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Mi serve un consiglio di software. In pratica vorrei un programma che, prendendo blocchi di files, applichi una cornice nera attorno all'immagine, con una scritta in basso a destra all'interno della cornice, che mi riscali il tutto ad una risoluzione che gli indico, e che salvi il tutto dove voglio io e con il nome che gli dico. Cioé, gli configuro l'operazione standard e la risoluzione che voglio, gli indico le 723 foto che voglio siano trattate, e mi aspetto di trovarmi 723 nuovi file con l'operazione eseguita. NON CI VOGLIO PERDERE TEMPO! In pratica il risultato deve essere più o meno questo: Non mi serve niente di raffinato come la cornice sfumata Cosa posso usare? Attualmente uso ACDSee per editing leggeri e veloci, ma strumenti di questo tipo non credo li abbia. Magari qualcosa che sia free o quasi, non vorrei installare PS solo per una cornice... Si accettano anche suggerimenti su che tipo di cornice stia meglio alle foto, considerando che io faccio foto prevalentemente scure, che quindi sul fondo bianco di fora e email diventano delle chiazze nere incomprensibili. So che c'è chi usa una doppia o tripla cornice con strati di nero e bianco...
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E poi un bel b/n che è venuto da sbavo... Berlina noir
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EDIT: siccome ci tengo al mio pubblico, vi propongo anche il sottofondo musicale per guardare le foto... mettete su questo video prima di cominciare: http://www.youtube.com/watch?v=6G7xHTW8pao ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Ieri l'auto è stata lavata. Ho fatto delle belle foto, perché non la vedrete mai più così pulita :D Prima a colori...
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Le discussioni sul GW sono totalmente inutili. Abbiamo fatto un lavoro monumentale per isolare la casa e dotarla di un impianto di condizionamento efficiente, calore compreso. Cappottatura integrale e pannelli termici e fotovoltaici. ...e mia nonna, al 23 di maggio con 25-27 gradi, accende la stufa De Longhi 1932 da sei milioni di Watt per riscaldarsi il pigiamino, perché "un freddo così è insopportabile". La causa dei problemi del mondo sono i vecchi, c'è poco da fare
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A 100 non consuma così tanto meno, la differenza è quella. E' un peggioramento del 28%. E come ho già riportato, lo spazio di frenata cresce del 30%. Il guadagno di tempo, invece, è del 13,2%. C'è qualcosa che non mi torna... Appena ho del tempo uso gli strumenti della Microeconomia per comparare, su grafico, quali sono i delta di tempo, rischio e consumo alle diverse velocità. Almeno si capirà una volta per tutte che l'andamento non è proporzionale... la variabile del tempo decrescerà linearmente, mentre consumo (resistenza) e rischio (spazio) cresceranno esponenzialmente. Dopodiché, se avrò veramente tanto tempo da perderci, metterò insieme il formulozzo con cui ognuno, inserendo il peso delle proprie preferenze, potrà valutare la velocità più adeguata La scala di giudizio, da "saggio" a "pirla", sarà decisa insidacabilmente da me
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Fatto un paio di volte involontariamente... Avevo il cambio in S, ma sulla rampa di ingresso avevo scalato manualmente, morale: il cambio era ancora in manuale, mi lancio in corsia aspettandomi il solito decollo... avvenuto, sì, ma finché non è finita la seconda e da buon turbodiesel è morto nel modo più loffio possibile e ho dovuto dargli TRE marce in più per portarlo in coppia Peraltro ero in pieno rodaggio, evviva il limitatore e il suono a quei regimi è abbastanza scemo, sembra un grosso frullatore...
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- coppia
- fun to frive
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Occhio che quella non sarebbe stata affatto una cosa stupida Io mi sono abituato a infilarmi il caschetto anche solo per mezzo metro, in qualsiasi occasione, anche quando uso la bici come mezzo di trasporto semplice e non a scopo di divertimento Alla fine la cosa importante è trovare la giusta misura e una corretta aerazione, dopodiché te lo dimentichi... io spesso entro nei negozi col casco in testa perché mi scordo di averlo In tutti i manuali d'uso dei caschi è scritto chiaramente che la maggior parte degli incidenti avviene quando si è vicini a casa, e quando si stanno compiendo tragitti brevi, anche brevissimi, fuori da situazioni "complesse", e in cui quindi si tende a porre meno attenzione. Visto che quando ho cominciato a metterlo lo facevo per uscite "serie", ho poi pensato che mi sarei sentito proprio un pirla a tenermi 'sto coso in testa per chilometri per poi farmi del male quell'unica volta che "no dai, è poca strada, mi rompe" Che poi è quel concetto malsano che sta dietro il mancato uso delle cinture, anche davanti (stiamo regredendo o sbaglio?).
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Ma la propongono anche questa con le personalizzazioni dell'A1?
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SI'! Perché che lo facesse A6, vabbé, che vai cercando da un'A6 ma questa è piatta, rigida, ci hanno lavorato... ed è venuto un mattone uguale Veramente, viene voglia di guidare in retro per sentire il posteriore che si muove La cosa che mi diverte è che l'intero mondo automobilistico li percula per questo... è la seconda volta che presentano il modello sportivo cercando di fare il loro "BANG! Ed ecco il sovrasterzo", ma ogni volta è una sega micidiale Sapete quella bella sensazione di quando vi fate un bel po' di tornanti e scendete soddisfatti? Ieri la mia sensazione era VOGLIO UNA MIATAAAAAAAAAAAAAAAAA :§ Ora capisco perché non esisterà una RS5 Sportback Al di là di questi "aspetti di poco conto", vorrei però aggiungere che, a mio avviso, le due A5 sono le prime Audi veramente belle da un pacco di tempo. Più la guardo e più mi piace. Ah, alla faccia di mio padre, ho trovato la conferma definitiva che anche secondo Audi ques'auto è una A4. Rigirando pezzi vari nel bagagliaio, ho trovato su un'imbottitura l'etichetta di produzione del fornitore... il quale identifica il modello come B8 SB Per ora va solo davanti, e da una parte sola: fuori Penso che la prova del nove l'avrò solo quando avrà le invernali... se manco con quelle, allora meritano la fine di Rover Posso dire una cosa? I 18" sono veramente un pacco sembra di guidare un hovercraft e sui giunti trasversali fa delle scappate mica da ridere... in A1 sull'Appennino certi viadotti mi hanno fatto rallentare, non ci stava mica in corsia a 130... Ma, ingegné, a cosa può essere dovuta la precisa sensazione di avere l'avantreno staccato da terra? In marcia, da fermo, anche sul dritto... tu giri ed è come girare il volante SideWinder che avevo anni fa. Anzi, quello aveva il Force Feedback e qualche colpo lo dava ogni tanto
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Ma che ci prendono per il culo?
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Secondo me viola le norme sulla trasparenza... quelli chiedono il prezzo per l'esemplare che hanno in mano (quello figo ), non viene specificato "a partire da".
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- dacia
- dacia duster
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Boh... A4 berlina è esattamente identica, anche nelle misure. La differenza più lampante tra quelle due e questa è l'apertura del portellone, ma a me non sembra un problema di telaio "aperto". Vuoi che il fatto di avere tutto il posteriore aperto faccia piegare la struttura così tanto da mandare in pappa l'appoggio davanti? (la MPS la fanno anche 5p? ) Oltretutto A6 aveva il problema di ciondolare rispetto alle ruote, cosa che questa non ha, è molto piazzata. O meglio, lo sarebbe, se si sentisse qualcosa... La prima cosa che notai prendendola in mano era l'estrema leggerezza dello sterzo, anche sul dritto, al limite del fastidioso (confermo). Giustificai la cosa con l'arretramento del motore, che sicuramente un po' di chili aveva tirato via. Ma alla lunga non posso giustificarlo così tanto. Io ho dei vaghissimi ricordi della W203, avevo appena preso la patente e l'ho guidata per poche settimane, ma a me non sembrava così assente lo sterzo, pur avendo il motore "entrobordo" e uno sbalzo anteriore nullo, e la trazione solo dietro. Mah, ci studierò ancora, voglio capire dove stia la cazzata...
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Foto tra le nuvole... Perché pare tanto piantata in avanti? Perché questa è l'inclinazione reale Considerazioni dinamiche. Di recente l'ho finalmente portata sui Giovi. E oggi ho voluto provare un po' di tornanti nuovi, sotto una pioggia a secchi. Il responso è: un evidente sottosterzo, sia progressivo (ciabatta semovente) sia improvviso (senti come scappa...). La sensazione, riprendendo le parole di TonyH a proposito della Golf, è di avere un posteriore sui binari, e l'anteriore che non riesce mai a chiudere la curva. Sembra di nuotare legati ad un palo: giri di qua, giri di là, ma sei sempre piantato al centro da dietro. In questo senso i 18" non mi sembrano un grande affare rispetto ai 16" di prima, eppure l'auto è più leggera e meglio bilanciata. Non mi trasmettono nulla e hanno delle perdite di aderenza tutt'altro che progressive, e la cosa mi inquieta e mi fa passare la voglia di forzare. Sarà che l'A6 filtrava tutto, sarà che c'è parecchia potenza in più, ma certi scapponi improvvisi non li avevo mai sentiti. Paradossalmente, e questo non me lo spiego, funziona meglio in salita che in discesa. Con l'A6, motore molto più a sbalzo e mezzo più lungo, era tipica la sensazione di arrivare frenati in discesa, in ingresso di curva, col motore che faceva perno sull'asse e creava un minimo di pendolo, almeno un pochino di spostamento di carico. Ovviamente in salita sottosterzava. Questa invece in salita ha tutta la trazione del mondo, in discesa invece mi fa paura perché non vuole assolutamente chiudere 'sta cazzo di curva (ergo: staccata un chilometro prima e discesa da nonnetto...). In generale non mi sta dando nessuna fiducia nell'entrare spedito in curva, mi viene voglia di frenare pesantemente prima di inserire. Poi per uscire c'è una buona dose di trazione, al netto del sottosterzo che però in questo senso è più controllabile. E qui dico. Stanno insistendo tanto con i differenziali fighi per dare più coppia alla posteriore esterna. A che pro? Hai un posteriore stabile (molto) e un anteriore che va dove caspita gli pare (sempre e comunque in fuori). A che mi serve, in questo quadro, avere la posteriore interna frenata e l'esterna accelerata, quando è esclusivamente davanti che non si riesce ad avere controllo? Che effetto si ottiene, se non quello di un mezzo che se ne va allegramente SIA in sovra SIA in sottosterzo? Boh, non riesco a trovarmi in fase con questa macchina. Un gran lavoro di motore e cambio, veramente grandiosi, ma poi la sensazione al volante è che l'asfalto stia scivolando di taglio alla ruota sterzata, senza riuscire ad aggrapparsi da nessuna parte. Il suo momento più brillante è quando si ha una controcurva con raggio crescente, allora lì sì che si può esprimere bene tutto quanto... ma se il raggio chiude, schifus Quando presi in mano l'A6 pensai "Che bel motore, pensa su una TT cosa potrebbe fare...". Persi 100 kg, migliorato il bilanciamento, ma il responso non cambia. Per il misto stretto, semplicemente, non è adatta allo scopo. Il supermotorazzo ha l'utilità di fare dei brillanti spari sul dritto, fine. Eppure, non ci capisco molto di tecnica della ciclistica, ma ho la netta sensazione che il ciabattismo dell'avantreno si possa migliorare in qualche modo... fa delle fughe TROPPO evidenti, pare che abbia impronta a terra ma non ci scarichi il peso 'sta a vedere che il motore a sbalzo almeno serviva a far zavorra... Seriamente: se vogliono fare qualcosa di sborrone e raffinato per migliorare la guidabilità, lascino perdere i differenziali ripartitori e pensino alle 4WS, altrimenti non se ne viene fuori.
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La mia piccola opionione di giovane non interessato alla moto. Perché mi piacerebbe? Perché adoro usare la bici come una motoretta GT, e mi piacerebbe farlo su scala maggiore, per il piacere di pennellare le curvette con un mezzo che fa sentire tutto. Perché non mi piacerebbe? Dalle mie parti per trovare un limite a 90 orari con le curve devo allontanarmi di almeno 30 km da casa. Il resto è pianura dritta a 50. E io non ho intenzione di forzare i limiti, per una serie di motivi (limiti che peraltro non sono così campati in aria). Già mi rompo le palle in macchina, ma almeno se devo andar piano mi ascolto gli mp3 che voglio. In moto che faccio, conto gli insetti? Perché non voglio? Mi fa una paura matta. Quando sono in auto percepisco un rischio continuo dovuto alla negligenza di chi ho intorno. In bici lo percepisco di più ancora perché sono più vulnerabile. In moto sarebbe ancora peggio e a velocità maggiori. Seriamente, vedo lo schifo di manovre che mi accadono intorno (o addosso) in auto, e l'indice di sopravvivenza ancora si mantiene decente. In moto no... Forse mi piacerebbe farci del turismo all'estero, ma diventa una passione saltuaria, non certo qualcosa di radicato. Finché i guidatori medi non miglioreranno, mi terrò ben lontano dalle moto.
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ROTFL :lol:
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Comunque il fatto di spremere i venditori oltre il limite è cosa più che consolidata... i contatti che mi sono rimasti con i venditori Vodafone Business mi raccontano di strozzinaggini simili. Si chiedono target in aumento esponenziale, nemmeno progressivo, a fronte di un mercato che più saturo non si può. Se non ce la fai, sono spese tue, che significa far indebitare non un grande gruppo, ma una singola persona. Follia.
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Insomma, la prendi anche tu!
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Anche io, ma mi serviva per creare la gag
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- bmw concept
- bmw gran coupé concept
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La 126 è stata la prima auto che io abbia guidato. All'età di tre anni Era la prima auto di mia mamma, credo identica al modello di Nick (ricordo i paraurti cromati), colore bordeaux (esisteva?). Un giorno stavo facendo il mio bel brumm-brumm al volante, tant'è che ho messo in moto e la macchina se n'è andata via dritta verso un muro Mio nonno ha avuto la prontezza di rincorrermi e cacciare il piede sul freno... Nick, prima o poi ci incontreremo (abito dietro l'angolo...), mi piacerebbe dare un'occhiata dal vivo a questo mezzo
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Sarà ora espressa l'opinione di Wilhem275. Mettetevi comodi e ascoltatate I tipi di chiave che ho provato. TRADIZIONALE - piacevole il piacere erotico di cui si parlava più su - funzionale perché infili, giri e via - facilmente abbinabile a telecomando, esterno o sulla chiave stessa, per l'apertura - non si può rompere (tendenzialmente...) TRADIZIONALE con variante elettronica (Mercedes W203) immagine - come sopra, più tozza ma senza denti seghettati - contiene il telecomando di sicuro - funziona anche senza batteria della chiave (lettura IR da parte della base) TRADIZIONALE con scatto a serramanico (Audi A6) - si mantiene il concetto di "infilare e girare" - il fatto di dover aprire è una rottura, a conti fatti, perché è comunque un'operazione in più per ottenere la stessa cosa - dimensione abbastanza tozza da infastidire ma troppo sottile per non avere un portachiavi ELETTRONICA con pulsante, slot prossimo al pulsante stesso (Alfa 159) - bel giocattolo, dà un'immagine molto "tecnica" - inutile doppio passaggio con mano che deve muoversi fra due comandi diversi ELETTRONICA con pulsante, a scheda con slot lontano dal pulsante (Megane passata edizione) - schifo a vedersi e da tenere in tasca - disfunzionale in quanto andava infilata nella plancia in senso lineare, di piatto, dietro al cambio (non la usavo io ma mi dava fastidio solo a vedersi...) con comando di avviamento lontano Tipicamente tecnologia "vedere ma non usare", roba francese... ELETTRONICA con avviamento integrato (A5 SB) - sottile da tenere in tasta - pratica per infilare e avviare in uno solo colpo e/o senza spostare la mano - permette di accendere radio/quadro/motore in modo chiaramente distinto - richiede abitudine, la combinazione delle operazioni può dare adito ad incomprensione (accendo il quadro o accendo tutto?) Un discorso a parte vorrei farlo per la chiave della Serie 1, anche lei elettronica con avviamento a parte. Io l'ho solo vista usare, ma non l'ho mai capita troppo bene, in particolare non riuscivo a capire chiaramente come distinguere le fasi di "voglio gli accessori accesi" e "voglio il quadro attivo, e che ci resti". Dico questo perché chi la usava la infilava, poi mi pare la premesse per avere il quadro attivo, ma dopo un po' che il motore non era avviato si spegneva tutto. O sbaglio? In tutti i casi una volta stavo cambiando una ruota ad una Panda e avevo questa Serie 1 a farmi luce, ed era un delirio perché ogni tot secondi si spegnevano i fari e bisognava riaccendere il quadro... Spiego più nello specifico i modelli che ho usato di più. La chiave tradizionale della Y non richiede spiegazioni, però non piace il comando delle luci di parcheggio integrato nel blocco d'avviamento (pressione di un pulsante sulla ghiera e rotazione all'indietro di uno scatto). Semplicemente l'avrei messo da un'altra parte, anche solo lasciando attivo il comando delle luci di posizione a quadro spento. Ma capisco che questo trucco permetta di risparmiare progettando un impianto elettrico semplificato, in cui tutto "passa da lì". In realtà questo è parte della mia avversione al condizionamento alla chiave per attivare gli accessori: per me luci, radio, ventola interna, luci del freno, clacson, finestrini, specchietti ed eventuali sedili dovrebbero restare tutti fuori chiave. Affari miei di spegnerli o accenderli. Sotto chiave dovrebbero starci il quadro, il motore e le luci di retromarcia. Nelle ultime Audi gli accessori più "pesanti", come lo sbrinatore o il clima (classico) sono condizionati dall'avviamento del motore. Ci può stare. Ma questa è solo la mia opinione, assieme ai tachimetri in m/s e i portelloni per tutte le berline... La chiave dell'A6 era a scatto, col telecomando integrato sulla chiave stessa. Inserimento: radio e bloccasterzo* Primo scatto: quadro Secondo scatto (un colpo, senza tenerla): avvio motore. Però a me la soluzione della chiave a scatto non ha mai convinto del tutto, è sempre stata macchinosa, i tempi di scatto e di inserimento non erano mai sincronizzati bene... *da notare, come ricordato da J-Gian, che il bloccasterzo dell'A6 dopo quattro anni di normale attività era andato abbastanza a donnacce... ma questo è un potenziale problema di TUTTE le auto con bloccasterzo non meccanico. Piatto forte: la chiave delle ultime Audi. Abbastanza piatta, ma stondata per essere facile da puntare nel pertugio, che è di dimensione abbondante. Si inserisce finché non fa resistenza: radio e bloccasterzo; la chiave è estraibile. Prima pressione: quadro acceso; la chiave non è estraibile. A questo punto un bivio. Se la ripremo, si spegne il quadro e posso tirarla fuori. Se invece ho il freno pigiato, premendo la chiave si avvia il motore. Per spegnere il motore, si preme, il quadro si disattiva (come di consueto), e si può estrarre la chiave. Il vantaggio è che è un'operazione lineare, tutta su un solo oggetto e nella stessa direzione, e si può anche accorciare senza tempi di attesa tra le varie fasi: posso infilarla direttamente a fondo e accendere il quadro, e se sono veramente un assassino, posso sedermi, premere il freno e contemporaneamente cacciare dentro la chiave a fondo, per avviare il motore in tempo zero (tanti saluti al preriscaldo...). Lo svantaggio è che quel "bivio funzionale" mi sta traendo in inganno. Essendo che con l'A6 mi ero abituato a tenere il freno premuto senza farci caso, con questa mi capita di voler magari spegnere il quadro ed estrarre la chiave, solo che... ho il piede sul freno, e mi parte il motore. Sarà una cazzata, ma oggi mi sono seduto in auto a giochicchiare con gli mp3 e TRE VOLTE mi è partito il motore senza volerlo Non succede nulla, perché è per forza in folle e frenata, ma mi sento un po' un pirla a sentire il motore che mi si accende quando volevo fare tutt'altro Ma la lettura di questo libro magico (consigliabile a tutti) mi ha insegnato che se un utente sbaglia una volta un'operazione è colpa sua, se tanti la sbagliano più volte è colpa del progettista Comunque, a parte questi momenti di incomprensione reciproca, è molto valido e mi soddisfa. In definitiva, dei modelli analizzati, ne salvo due: - chiave tradizionale FISSA (meccanica o elettronica), si infila e si gira - chiave elettronica con avviamento incluso Tutto il resto aggiunge passaggi menosi e quindi è da scartare, anche se il sistema Alfa (159 e 8c) fa molto "driver", il tecnico che "dà il contatto" e poi avvia il motore Ho un grande buco sui sistemi keyless, mi hanno sempre incuriosito molto, anzi trovo affascinante l'idea di entrare in un'auto a cui non ho dato segnali... Ma ci sono tre punti a sfavore del sistema: - io mi dimentico le cose, e una "toccatina" fisica alla chiave è bene che la dia --> vanificato il fatto di non doverci pensare - io uso spesso il comando per aprire una/tutte le porte, o il portellone, o aprire e chiudere i finestrini col telecomando --> vanificato il fatto non toccare la chiave - ha un costo esagerato Forse mi piacerebbe solo su uno spiderino, ti ci avvicini, entri, scapotti e vai Dall'alto della mia esperienza con tre complicate auto di segmento premiummm potrei farvi divertire con le procedure per aprire, sbloccare e avviare l'auto in condizioni di chiave o batteria degradate... si sono inventati tutto e il contrario di tutto, e l'A5 vince il premio O se volete c'è anche il tema del rapporto tra me, la Y e il ghiaccio... include mirabolanti acrobazie