nell'immediato. O, ancora più spinto, che mi dica i metri che mi servono a fermarmi. Un'evoluzione simile, ma del tutto faceta, la si è già avuta nelle Rolls che hanno sostituito il contagiri con quella cazzatona che è l'indicatore di potenza residua Ecco, nel mulino che vorrei l'auto dovrebbe avere un HUD che mi dica i metri al secondo senza dover abbassare lo sguardo, e una proiezione olografica sul parabris che segni il punto di arresto reale sulla strada, calcolato in real time sulla velocità e sulle condizioni di attrito e a quel punto pure le indicazioni del navi disegnate sulle strade da prendere Chiaramente nello stesso mulino non esisterebbero limiti di velocità perché non sarebbero ammesse a guidare persone che hanno bisogno di un guardiano esterno per non ammazzare il prossimo Posto che almeno all'HUD ci siamo già arrivati con una tecnologia matura, questa impostazione non mi dispiace affatto: E poi ha pure l'acceleratore incernierato in basso
  14. Al di là delle facili battute da caserma ci ho ragionato e ho capito dove mi è scattato il glitch cerebrale. Quell'incrocio ha due linee di arresto, perché c'è un cancello privato in mezzo ai piedi. Io ero arrivato tarandomi per fermarmi alla fine della strada, dovendo dare precedenza. Dopo avere impostato la frenata, avvicinandomi ho notato la prima linea di arresto, più vicina a me, a cui prima non avevo fatto caso perché inutile al dare precedenza. A quel punto per automatismo ho spostato il punto di arresto dalla seconda alla prima linea di arresto; e infatti ricordo di avere frenato più forte apposta per non sforare la prima linea. Questo imprevisto "cambio di programma" ha fatto sì che l'automatismo passasse dalla procedura della precedenza a quella del semaforo rosso (in cui le linee di arresto sono influenti). Brainfart mi chiedo quanto sarei rimasto lì prima che qualcuno mi riarmasse il cervello dall'esterno
  15. Io da quando ho il digitale non guardo più l'analogico. Tutto quello spazio potrebbe essere usato... per un digitale più grande Anzi, in verità preferirei che tutta l'indicazione della velocità venisse tolta dal quadro e spostata sull'HUD. E' praticamente l'unico dato che mi interessa controllare frequentemente, assieme forse alla mappa del navi. Il resto può starsene dov'è.
  16. Questa è degna di menzione proprio perché non ho rischiato... Alle 2 di notte, ho approcciato un semaforo rallentando perfettamente e fermandomi alla linea di arresto (con una certa perizia nel trovare il punto di arresto perfetto). Dopo un paio di minuti di attesa del verde... le mie passeggere mi hanno fatto notare che eravamo fermi ad un semaforo lampeggiante In pratica il mio cervello ha avuto un bug e ha convertito il "fermati e dai precedenza" in un "fermati e attendi nuove istruzioni". Sono stato lieto di vedere che in caso di brainfart il mio cervello ha funzionato secondo un meccanismo fail-safe, è stato un momento molto ferroviario
  17. Il sistema in uso da anni a Treviso fa già buona parte di queste cose, con sensori a terra. E segnala anche i posti vuoti, almeno per aree (ma con un'app potrebbe farlo anche sul singolo posto).
  18. Tutte molto belle, ma Omniauto mi ha fatto di molto sghignazzare
  19. Un'amica ha provato a chiamarmi mentre era in movimento ma non c'è stato verso di avere una comunicazione comprensibile. Comunque mi ha poi richiamato via rete mobile e pure quella chiamata è caduta... quindi direi che la connessione non era delle migliori La qualità della voce, nella chiamata col forumista, era un po' metallica ma ampiamente entro margini accettabili. Apprezzo moltissimo il fatto che la modifica non abbia appesantito l'applicazione, il cui punto di forza secondo me resta la fluidità superiore a qualsiasi altra app di comunicazione.
  20. Buono sì... appena testato con quello che ha scritto prima di me Comunque non è più ad invito, con l'ultima release è attivo per tutti. Qualità stabile anche in mezzo a connessioni messe alla frusta
  21. Cioé, di decine di esempi di modelli identici, quelle due sono proprio l'esempio sbagliato...
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.