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Wilhem275

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  1. Io sarei d'accordo con voi, e per cinque anni buoni mi sono dedicato a mettere le mie conoscenze a disposizione del pubblico proprio perché sapendo e confrontando so che il potenziale c'è, e pure elevato, senza grandi sforzi. Sono però ad un passo dal gettare la spugna, perché dopo cinque anni i risultati pratici sono stati lo zero assoluto, principalmente per mano degli amministratori pubblici assolutamente ciechi a qualsiasi cosa non sia il tornaconto diretto, e pienamente supportati da una cittadinanza ignorante e menefreghista. Rischio di rovinarmi il fegato perché da una parte vedo appunto il confronto tra l'ottimo che si potrebbe creare e il male che si fa, e dall'altra il confronto tra il successo personale che queste persone tangibilmente ottengono e la totale mancanza di riconoscimento per quello che faccio io. I segnali più recenti mi dicono che il trend non sta per nulla migliorando. Ora, per carità, stronzo io che mi sono impuntato su tematiche di interesse esclusivamente collettivo, e che quindi possono dare concretizzazione e successo solo tramite la politica; però intanto non vedo la via d'uscita. Il fine lo vedo, e molto chiaro, ma in mezzo c'è un burrone. Dopo tot anni, inizio anche a sentirmi per lo meno in diritto di puntare il dito contro "gli altri", se non altro perché a differenza loro ci ho provato. In tutto questo fare l'Erasmus alla soglia dei 30 mi ha messo in profonda crisi: non mi ha detto niente di nuovo sull'Italia (ho sempre viaggiato molto), ma mi ha aperto una serie di dubbi sull'andarmene fuori. Mi sento un po' senza terra e senza destino, al momento... Diciamo che sarebbe più gratificante muoversi inseguendo un'ambizione nuova, invece che scappare da una fallita. Ma ad un certo punto credo sia onesto applicare la massima di mio nonno sulla carenza di sangue nelle rape... che spreco, però.
  2. Sono stato ad un passo dal tornare al cinema, e sarebbe stata la conferma che quando ci vado è colpa di Nolan e ci vado due volte (con Dark Knight andò così). Ma è andata buca perché gli amici che si sono fatti l'overdose con me erano via Comunque consiglio caldamente di procurarsi il FLAC della colonna sonora e spararselo ad elevato volume per moltissime volte consecutive. Zimmer lo porto nel cuore dai tempi del mio amato Rain Man, ma qui ha fatto un lavoro superlativo, siamo ai livelli dei lavori più onirici di J.M. Jarre e Vangelis.
  3. Dentro a me piace molto (in allestimenti da dissesto finanziario), ma davanti mi pare un tapirazzo.
  4. Fatto bene... mai capito perché debba essere il contrario.
  5. Non c'entra quasi niente, ma per me quel periodo lì (diciamo a cavallo del '90) è stato significativo anche nel cinema, specie per una certa "consapevolezza di maturità" del cinema americano che ha fatto uscire lavori molto ragionati e molto belli. Inoltre conservo con una certa nostalgia l'approccio dell'industria IT del periodo, con uno stile non noioso ma non urlato. Non penso che il parallelo sia casuale, credo sia stato un momento di passaggio culturale dall'edonismo ottantesco, con la ricerca della stravaganza a tutti i costi e della tecnologia fine a sé stessa, verso un approccio non grigio ma molto più pragmatico (come una coupé sportiva e fica ma con tanto spazio dentro...).
  6. Per me vince Fiennes, col pantalone ascellare che sbuca da sopra la chiusura della giacca sembra un autista dell'AMT a fine turno
  7. In effetti guardavo questi superdivi e pensavo "E poi dicono a me che non ho gusto nel vestire"
  8. Tornando alla serietà, ho letto varie opinioni contrastanti; questo topic è una buona summa di cosa si è discusso nell'internet, fortunatamente depurata da quelli che proprio non hanno capito una mazza acerba (per me vince la palma quello che ha detto che il film fa schifo perché non si capisce perché il protagonista alla fine va a trovare sua sorella ). Cerco di tirare un po' le fila dei discorsi per spiegare perché mi è piaciuto così tanto. Non ci provo nemmeno a stabilire un punto di vista oggettivo. L'unica cosa oggettiva è che un film è un flusso di comunicazione con talmente tanti livelli (narrativi sia espliciti che visuali) che è normale che le opinioni di ognuno siano estremamente variegate, specie nel caso di un film "corposo" come questo. Quindi sia beninteso che tutto il mio pensiero a riguardo è soggetto ad un enorme IMHO. Qui la questione non è di stabilire se il film è bello o brutto, ma quanto (o meno) bello sia per ciascuno. Vedendo quanto mi ha emozionato, e comparando con il fastidio di chi è rimasto insoddisfatto, rilevo di dovermi ritenere estremamente fortunato perché mi sono venuto a trovare in una sintonia perfetta con il pacchetto confezionato da Nolan. Per il livello di intensità con cui l'ho guardato me lo sono sentito quasi cucito addosso, è stata davvero un'esperienza anche al netto dell'invadente interruzione Mi sono trovato nel perfetto equilibrio tra il contenuto tecnico ricercato e il chiudere un occhio su certe licenze narrative (l'unico momento in cui mi sono cascate le bolas era appunto l'ufficio adiacente agli scarichi... censurabile specie perché gratuito). Il fatto è che non mi ero posto altra aspettativa che voler vedere qualcosa di spettacolare, sia nel senso della grandiosità che in quello del dettaglio. Ero alla ricerca di un'esperienza estetica, di fotografia, musica e spettacolo, e la soddisfazione è stata completa. Sulla storia mi ero fatto poche aspettative e comunque piuttosto semplificate, per cui non mi è mancato nulla, e anzi ho gradito. Non credo ci fosse niente di mai inventato prima, anzi c'è una gran quantità di omaggi a certi mostri sacri, ma è sempre meglio copiare bene che inventare male e il mix finale è valido e per certi temi toccati estremamente coinvolgente e personale. Capisco che chi cercava un iper-documentario è rimasto deluso (capisco davvero: so come ci si sente a trovarsi dalla parte di quelli che analizzano più degli altri). Mi permetto però di fare una critica alle critiche, perché ok il limite personale all'ammettere le licenze artistiche, ma alcune critiche per me hanno abbondantemente superato il limite del beghinismo, prima fra tutte quella acidissima di Attivissimo (che solitamente apprezzo). Siccome solitamente sono io quello che passa per essere il saccente che mette i puntini sulle i altrui, penso di poter affermare che non sono uno che non critica certe sviste perché non arriva a comprenderle. Eppure ho visto mettere in discussione punti che a me erano apparsi perfettamente naturali all'interno della narrazione. Magari non espliticitati, ma nemmeno lasciati al caso o all'approssimazione. Esempio (spoiler): Matt Damon, scienziato e astronauta di consolidata preparazione, fa una cazzata elementare col portello? E' CHIARAMENTE IMPAZZITO, PERDIO, CHISSENEFREGA DI COSA FA. Oppure ho letto critiche su passaggi tecnici considerati sbagliati, che però sul momento non stonavano e a posteriori non mi sembrano campati per aria. Esempio (spoiler): perché partire dalla Terra con un razzo tradizionale, se il veicolo da solo ce la farebbe? A me sembra plausibile che vogliano risparmiare il carburante del veicolo (limitato nel volume iniziale), tema poi ricorrente nelle evoluzioni successive. Capisco, ma non appoggio, i tanti che mi hanno detto "non mi interessa perché non mi piace la fantascienza/cose scientifiche" e/o "un film d'azione". C'è una bella differenza tra l'azione spettacolare e gli action movies spaccatutto, e tanta gente non la capisce, ma io avevo inteso che questo era un film raffinato. Io cercavo, e ho trovato, una comunicazione che fosse potente nell'immagine e nell'azione tramite un "eccesso ricercato". A mio avviso come mix comunicativo è venuta fuori una bestia da levarsi il cappello. In particolare mi ha inchiodato la capacità di Nolan di gestire il crescendo dell'azione tramite l'uso di immagini consolidate. Esempio (spoiler): l'approccio al water world, subito dopo la botta di tensione dovuta alla discesa "ardita", è dipinto usando visioni che nell'immaginario collettivo invitano alla pace dei sensi, con questo oceano immenso e placido in cui poi si scopre pure di poter camminare in sicurezza con un cielo caldo sullo sfondo. Allo spettatore viene offerto un momento di quiete con cui ripigliarsi da un momento intenso... salvo poi rendersi conto che Nolan ti ha preso per il naso regalandoti la quiete solo per fotterti meglio Altro esempio: nell'ingresso al pianeta ghiacciolo, una discesa tra le nuvole come capita familiarmente di fare viaggiando in aereo... tutto bello, scorre bene, ci si rilassa nel volo, poi si viene schiaffeggiati senza preavviso con l'anomalia della nuvola cristallizzata. I paragoni con 2001 vengono naturali, penso volutamente. In più di una scena di docking mi ronzava Strauss in testa e mi chiedo pure se nella rappresentazione interna del tesseratto (fotograficamente uno sballo!) ci fosse una citazione dello sparo multicolor di Kubrick*, con l'astronauta solo e terrorizzato al centro. Insomma, io mi sono innamorato avevo percepito che fosse qualcosa di spettacolare e forte, mi sono sbattuto per vederlo (litigando con amici, conoscenti, pioggia, ascensori, tranvieri e fughe di gas) e ho avuto una delle esperienze visive più belle della mia vita E comunque credo proprio che l'obiettivo nolaniano di dare nuova ispirazione all'esplorazione spaziale sia stato ben centrato, per me avrà un impatto tangibile. NO. Non c'è niente del genere. C'è più di un momento (anzi un'intera traccia narrativa) imperniata sui sentimenti tra persone, che sono a tratti anche molto intensi e ad altri tratti effettivamente un po' troppo idealizzati, ma in nessun momento del film si è scivolati nel traslare questa roba dal settore "emotivo" a quello "razionale" e men che meno ad imperniarci sopra una benché minima spiegazione "tecnica". Anzi secondo me il narratore è stato pulito nel tracciare il confine**, dichiarando in modo piuttosto esplicito che sì, l'ammore è forza potente, ma con una potenza confinata nella testa delle persone. Fa sì che le cose accadano, ma per mere ragioni psicologiche e non fisiche. Sperando di avere fugato il timore della cacata che ti hanno fatto intendere (minchia, posso ben capire il senso di schifo preventivo ) ti consiglio caldamente di andarlo a vedere in questi ultimissimi giorni di proiezione (ho visto che a Padova ci sarà ancora nel w-e), e se trovi una sala IMAX meglio per te. **per chi ha già visionato: mi pare che la posizione sia stata espressa chiaramente nel momento in cui devono decidere dove andare, e il personaggio della Hathaway cerca di spostare la decisione infilando un elemento di "ammore come forza" ma viene prontamente preso a schiaffi morali *aneddoto familiare su 2001 Accadeva al tempo che in certe rassegne cinematografiche ci fosse ancora l'abitudine di entrare non con l'inizio dello spettacolo, ma in un momento X e poi vedersi un round intero del film. Ora, indovinate un po' in quale momento mio padre, all'epoca undicenne, entrò in sala? E' rimasto traumatizzato per tutta la vita
  9. Sono fresco di visione -in inglese con sottotitoli in olandese - e ancora con l'entusiasmo alle stelle (pun intended ), porca vacca che filmone... per me entra negli annali e ci resta. Devo ancora leggere la discussione e quindi non entro nel merito del film, faccio solo qualche considerazione sull'esperienza della visione. Stringo la mano a me stesso per aver insistito per vederlo in una sala IMAX nuova e fica. Sapevo che il film sarebbe stato spettacolare e ho voluto vederlo al cinema apposta. Era da un po' di anni che per scelta non andavo al cinema (troppo casino e poca qualità di visione), ma sono rimasto molto colpito dall'avere un suono talmente potente da far vibrare la sala. Che, nel momento in cui si sta vedendo un velivolo scosso di prepotenza, devo dire che è MOLTO coinvolgente. Abbiamo concordato che la bottazza sonora vibrante è la versione adulta del cinema 4D di Gardaland che ti spruzza l'acqua in faccia, e che è molto più coinvolgente del 3D. Ora, in tutto questo coinvolgimento, dopo due ore che eravamo incollati alla poltrona, totalmente immersi nel film e col fiato mozzato, nel punto culminante della scena in cui (segue spoiler) i due lottano sul pianeta ghiacciolo, il protagonista sta soffocando e c'è questo intenso discorso sull'istinto di sopravvivenza umana, siamo lì col fiato mozzato per capire le sorti dell'eroe e dell'umanità... e si spegne tutto e scatta l'allarme antincendio Dopo avere attraversato i meandri nascosti del cinema per finire tutti e trecento nella pioggia gelida, abbiamo un attimo recuperato il contatto con la realtà e concordato che, porca puttana, il momento è stato un'overdose di adrenalina irripetibile Cazzo, è la vera frontiera del cinema 4D: ci sei talmente dentro che da un secondo all'altro DEVI prendere parte all'azione un salto nel futuro, bravo questo Nolan
  10. Da una prima prova, mi pare che la funzione navi di Maps.Me sia mooooolto in beta... mentre come consultazione è molto carino. Il Navigator di MapFactor è decisamente più maturo come navigatore, anche perché è un porting di un programma con anni di sviluppo sulle spalle. Peccato solo che questi due non riescano a condividere lo stesso database locale, pur usando entrambi OSM come fonte. Mi tocca tenere doppie mappe...
  11. Beh, l'operazione è stata discutibile, ma parliamo comunque di un'auto con un contenuto valido.
  12. Questa è veramente pozzettiana Diciamo che la cucina locale aiuta Sempre in tema Pozzetto:
  13. Lo dicevano anche dell'Arna e questa almeno era una macchina seria
  14. E' quello che mi frega ogni volta... accelerazione istantanea da fermo
  15. Sono sempre stupito dalle capacità di decollo verticale dei gatti
  16. Segnalo che è diventata gratuita la versione completa di questo programma per mappe e navi offline: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.mapswithme.maps.pro Lo uso da tempo come sostituto del defunto MapDroyd, solo per la funzione di consultazione (prima il navi era a pagamento). Ora testerò come funziona completo, anche se credo che per ora sia ancora in sviluppo. Per la navigazione seria uso ancora con soddisfazione questo: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.mapfactor.navigator
  17. Oggi sono passato per sbaglio dal negozio flagship di Tesla ad Amsterdam Mi hanno accolto con cortesia anche se stavano praticamente chiudendo e io ero vestito da barbone , volevo curiosare sul telaio nudo della S (oltre che la P85+ intera lì presente), e ci sono scappate un po' di chiacchiere col responsabile. Mi ha confermato che la nuova versione con motore all'avantreno ha una riduzione del bagagliaio anteriore, ma non lo perde. E' stato molto trasparente nel discutere l'autonomia reale del modello, inoltre mi ha spiegato che esistono molti settaggi di dettaglio per personalizzare la guida (ad esempio il livello di potenza del freno motore). Riporto senza garanzia di verità: - Mercedes è uscita dalla partecipazione, ed è molto probabile che con il facelift (se ci sarà) la S monterà componentistica aggiornata e quindi non più proprietaria Daimler - parlando di possibili partner futuri, si profila BMW che potrebbe condividere il telaio di i3 e un po' di componentistica per le auto grosse (ha senso, BMW ne ha bisogno - e io penso anche a Varta) - il SUV è ampiamente in lavorazione (basato strettamente su S), mentre si profila all'orizzonte un modello più compatto che se la possa giocare col segmento C-D e apra il gioco alle masse
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