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Wilhem275

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  1. Ho riso per dieci minuti :lol: No, mi spiace. Per legge non possono più essere installati così, sarebbe blasfemia
  2. Però tu mi hai specificato di usare una chiave a croce, utile per distribuire bene il momento torcente: è anche questo consigliabile o posso cavarmela con la normale chiave monobraccio in dotazione, a patto di non fare movimenti barbari? Se è così, è fatta, anche perché la Classe A ha in dotazione il cricco migliore che abbia mai visto Poi: dove conviene comprarli i cerchi? Io ho una sfiducia preconcetta verso i venditori di roba da tuning, mi sembrano tutti degli spacciatori di paccottiglia... ci sono categorie affidabili?
  3. Ovviamente in questa storia l'errore è la data, mica l'auto sul marciapiede...
  4. Io di nomi conosciuti conosco OZ e Mak, poi anche BBS e Momo... BBS mi pare faccia solo cose più spinte di quanto mi serva, Mak ho trovato qualcosa di interessante, Momo pure, OZ devo ancora guardare. E' un mondo in cui non mi so orientare: quali sono i venditori di fuffa, quali a prezzi esagerati, quali quelli da seguire? Poi, sulla storia della dinamometrica: posso semplicemente fare io il cambio con cric e chiave normale, stringendo "finché ce la faccio" e senza equilibratura, o è un lavoro fatto col chiulo?
  5. Noi abbiamo avuto la Croma dall'89 al '97, era una CHT bordeaux, targata Torino. Contanto che io sono dell'86, si capisce che io ci sia cresciuto dentro Probabilmente è stata proprio quell'auto a darmi l'imprinting per alcune caratteristiche che per me oggi rappresentano "l'automobile": vuoi la carrozzeria a 2 volumi e 1/2 (o 3), vuoi il volante "importante" a 4 razze, vuoi la calandra a sviluppo orizzontale... Ho passato gli ultimi anni sul sedile anteriore, e avevo preso l'abitudine di tenere la mano attorno alla maniglia da afferrare per chiudere la porta, disposta in diagonale. Beh, giuro che mi è rimasto istintivo cercare quella maniglia quando viaggio da passeggero, e se non c'è mi sembra che "manchi un pezzo". Per capirci, intendo questo tipo: Mentre qui non c'è: E dire che l'esemplare che avevamo nel 2010 era ancora in circolazione, l'ho vista per strada... conservo il sogno di ricomprarla, sperando non vada al macello.
  6. Tra un mesetto dovrò togliere le invernali alla Classe A, e voglio prendere dei cerchi in lega per montarci le estive (15"). Cerco un cerchio normale, niente velleità sportive o estetiche, voglio solo che sia di buona qualità e robustezza, al giusto prezzo. A quali produttori mi devo riferire per essere sicuro del prodotto? Inoltre, per vostra esperienza, conviene riferirsi direttamente al produttore, o a distributori in zona, o a chi altro? Inoltre, se mi procuro una chiave dinamometrica, è sensato che poi il cambio estate/inverno me lo faccia in casa, o conviene fare una convergenza* ad ogni cambio? * EDIT: sbagliato, intendevo equilibratura...
  7. Vi prego, qualcuno prenda il metro e se lo misuri per me... lo spazio tra il paraurti e il segno dei fari No davvero, non riesco a settare ad un'altezza decente questi cavolo di fanali, datemi una misura
  8. Hai visto che zio Cosimo e cuggino Wil avevano ragione? E il bello deve ancora venire!
  9. Sto tentando di correggere l'assetto dei fari, veramente troppo basso. Ho trovato il comando, molto facile da usare, ma complice la mancanza di una strada perfettamente piatta e la nebbia fittissima non sono riusciuto a regolare il fascio (semplicemente perché non vedo dove vada a finire, abbiamo visibilità 20-30 metri qui!). Qualcuno che ce li ha regolati giusti può dirmi quanto devono distare i segni delle parabole dall'inzio dell'auto? O c'è un valore ufficiale? Intendo questi segni: In effetti, guidandola ancora, mi sono reso conto che era un po' colpa mia che abusavo del manettino... in D è molto dura, ma è giusto che sia così, è una risposta tesa che deve corrispondere ad una guida molto "partecipata". Non posso effettivamente pretendere di viaggiare in D fisso e volere una risposta moderata come in N. Capitemi, io mi sto disintossicando da 5 anni di Audi, e non scherzo: quella robaccia ha fatto peggiorare la mia guida... Era soprattutto un problema di uso troppo secco dello sterzo. Come dice J-Gian, io davvero ho trovato nella Classe A uno sterzo molto ma molto più diretto del solito, A5 compresa; sono abituato a fare passaggi molto progressivi, perché non guido come un tamarro strafatto, però questa Giulietta mi ha posto la novità di uno sterzo diretto già dalla posizione centrale. Ho dovuto rifasarmi io su questa cosa, ora va molto meglio. Eh, allora, facciamo delle distinzioni: le Audi non stavano in strada, le altre ci stanno ma hanno dei limiti contenuti (ma ben dichiarati) Aiutatemi a capire meglio la dinamica di questo oggetto. Premesse: 1) io non sono chissà che manico, ma almeno ho imparato a usare il chiappometro per capire cosa sta facendo l'auto sotto di me, e non sono uno di quelli che fanno cambi di direzione secchi e improvvisi 2) le Audi sono tavole piatte sottosterzanti, e va beh: hanno un'escursione quasi nulla a livello di sospensione, e partono a scheggia quando arrivano al limite; escludiamole dal gioco (e dalla mia vita) 3) con Y e A invece sono abiutato ad auto che si inclinano tantissimo prima di cominciare a cedere, con un passaggio molto lineare (divertente in città ma palloso nella guida veloce), e comunque sottosterzanti Va da sé che di questa Giulietta la cosa che noto di più, perché mi è sempre mancata, è la sensazione netta di quando si va in appoggio. Descriverei la cosa come un passaggio degressivo ben calcolato: le sospensioni sul lato esterno caricano prima rapidamente e poi sempre più lentamente, con un passaggio molto accompagnato e gustoso. Oltre a questo, una motricità in curva veramente notevole, al punto che mi inquieta pestare oltre un certo punto perché ho paura che ceda di botto e vada a spalmarmi su quelli di fronte. In tutti i casi, col manettino in D, il motore dà una gran coppia, e mi permetto accelerazioni in piena curva e cambi di traiettoria che prima non avevo mai provato, nemmeno con A5 che di motore ne aveva il doppio. A livello di sensazione assoluta non batte A5, ma fatte le proporzioni, è un'altra storia... L'altro giorno però c'è stato un episodio che non ho afferrato bene. Stavo uscendo dall'autostrada, prendendo allegramente la curva in rampa per salire sul cavalcavia. Terza bene in tiro, l'appoggio è completo, accelero ancora, sento l'accelerazione laterale che cresce bene, un pelo di sottosterzo continuo per il fondo umido, comunque velocità ben più alta del solito e ancora in crescita... tutto figo, peccato che davanti avessi una Classe A che stava facendo esattamente la stessa cosa senza tante balle e senza ribaltarsi Ohibò, ma sono io che faccio proprio schifo (possibile) e potrei fare le curve al doppio della velocità (ne dubito), o semplicemente tutta questa bella sensazione è solo una diversa progressione nella risposta, e non una prestazione assoluta stratosfericamente superiore? Comunque a livello di ergonomia dei comandi continuo a non trovarmi stupendamente, ma produrrò una relazione più dettagliata usandola ancora.
  10. Sto tentando di correggere l'assetto dei fari, veramente troppo basso. Ho trovato il comando, molto facile da usare, ma complice la mancanza di una strada perfettamente piatta e la nebbia fittissima non sono riusciuto a regolare il fascio (semplicemente perché non vedo dove vada a finire, abbiamo visibilità 20-30 metri qui!). Qualcuno che ce li ha regolati giusti può dirmi quanto devono distare i segni delle parabole dall'inzio dell'auto? O c'è un valore ufficiale? Intendo questi segni: In effetti, guidandola ancora, mi sono reso conto che era un po' colpa mia che abusavo del manettino... in D è molto dura, ma è giusto che sia così, è una risposta tesa che deve corrispondere ad una guida molto "partecipata". Non posso effettivamente pretendere di viaggiare in D fisso e volere una risposta moderata come in N. Capitemi, io mi sto disintossicando da 5 anni di Audi, e non scherzo: quella robaccia ha fatto peggiorare la mia guida... Era soprattutto un problema di uso troppo secco dello sterzo. Come dice J-Gian, io davvero ho trovato nella Classe A uno sterzo molto ma molto più diretto del solito, A5 compresa; sono abituato a fare passaggi molto progressivi, perché non guido come un tamarro strafatto, però questa Giulietta mi ha posto la novità di uno sterzo diretto già dalla posizione centrale. Ho dovuto rifasarmi io su questa cosa, ora va molto meglio. Eh, allora, facciamo delle distinzioni: le Audi non stavano in strada, le altre ci stanno ma hanno dei limiti contenuti (ma ben dichiarati) Aiutatemi a capire meglio la dinamica di questo oggetto. Premesse: 1) io non sono chissà che manico, ma almeno ho imparato a usare il chiappometro per capire cosa sta facendo l'auto sotto di me, e non sono uno di quelli che fanno cambi di direzione secchi e improvvisi 2) le Audi sono tavole piatte sottosterzanti, e va beh: hanno un'escursione quasi nulla a livello di sospensione, e partono a scheggia quando arrivano al limite; escludiamole dal gioco (e dalla mia vita) 3) con Y e A invece sono abiutato ad auto che si inclinano tantissimo prima di cominciare a cedere, con un passaggio molto lineare (divertente in città ma palloso nella guida veloce), e comunque sottosterzanti Va da sé che di questa Giulietta la cosa che noto di più, perché mi è sempre mancata, è la sensazione netta di quando si va in appoggio. Descriverei la cosa come un passaggio degressivo ben calcolato: le sospensioni sul lato esterno caricano prima rapidamente e poi sempre più lentamente, con un passaggio molto accompagnato e gustoso. Oltre a questo, una motricità in curva veramente notevole, al punto che mi inquieta pestare oltre un certo punto perché ho paura che ceda di botto e vada a spalmarmi su quelli di fronte. In tutti i casi, col manettino in D, il motore dà una gran coppia, e mi permetto accelerazioni in piena curva e cambi di traiettoria che prima non avevo mai provato, nemmeno con A5 che di motore ne aveva il doppio. A livello di sensazione assoluta non batte A5, ma fatte le proporzioni, è un'altra storia... L'altro giorno però c'è stato un episodio che non ho afferrato bene. Stavo uscendo dall'autostrada, prendendo allegramente la curva in rampa per salire sul cavalcavia. Terza bene in tiro, l'appoggio è completo, accelero ancora, sento l'accelerazione laterale che cresce bene, un pelo di sottosterzo continuo per il fondo umido, comunque velocità ben più alta del solito e ancora in crescita... tutto figo, peccato che davanti avessi una Classe A che stava facendo esattamente la stessa cosa senza tante balle e senza ribaltarsi Ohibò, ma sono io che faccio proprio schifo (possibile) e potrei fare le curve al doppio della velocità (ne dubito), o semplicemente tutta questa bella sensazione è solo una diversa progressione nella risposta, e non una prestazione assoluta stratosfericamente superiore? Comunque a livello di ergonomia dei comandi continuo a non trovarmi stupendamente, ma produrrò una relazione più dettagliata usandola ancora.
  11. Capisco che non sia facile da capire, ma bisogna appuntare che l'auto in questione è veramente sformata rispetto al normale. Cerco di usare le immagini originali come riferimento. In un'auto con strumenti e volante ben verticali e in asse tra loro il tuo campo visivo non è pesantemente influenzato dalla distanza: anche se muovi il sedile indietro stai sempre scorrendo lungo l'asse del volante, orizzontale rispetto al corpo della vettura; se cambi l'altezza del sedile cambi anche quella del volante, per forza, e quindi recuperi anche la visuale corretta. Nell'Altea l'inclinazione è molto elevata, e il centro del volante è più in alto della strumentazione; si vede bene qui: Questo fa sì che l'asse del volante non sia orizzontale, ma anzi ben diagonale rispetto al piano dell'auto: quindi per muoverti lungo questo riferimento dovresti stare vicino e in basso, o lontano e in alto, seguendo uno spostamento appunto diagonale. Va da sé che se si sta lontani e in basso si è completamente fuori asse e il centro del volante nasconde un pezzo degli strumenti. Prendo un'immagine il più possibile di profilo per mostrare gli angoli di visuale e le inclinazioni di cui parliamo: In rosso ho disegnato il mio campo visivo, in blu quello che dovrebbe essere corretto per vederci bene. Attenzione che, come dicevo, gli schienali sono molto corti, quindi il sedile della foto è già abbastanza in alto. Io viaggiavo con il poggiatesta all'incirca in quella posizione, ma completamente esteso, quindi puoi capire quanto più giù fosse il sedile A dimostrazione del fatto che la strumentazione è parecchio sprofondata, si può prendere come riferimento orizzontale il bordo inferiore del finestrino: vedi che la sommità del piantone e delle strumentazione coincidono; quindi se uno si mettesse con gli occhi esattamente a quel livello, il volante coprirebbe interamente la strumentazione. La conclusione è che... io non sopporto le auto sviluppate in verticale. Per mio gusto, io devo stare in basso e l'auto pure, e tutto deve essere sviluppato lungo un asse il più possibile orizzontale. Un'inclinazione come quella dell'Altea la ritrovo sul Transit, che però si guida quasi in piedi... infatti non ci sono problemi di visibilità. A dimostrazione dell'idiozia progettuale di questo coso, guardate come Seat stessa ha dovuto fare per mostrare bene la strumentazione: :lol: :lol:
  12. Io guido a gambe distese e con la seduta ribassata il più possibile, quindi mi trovo con il punto di vista in basso e lontano dalla strumentazione. Se un'auto è impostata per una guida distesa, bene, ma se è fatta per esser guidata sulla seggiola, come tutte le monovolume, allora la strumentazione punterà in alto; e siccome di questi tempi va di moda infossare gli strumenti dentro a cilindri profondi, se non si è perfettamente allineati un pezzo verrà sicuramente nascosto. Sull'A5 non avevo gravi problemi: bastava regolare il volante all'altezza giusta per le mie braccia, e vedevo tutto quello che dovevo vedere, perché l'impostazione di volante e strumenti era quasi verticale. Il bidonazzo di Altea è tutto strutturato per una posizione di guida verticale, quindi con gli strumenti e il volante moltro "sdraiati"; quindi se uno sta in basso quello che vede è quello nella foto. La cosa è peggiorata dal fatto che il tachimetro è a destra, quindi il settore "180-270°" dello strumento è esattamente dietro lo spigolo del clacson. Dalla foto si vede che la porzione destra dello strumento è molto più scoperta. L'alternativa era tenere il volante sulle gambe In questi giorni sto soffrendo lo stesso problema con Giulietta, che ha volante e strumenti mica tanto verticali, e una plancia assurdamente massiccia e alta rispetto al posto di guida, sembra di essere caduti nel buco In generale non afferro la figaggine di avere strumenti con lo 0 in basso. Se non si vuole seguire lo schema simmetrico classico, o si impostano i due strumenti di forma asimmetrica e complementare (Mercedes C W203 e Y 840), oppure si imposta tutto così: E magari l'area inutile la si usa per un display di buona dimensione. Questa configurazione fa sì che le informazioni più importanti (V 0-140 e giri 2000-max) siano nella parte alta della visuale, che è quella più riposante.
  13. jeby, per esperienza, prima di organizzare questi giri ce ne vuole, quindi ti conviene portarti avanti e poi si vedrà... tu comincia a sparartelo domani, che è valido, ci sarà pure tempo decente in Liguria Il raduno trebbiesco lo organizziamo per bene a primavera anzi, secondo me i posti si prestano bene in tarda estate addirittura.
  14. Attenzione: faccio una modifica che ti propongo qui: da Via Francesco Petrarca a Via Ernesto Breda - Google Maps E' un passo che mi ero fatto l'estate scorsa, in direzione opposta, e che mi era piaciuto molto. Inoltre ti ho apportato qualche modifica al percorso della SS45 in zona Passo della Scoffera e Bobbio, perché a che serve fare tutto quel giro se poi si fanno le varianti in galleria? Solo percorsi originali, grazie Il tutto prende spunto soprattutto da questo giro monumentale che avevo fatto: http://goo.gl/maps/QT9M Da Padova a Genova senza toccare un'autostrada, in un luglio caldissimo. Dopo centinaia di volte che sono entrato a Genova dal casello sull'A12, arrivarci "da sopra" è stata un'esperienza mistica
  15. La Valbisagno tecnicamente iniza al quartiere Foce, poi risalendo trovi la stazione Brignole, lo stadio, il casello Genova Est, Staglieno, e via a salire... tanto è una valle, quindi ha due strade, che poi finita Genova diventano una che non è altro che la SS45. Solo che la parte dal centro al termine del Comune è abbastanza pallosa, è tutta città (io quando sono genovese abito lì ), quindi se uno si trova a Levante, tanto vale che si inerpichi su per San Desiderio e Bavari, è uno stradello e tocca vari quartieri-paesi abitati, ma almeno è ben tormentata e anche piuttosto scenica. da Via Bavari/SS45 a Via di Sponda Nuova - Google Maps Nella mappa si parte dal termine del Comune di Genova, e si scende fino alla foce, e poi si ritorna lì via Bavari. E' la tipica strada che di notte, quando torno in Valbisagno da Quinto dove ho gli amici, mi trovo a fare... percorsi alternativi Comunque il giro da Uscio è più bello, alla fine la prima parte della valle si perde ma è meno interessante.
  16. da Via Francesco Petrarca a Via Ernesto Breda - Google Maps L'avevo fatta via Valbisagno, ma in effetti il consiglio di Cosimo mi gusta di più... Te l'ho fatta con partenza da Mazda Sesto e tappa all'Auchan di Cinisello
  17. Ti fai un giro di A7 fino a Genova, con ritorno via Valtrebbia: così hai città, autostrada dritta, autostrada curva che più curva non si può, tornanti... tempo della sera sei a casa, sempre che -come me- non ti perdi apposta per l'Appennino E soprattutto, ti fai una ripassata in Corso Italia a cappotta e vetri giù, alle due del pomeriggio...
  18. Versione "copa" con cerchi "agra", in Veneto se la rideranno di brutto Manca solo il colore speciale "Grigio mona" :lol:
  19. Manco a me! Aggiungo una considerazione generale: a me quella zona di Roma, e ci sono poi tornato, piace molto come area residenziale. Si possono trovare appartamenti spaziosi e gradevoli, e con la Metro dietro l'angolo si è servitissimi. Un quartiere ben vissuto, né troppo spocchioso né con troppa caciara (traffico a parte). Se dovessi cercare casa a Roma la cercherei lì, chiaro che probabilmente non è un un quartiere economico.
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