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Premessa: rileggendo il testo che ho scritto mi accorgo di apparire come un cagone perché rompo il cazzo su tutti i lavori degli altri. Non ho voglia di riscriverlo, ma faccio questo piccolo disclaimer in anticipo per cercare di mitigare questa impressione e l'irritazione che ne deriverà Purtroppo mi sono reso conto, progredendo nell'esperienza di fotografo, che più diventi bravo più critichi i tuoi lavori precedenti E quelli altrui; ovviamente sia mai di dover ammettere che qualcuno è più bravo di te... Per me la foto degli archi manca di "cornice"... la linea orizzontale di separazione colonnato/cielo avrebbe dovuto restare un cicinin più verso il terzo superiore, dando più spazio alla pavimentazione; la quale è dotata di disegno veramente simmetrico e avrebbe dato un effetto dinamicamente più accattivante, grazie alle linee di prospettiva convergenti al centro. Proprio quella "guida per l'occhio" di cui lantanio sente la mancanza. Detto banalmente, lo vedo come un errore di regola dei terzi: troppo grigio sopra, poco pavimento sotto, separazione esattamente a metà strada, ergo effetto piatto. Putroppo quello è un tipo di simmetria da evitare come la peste Io non andrei a tagliare la parte destra della foto anche se l'arco destro è "pieno" e diverso dagli altri, non genera squilibrio secondo me (tanto più che si perde la centralità della pavimentazione). Tutto questo in teoria: poi magari subito sotto il bordo inferiore c'era una siepe, o a destra del bordo destro c'era qualcosa di storto, vai a sapere... La questione della cornice è un mio personale trip nella composizione: per me ci vuole sempre il "giusto bordo" ad inquadrare il soggetto vero e proprio. Ad esempio nel colonnato avrei fatto cascare il taglio esattamente al centro delle colonne in modo da fare la cornice anche al disegno delle pietre che compongo l'arco. In generale MI odio quando sego via un pezzettino di qualcosa (es. il cavo delle cuffie sulla panchina) o quando non lascio la famosa cornice e i soggetti mi finiscono troppo vicini al bordo (es. nella foto del bagno la tazza a destra e il foro del troppopieno non hanno stacco col bordo, portano lì lo sguardo e non dovrebbero). Ad esempio la foto di Jeby che si abboffa mi pare ben valida sotto questo aspetto, cerco di far capire graficamente cosa intendo: Poi, a posteriori è facile aprire la bocca... cianciare di inquadrature altrui è come parlare di fare i traversi alla guida, a parole sono tutti bravi Anche nella foto della topina di Artemis mi spiace che la bocca sia così vicina al bordo inferiore, ma poi stando più larghi si finisce col profilo del mento vicino al bordo, e allora bisogna stare ancora più indietro, e allora... non è più la stessa foto. Però in generale il mio pensiero è questo, leggo che si parla molto di croppare ma per me molto più spesso bisogna decroppare, vale a dire fare il passetto indietro e mettere "un dito" di bordo attorno a quello che si vorrebbe inquadrare... sperando che altri dettagli non vengano in mezzo alle balle.
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Beh, non sarà poi tanto peggio che masturbare la leva del cambio manuale cosa che comunque continuo ad apprezzare per il controllo totale offerto. A me va bene tutto, ma mi resta indigeribile la tecnica di procedere in folle: foss'anche la soluzione alla fame nel mondo resta comunque un comportamento foriero di pericoli improvvisi e che pochissimi (esperti compresi) possono riconoscere per tempo.
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Dear Sir, l'appuntamento è per le 2 p.m. al ground di Kennington; al termine dell'incontro il Cricket Club Autopareri si riunirà per l'Earl Grey delle cinque.
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Praticamente un valigione di traverso non ci sta, e per lungo forse Lo trovo francamente incomprensibile, al pari di TANTE nuove auto uscite ultimamente, e la cosa mi sta facendo preoccupare. Altra caterva di danni che la fichissima linea a cuneo sta facendo... ci si ritrova con il paraurti a un metro da terra e la soglia di carico ancora più su. E d'altra parte gli spazi per passaruota atti a contenere cerchi da autobus vanno pur ricavati all'interno dei volumi della struttura... La foto qui sopra è una dichiarazione esplicita di "ce ne siamo fregati meno di zero". Con un po' di sforzo si poteva tranquillamente sagomare un'apertura più ampia (pareti comprese) senza toccare una virgola della linea esterna. E ancora è andata bene che il vano è regolare e la soglia non troppo in quota... Se penso a cosa sta andando a sostituire...
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Comprendo molto bene la diffidenza verso i corsi "nuovi e variegati" perché l'evidenza empirica ci dice che un'ampia fetta dei frequentanti li sceglie come scorciatoia rispetto a quelli consolidati. Questo per me è un peccato: il potenziale di approfondimento sarebbe molto elevato, anche le lauree in merendine sarebbero utili se non considerate (e impartite) come delle botti di decantazione in attesa del pezzo di carta (il paragone alcolico è tutt'altro che casuale). La questione grave è proprio la mancanza di interesse da parte dei giovani (minchia, e io ne ho 25, mica 82...), mentre invece si cerca disperatamente di correre ai ripari modificando l'offerta formativa talvolta in modo goffo e dannoso. Il sistema in crisi è quello di valori, non quello scolastico (il quale resta ampiamente migliorabile), e le cause sono da cercare nelle famiglie, ne sono sempre più convinto. Io non ho molta esperienza di come crescano i ragazzi oggi perché non ho mai frequentato famiglie con figli di età diversa da quella mia e di mia sorella, quindi nati negli anni 1985-1992. Mi rendo conto di non sapere nulla della vita del teenager medio di oggi. L'unica finestra che ho su questo mondo è un amico, professore di materie tecniche in un istituto professionale del bellunese. Lui, che con la passione per la tecnica e la scienza ci vive, è scontertato dal totale vuoto d'interesse che rileva nei suoi alunni. Non è che siano scemi o dei poco di buono, semplicemente sono spenti, non c'è verso di attivarne un po' la curiosità verso il mondo e il funzionamento delle cose. Da una parte le famiglie che crescono dei ragazzi con i sensi atrofizzati, dall'altra una parte del sistema scolastico che dice "chi me lo fa fare" e si adagia verso il basso. Ci rimangono quei professori che pure ci credono ma si trovano a lottare da una parte con colleghi che stanno comodamente seduti e dall'altra parte con genitori che nemmeno comprendono lo scarsissimo valore aggiunto insito nel pargolo, e anzi si risentono pure se si tenta di spingere a qualcosa di più. Io non so cosa manchi in tutto questo, ma se guardo a cosa NON manca in me stesso lo posso intuire: sono stato cresciuto in un ambiente stimolante, apprendendo gli interessi dei genitori e anche dei nonni, con cui sono stato in contatto molto stretto. Poi magari non ho seguito le loro passioni, ma la voglia di approfondire è nata allora e non è mai venuta meno. E non intendo chissà che grandi nozioni, eh. Ricordo che una volta con mio nonno smontammo un aspirapolvere per ripararlo, e lì mi insegnò che se un coperchio è chiuso con quattro viti bisogna aprirle a stella e non in successione, e perché. Però è su queste piccolezze che oggi si basa la mia capacità di comprendere agevolmente sistemi complessi, e soprattutto di crearmi gli stimolti giusti per continuare a scoprire il mondo anche se non c'è più mio nonno a spiegarmelo (e qui ci sta un assieme a un ). Insomma, tutto ciò che oggi ho di buono, tutte le mie capacità (e di conseguenza le mie possibilità) vengono dagli stimoli che mi ha saputo dare la mia famiglia dall'inizio. Mi ritengo fortunato perché penso di essere cascato bene rispetto alla media. E qui torniamo a quello che diceva Cosimo tempo fa, che fino a qualche anno fa ci dipingevamo da soli un futuro in cui avremmo tutti lavorato facendo solo riunioni con un laptop davanti in uffici vetrati immersi nel verde... in tanti ci hanno creduto e in tanti mi sa che ci hanno cresciuto dei figli. Boh, mi sento un po' troppo fatalista a pensare che chi è venuto solo pochi anni dopo di me già ha in media una vita così poco concreta da non avere una passione da seguire... hanno un mondo di fonti in più a disposizione, di stimoli ne hanno in abbondanza e sono anche sicuro che i più li colgono, ma mi chiedo se abbiano anche una guida adeguata.
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Mazda MX-5 IV - Prj. ND (Spy da Pag. 25 e 56)
Wilhem275 ha risposto a Matteo B. in Scoops and Rumors
Mi cospargo il capo di pece nera, a causa della volatilità dei miei commenti... ma qualche mese fa ho coperto d'insulti il topolino azzurro mostrato come potenziale Miata in quanto troppo fumettosa e poco carica, implorando per una Takeri spider... ora che l'ho avuta mi piace zero e il topolino tutto sommato mi fa simpatia Aiuto... sto entrando nel tunnel...- 723 risposte
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Io suppongo vadano in letargo... di fatto si sono sempre arrangiati: col freddo non li si vede più e poi a primavera ricompaiono figliando in quantità Il vero problema è d'estate, gli devo montare sopra un ombrellone altrimenti mi ritrovo una casseruola di pesce bollito... PS: per ghiacciare intendo che al max i primi 10 cm solidificano
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Passione affascinante che non ho mai approfondito. Certe immagini di quelle postate sopra sono di incredibile bellezza, paesaggi quasi onirici. Io ho due laghetti in giardino con pesci rossi e neri, vanno bene lo stesso? Poi d'inverno ghiacciano e ci si può camminare sopra Per capirci, quanto costa la vaschina da 60 e quanto allestire tutte quelle bestie di paesaggi collinari?
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Quando si dice "I saw that coming"... Non ho capito che lingua parli ma ho inteso quello che voleva esprimere E non si può neanche dare la colpa alla bionda!
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Secondo me la 2.5 è quella di Fulvio
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Tanto ormai lo abbiamo capito tutti che sarà una GT col Busso, dai... adesso chiudo il topic per conclamata inutilità...
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Cacchio, tra tutti il Coupettone è veramente un'astronave ancora oggi. Mi fa impazzire il cofano a tutta sezione. Non avevo mai notato l'apprezzabile tergi posteriore pur senza portellone. Proporzioni sempre stupende. Però dentro mostra un po' tanto gli anni che ha. Magari te ne freghi e basta che ci sia spazio. Alfa GT rimane di grande presenza e probabilmente ben più divertente da guidare. PS: fammi la santa carità di cambiare fornitore di immagini PPS: mi sono appena figurato 147:GT=Giulietta:Giulietta GT e adesso mi tafazzerò per giorni sbavando al pensiero di una Giulietta tre porte con culo e portellone...
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Io ormai vivo in regime costante di sfida con me stesso per azzeccare il punto di stacco perfetto accordato al freno motore disponibile, alla probabilità che il rosso si protragga per più o meno tempo, e alla valutazione istantanea del numero e tipo di auto in coda e di quanto bradipamente ripartiranno :lol: Mettiamola così, non mi annoio mai, e intanto torno a casa regolarmente con >20 km/l me la dessero in mano a me, quella bella Octavia 1.9, altro che 1000 km con un pieno
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Oggi ho provato a simulare il sistemone Considerazioni: 1) con le marce lunghe della Passat tra mandare in cut-off in sesta e avanzare in folle ci passa quasi niente di differenza di decelerazione 2) a momenti mi spalmavo in curva oltretutto, su una ciondolona come Passat, hai voglia ad andare in appoggio senza trazione 3) nelle curve o si esce di strada o non si esce proprio: senza trazione perdo tanta di quella velocità in attriti che non me ne vado più... 4) l'unica cosa veramente sensata nella loro proposta (ma non è una novità) è che portarsi in velocità e poi ridurla lentissimamente, su strade in cui ci si ferma o si rallenta spesso, è conveniente; ma questo non significa che lo si debba fare per forza in folle: io faccio spesso così, butto una marcia altissima e tengo il gas premuto un minimo, in modo da non perdere troppa velocità ma comunque senza dare davvero carico al motore. Detto banalmente: sei tu che, dosando il gas, controlli se erogare 140 o 25 cavalli.
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A questo proposito vi aggiorno su ciò che sta succedendo nel merci ferroviario in Italia. Semplicemente il conflitto di interesse interno a FS ha raggiunto livelli impensabili. Trenitalia Cargo (Impresa Ferroviaria) sta esplicitamente tirando i remi in barca, raccoglie ancora tutto il marcio delle FS monopoliste statali, ha un'organizzazione pessima, i contratti del personale sono anacronistici. Insomma è un'azienda bollita, e lecitamente la direzione sta scegliendo di ritirarsi progressivamente dal mercato, visto che il mercato è aperto ed esistono numerose IF private. Il problema è che finora FS ha costretto Rete Ferroviaria Italiana a "ingoiare e tacere" su tutta una serie di diseconomie legate a pezzi di rete da mantenere attivi solo per permettere i traffici finora svolti da TI Cargo; ora che questa sbaracca, a RFI sta venendo ORDINATO DI CHIUDERE interi pezzi di rete non più funzionali all'attività delle IF del Gruppo FS. Parliamo di interi scali merci (dove si smistano i carri tra più treni), raccordi a servizio di interporti, raccordi a servizio di industrie che hanno il loro bel binarietto interno collegato alla rete nazionale. Il problema è che tutti quei cazzo di binari non serviranno alle IF di FS, ma servono all'intero Paese per evitare di far schiattare definitivamente anche l'attuale percentuale ridicola di merce trasportata per ferrovia! Capite che in un contesto in cui la rete perde pezzi ogni giorno e la circolazione si fa più difficoltosa anche la meglio organizzata delle IF private si trova ad affrontare dei costi e delle disorganizzazioni tali per cui si trova fuori mercato rispetto alla gomma (alla quale viene continuamente concesso ogni tipo di andazzo criminale). L'Italia ha dato le proprie ferrovie in mano ad un PAZZO, garantendogli per anni totale protezione politica bipartisan, con l'effetto che questo si è circondato di yes-men, ha creato il suo feudo personale e adesso si sta prendendo la libertà CRIMINALE di gestire la rete ferroviaria nazionale secondo le proprie paturnie. E il motivo principale di tutto questo sfacelo è che la gente se ne STRAFREGA della ferrovia, a tre quarti della popolazione italiana se domani chiudessero tutte le attività ferroviarie non gliene potrebbe sbattere di meno. Cazzo, se c'è da organizzare una rivolta di piazza questo è un motivo valido! Lo Stato si deve riprendere il controllo della Rete, spezzare questo colossale conflitto d'interesse, e far ripartire quel processo di divisione delle competenze ed apertura al mercato che tanto bene era partito e su cui negli ultimissimi anni si sono fatti colossali passi indietro.
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Ma io ci credo che il coasting permetta agli incapaci di risparmiare anche parecchio... gente che è abituata a viaggiare a distanza zero e col gas premuto fino all'ultimo istante, magari in marcia sbagliata, per poi piantarsi sul freno... la gente in media è abituata ad usare l'acceleratore on/off: o pesta e si avvicina troppo, o deve mollare ma il freno motore rallenta troppo. E' ovvio che un'auto piazzata in folle tenga una marcia immensamente più regolare di una guidata con un interruttore. Probabilmente il trucco di questo marchingegno è che i riattacchi si facciano sfrizionando quel poco che basta a tenere la velocità ma senza che il motore subisca il carico. Poi c'è tutta una parte meccanica che non ho ben capito, mi sembra che abbia applicato un rapporto di riduzione finale ma applicato alla ruota, con un grosso set di ingranaggi e un distanziale. Tanto per aumentare le masse non sospese, già che ci siamo... Se andasse in giro in folle e accelerando con le ridotte, capirei bene la riduzione di consumo, ma Cristo... Che il problema sia la cattiva guida lo si vede anche dal video di 15': il tipo viaggia troppo attaccato agli altri (sbaglia anche le frecce in rotonda, alla faccia del brillante genio), ogni tanto deve "attivare il freno motore" perché quelli davanti rallentano... e la "giornalista" che si beve tutto, WOW, quest'auto ha anche questa cosa mai sentita nominare, il "FRENO-MOTORE", è sicuramente un accessorio all'avanguardia Resta il fatto che un veicolo che viaggia senza trazione è un pericolo ambulante... pensa se a metà curva, ben lanciata, molli il gas e ti si stacca di netto la frizione... E in tutti i casi è un taccone complicato per arginare la piaga dei guidatori incapaci. Semplicemente non si guida così, punto.
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Diciamo che in generale l'immagine dei tedeschi in Italia è molto ma molto falsata... il bello è che quando ne parlo con loro si fanno delle gran risate. L'ultima volta che ho descritto un tedesco quadrato e preciso la risposta è stata :lol: Io personalmente faccio una netta distinzione tra tutto ciò che è Germania da Norimberga in su e quello che sta al di sotto, vale a dire mezza Baviera, Ingolstadt, Monaco, per certi aspetti parte del Baden-Wuerttemberg, l'intera Austria e l'intera Svizzera. La seconda fazione è molto più prossima al concetto di "tedesco grigio e stronzo" che si ha in Italia, è purtroppo la prima società che si incontra passando la frontiera, e condiziona certi atteggiamenti cagoni da parte degli altoatesini. Sopra quell'immaginaria linea Maginot è un mondo secondo me molto diverso, con un'impostazione sociale molto ma molto più rilassata e aperta, meno paturnie, molto più easy-going, insomma non cagano il cazzo. Semplificando grossolanamente potremmo dire che è la rappresentazione di protestanti vs. cattolici. Io con i terronen non sono a mio agio, con quelli di sopra invece problemi zero e anzi andiamo molto d'accordo. E parliamo comunque di un gruppo variegato: quelli di Colonia sono molto più casinari e latini degli anseatici, che sono più compassati e commerciali del berlinese medio, il quale però se si mette d'impegno riesce a fare il bamba molto più del westfaliano Tutto questo per dire che parlando di "tedeschi" in Italia si hanno spesso delle paure ingiustificate. Idem per loro: l'approccio da "qui comando io" spesso lo sviluppano perché avendo a che fare con noi sanno che siamo oggettivamente dei casinisti, ma sbagliano a generalizzare e diventano antipatici perché stanno sulla difensiva anche quando non serve. La mia personale avversione verso VAG nasce dal fatto che promuove, in quasi tutte le emanazioni della sua enorme produzione, un concetto di auto molto valide ma con passione zero, specie sul versante della guida. Non è oggettivamente una colpa: il mercato chiede quello e loro sono molto bravi a rispondere. Il problema è che probabilmente esagerano nell'annacquamento e si crea un circolo vizioso di elettroaddomesticamento dell'automobile. Siccome io non vado d'accordo col mercato, allora non vado d'accordo con VAG, tutto qui. MB ha una filosofia di prodotto a mio avviso diversa, badando più a dettagli funzionali e pensando un po' più "avanti". In questo mi piacciono, hanno un chiaro indirizzo di innovazione. Se elettrodomestico deve essere, almeno che sia studiato per esser pratico! Meno plastichine e più studio dell'interfaccia, grazie... MB un'anima ce l'ha. Il fatto che per molti appassionati nell'automobilismo ci possa essere solo anima sportiva non vuol dire che non si possa averne di tipo diverso.
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Sull'uso del territorio bisogna andarci ancora più duri, ad esempio imponendo sulle costruzioni che usano nuovo terreno una quantità di tasse talmente elevata da far passare la voglia. Non calcolati per dispetto, ma sotto forma di oneri di urbanizzazione calcolati sui costi reali che la nuova occupazione comporta alla società, fino all'ultimo cent. A quel punto vediamo se le città sono ancora mezze sfitte mentre si costruiscono altri quartieri in periferia... i centri si devono ripopolare!
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Wow! Tra tutte queste è quella che mi attizza di più
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Avete citato modelli SEAT mai sentiti nominare... così sono andato a cercarli e ho scoperto che nella gloriosa storia di Panda I vanno riportate varianti che mai avrei immaginato. Seat Terra/Trans Emelba Elba 5 porte Emelba Chato :shock: poi evoluto in Emelba 903: Tutte le foto dalla Wikipedia o da questo pazzesco sito tedesco: http://www.marberra.de/Modelle/Modelle.html
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Vi prego vi prego vi prego vi prego invitiamo anche loro qui dentro! :mrgreen:
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Io non sarei così negativo sulla "apertura in basso" da parte di marchi che muovono storicamente forti passioni. Alla fine possono anche fare una bici elettrica made in China a marchio Ducati, ma se nel frattempo continuano a fare le moto come piacciono agli appassionati, chi se ne frega...