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Wilhem275

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  1. Infatti è lì che si deve andare ad integrare la norma. E' l'altra zona grigia e che tale non può che essere: come faccio a scremare chi usa permanentemente e lecitamente il veicolo di un altro? Probabilmente il modo più rapido è ricondursi alla fattispecie individuata dalla Commissione, vale a dire: ogni cittadino deve immatricolare nello Stato di residenza il veicolo che usa (che sia proprietà sua o di altri), se lo usa per un periodo definibile negli stessi termini con cui si definisce la residenza. Tradotto: se sei residente qui non puoi usare per più di tot tempo un veicolo di proprietà estera. E' tuo? Lo reimmatricoli. Non è tuo? Lo rendi o lo compri e lo reimmatricoli. Esclusioni: sei dipendente/collaboratore qui residente di aziende estere che con i veicoli ci lavorano (es. camionista che guida roba immatricolata fuori); si predispone un'unica comunicazione autocertificata così non si rompe troppo l'anima alla gente, e poi giù controlli a campione (e su roba che non sia un camion li fai tutti...). E la si può fare ancora più bastarda: non solo dopo tot tempo il veicolo "scade", ma il termine coincide col tuo limite annuale di guida di veicoli immatricolati esteri, di dovunque siano. Così si risolve anche l'idea di reimmatricolare in un Paese diverso ogni tre mesi o cambiare direttamente l'auto ogni sei. Chiaro che poi tutto torna al provare la residenza di qualcuno, ma almeno quello rimane l'unico punto da provare e ci si può strutturare di conseguenza. Oltre a questo, e comunque a prescidere da questi fatti, è opportuno mettere in piedi un sistema rigido comune di gestione delle infrazioni. Inoltre, se così non fosse, mettere immediatamente in piedi una norma per cui patenti italiane rispondono a sanzioni italiane a prescindere dalla targa. Alla terza infrazione della stessa targa estera, deve presentarsi di persona il proprietario, oppure sequestro del veicolo. Poi, altre applicazioni del concetto di Three-strikes law vanno applicate al nostro ordinamento in generale: se ti becco TRE volte a fare la stessa cazzata, diventa un reato penale...
  2. "Aurispici" è al massimo un patois tra aruspici ed auriga: un misto tra un conducente di carri da competizione e un preveggente il futuro tramite l'interpretazione di codici sconosciuti agli altri. In pratica l'aurispice è il navigatore nei rallies!
  3. La bandella rossa in basso ha pure il suo perché, ma quel tricolore è un pugnazzo...
  4. Mi incuriosisce molto provarla per fare il metro rispetto agli sterzi (e soprattutto alla sensazione trasmessa) di Passat e le Audi... vorrei ardentemente che fosse qualcosa di diverso Peraltro mi sono reso conto che sei andato ad abitare lungo una delle strade parte del mio personale circuito per risvegliare la Y
  5. Oppure disfarsi della 147 e con i soldi comprarsi l'hard top per la 1. Che, ho verificato ora, non esiste Io non mi starei a fare tante fisime per la capote... è roba moderna, c'è gente che la usa in climi ben più infami e resiste.
  6. Come motore sì, ma tutto il resto... non è che sportiva signfica solo andare di più sul dritto. SLK è una valida auto, ma non è esattamente al centro del concetto di sportività.
  7. In effetti mi aspettavo un materiale più denso. Direi che questa roba va bene giusto per togliersi uno sfizio sul colore, a patto che sia garantito che si possa togliere senza rovinare l'originale. OT: non capirò mai la passione per quelle vecchie Audi a forma di boiler
  8. In un topic è stato sollevato il tema di cittadini italiani circolanti con immatricolazione dei veicoli all'estero, e mi stavo studiando un po' di norme sul tema. Si è studiato tutto e il contrario di tutto, tra CdS, norme doganali, spazio di circolazione EU... in realtà scopro poi che esistono due documenti del 2007 che tranciano abbastanza la testa al toro: - una circolare della PM di Roma, per cui l'art.132 (circa: obbligo di registrare qui il veicolo straniero dopo 1 anno di permanenza) è estesa a cittadini/veicoli EU http://www.anvu.it/areaprotetta/codice_strada/ATT00299.pdf Ma soprattutto: - circolare EU (quindi di grado superiore a qualsiasi norma nazionale) che dice chiaro e tondo: il veicolo va registrato nel Paese di residenza Mi pare chiaro. Il problema degli accertamenti (non solo fiscali, ma anche di sicurezza CdS) è che ogni sputo di infrazione genera un'indagine giudiziaria per stabilire la residenza della persona; la quale non solo richiede soldi e tempo ma è pure di esito incerto in sede giudiziale. La verità è che questa è una zona grigia in cui è complesso fare una norma più secca di quelle esistenti, pena l'arrivare a proibire l'accesso di targhe straniere in Italia. Inoltre la questione dei leasing tedeschi è ancora più sfuggente: è un'attività economica, mica puoi proibire di vendere il loro prodotto in Italia. Cazzo, piuttosto facessimo lo stesso verso la Germania Io la questione la vedo da due lati: 1) sono sempre più convinto che il bollo vada in parte spalmato su tasse carburanti, perché sono le uniche sia a consumo che impossibili da evadere 2) è anche vero che vedo come principio di giusta concorrenza tra Stati il fatto che uno sia più attraente perché chiede tasse più basse, e in questo il superbollo è stata l'ennesima zappata sui piedi; la tassazione italiana, come su tutto, è esagerata al fine di mantenere moltissime posizioni di rendita ed inefficienza della PA 2bis) sono però altresì convinto che pochi siano quelli che scelgono il trucco estero per questione di mercato delle tassazioni, mentre un'ampia maggioranza lo faccia: - perché "vorrei ma non posso", e si fa di tutto pur di grattare il fondo di uno status che non ci può permettere; - per impunità alle multe; - per il gusto di evitare di pagare anche se ce lo si potrebbe permettere. Le ultime due derivate dal brutto concetto che siccome sono arrivato a certi risultati, ho guadagnato il diritto di stare sopra le regole comuni; concetto che pervade molti ricchi nostrani, ed è il rovescio della medaglia del "è ricco ==> ruba", che credo essere parte della stessa filosofia (il povero che ragiona così è destinato a diventare un criminale se ne ha la possibilità).
  9. Il buon Droid 2 sta tirando le cuoia... a livello meramente software. Troppa roba installata/eliminata nel tempo, tecnologie più prestanti rispetto a quando è uscito (es. SD da 32, che era il suo limite), applicazioni molto più esose; e quel telefono è sempre stato scarsino di RAM. - è arrivato ad un punto in cui va avviato tre-quattro volte prima che lo Allah il Grande decida che ha aggiornato tutto l'aggiornabile e può evitare di piantarsi - sempre più frequentemente si riavvia da solo senza motivo - se si ingrumano anche solo due applicazioni, si rallenta al punto da volere interi minuti prima di compiere l'operazione - la cosa veramente limitante è che questi blocchi colpiscono anche l'attività Phone, per cui capita che mi arrivi una chiamata, suona, ma non compare in tempo il tasto di risposta perché lui si è perso a cercare il nome in rubrica oppure faccio partire una chiamata, non succede nulla e dopo 2-3 minuti parte davvero... Allora, posto che sarebbe pure sensato passare a qualcosa di più prestante visto che non è nella mia indole tenere uno smartphone poverello di funzioni ma siccome è pure nella mia indole genovese sfruttare tutto finché non si dissolve a livello atomico, vorrei prima cercare di recuperare quello che ho. Dunque: come si "formatta" un sistema Android, inteso come formatto l'HD del PC in modo da ripartire liscio come se fosse nuovo? C'è un modo comodo di recuperare automaticamente impostazioni, applicazioni (magari scegliendo quali), dettagli tipo l'associazione tra voci in rubrica... o devo segnarmi tutto su un pizzinno e rifare tutto a mano? Poi: sulla SD ci sono metà dati miei e metà cartelle create dai programmi. Dovrei salvarmi i dati, piallare anche quella e riportarceli dentro?
  10. Oddio, se le pellicole sono più sottili di quella sfoglia della Y, allora non mi fido più nemmeno io
  11. Per me il rapporto finestratura/lamiera fa una bella fetta della fruibilità di un'auto. Se si cerca un disegno più spinto si può chiudere un occhio, ma questa scatola era e scatola rimane (giustamente) però si becca il finestrino mignon, aggratis... Esempio: ai tempi in cui avevo Giulietta () mi trovai a scarrozzare due ospiti tedeschi per un giro panoramico. Mi sarebbe piaciuto andarci con Giulietta, ma seduti dietro non si sarebbero goduti più di tanto la vista... per cui ci sono andato con Classe A, che invece la sua bella vetratura panoramica ce l'ha. Con una Jazz come questa delle foto la differenza non sarebbe così marcata da preferirla...
  12. Non è che andar piano e aver piede leggero siano garanzia di basso consumo. Se si usano a caso le marce, si tirano alti i giri (pur pestando poco!), per rallentare giù frizione e freno... è un attimo tenere un consumo schifoso. Anzi, se uno accelera leeeento ma ai regimi sbagliati, hai voglia se consuma... Per confronto, Classe A (che ok, pesa una tonnellata in più e ha un motore strozzato): a seconda dello stile di guida, in isopercorso, si passa tranquillamente da 16 a 12... certo 10 è ben basso Il fatto che la persona sia giovane, purtroppo, non offre comunque una base per sperare che queste cose le sappia... La prossima volta che passo di là, cioé mai , mi offro volontario per un test drive di 100 km a cdb azzerato, così scopriamo se è colpa di Mazda o della pulzella
  13. Finestratura claustrofobica anche qua... e questo lo considero un difetto grave, visto il tipo d'auto. Non so, ho la sensazione che nel giro di una generazione ci siamo fumati le vere Classe A e Jazz, che erano delle scatolette imbattibili in funzionalità
  14. Non è più economico, nella misura in cui non è un processo facilmente automatizzabile. Magari la pellicola ti costa meno rispetto a tanta vernice (che però puoi comprare e gestire bulk, non un foglio alla volta), ma poi ti servono sempre robottoni che pigliano il foglio e lo stendono paro paro, e non mi pare un passaggio semplice. In verniciatura invece spesso pucci l'ìntera scocca nella vasca e finita lì, oppure si usano i bracci con gli spruzzatori, che non hanno bisogno della precisione di contatto necessaria per le pellicole. Poi -supposizione mia- i wrappatori stendono materiale in eccesso e poi tagliano i bordi; questo complica ancora di più l'automazione del processo. Comunque sulla durata, se i materiali sono buoni, io sono più ottimista: ci sono dettagli di serie su diverse auto, prodotti ed applicati esattamente come detto, che tengono bene nel tempo. Si veda il montante porta di Y 840: hanno fatto prima a scolorire molti paraurti, piuttosto che quel dettaglio nero opaco
  15. Nino, fa' attenzione... quello lì poi vuole qualcosa...
  16. Un'auto non immatricolata può circolare con una Targa Prova; inoltre il chilometraggio percorso da un'auto nuova può essere azzerato, per legge, solo una volta e con una quantità massima di chilometri molto limitata (questo si fa per consegnare al cliente un'auto che segni 0 anche se ha percorso un po' di strada durante il trasporto). Se qualcuno passa di qua e si ricorda la cifra, la citi. Ma comunque non credo sia questo il caso. L'auto ti è stata venduta come nuova e credo proprio che lo fosse: l'inghippo non è infatti un problema di proprietà (altrimenti figurerebbe, come dici, il concessionario sul libretto). Direi che è proprio limitato al sistema di ordini interno alla casa: è semplicemente passata per un canale piuttosto che per un altro, poi una volta arrivata in conce era comunque un veicolo nuovo e vendibile. Questa è solo una teoria, però dato che l'indizio te l'ha dato il meccanico, che può conoscere solo informazioni interne al produttore, io mi figuro una catena di eventi fatta così
  17. Probabilmente la questione è che l'auto (presa in pronta consegna) era stata ordinata al costruttore non tramite i canali degli ordini dei clienti, ma come proprietà del concessionario stesso, il quale l'ha poi rivenduta normalmente e senza che questo coinvolga contratti per p.IVA o cose simili. Il meccanico dal suo terminale può vedere le informazioni commerciali interne all'azienda, non l'intestazione fiscale del veicolo, e gli sarà risultato non un mezzo passato per gli ordini dei clienti ma qualcosa di "interno". Il contratto di vendita può anche non riportare questo passaggio, può essere che la casa consenta al conce di vendere nel di lei nome un veicolo che pure era stato ordinato per il conce stesso. Il che non include per forza qualche passaggio losco, però si può chiedere per scrupolo se l'auto sia stata magari usata per le prove clienti, o sia rimasta molto tempo ferma in conce. L'importante è che il contratto di proprietà sia chiaro.
  18. In effetti avevo capito anche io che ti interessasse o la 500L normale o la 7 posti, ma poco male, ora ci si è capiti. Ora bisogna solo aspettare qualcuno che conosca il listino A rigor di logica (ma le politiche commerciali spesso ne escono...) non ci dovrebbero essere motivi per cui senza l'optional "7 posti" non si possa avere un certo sistema sospensivo: i sedili in più non condizionano la tecnica di cosa c'è sotto.
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