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Altrimenti detto "color puffo"?
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"Misura con un micrometro, segna con un gessetto, e taglia con l'accetta" :mrgreen: Aggiungerei che, per quanto efficiente, il complesso della trazione integrale gioca un ruolo non da poco nell'inerzia, specie per le partenze da fermo... spesso è lì che i differenziali (e il peso) si fanno sentire.
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No chiusura centralizzata? Fantastico, si torna indietro di vent'anni Non che la cosa mi dispiaccia, eh, è tutta roba in meno e non penso sia mai cascata l'ernia a qualcuno per sbloccare una serratura dall'interno... però è buffo pensare alle scene di una volta, della serie "Aspetta che entro e ti apro"
- 177 risposte
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- ginevra
- ginevra 2012
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Belli non credo ce ne siano, ma almeno le immagini del topic compensano auguri per il compleanno dell'anno scorso
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vogliamo il FIRE longitudinale Visto che c'è spazio, nel cofano, si potrebbe installare un 1.4 di servizio, da usare per le manovre di parcheggio al posto dei V6 che consumano troppo... praticamente un ibrido tra due motori a combustione interna
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E aggiungo (poi mi fermo, promesso) qualche info da Imperial (automobile) - Wikipedia, the free encyclopedia Scopro che Chrysler voleva rendere Imperial un marchio a sé, per meglio competere con Lincoln e Cadillac, ma la cosa non riuscì mai del tutto (un po' com'è successo per RAM e Corvette, o come VW che crea l'etichetta Audi contro Mercedes e BMW :§ ). Traduco la parte evidenziata. Traduco IO, no automatismi del menga "Stile Fusoliera" è come Chrysler descrisse il suo nuovo stile nel 1969. Invece delle linee squadrate del 1964-68, le nuove Imperial presentavano fianchi con nervature arrotondate, bombate lungo la linea di cintura, e raccolte [to tuck in=rimboccare] fino ai brancardi. Il nuovo stile non faceva solo apparire le auto come più lunghe e più larghe, ma circondava i passeggeri in un ambiente fatto a scafo, simile ad un aeromobile, da qui il richiamo alla "fusoliera". Direi che abbiamo trovato la chiave stilistica giusta per Thema II Vista l'ora da bollino rosso, concludo con una ricerca parallela nata dal termine "tumblehome" (nervatura, rigonfiamento): cercate "sideboob tumblehome" e capirete che quest'auto HA RAGIONE
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E per completare il ciclo possiamo aggiungere che nemmeno Chrysler nell'ultimo decennio ci ha regalato perle di design... anche loro avevano perso ben bene la bussola Per curiosità, mi sono studiato la "linea di sangue" lato Chrysler della 300, e sono arrivato a capire da dove viene il taglio del posteriore, fanali e cromatura compresi. Chrysler Imperial LeBaron, modello 1972. Che tutto sommato, considerando che la Flaminia è del '57, è stata una buona evoluzione delle nervature sul bordo dei cofani. Comunque adesso voglio: 1) Tetto e montanti in vinile, altro che bicolore 2) Interni come questi: Il listellino di radica sullo schienale... commovente 3) La scritta "Thema LeBaron" incisa nella pelle davanti al passeggero 4) Il portabicchiere SUL pannello porta :lol: Magari i dadi e l'Arbre Magique a scacchi no, grazie Ah, la ragazzetta svedese alla guida è la proprietaria dell'unica Imperial LeBaron del '72 in giro per Stoccolma :lol: 5) La prossima la voglio COSI', ma con la mascherina Lancia: Parlavamo di linee orizzontali... auto da uomini, cazzo! 8-) E i fari? Boh, al giorno d'oggi, tra LED e Xenon, che vuoi che sia infilarli in una strisciolina ai lati del fronte... Tutte le immagini da: http://www.imperialclub.com/index.htm che consiglio di visitare
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Io non so se "girare" quel 2 litri richieda tutta questa progettazione... mi piacerebbe capirlo. A parte che il cofano è talmente grande che ci possono infilare direttamente il sottotelaio di una Delta
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Per esser chiari, io intendo Y '96, come ultima Lancia disegnata con linee serie; certo per il segmento il pubblico femminile era evidentemente più interessato (così come per Y10), ma un uomo poteva considerarla come acquisto senza essere preso per frufru e infatti io la conservo gelosamente (ormai credo di ribadire questa cosa all'incirca ogni 2,5 post). Per Ypsilon I intendo quella del 2001, Yoghi, il pandorino, la borsetta per signore, considerando la successione: - Y10 - Y (1996) - Ypsilon I (2003) - Ypsilon II (2011) Pensavo che con Delta si fosse arrivati alla frutta, ma poi è arrivato anche il caffé cribbio, FORTUNA che è arrivata Chrysler...
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Oh ma mica per scherzo... è dai tempi della presentazione di Ypsilon I che Lancia non ha a listino un'auto da uomini e/o con un disegno da automobile e non da goccia di resina stirata dal vento. Il bello di questo berlinozzo è che finalmente si è tornati a vedere una berlina disegnata: 1) col righello 2) il suddetto righello è tenuto in orizzontale rispetto al pianale. Io aspetto già l'evoluzione che riporterà la mascherina bella bassa e larga, con la riga in mezzo a dividere i lobi... quel dettaglio se n'è andato con la fine di Y '96, e si è portato via tutta la rispettabilità del disegno delle Lancia. Purtroppo Pera su ruote n.5 non fa certo ben sperare, rappresenta il fondo del barocco-chic-conati di vomito dell'ultimo decennio, ma speriamo ne sia l'ultimo rantolo...
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Tu comprala: a quel punto se ti piace avrai sostenuto la tradizione italiana, se non ti piace avrai pieno diritto di lamentarti di questo rottame americano :mrgreen:
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Appunto... la gente, fuori di qui, non sa manco cosa sia la memoria storica di un marchio... conta l'immagine generale, con un background di massimo tre giorni di storia... Inoltre, a proposito di spacciare roba ammerikana per tradizione nostrana, a me pare che Fiat stia applicando un modello di comunicazione un po' più moderno: fino ad oggi qualsiasi produttore ha commerciato modelli che condividono molto o anche tutto con prodotti di altri marchi, mica c'è niente di nuovo. La novità è che Fiat non sta facendo NULLA per nasconderlo, anzi si è letto in ogni dove che oggi Lancia=Chrysler. A mio avviso la tattica è furba: intanto perché se solo provassero a mentire verrebbero vergognosamente sgamati entro cinque secondi da mezza internet, e poi anche perché nei suddetti ultimi tre giorni Lancia è stata completamente assente dal segmento, quindi tanto meglio richiamare "altro". Poi mi piace questa cosa per cui: - il cittadino medio non ha un'opinione sulle auto americane, perché gliene frega poco - l'appassionato medio si fa TROPPE seghe sull'assoluta superiore raffinatezza delle auto europee, e si immagina che il cittadino medio condivida questa opinione - intanto gli americani vanno avanti per i cacchi loro fregandosene dell'appassionato europeo. Identica storia in ambito ferroviario, eh, e forse peggio... l'appassionato europeo considera la ferrovia americana alla stregua di un carretto trainato da cavalli, mentre intanto dall'altra parte dell'Atlantico si inventano cose d'avanguardia e soprattutto effective, e i numeri lo dimostrano... E, al pari dell'ambito ferroviario, l'appassionato europeo ciancia tanto di filosofie superiori, raffinatezza vs. grezzura, scegliere il bene vs. il male, tradizione storica, immagine sociale del marchio... poi quand'è ora di aprire il portafogli, per ricompensare tanta profusione d'impegno divino, i sacri principi se ne vanno a farsi benedire e si compra altro (della serie: "Quella ferrovia storica meriterebbe di essere salvata, è giusto investirci" "Quante volte ci hai fatto un giro negli ultimi dieci anni?" "Due, e una volta era gratis..."). Se l'appassionato europeo pagasse in moneta sonante UN DECIMO di quanto si lagna, avremmo talmente tanti investimenti da non sapere come spenderli... All'alba del 2011 sarebbe ora, almeno noi che si suppone ce ne si intenda, di smetterla di farsi certe pippe sulla tradizione e cominciare a guardare al vero valore aggiunto dei prodotti. La domanda non è se Thema sia in linea o no con la tradizione del marchio (secondo me, peraltro, non è mica tanto distante...). La domanda è se Thema saprà dare una buona immagine al marchio che porta.
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Calindri, anche lei, la prego!
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Ragazzi, subito finiamola con questa menata delle Audi... vedere gente che discute quale auto sia meglio, tra una nemmeno uscita, e un'altra che pochi hanno visto dal vivo, è sinceramente stucchevole.
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Carica quelle full in qualche galleria, o fai uno zip e le metti su un hosting gratuito paiono venute molto bene...
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La risposta corretta è questa:
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Una cosa che in foto non si vede ma dal vivo si nota molto: hai visto che signor dettaglio la nervatura che corre al bordo del cofano e dei fanali posteriori? Comunque, come molti, anche io trovo la plancia un po' vuota, e in effetti capisco anche perché: non ho mai apprezzato le plance ricche davanti al guidatore e completamente piatte davanti al passeggero, come questa. Una mia proposta per risolvere con eleganza questo problema: di fronte al passeggero, allineata a destra lungo la bocchetta, la scritta in corsivo "Thema" impressa nella pelle
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Frenate ed autovelox
Wilhem275 ha risposto a nella discussione in Codice della Strada e Sicurezza Stradale
Io vorrei capire però un punto fondamentale. Parliamo dei posti dove i velox li usano, non ogni 3x2 modello UK ma comunque è facile trovarne uno. Ammettiamo che siano TUTTI preavvisati e segnalati. L'automobilista medio ci frena davanti e poi ricomincia a pestare, o semplicemente tiene una velocità costante sufficiente a non doversi sbattere più di tanto per rientrare nel limite? Perché l'acredine nei confronti dell'avviso nasce da questa non sottile differenza. Perché se io che generalmente non mi discosto troppo dai limiti vedo gente che fa come gli pare, scampa la multa in un singolo punto grazie all'avviso, e poi riprende a fare come gli pare, scusate ma c'è un problema, e il problema è che mi sento preso in giro due volte, visto che il velox me lo sono anche pagato io in tasse, compreso il cartello di avviso. E questo è un discorso che esula totalmente da tutte le considerazioni che ho scritto più su su tecnica progettuale e psicologia umana. E' solamente un discorso di fiducia tra cittadini e Stato (= tra cittadini e altri cittadini). Io, per mia esperienza personale, so quanto siano paraculi i miei conterranei e quindi mi fido ZERO della loro buona condotta. Qui il principio "l'autovelox deve prevenire" viene sminuzzato fino a farne l'ennesima paraculata. Noi NON ci meritiamo fiducia, e se continuiamo a fare in modo di perdonarci tutto, continueremo a restare civilmente involuti. In un contesto in cui il cittadino ci prova di continuo deve passare il concetto che il cervello deve prevenire, l'autovelox deve solo mazzolare! Io da quando guido ho visto UN automobilista passare oltre il limite davanti ad un velox, e ancora mi chiedo come cacchio abbia fatto a cascarci! -
Concordo con l'intero post, ma vorrei approfondire questo aspetto perché secondo me ci si sta giocando un grosso equivoco sulla "sregolatezza" di chi scrive in rete. Più che un discorso di rete, più che avere o no senso dell'umorismo, è avere senso critico di cosa si sta leggendo. In primis penso che si dovrebbe attivare, a favore del prorpio rapporto col mondo, un filtro personale che permetta di discernere a pelle un enunciato volutamente irreale ed illogico (vale a dire l'intero concetto di umorismo, da "Un uomo entra in un caffé. Splash!" ai Monty Phyton, passando per la Nonciclopedia e l'Ottavo Nano), da uno che invece vorrebbe essere preso sul serio (tutto il resto). Fatta questa distinzione, mi preoccuperei seriamente solo del secondo, perché il primo è sostanzialmente innocuo: nel peggiore dei casi non è brillante e non fa ridere. Invece la stragrande maggioranza dei "discorsi seri" è piena di errori logici, fattuali, formali, grammaticali, insomma sono un sacco di cazzate, che però rischiano di diffondersi. Detto questo, si pone il problema di come affrontare discorsi seri ma scorretti. La prima strada è prenderli per buoni, metabolizzarli e farli propri. La seconda è puntarcisi contro, che però funziona bene solo in un numero limitato di casi: il principio è che a discutere con un cretino corri il rischio che la gente non intenda la differenza, e che quindi il tuo sapere vada sprecato. Io ho scelto la terza via, molto più efficace: evitare chi dice boiate e girarsi dalla parte opposta per esprimere altrove i concetti corretti, non per ignorare il problema ma per impegnarsi a controbilanciare l'effetto finale sul sistema. Un concetto espresso con un ragionamento logico (che richiede tempo e attenzione) sarà probabilmente meglio recepito, e ne sarà valsa la fatica; la stessa cosa detta in risposta ad una boiata corre il rischio di perdersi, per quanto corretta sia. In rete si dicono molte cazzate? SI'. Mi infastidisce? SI'. Devo rispondere? NO, devi scrivere le cose giuste in un contesto più concreto. C'è qualcosa di diverso rispetto alla vita reale? A me non sembra... infatti la gente sempre quella è, davanti o dietro un pc. Se dovessi mettermi a rispondere a tutti i commenti di Youtube che trovo cretini, ci passerei la vita... invece nel mio piccolo ho i miei luoghi dove posso scrivere le stesse cose ma giustificarle meglio, e tutto questo è molto più produttivo Mi spiace ma non posso accettare che per qualcuno una boiata come Nonciclopedia possa avere la benché minima potenzialità di creare danni, e che la sua esistenza costituisca un problema Io di problemi ne vedo molti, e stanno quasi tutti fuori da ciò che viene scritto in internet.
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Frenate ed autovelox
Wilhem275 ha risposto a nella discussione in Codice della Strada e Sicurezza Stradale
No, ti assicuro che ce l'hanno, il torto, ed è il torto dell'ignoranza di chi amministra. Esistono palate di studi sulla correlazione tra velocità percepita rispetto alla strada, adeguamento al limite, comportamenti emulativi, in definitiva psicologia generale del guidatore. Così come l'ingegneria ha prodotto specifiche tecniche precise sul limite da assegnare ad una strada a seconda delle sue caratteristiche. Esiste una regola della serva (in realtà ben formalizzata dagli americani) che più o meno dice: il limite percepito come sensato è dato dalla velocità media dell'85° percentille dei veicoli. Esemplifichiamolo così: a prescindere dal limite legale, registriamo le velocità di crociera di 100 veicoli in transito, e disponiamole su un grafico. Seghiamo via i 7 più lenti e gli 8 più veloci, e dei valori rimasti facciamo la media matematica. Il risultato è il limite più realisticamente corretto, e che sarà probabilmente seguito davvero perché non percepito come incoerente con la strada. Nella pratica questa regola funziona piuttosto bene, e la dimostrazione è che su strade in cui il limite corrisponde alla velocità di progetto si registra effettivamente un'aderenza generale prossima all'85° percentile. Le nostre autostrade sono state progettate specificamente per i 130 km/h (mica se lo sono inventato dopo!), e in effetti la velocità media delle sole automobili è poco più bassa. Chi pensa che mettere un limite più basso della velocità di progetto costituisca un "suggerimento" più intenso commette un doppio delitto di ignoranza: verso l'ingegneria, che non pone i limiti un tanto al chilo, e verso la psicologia, che studia le reazioni dell'uomo rispetto a ciò che lo circonda. E il risultato si vede: più il limite è discorde rispetto alla velocità di progetto, meno sarà tenuto in considerazione. E basta veramente un niente per rientrare nella coerenza normativa. Un bell'esempio è la tangenziale di Mestre (oggi A57). Quando ancora il Passante (ora A4) non era aperto, si era intervenuti per aumentare la capacità a dispetto della velocità, costruendo tre corsie strette e con limiti relativamente stringenti. Nel momento in cui il grosso del traffico è stato deviato, e la strada non ha più avuto problemi di congestione, ci si è ritrovati col limite di 80 km/h, effettivamente più basso della velocità di progetto (90-100): è stato regolarmente ignorato dai più, con il grave problema che non era raro vedere idioti lanciati a 130/140. Poi è finalmente stato adeguato a 90 km/h, assolutamente coerenti col tipo di strada e di traffico, e l'effetto si è visto subito: la velocità della stragrande maggioranza dei veicoli si è assestata sui 90-100, si è ridotto il numero dei corridori e certe punte di velocità non si sono più viste. I motivi sono due: - chi ha intenzione di far bene rileva che il limite è adeguato e che non ci si deve sforzare a seguirlo - chi ha intenzione di far male improvvisamente si trova ad attuare un comportamento molto meno diffuso e di conseguenza molto più individuabile, e subentra il problema di non potersi nascondere tanto bene in mezzo alla folla Perciò dico senza timore di smentita che chi mette limiti troppo bassi, anche se in buona fede, pecca d'ignoranza ed è responsabile di molti errori, il più grave dei quali è togliere credibilità alle istituzioni. Oh, sia chiaro: resta il fatto che la reazione "siamo fatti così, che cce voi fa'" è roba da idioti. E' come rispondere "non sono cattiva, è che mi disegnano così" Bell'esempio Delle colpe degli amministratori ho già parlato, ora voglio dire tutto il male possibile di chiunque abbia anche solo per un attimo pensato che il concetto di preavviso obbligatorio di controllo della velocità abbia un qualche vago senso Ditemi che è comodo, ditemi che è il contraltare dei limiti forzatamente bassi, ditemi esplicitamente che volete vivere in un mondo in cui è facile svincolarsi dalle regole, ditemi che non avete senso dello Stato, ma NON DITEMI CHE HA SENSO LOGICO è un'offesa grave alla mia e alla vostra intelligenza. Esiste una brutta cosa chiamata disonestà intellettuale: sapere che qualcosa è sbagliato o stupido, ma farselo andare bene perché in un modo o nell'altro può tornare comodo. Accettare che una legge non sia valida se non viene fornito un modo comodo di scansarla è demenziale, è un distillato di disonestà intellettuale (oppure di stupidità, se non si arriva a fare la distinzione). Intanto ci si dovrebbe interrogare, seriamente, se questo considerare lo Stato come un "altro", cattivo e che ce l'ha con me, sia una cosa furba: considerando che lo Stato siamo tutti noi, e che qui tutti insieme siamo, impuntarsi per fare i dispetti a quel cattivone è veramente tafazziano. Accettare come sensato il gioco del velox segnalato è un puro sintomo che non si è capito nulla del corretto rapporto tra sé e gli altri, non in senso di bontà cristiana ma nel molto più pragmatico "non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te", che si traduce in: non permettere a te stesso ciò che non vorresti fosse permesso agli altri, perché... perché prima o poi arriva quello che ti danneggia e la fa franca in virtù di un cavillo che tu stesso hai acclamato. Cazzo, non ci vuole un genio. E se la colpa dell'amministratore è di togliere credibilità alle istituzioni, la colpa di chi ragiona così è di dare pure ragione all'amministratore ignorante, e di conseguenza esserne complice diretto e con pari responsabilità: invece di sbattersi per far capire che il limite è scorretto, si accetta al 100% la situazione, accontentadosi di scampare il problema della multa. A tutti quelli che pensano davvero che "l'autovelox non segnalato è un'imboscata da parte dello Stato cattivo", ma oh, vi siete mai accorti che coi vostri disragionamenti siete i primi e principali artefici della merda in cui viviamo e di cui vi lamentate? Ma un po' di visione di sistema al di là del proprio naso mai, eh? Almeno procuratevi nasi più lunghi -
Nick, dove sarebbe questo conce? Perché magari sabato potremmo organizzare un raduno veneto lampo...
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Me le sono guardate tutte e 191, e devo dire che è davvero molto equilibrata. Sia dentro che fuori non è definibile bella, ma senz'altro molto interessante. L'unico dettaglio che, secondo me, rovina l'equilibrio generale, è il mascherone veramente troppo esagerato. Sia in relazione alla dimensione dei fari, sia rispetto alla larghezza dell'auto, sia per la protuberanza protesa in avanti, che peggiora il già eccessivo sbalzo. La fa sembrare il furgone che non è.
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E' il sensore radar dell'Adaptive Cruise Control: rileva la distanza dagli ostacoli davanti all'auto e il sistema regola la velocità per mantenere il distacco. Gran bel dispositivo. Alcuni (Mercedes e Volvo, mi pare) usano un sensore piatto, integrato nella mascherina, mentre questo è identico a quello Audi, come forma e posizione. Posizione non del tutto felice, secondo me, perché con l'Audi capitava che con pioggia intensa o sporco sulla strada il sensore si lordasse e si escludesse il sistema. Forse, ma non ho esperienza in merito, con quelli nella mascherina è un evento più raro. PS: Gianni mi ha fregato