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Ti arrabbi se ti dico che non ho capito? La mia teoria, e probabilmente stiamo dicendo la stessa cosa, è questa. Quando tu premi il pedale, eserciti una certa forza sulle pinze; di sicuro non intensa come una frenata "seria", giusto quel che basta per tenere ferma l'auto. Nel momento in cui attacchi il freno a mano, i cavi tirano le pinze con molta più forza, le quali "scappano via" rispetto alla posizione imposta dall'impianto idraulico. Siccome c'è meno resistenza da parte della pinza, allora c'è meno resitenza da parte del pedale, il quale... va giù. Affonda un pochino. Chissà se ci siamo capiti Se invece la domanda di Kuiper era "perché si aumenta l'efficienza?", allora in parte ho risposto. Per inserire il freno a mano (di qualsiasi tipo sia) ci sono dei cavi metallici, collegati alle pinze o tamburi posteriori. Tirando il cavo, la pinza o la ganascia si chiude. Se il freno è libero, tirando il cavo si fa forza e si passa da 0 al 100% di frenatura. Si può "aiutare" il meccanismo portandosi da 0 a qualcosa% usando il freno a pedale, e facendo fare il resto al cavo. Ovviamente il trucco funziona meglio quando si ha il servofreno funzionante, quindi a motore ancora acceso. Il trucco serve principalmente ad avere i freni ben piantati, e ad essere sicuri che il freno a mano sia stato messo bene. A lungo andare aiuta ad evitare che si molli il cavo, il quale richiede di essere registrato, ogni tanto.
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Io una volta ho fatto una bastardata degna di quei video di gente che parcheggia alla Ace Ventura Ero in una piazzetta di Padova (Eremitani, per chi sa) ed ero di fretta per cose di lavoro. Lì si entra da uno spiazzo a senso unico, con parcheggi "non legali" sul lato destro, ma bastonati blandamente, e poi c'è la piazza con i parcheggi a pagamento, sempre piena. Il flusso di auto cosa fa: entra nella piazza, vede che non c'è un buco, si gira, esce contromano e cerca tra gli spiazzi "non legali". Cosa che fa la Dedra davanti a me e io pure. Usciti, vedo alla mia sinistra un posto libero, vedo che la tizia nella Dedra se lo studia un po', ma poi va oltre. Io, forte di un mezzo lungo 3,7 metri e senza sbalzo posteriore, mi ci infilo al volo Dopo che ho finito tutto e spento il motore, arriva la dedrista incazzata perché le ho rubato il posto dico, signora mia, se n'è andata talmente lontano che ho fatto in tempo a finire la manovra :D Questa sbraita sbraita, ma alla fine dice una cosa che mi turba. "Sei parcheggiato contromano, ora chiamo i vigili e ti faccio multare!" merda, è vero, mi ha fregato E qui parte il colpo di genio degno di Amici miei accendo il motore per levarmi, e quella indietreggia in paziente attesa. Il genio, sfruttando i 3,7 metri e il nullo sbalzo posteriore, compie in tempo record l'abile manovra di inversione all'interno dello spazio di un parcheggio :lol: roba che una Smart mi fa una sega bimane :lol: provocando un boato di risate da parte di quelli seduti al bar che si stavano godendo la scena :lol: e lasciando la Dedra piantata in mezzo alla strada Bisogna aggiungere, per contrappasso, che il genio si è subito dopo trasformato in un pirla: dimentico della disposizione dei parcheggi sulla piazza, è andato al parchimetro a pagare venti minuti di parcheggio, mentre in realtà era in pieno divieto di sosta che mongolo... così se passava la Municipale mi inculava lo stesso, ma ero cornuto e mazziato E come urlava in mezzo alla strada! "Stronzo! Sei uno stronzo! Sei un ciccione stronzo!" "Signora, io sono grosso, ma come vede la macchina è piccola :mrgreen:" _________________________________________ Storia di stamattina, fresca fresca. Paolino, curiosamente ho avuto anche io un "episodio" al supermercato evidentemente è un buon luogo per queste disfide, oltretutto io col carrello divento uno che fa lo Schumi nel traffico, sportellate incluse (sempre occhio ai bambini, imprevedibili come per strada...). Nei 500 metri prima della rotonda per entrare al market un vecchio ha preso a suonare e lampeggiare per farmi andare più veloce. Ora, io sono d'accordo che 50 è davvero poco per quel pezzo di strada, ma il limite quello è, e io non voglio sorprese. In tutti i casi, dovendosi fermare dopo così poco, è davvero inutile andare di più. Prima gli ho donato il freno, poi il medio e dopodiché ho pure scoperto che stava entrando al supermercato Pensando tra me e me a questo topic, ho parcheggiato pensando di lasciare stare... non fosse che, sulle scale mobili, sento un "Giovanotto, ma lei lo sa che bla bla bla bla e bla". Azz, nonno, mi hai chiamato, e ora mi ti mangio per colazione "Qual è il problema?" "Non si può andare così piano, lo dice il Codice della Strada" Wilhem piatto ricco mi ci ficco "Cosa dice il Codice della Strada?" "Che non si può tenere una velocità troppo bassa" "Ah, e come la mettiamo, con l'articolo 142, che mi dice che a più di 50 lì non posso andare?" "Ma si può tenere una tolleranza dei Vigili del 10% [è del 5 ]... e poi le mi deve chiedere scusa per quel brutto gesto! Perché... la posso denunciare! Abbiamo le foto!" Wilhem, scorgendo la nipotina del vecchio che a questo bluff reagisce facendo , fa e continua "Il brutto gesto è passibile di querela, ma le ricordo che suonare e abbagliare per far andare più veloci rientra nel reato di Violenza privata, codice penale. Pesa un tantino di più. Vogliamo farle, queste denunce?" "Ma con lei non si ragiona! Meglio lasciar perdere..." "MOLTO MEGLIO LASCIARE PERDERE :§" Però, dopo avere messo i fusilli nel carrello, mi è venuto un lampo di memoria, e mi è andato di continuare appena l'ho ribeccato... ":§ Senta un po', a proposito di Codice della Strada, cosa mi dice del fatto che ha percorso tutta la rotatoria con la freccia a sinistra? E che ha svoltato dentro al supermercato senza freccia? E che si è infilato in contromano nel parcheggio del supermercato? :§" "Eh ma ero nervoso, e poi volevo cambiare strada..." "E quindi andare al limite non si può, e contromano sì?" "Ma insomma, lei è uno che vuole avere ragione per forza! :?" Risposta vera: "Eh, il fatto è che ce l'ho :mrgreen:" Risposta che mi sono tenuto: "Caro mio, oggi hai proprio trovato lo stronzo sbagliato :§" A domani con la storia idiota della prima volta che mi sono infilato in un litigio stradale
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Se la parte che non condividete è considerare Marchionne il santo Messia del liberismo italiano, che sarà sempre rettissimo e mai inciucerà, beh, ho semplificato un po'...
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Che in Italia è un soggetto politcamente inesistente, da sempre e soprattutto oggi, nella chiave in cui lo si legge normalmente. Basi della politica economica. Liberismo economico vs. sistema accentratore (grossa generalizzazione). Il primo vuole totale libertà dei singoli nellla gestione del patrimonio, e mercati di libero accesso e in concorrenza perfetta. Il secondo vuole più intervento da parte dello Stato per coordinare le scelte, per fini di maggiore equità. Qui non discuteremo quale ha ragione, ma ne discutiamo il risvolto politico nella storia. Classicamente si associa il primo ad idee di destra e il secondo a sinistra. E' vero, e lo è stato, ma non da noi. Nella politica italiana dell'ultimo secolo una destra liberale vera non è MAI esistita, così come il liberismo puro, anglosassone, non si è mai realizzato. Negli anni della lotta di classe si sono avute da una parte una sinistra deviata su ideali utopici irrealizzabili, tendenti al comunismo puro, mentre dall'altra la destra NON è stata liberale, mai, ma è stata sempre la rappresentazione politica del corporativismo. Che significa spingere non perché siano premiati i migiori, ma perché si mantenga il potere a chi lo ha già. Che a ben guardare è proprio l'opposto del liberismo. Con la scusa di questo piccolo "buco storico" la destra italiana, specie quella di Berlusconi, si è sempre pubblicizzata come testa di ponte della libera attività economica e della libertà del cittadino, a parole, mentre nei fatti non ha mai perseguito politiche diverse da quell'accentramento socialista che tanto disprezza. Basti guardare le origini politiche del Duce e di Craxi-Berlusconi. Io sostengo la necessità di una vera forza liberista e di un'altra socialista seria, e quindi mi indigno nel sentir dire che "la parte politica che rappresenta l'industria italiana" sarebbe la "destra" attuale. Il sistema corporativo non regge più, è arrivato a consumare tutte le risorse. Quindi l'industria italiana deve decidersi: - o ammette palesemente di essere sì rappresentata dalla "destra" attuale, e quindi ammette di non seguire principi di concorrenza e liberismo; - o se ne distacca in modo netto, chiarendo che l'industria segue il mercato e Berlusconi segua pure quello che vuole. Marchionne, dimostrando di avere davvero l'anima economica americana, ha scelto esplicitamente la seconda strada. Non bacia la mano al Re, e in cambio accetta di non poter tirare il mantello quando servono soldi. Fiat può andare bene o può fare schifo, ma ultimamente, per la prima volta nella storia della grande industria italiana, lo sta facendo con le proprie gambe, come si conviene che sia. Per me, a prescindere da tutto, è uno spiraglio di luce nuovo, mai visto in Italia, e di cui c'è un enorme bisogno. Il problema è che tutto il resto del sistema ha ancora l'inerzia degli ultimi 50 anni. Stato, sindacato, destra, sinistra non sanno nemmeno che lingua parli un liberista, e lo vedono come un alieno (pericoloso oltretutto). Smettiamola immediatamente di mischiare la "parte politica" attuale con l'idea liberista del mercato, perché sono due cose agli antipodi. E' un insulto alla scienza economica. E' un modo di ragionare fuori dalla storia e dalla realtà, perché ci si arpiona a una divisione politica degna degi anni '70 (destra padroni vs. sinistra operai), oltretutto in malafede perché quella destra esiste solo a parole. Infine, continuare a mischiare le due idee è il modo migliore per confondere le acque e sostenere il sistema mafioso che permea il Paese, a tutti i livelli. Io sono un liberista, e ho molto più piacere nell'avere a che fare con un socialdemocratico convinto, piuttosto che con questi mafiosi che si professano liberisti.
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No, più che altro perché la road rage invece di risolversi si diffonde. L'incazzo di uno si scarica sull'altro (aumentando di "potenza"), e o trovi persone estremamente controllate che assorbano senza battere ciglio, oppure hai solo spostato il casino un po' più in là...
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Sì e no, secondo me. La mia -pur limitata- esperienza aziendale mi ha insegnato che si hanno davvero delle difficoltà nel licenziare qualcuno che sta pesantemente venendo meno al proprio contratto di lavoro (trad.: non fa una sega). La mia esperienza è bivalente, nel senso che mio padre è dirigente in un'azienda da anni, quindi possiamo considerarlo nella parte del datore di lavoro, verso i "sottoposti" (che brutta parola). Mi ha spiegato più volte che mettere fuori qualcuno che non sta lavorando è una faccenda complicata, che anche di fronte a mancanze evidenti deve passare per una contrattazione quasi di favore e comunque lunga. Giusto uno che ruba riesci a licenziarlo in tronco. Io ho poi lavorato nella stessa azienda (le due cose non sono collegate, ci tengo a dire), e mi sono ritrovato come vicina di scrivania una tizia fuori di testa, che praticamente si erano scaricati TUTTI i reparti senza riuscire a segarla; dico questo per sottolineare che non stiamo parlando di casi di "antipatie personali" o "lo schiavo non fa quello che gli si dice" o magari di un lavoratore che ha avuto un periodo problematico e sarebbe giusto venirgli incontro. L'assurdo è che il sindacato di oggi riesce a scontentare TUTTE le parti in causa, o almeno quelle che si pongono in modo ragionevole. Ignora il lavoratore che sta davvero subendo un'ingiustizia, perché non lo protegge, e allo stesso tempo mette i bastoni tra le ruote al datore di lavoro che si trova per le mani un cattivo lavoratore (il che corrisponde a togliere protezione ai suoi colleghi). In pratica favorisce i cattivi lavoratori E i cattivi datori di lavoro; e il motivo è chiaro: è molto più facile, per una forza che dovrebbe fare da ammortizzatore, spalleggiare per chi ha torto, perché la strada è in discesa... Chi ci guadagna? Il sindacato stesso, che si mantiene in vita alimentandosi con queste non-operazioni. Dimostra di essere necessario perché qualcosa fa, ma non rende conto a nessuno di come lo stia facendo. Essendo giudice di sé stesso, continua a farlo, e diventa un circolo vizioso spaventoso... Il problema è che in questo modo si svantaggiano i "giusti" (di entrambi i versanti), perché sono messi sullo stesso piano di quelli che fanno volontariamente schifo. Siccome alcuni datori di lavoro fanno gli stronzi e minacciano di licenziare per intimidazione, allora nessuno può più licenziare. Siccome alcuni dipendenti fanno gli stronzi piagnucolando a vuoto, allora non diamo più alcun ascolto a nessun lavoratore. Bella roba... Io so che, almeno fino a qualche anno fa, i lavoratori delle grandi aziende in Germania erano OBBLIGATI dall'azienda ad iscriversi al sindacato, in modo da avere per entrambe le parti un interlocutore serio. Questo comportava vantaggi notevoli di contrattazione: parlare con un esponente compatto è diverso che avere a che fare con un una nuvola di soggetti... e gli scioperi erano organizzati su rigorosa base referendaria: se si vota che si sciopera, lo si fa tutti. Non so se le cose siano ancora così perché non sono aggiornato, ma suppongo di sì. O magari il loro sindacato si è corrotto quanto il nostro... Se io fossi un imprenditore, penso sarebbe nel mio interesse avere un sindacato unitario e interno all'azienda. Non per avere uno che mi dica sempre sì, bensì che parli la stessa lingua.
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Chi si ricorda la donna bionica con gli ammortizzatori della Croma?
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C'è da dire che a me è venuto a noia pure quello... i "temi" della trasmissione "madre" sono diventati talmente distorti e lontani dalla realtà che anche la parodia non è divertente. L'ultimo capodanno ha traumatizzato un po' tutti
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Mi è capitato davanti questo pirla e non ho potuto fare a meno di ridere Questa roba è degna erede della bagascia impellicciata che dice "E sei subito alfista!" :lol:
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E in questo c'è qualcosa di profondamente sbagliato!
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Almeno questa alcune concessionarie hanno capito che non sta in piedi... sulla Brennero si va a 60 nel punto di traslazione delle corsie, e a 80 nel resto del cantiere. Accettabilissimo. I raccordi hanno di buono che è praticamente escluso che qualcuno ti venga a fare i conti della velocità, ma mai dire mai... Sulle autostrade di valico è effettivamente frustrante. Dall'ultima volta che ho fatto la Cisa, mi sono ripromesso di non passarci mai più. Le sequenze 130-100-60-100 erano ravvicinate al punto giusto che facevo in tempo a passare da 100 a 130 esattamente in corrispondenza del cartello 100 mi è venuto un nervoso...
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Come è giusto che sia Ognuno ha le sue paturnie sul colore e sulla luce, a me piace saturare parecchio e andare di sottoesposizione, se possibile ottenuta con il polarizzato. L'effetto che voglio è che si veda come vedo io attraverso i Rayban!
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Per me l'unico grosso problema è dietro, nei volumi... decidetevi se volete una hatchback o una due volumi e 1/2! Oppure togliete 20 cm di bombatura, che male in tutti i casi non fa
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Per fortuna non hanno ancora rimosso questa prova inconfutabile: The truth is UP there :lol:
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E' la stessa cosa, ma sul momento non ce ne rendiamo conto è la stessa identica reazione; siamo animali aggressivi e non ci possiamo fare niente, a livello di istinto. A livello razionale, ci possiamo fare parecchio, ma bisogna avere la prontezza di prendere il sopravvento. L'istinto predatorio e di difesa ci fa fare cose un po' stupide... l'esempio classico è l'istinto di evitare un oggetto per strada scansandolo. Che non è altro che la trasposizione alla guida del meccanismo "Mi sta arrivando qualcosa addosso ==> faccio un passo di lato". Però rischia di essere più pericoloso ancora. L'aggressività stradale (e la conseguente reazione) funzionano sullo stesso principio, con la differenza che c'è più tempo per riprendere il controllo prima di fare la cazzata. E comunque non è facile.
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Va bene anche nel deserto, l'importante è non scendere dall'auto Tanto, che ti fanno? Se stanno fermi dentro, aspetti la pula. Se scendono bellicosamente, beh, sei tu quello in macchina... tieni i finestrini su, la marcia inserita e intanto filmi Ah, importantissimo. Ogni buona testa calda che si rispetti è in realtà un verme. In casi di "inizio di litigio" suggerire la parola "Carabinieri" fa improvvisamente crollare molte ma molte creste...
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Ho separato in un nuovo tema gli ultimi messaggi, partendo dal racconto della disavventura di loric. Trovate tutto qui: http://www.autopareri.com/forum/sicurezza-stradale-e-legislazione/44314-road-rage-come-evitare-di-reagire-alla-violenza-stradale.html
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Il tema è importante, quindi dal messaggio di loric faccio uno spin off del topic. Soluzione: imparare a fare la P.I.T. (vai a 1:25) Però per farlo ti serve una Crown Victoria con bullbar dotato di ganci laterali Più seriamente, sarà che io ho la testa dura e continuo a bacchettare chi fa stronzate (generalmente "chiedo gentilmente" di aumentare la distanza dalle mie chiappe), ma di deviati ne incontro mediamente parecchi. Soluzione trovata: nessuna di applicazione pratica (P.I.T. a parte...), perché anche a chiamare le FFOO ci passa del tempo. Se la situazione piega davvero male, FERMARSI e chiamarle. Perché qualsiasi cosa succeda, almeno si elimina il rischio di un incidente. Sul momento, quando ci si rende conto che "inizia la battaglia" (volenti o nolenti), è normale avere una forte scarica di adrenalina, che porta a reagire. E' automatico ed è normale, perché siamo dei merdosi animali aggressivi. Pur avendo ormai, mio malgrado, un'esperienza in queste faccende (), posso assicurare che è un istinto difficile da controllare col pensiero. E invece l'unico trucco è ragionare e rallentare, ed eventualmente fermarsi, senza scendere dall'auto. Peraltro questo è il consiglio universale fornito dalla Polizia USA. Perché a quel punto tre son le cose: 1) si mette bene e lo psycho se ne va 2) si mette storta e lo psycho si ferma ad aspettare, in macchina (ma noi intanto chiamiamo la cavalleria) 3) si mette storta e lo psycho si ferma e scende; a quel punto, oltre a chiamare la cavalleria, abbiamo il vantaggio di essere seduti su un'arma, e si deve mantenere il sangue freddo per NON usarla. Dai vostri racconti loric ha sbagliato, Tony ha sbagliato e... io ho sbagliato, più di una volta già solo rallentare l'andatura fa sì che gli psycho se ne vadano via. Se non vanno via, meglio fermarsi, perché l'alternativa è di continuare a muoversi in avanti con gli stessi attaccati, quindi non risolvendo niente. Il vero scoglio, ve lo assicuro, è attivare quel relé nel cervello che esclude l'istinto e suggerisce di fermarsi. E' una forzatura innaturale, ma è la cosa giusta da fare. Io ho letto racconti di gente che ha detto di essere stata inseguita per centinaia di km. Ora, parliamoci chiaro: uno VUOLE farsi inseguire per centinaia di km, perché anche se sei in un posto sconosciuto, prima o poi il centro di un paese lo trovi. Se non proprio la stazione dei CC, ma almeno un bar o un luogo dove trovi un po' di anime. Magari meglio puntare alle piazze per evitare i vicoli ciechi Poi, siccome sostengo sempre la filosofia "Svizzeri sì, ma non coglioni", con poco impegno ci si può tutelare un po' di più. Ad esempio io sto cercando, quando possibile, di fare dei "cab ride" dei miei viaggi, per piacere personale, ma anche come strumento di difesa. Perché comportamenti aggressivi su strada sono giudicati dalla legge non come violazione del CdS, ma secondo il reato di violenza privata (penale), e avere prove foto/video è una manna! Quindi, anche senza fare filmati continui mentre si va a fare la spesa, cercare come minimo di avere a portata di mano un cellulare in grado di fare video decenti (e che partano senza smanettare in dieci menu). Se poi ci sono passeggeri in auto, tanto meglio, così il guidatore può pensare a guidare. Questo vale anche fuori dalle automobili. In qualunque situazione, l'arma più efficace contro una testa calda è un video, perché è una prova inconfutabile. La paranoia della privacy che esiste in Italia è dovuta solo alla cultura generalizzata dell'infrazione continua della Legge. Comunque P.I.T. forever
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Avevo un problema simile col camper. Ho montato le trombe con compressore della Simca 1000 Special. Le Trombe del Giudizio Ve ne darò prova
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Ogni tanto mi vengono in mente nuovi motivi per cui questa storia è una stronzata. Su SkyScraperCity ho chiesto, nel forum internazionale sulla viabilità, se esistono autostrade con limite fisso maggiore di 130, eccetto i tratti liberi delle Autobahnen. Risposta: NO. Esiste, in Slovacchia, una legge simile alla nostra che permette l'elevazione a 160 laddove il progetto l'abbia previsto, e con precise condizioni, molto più furbe delle nostre: - barriera centrale in jersey di cemento - adeguamento in lunghezza di tutte le rampe di svincolo - segnalamento elettronico con limite variabile su tutta la tratta. Il risultato è che non lo fanno perché gli costa più di quello che ci guadagnano... Altro tema. La mitica Autobahn. La mitica Autobahn è strapiena di rilevazioni continue dei flussi di traffico e di PMV che adattano il limite alle condizioni. Il guidatore medio è senza dubbio più istruito sul concetto di "lane discipline" (tenere le corsie giuste...). Inoltre, punto fondamentale, il CdS tedesco prevede una velocità consiglitata di 130. Questo non è semplicemente un gentlemen's agreement, ma ha conseguenze legali pratiche. Se si viene coinvolti in un incidente, anche senza propria colpa, e la Polizia dimostra (e lo fa) che viaggiavate a più di 130, vi si addossa una parte della responsabilità. E l'assicurazione può rifiutarsi di pagare. Quindi: o 130, o a vostro rischio legale e monetario. In più, una considerazione poco scientifica, ma interessante. Negli stati del nord America, notoriamente dotati di limiti ridicoli (80-100 orari), vige la costante violazione da parte della maggior parte dei guidatori. I quali si portano, in massa, ad una velocità di 120-130 orari, non di più. Ora, nella progettazione stradale esiste la regola dell'85° percentile. Dagli studi fatti, la velocità più indicata, in condizioni normali, per una strada (e che facilmente verrà rispettata) è quella tenuta dall'85% dei guidatori. Il che porta la velocità standard americana a circa 80 mph (130). Non a caso, l'enforcing ha spesso due livelli di classificazione: multe lievi fino a 130, pesanti oltre. L'85% dei nostri guidatori a più di 130 non ci va, nemmeno senza lo spauracchio dei controlli. Considerazione aggiunta, riprendendo il tema della difficoltà nel tenere MEDIE di 150: quando guidavo a 170 tenere una media di 150 era un'impresa cazzuta! A quella velocità basta un minimo impedimento e si scende di un 40-50 orari, e la media casca ben sotto il 150. 150 di media secca è roba da 911 su Autobahn! Aggiungiamo il fatto che oggi come oggi le multe (Tutor compreso) si fanno quasi sempre solo per i casi oltre i 10 di violazione, perché viste le sanzioni ridicole non è nemmeno conveniente elevarle. Capite che tra tolleranza "ufficiale"* e tolleranza "di Stato" il viaggio a 160-165 non è lontano dalla realtà fattibile. * sentenza cazzona di un GdP nel Lazio: siccome il CdS prevede la famosa tolleranza del 5% per i velox, allora vale anche per il Tutor. Si deve regalare uno scarto del 5% su una media matematica calcolata su svariati km? Vi rendete conto che l'errore reale è prossimo allo zero, vero? Se vogliamo prenderci per il culo possiamo organizzare delle supercazzole, ci divertiamo di più Comunque, sottolineo, non esiste al mondo un sistema di limite 130+ non regolato da sistemi di conteggio dei flussi e soprattutto PMV in grado di limitare la velocità. E' delirante anche solo pensarlo.
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L'ho visto su WreckedExotics, pare sia successo a Maranello, dietro lo stabilimento Ferrari... Comunque tra incidenti e incendi sono più le 458 devastate che quelle su strada
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Cover fatta come Iddio comanda: